29 dicembre 2019

Il castoro ingegnere

Il castoro su Wikipedia
Mi sa che oltre a Tarvisio, i castori sono tornati anche ad Opole.
Già in Primavera erano stati fatti degli avvistamenti, tantevvero che sulla riva della Creperia era stato scoperto un albero abbattuto da questi roditori.
Questo mammifero roditore sopravvive solo in due specie, il Castor Fiber (Europa) ed il Castor Canadensis (Nord America). Del Castor Californicus si hanno solo reperti fossili.
Le due specie differiscono nelle ossa nasali e nella tonalità della pelliccia. marrone scuro in quello americano e più chiara in quello europeo.
Ha un peso medio di 16 Kg, ma se ne conoscono esemplari da 40 Kg. Può vivere sino a 20 anni, e' un animale monogamo e sociale, ma non gregario. Come roditore c'è solo il Capibara che è più grosso.
Da non confondere con la Nutria, pur roditore acquatico, è un animale completamente diverso. Negli anni '60, le signore si facevano le pellicce con 'sti due poveri animali, Castoro e Castorino.
Il castoro e' stato un precursore degli Olandesi. Le dighe costruite per proteggere le tane di questi animaletti, dopo un po' di tempo si interrano, con i sedimenti portati dai fiumi e, dopo l'abbandono, diventano dei prati.

< Gli alberi in taglio visti dal ponte di Piastowska.
 Il luogo di approvvigionamento del legno è sulla sponda destra del canale Młynówka, mentre la diga in costruzione è sul lato sinistro.









Lo stesso posto visto da vicino   >


I giardinieri del comune stanno proteggendo tutti gli alberi, cresciuti lungo il canale, con delle retine risibili. Con gli incisivi che i castori si ritrovano, non mi meraviglierei proprio, che riescano a tagliarle.
La diga in costruzione


Bibliografia:

28 dicembre 2019

Ormai siamo una minoranza etnica 2

Il pomeriggio di Natale siamo stati invitati da una zia di mia moglie, per festeggiare il Natale. Oltre a noi tre, c'erano anche i due figli della zia con moglie e marito ed i nipoti. Babele quasi da Natale terrone. Babele non solo come rumore, ma anche per le lingue usate. I polacchi tra di loro, ovviamente, parlavano in Polacco e si rivolgevano a me in Inglese o in Spagnolo. Io parlavo con mia figlia in Italiano e con mia moglie in Inglese o Italiano.
Parlando di immigrati più o meno legali, Ucraini in Polonia e Nordafricani in Italia, a mia moglie è tornata in mente una strana situazione in cui mi ero trovato qualche anno fa alla stazione di Novara.
Quando si va a Torino da soli, è conveniente prendere il treno. Con € 19,50 vado e torno senza stressarmi alla guida in autostrada. Prendo una navetta a Magenta e scendo a Torino Porta Susa. Questo è possibile al week end, quando si riesce a trovare posto al parcheggio d'interscambio. Durante la settimana bisogna lasciare la macchina a Vittuone, prendere il Passante e cambiare a  Magenta o Novara.
Adesso non mi ricordo esattamente la data, era un paio di mesi prima dell'apertura di EXPO, sono andato a Torino di  Mercoledì, lasciando la macchina al parcheggione di Vittuone. A sera vado da Torino a Novara con la navetta e poi tento di prendere il Passante.
In quel periodo stavano cambiando i tabelloni indicatori nella stazione di Novara. Arrivo alla testa di un treno che dovrebbe essere il Passante per Pioltello. Sul marciapiede c'erano tre ferrovieri, due uomini ed una donna. Chiedo conferma se è il terno giusto ed uno degli uomini mi conferma che era il treno che cercavo. Mentre faccio per salire, la donna mi disse che non era certo un treno che un italiano potesse frequentare e che, forse, sarebbe stato meglio salire con loro, nella cabina del pilota.
Adesso questo è un caso limite, erano oltre le 22.00, ma non è molto lontano della realtà. In certi orari, anche di giorno, rischi di essere l'unico occidentale sul treno ed, ovviamente, l'unico scemo che ha pagato il biglietto.

27 dicembre 2019

I ponti del 2020

Anche quest'anno ce la passiamo abbastanza male. Elenchiamo il disastro 2020.

Gennaio
  • A l'Epifania abbiamo un week end lungo. Sabato 4, Domenica 5 e Lunedì 6.
Capodanno cade di Mercoledì, quindi con due giorni di ferie, possiamo stare a casa da San Silvestro a l'Epifania.

Aprile
  • Pasqua e' un altro week end lungo. Sabato 11, Domenica 12 e Lunedì 13.
Il 25 cade di sabato, quindi niente giornata libera extra.

Maggio
  • La Festa dei Lavoratori e' un week end lungo. Venerdì 1, Sabato 2 e Domenica 3.
Giugno
  • La Festa della Repubblica e' il primo ponte. Da Sabato 30 Maggio a Martedì 2 Giugno, quattro giorni liberi.
Dicembre
Riusciamo a finire in bellezza! Abbiamo più ponti in questo mese rispetto a tutto l'anno.
  • E' salvo il ponte dell'Immacolata. Siamo a casa da Sabato 5 a Martedì 8. Quest'anno San Nicola e Sant'Ambrogio non aiutano.
  • Natale e' un week end lungo. Da Venerdì 25 a Domenica 27 possiamo abbuffarci a piacere.
  • Altro week end lungo per Capodanno. Da Giovedì 31 a Domenica 3 a festeggiare ancora.
Ricordatevi che quest'anno e' bisestile. Cosi febbraio finisce al 29.

26 dicembre 2019

Discorsi sporchi (negli anni '60)

Una decina di giorni fa, ho incontrato sulla corriera della Movibus, la moglie di un conoscente che è una mia lettrice. Nella mezz'oretta che dura il tragitto da Sedriano a Molino Dorino, abbiamo commentato l'ultimo paragrafo del post "Monna Papera". Venerdì scorso, sullo stesso percorso, ne abbiamo tratto le conclusioni.
Al termine di quel post, riferisco delle critiche mosse a certi sapientoni che avevano definito lo sguardo "da tenutaria". Ma chi era una tenutaria? L'attuale generazione non lo sa proprio! Anzi, spesso usano certi termini senza cognizioni.
La signora, che e' poco più giovane di me, essendo della Primavera 1959, notava che al liceo non si poteva dire certe parole come tenutaria , marchetta o quindicina, senza specificare che si parlava di giorni. Soprattutto mi faceva notare che un nipote dava della marchettara ad una compagna di classe, senza saperne il significato. Ciò a dimostrare cosa ho scritto qualche riga sopra.
Dato che il ragazzo e' un tipo che vive in un mondo tutto suo, essendo un artista, per l'esattezza musicista, mi sono informato con un altro compagno di classe. La risposta e' stata che le davano della marchettara perché saltava da un letto all'altro. OK, non e' esattamente la risposta giusta, ma ci e' arrivato vicino. Poi gli ho chiesto se sapeva che cosa fosse la Legge Merlin, una quindicina o una marchetta. La risposta e' stata che non lo sapeva. Era ovvio! Cultura generale e storica, zero.
E' vero che negli anni del liceo era sporco e volgare parlare di certe cose, ma nelle lezione di storia contemporanea se ne è parlato, anche se in maniera molto edulcorata.
Vediamo di chiarire i significati delle parole incriminate. La legge n 75/1958, meglio conosciuta come Legge Merlin, e' la legge che aboliva le case di tolleranza. Non sto a scrivere in merito al testo, pro e contro o dibattiti sull'argomento, andate a vedere nella pagina Wikipedia.
Adesso dietro ad una casa di tolleranza o bordello vi era un certo dizionario "tecnico". Per prima cosa spieghiamo il funzionamento del luogo. La tenutaria o anche madama era la direttrice, diciamo, commerciale dell'attività. Questa riscuoteva i soldi dai clienti consegnando un una specie di francobollo colorato o un gettone che variava in base alla prestazione richiesta. Un altro compito era scegliere le "ragazze" che avrebbero esercitato in quel luogo per quindici giorni. Queste venivano mostrate ai potenziali clienti,  a rotazione, dal balcone della tenutaria.
Ora spieghiamo i significati. Nel dizionario del Corriere della Sera ho trovato la definizione di tenutaria al maschile.
Proprietario o gestore di qlco., spec. di locali equivoci: tenutaria di una casa di appuntamenti
Nei bordelli di un certo livello o in Francia si parlava di "Maitresse".
Per marchetta o marchettara ho scomodato il Dizionario Treccani.
marchétta s. f. [dim. di marca1]. – 1. Piccola marca; in partic., la marca assicurativa, cioè il bollo che veniva applicato sui libretti di lavoro (sistema oggi sostituito dal versamento dei contributi mediante bollettini di conto corrente); per estens., lavoro non impegnativo fatto per compiacere qualcuno o per ottenere un minimo guadagno. 2. Il gettone che le prostitute di una casa di tolleranza ricevevano dalla tenutaria ad ogni prestazione, come riscontro ai fini del compenso cui avevano diritto. Per estens., in frasi gergali, la prestazione stessa: fare marchette, fornire prestazioni sessuali dietro pagamento; per metonimia, prostituta, o anche omosessuale maschio che si prostituisce.
Nel romanesco marchettara indica una donna che esercita questa professione.
Per quindicina non ho trovato nulla. Nel nostro caso e' la "flotta di ragazze" a catalogo nei quindici giorni successivi.
Ora potrete capire perché era considerato sporco parlare di certe cose nell'Italia bigotta e pudibonda (falsa) degli anni '70.

21 dicembre 2019

Opole Eye 2019

Come tutti gli anni, sono venuto a passare il Natale nella cittadina di mia moglie. Dopo il volo shakerato di ieri, oggi pomeriggio mi sono fatto un giro in piazza, per il mercatino di Natale.
Le casette erano tutte piene, ma la qualità dell'offerta è scesa dall'anno scorso, ma di parecchio. La qualità è scesa, ma i prezzi sono saliti, non tantissimo, ma vedibile senza ombra di dubbio.
Però quest'anno c'era una sorpresa! Una ruota panoramica piazzata di fronte al municipio. Ho i miei bravi dubbi che si veda il panorama, al massimo puoi vedere il tetto del suddetto municipio o delle case vicine. Si vede chiaramente che da grande le piacerebbe essere il London Eye, ma fa la sua porca figura, specialmente con i bambinetti ordinatamente in coda per salire e fare un giro.
Guardate i due filmati, sono da 30 secondi ciascuno.





Da questa parte del Rynek  vi sono tutte le attività ricreative. La ruota, una giostra e degli spettacolini per i più piccoli. I dehors di due birrerie per i genitori, sono sul lato sinistro della piazza. Quest'anno sono senza i bracieri a legna, che negli anni passato hanno attirato le peggio critiche per il fumo.
Il tutto era presieduto da un Babbo Natale alto non meno di 4 metri, con la barba luminescente.


Domani vedo di organizzarmi un giro tra le casette, per fare qualche foto delle casette poste su gli altri due lati della piazza.

20 dicembre 2019

Un volo shakerato

Rispetto ad altri viaggi che ho fatto con destinazione Opole, è stato un viaggio relativamente tranquillo. Non proprio tranquillissimo, ma possiamo dire accettabile.
Il viaggio è incominciato alle otto del mattino, sotto una fitta pioggia. Sulla corriera della Movibus ho trovato la moglie di una mia conoscenza di Vittuone, con cui sono andato avanti con un discorso iniziato una settimana fa.
Da Molino Dorino, Rossa sino a Cadorna, per fortuna senza frenate improvvise. Cambio con la Verde sino a Centrale. Qui appuntamento con mia cognata, sotto la Mela di Pistoletto, per la consegna di un barattolo di vernice, per finire la tinta di un armadio. Sempre sotto una pioggia a dirotto.
Il tragitto in pullman per andare ad Orio al Serio me lo sono dormito tutto, come normale prassi. Non scappa una volta che non dorma.
Il divertente inizia in aeroporto. Ryanair ha iniziato un servizio si self drop off, cioè il passeggero che fa tutte le procedure per l'imbarco del bagaglio in stiva. Roba da suicidio! Troppo macchinoso per il passeggero medio.
Vediamo come si svolge la procedura e date un occhio alle pesate rilevate.
Il primo stop è a delle macchine che controllano la validità del biglietto. Qui vi sono due bilance a disposizione per controllare il peso del bagaglio. Peso la valigia e leggo Kg 20,450. Dato che viene concesso 1 Kg di errore, quindi sono dentro. Metto il QR code del mio biglietto davanti al lettore, che poi scrive che il volo è inesistente. Ma come? Ci provo una seconda volta e questa volta la macchina rilascia l'etichetta da applicare al bagaglio.
Mi reco alla seconda postazione, dove c'è il delirio. Al mio turno metto la valigia sul nastro e la macchina sentenzia Kg 21,250. Faccio notare all'assistente che la precedente bilancia la aveva pesata 800 gr più leggera. La tipa, con fare scocciato, mi risponde che questo è il peso ufficiale e che dovevo far dimagrire la valigia di 300 gr, perché Ryanair concede 1 kg di errore.
Apro la valigia e tolgo 3 tubetti di crema per le mani (105 gr cad.) e ripesiamo la valigia. La nuova sentenza è Kg 19,400. Mi rivolgo di nuovo alla fusa facendo notare la disparità. Questa, sempre con fare scocciato, mi risponde che è ammesso un errore di 1 Kg quindi non è da discutere. Lo so che ammesso un errore di 1 Kg, ma l'errore è da considerare sul materiale caricato nelle valigie e non sulla precisione delle bilance. Sentendomi dare del malfidato, ripesiamo la valigia ottenendo 19,200 Kg. Embé? Penso che la tipa mi abbia mandato a spigolare, perché tutti passeggeri dopo di me hanno incominciato a pesare due volte il bagaglio.
Entrato in area sterile, penso che è ora di pensare al mangiare. Gli unici posti abbordabili, come prezzi, erano Mc Donald's ed Il Panino Giusto. Sul listino di un esercizio ho visto che per un panino ci volevano 10 Euro, ma gli altri posti non erano da meno.
Dato che la lista d'attesa da Il Panino Giusto era assai lunga, mi sono diretto da Mc Donald's, dove ho fatto in qualunque caso mezz'ora di coda.
Un'altra mezz'ora la abbiamo persa a bordo pista, per aspettare che il tempo migliorasse. Decollo in contromano, cioè da Ovest ad Est, molto probabilmente per evitare una cella temporalesca. Una mezza conferma è venuta dal fatto che dopo un minuto dal decollo ha tolto motori, smesso di salire ed ha cominciato ad andare a zig zag. Dopo tre o quattro minuti ha ridato motori ed ha ricominciato a salire.
Il volo è stato un'ora e mezza di scossoni e si ringrazia il cielo che i bambini piccoli non si sono messi a piangere. Sai che concerto sarebbe stato!
Anche l'atterraggio è stato contromano a causa del vento. In avvicinamento non abbiamo sorvolato Wroclaw, ma siamo scesi da Nord.
Ovviamente le coincidenze coi treni sono saltate tutte. A me è andata bene, avevo un'altro treno dopo un'ora, ma una famiglia che doveva andare dalle parti di Kalisz, ha dovuto aspettare sino alle 23,00.


14 dicembre 2019

Ormai siamo una minoranza etnica

Oggi ho avuto un'idea insana, andare al supermercato in un week end di Avvento. Non contento ci sono andato tre volte, due volte all'Eurospin ed una volta al Bennet. E' una forma di tentatoi suicidio.
Lasciando perdere le commesse che erano al limite, tra svenimento ed idee suicide, i clienti erano tutti da mettere al muro. Un bordello inenarrabile. Bambini urlanti o piangenti che correvano tra le corsie e che ti saltavano sui piedi. Merce in disordine, saponi negli scaffale dei biscotti, biscotti nei surgelati ed arance nei maglioncini. In 'sto casino c'era un altro problema... Nessuno parlava l'italiano, forse solo le commesse erano Italiane. All'Eurospin trovavi ancora qualche Italiano. Al Bennet si sprecavano hijab, chador ed al amira. C'era pure un turbante Sikh. Per completare mancavano solo kefiah, burka e niqab.
Oltre alla rarità di Italiani, ho notato anche che ci sono delle preferenze sui supermercati. All'Eurospin si sentiva parlare Russo e Rumeno. Ho visto una badante polacca di Bareggio con una amica ed un tecnico di origine greca.
Al Bennet abbiamo visto che è il porto della comunità mussulmana locale. Qui si notava anche una certa differenziazione sociale, dall'hiab in seta allo chador in sintetico, magari anche con qualche rattoppo. Tra i maschietti è da segnalare il Magrebino bavoso che sbavava dietro a due Americane ben poco vestite. Poi ci si domanda come mai si leggono di violenze a danno di giovani!
Io non ci sono stato. ma mi hanno detto che gli Albanesi vanno da Penny Market.
Comunque, come la giri, gli Italiani sono sempre meno, una razza in via d'estinzione, da far proteggere dal WWF.


11 dicembre 2019

Scoiattolo rompiballe

Ieri sono andato a dare una mano a Giuseppe, il mio amico elettricista, per fare dei lavori di un condominio di Baggio. A dir la verità è un super condominio composto da più stabili con un parco in mezzo.
In questo parco ci incontri una discreta varietà di esseri viventi. dai comuni cani o gatti ai merli canterini. In mezzo c'è una comunità di scoiattoli americani assai rumorosi e rompiballe.
In special modo uno, che chiedeva insistemente da mangiare a Giuseppe. Il custode ci ha spiegato che in quello stabile vive un signore che, due volte al giorno, dà mangiare agli scoiattoli. In particolar modo quello specifico esemplare, pretende cibo da tutti i cristiani, che vede.


04 dicembre 2019

Spirito allegro

Me ne è successa una bella, propria carina. Qualche mese fa, ho montato una televisione nella camera
da letto di una simpatica vecchietta, rimasta vedova da poco, su incarico del figlio, che è un mio cliente.
Tipica casa anni '50 con una sola presa TV. Già una decina di anni fa, in occasione di una ristrutturazione, avevo portato il segnale TV in cucina, così da poter vedere un telegiornale mentre si mangiava.
In camera da letto non era stata mai installata una televisione, perché il defunto non voleva TV lì ed in bagno. Così la moglie (camera da letto), e la figlia (bagno) erano rimaste con il becco asciutto.
Vabbè partiamo dalla cucina, attraversiamo il famoso bagno e la cabina armadio ed arriviamo in camera da letto. Quindici metri di linea da posare e tre pareti da forare.
Intanto che lavoravo, chiedo alla vecchietta se per caso non avesse pensato al rischio, che l'anima del marito potesse venire a tirarle i piedi alla notte per ribellione alla decisione di portare la TV in camera da letto. La signora mi risponde che non era il suo caso. Certe cose le fanno le anime del Purgatorio o dell'Inferno, ma la buonanima era andata in Paradiso perché era un sant'uomo. Le anime sante non fanno certe cose!
Oggi sono andato da lei, per parlare con l'idraulico, perché i nipoti le hanno regalato un frigorifero intelligente in occasione del suo 90° genetliaco. Bisognava connetterlo alla luce, ad Internet ed all'acqua.
Andando via le ho chiesto come andasse con il televisore. La vecchietta di risposta mi dice che tempo 5 minuti casca in un sonno profondo. Certo che con i programmi cagosi che fanno è il minimo che succeda, io ci metto anche meno ad addormentarmi con la televisione accesa. Normale!
No, non è vero! E' lo spirito del marito che la fa addormentare, per punirla della decisione di portare una TV davanti al letto.
E' possibile che le anime sante non abbiano di meglio da fare?

28 novembre 2019

Monna Papera

Monna Papera
Nel post del 15 Novembre ho affermato che la "dama con l'ermellino" e stata modificata più volte, per adattarla a vari stili pittorici, ma mai utilizzata da disegnatori Disney. All'incontrario la "Monna Lisa" fu ritenuta degna di una caricatura Disney Style.
Prima che arrivi qualcuno a chiedere lumi, vediamo di trattare succintamente l'argomento.
Il quadro è attribuito a Paperando da Vinci e ritrae una ammaliante Paperina nella stessa posa della Monna Lisa originale. Non è conosciuta l'epoca e luogo della realizzazione dell'opera.
Chi si nasconda dietro lo pseudonimo non lo so. Dato che l'epoca di pubblicazione è a cavallo degli anni '70 con gli '80, penso che sia o Romano Scarpa o Giovan Battista Carpi. Sti due signori erano i disegnatori Disney che, in quei anni, andavano per la maggiore.
La prima volta che si parla di Monna Papera è nella parodia "Paperin Maschino" del 1958. Qui il disegnatore Pier Lorenzo De Vita le da le sembianze di Nonna Papera.
All'epoca fu aspramente criticato da parecchie persone, i soliti benpensanti. In questa caricatura ci hanno trovato le peggio cose, tipo lo sguardo ammiccante più da tenutaria che da personaggio dei fumetti. Un immagine che avrebbe potuto traviare i piccoli lettori. Col passare dei tempi tutto cadde nell'oblio.

Monna Lisa originale

21 novembre 2019

Gemello cercasi


La cover per Facebook

Non è che voglio fare la reclame alla Nutella! Voglio solo dare una mano a mia figlia, che deve cercare il vasetto gemello al suo.
Come trovata commerciale non è male, due vasetti identici in tutt'Italia, da cercare con vari mezzi. Social, passaparola, il sito apposito e, in questo caso, il blog del padre.
Già da qualche giorno mi aveva chiesto di comprare un vasetto twin ed oggi lo ho comprato all'Esselunga di Vigevano. Stasera è iniziata la ricerca del gemello.
Chiariamo, non è proprio un vasetto. Io lo chiamerei vasone. Sono 61 porzioni da 15 gr, pari a 925 gr di prodotto.
Come funziona il gioco? La Ferrero ha buttato sul mercato nazionale un certo numero di vasetti da 925 gr, con una cover comune a solo due barattoli. Ogni cover ha un codice per agevolare il riconoscimento. Ne acquisti uno, ti registri sul sito ed incominci la ricerca. Ovviamente ha registrato il vasetto a nome mio, dato che i 18 anni li compirà a Gennaio. 
Un giochetto simile lo aveva già fatto un'altra società, negli anni '70. allora bisognava fare delle foto, spedirle ad un dato indirizzo, sperando di fare la coppia.
Al momento in cui scrivo, ne sono stati registrati 38.674 e  combinate solo 260 coppie. Mi sa che si andrà comodamente all'anno prossimo, per avere numeri più tondi.

Vista frontale del vasetto. il codice del disegno è GK999SS.Foto fatta in cucina di fronte al Cucinabarilla











Questa è la vista da 3/4 del medesimo vasetto. Mi sono dimenticato ti fare la foto dal di dietro.








15 novembre 2019

La dama con l'hamburgher

Il volantino di Pasibus
Questa è una foto che è arrivata ieri sera. Me la ha mandata mia figlia dalla Polonia. Affianco possiamo vedere il volantino pubblicitario, distribuito per l'apertura dello store di Pasibus ad Opole.
La povera Cecilia Gallerani diventa una swappata che guarda chissà dove, con un hamburger nella mano ed il sacchetto del menù in grembo. Ovviamente si protegge dal sole con un cappello brandizzato.
Voi vi starete chiedendo: "Chi cacchio è 'sto Pasibus?"
Pasibus è una catena polacca di hamburgherie, che si sta diffondendo nel paese, a macchia d'olio.
Gli hamburger sono adattati ai gusti polacchi, sono più simili a quelli di Burger King che a quelli di Mc Donald's. Ci sono quelli classici di manzo, di pollo o anche di suino. Patatine tipo French Fries, sughetti e salsine a volontà. San Colestorolo pensaci tu!
La Dama con l'Ermellino è stata una immagine usata e stra usata a scopi pubblicitari o caricaturali. In questo filone sono da ricordare le versioni stile Botero o stile Warhol. All'incontrario della Monna Lisa non esiste la versione Disney.
Alla mostra Leonardo 3, c'è una una ricostruzione in realta virtuale dello studio, dove è stato dipinto e di cosa potesse succedere nel locale.
Questo dipinto ha sempre dato da parlare su chi fosse la donna e cosa stesse guardando. Sparito e ricomparso, danneggiato dai soldati tedeschi e travolto dallo scandalo della sua cessione allo stato polacco.
Le uniche cose sicure sono che il pittore è Leonardo da Vinci e che il finanziatore è Ludovico il Moro.

Il dipinto originale

14 novembre 2019

Ma sembro così vecchio? 2

Ieri sera ho incontrato il mastino Cheng con la "signola madle" e la sorellina. Camminando tra le corsie del nostro supermercato preferito ha commentato il post di Martedì.
Lasciando perdere i commenti sulla gioventù moderna, in cui asserisce di non riconoscersi, ha fatto una dissertazione sui comportamenti delle persone, che usano i mezzi pubblici.
In effetti è un tipo strano, molto orientale. A parte l'educazione al limite del leccato, il rispetto per la persona anziana è insita in lui. Se in coda alla cassa c'è una persona avanti con gli anni, la fa passare avanti e la aiuta a mettere sul nastro la spesa. I ragazzini nostrani dovrebbero prendere insegnamento.
Alla fine della filippica, pontifica:
 "Gentile signole, lei avele tlovato ultimi esemplali di lagazzi educati. Non essele tanti, puoi contale con le dita di mani e piedi".
Ha avuto anche l'ardore di correggere la presunta risposta che gli avevo messo in bocca.
"Gentile signole, lei avele sbagliato. Io avlei lisposto, che non è un vecchio vecchio, ma un vecchio meno vecchio, anzi molto giovanile!"
Per concludere un invito alla gioventù moderna. Lasciare il posto alle persone veramente anziane, quindi non a me, è segno di educazione, civiltà e rispetto.

12 novembre 2019

Ma sembro così vecchio?

Settimana scorsa mi è successo qualcosa di strano che, con i tempi che corrono, potrebbe giustificare la pioggia incessante.
Per due volte, in due differenti giorni, in due diversi orari ed in due differenti linee della metropolitana, due differenti giovinotti mi hanno ceduto il posto a sedere!
Adesso c'è da domandarsi se i due siano gli ultimi esemplari di persone con una certa educazione o se ho preso un aspetto derelitto e malandato. E' vero che sono quindici giorni che ho un andamento zoppicante a causa di dolori lancinanti al piede sinistro, ma non è così vistoso da farmi cedere il posto a sedere.
Fatta la domanda a mia moglie, mi sono sentito rispondere che ogni tanto ho l'aria vecchile, ma che nell'ultima settimana non le sembrava proprio.
Stessa domanda fatta a conoscenti ha sortito considerazioni varie, che quelli erano gli ultimi esemplari di un essere ritenuto ormai estinto, da lungo tempo.
Con uno è pure finito in complimenti. Ero salito a Moscova e scendevo a Cadorna, due fermate. Ho fatto presente che sarei sceso dopo una fermata, ma il ragazzo ha ribattuto che potevo anche sedermi per una fermata e che lui era seduto da Cascina Gobba e scendeva pure lui a Cadorna. E' andato finire che mi sono dovuto sedere per uno stop.
Per chiudere la questione, devo beccare Cheng e fare la stessa domanda. Con la sua filosofia orientale e la completa mancanza di peli sulla lingua, mi risponderà: "Signole, tu essele vecchio!".
Buonanotte!!!

28 ottobre 2019

Firmato Diaz

Madonna santa! Non si può scrivere niente senza tirare su qualche pieno. Sempre causato dalla scarsa cultura generale.
Ieri sera sono andato all'Eurospin a comprare la lattuga per i porcellini d'India e nel parcheggio sono stato fermato dai genitori di un PIA, che mi hanno chiesto chi fosse il Generale Firmato Diaz.
Allora, il generale si chiamava Armando Diaz ed è l'ufficiale dell'Esercito Italiano che ha firmato il Bollettino della Vittoria, ultimo atto della Prima Guerra Mondiale.
Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12; Bollettino di guerra n. 126
La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatré divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII armata e ad oriente da quelle della I, VI e IV, ha determinato ieri lo sfacelo totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura, S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogni sorta e pressoché per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.
Il bollettino era chiuso da un generico "Firmato Diaz", anziché dal testo corretto "Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito".
Alla storia non è dato  conoscere se  fu un refuso, se fu voluto o se fu causato dalla concitazione del momento, ma le conseguenze furono imprevedibili.
All'inizio del XX secolo, il livello culturale delle classi medio basse italiane era meno di zero. Nei ceti  agricoli, nessuno si rese conto che il nome non fosse Firmato. Anzi nel calendario liturgico esisteva anche un San Firmato (5 Ottobre). Così negli anni '20 parecchi bambini furono chiamati Firmato, pensando di onorare il Generale Diaz.

23 ottobre 2019

Certi genitori sono da mettere al muro.

Nel pomeriggio, quando sono andato all'Eurospin, per comprare la cena dei porcellini, ho incontrato due PIA con un fare assai esterrefatto. Ho chiesto a Marco e Cheng il perché di tale stato confusionale.
L'italiano mi risponde che oggi era arrivata una nuova compagna da Roma. Ma in ciò non c'è nulla di male o strano. Era il nome che ha prostrato i due ragazzi, la ragazzina si chiama Acqua di nome e Bagnata di cognome.
Il commento di Marco è stato che certi genitori sono da buttare nel Naviglio con una pietra al collo. Di certo non è maniera di risolvere il problema, ormai il danno è fatto, poi rischi una multa per inquinamento.
Ma l'asso lo ha tirato giù il cinesino Cheng. Camminando lungo il banco degli affettati se ne esce con questo commento.
"Il mio gentile compagno di classe è tloppo gentile. Noi, in Cina, li buttiamo in un fosso con le folmiche losse!"
Non esageriamo, ma io ho una lista di casi di nomi da suicidio. Certi causati dalla demenza dei genitori ed altri derivanti da strane concomitanze.
A fine della Prima Guerra Mondiale, molti padri chiamarono i figli Firmato, pensando che questo fosse il nome del Generale Diaz. Un ferroviere demente di cognome Morto, chiamò il figlio Binario... Morto!
Con il vecchio stato di famiglia bisognava stare attenti anche con chi ti sposavi. Una compagna di classe di mia madre alle Magistrali, una certa Elisabetta Pastina, ebbe la brutta idea di sposarsi con il Tenente di Vascello Paolo Brodo. Finale Elisabetta Pastina in Brodo!
Un caso del genere lo ho trovato al Politecnico di Torino, ma la combinazione è troppo volgare per scriverlo in un blog. Però in questo caso era da fare un'istanza per il cambio del cognome.
La moglie di un mio cliente è stata chiamata Giacoma Leopardi. Conosco un paio di Marco Polo e di Cristoforo Colombo.
Nella mia zona la donna più anziana si chiamava Rosa Culetto. Vi lascio immaginare i necrologi quando è morta a 103 anni. E non è un caso isolato! Andate su Facebook e guardate quante ce ne sono di Rosa Culetto, in special modo le foto dei profili (dei sederi).
Di queste originalità ce ne sono a centinaia, tanto che ci sono dei siti con pagine dedicate.
Vi lascio ai vostri commenti.


Bibliografia:

11 ottobre 2019

Anche quest'anno cadono le foglie

Charlie Brown, Snoopy e le foglie secche
Anche per quest'anno siamo arrivati all'Autunno, che sembra più una tarda Primavera, dato che fa ancora caldo.
Negli anni della mia gioventù, a metà Ottobre, si andava a scuola con il giubbotto, percorrendo la strada da casa alla metropolitana in una bruma umida, quasi nebbia. I netturbini spazzavano via le foglie con la scopa di saggina, ammucchiandole in cumuli ai bordi delle strade. Sempre che non piovesse.
Ora a metà Ottobre, si gira ancora in maglione, in belle mattinate di sole. I netturbini, pardon, Operatori Ecologici , spostano le poche foglie cadute, con i getti d'aria dei soffiatori, sempre ai bordi della strada, ove le motoscope le raccoglieranno. 
Quarant'anni dopo, quasi cinquanta, di uguale è rimasto solo l'equinozio di Autunno. Con i cambi climatici il caldo arriva sino a Novembre. Non è vada tanto bene, ma è così.
La GIF animata che pubblico, mi è arrivata oggi con una pubblicità. Ho pensato di copiarla e di proporla con un post "ecologista".
Ma avete mai pensato, perché gli alberi perdono le foglie? I più direbbero perché inizia l'Autunno. Non è proprio così. La Natura mette le piante in riposo vegetativo, per resistere ai rigori invernali. Nell'economia della pianta si riduce tutto quello che potrebbe essere inutile o pericoloso. Le foglie bagnate possono gelare nella notte danneggiando la pianta. Ancor peggio se si appesantissero con la neve.
Poi volete mettere la tavolozza cromatica di un bosco in Autunno? I colori che virano dal giallo al rosso, bronzo o marrone. Quanto basta per delle magnifiche foto.
Ma anche il potere rilassante del rumore delle foglie calpestate. Quel fruscio, unico nel suo genere, che fa un morbido tappeto di foglie quando ci cammini sopra.
Tutto ciò ci invita a meditare sulla nostra fragilità umana, la fragilità delle foglie secche ti insegna tante cose, ti libererà da ogni affanno ed oppressione. Mentre corri sulle foglie di un parco, vedrai lo stress quotidiano che va via.
Per le foto dovrete essere mattinieri. Il momento ottimale, in cui il bosco da il meglio di se, è dalle 9,00 alle 11,00. Dopo quest'ora il blu del cielo perde in saturazione e sbiadisce. Il rischio è di avere un cielo quasi bianco, se non proprio grigio. Niente filtri, deve essere tutto naturale.
Ovviamente cellulare spento e mente svuotata di tutto. Così potrete avere il massimo risultato e godere di questo spettacolo unico.






10 ottobre 2019

Mistero risolto

Negli ultimi anni, con le cugine bolognesi di mio padre, ci eravamo chiesto più di una volta , che fine avesse fatto zia Lidia, moglie del fratello rettore di mio padre.
L'ultimo a vederla ero stato io, a metà Novembre del 2013. Visita a casa sua a Pavia, visita molto esistenzialista. Nonostante i suoi 97 anni si ricordava benissimo degli eventi di famiglia, sia nel bene che nel male. Con un unico problema, era sorda come una campana. Mi disse: "Giancarlo, urla che sono un po' sorda". Un poco sorda! Io direi un tanto sorda! Non ho urlato così tanto, neanche al corso Allievi Ufficiali, dopo un'ora ero completamente rauco.
Oggi tornando da Broni, ho fatto una piccola deviazione e sono andato al cimitero di Torre d'Isola (PV), a controllare la situazione. Questa azione di commando era in essere da molto tempo, ma non ho mai avuto tempo di attuarla.
Per fortuna mi ricordavo dove fossero i loculi, che ho trovato occupati tutti. Quindi la zia era morta senza che nessuno della famiglia del marito lo sapesse.
Questi loculi furono comprati, con grande scandalo, a metà degli anni '70, a scopo d'investimento. C'è chi si compra una casa e c'è chi si compra una tomba. I due fratelli centrali, come nascita, criticarono assai questo acquisto. Uno disse che il fratello si credeva Giulio II che si fece fare la tomba da Michelangelo, quando era ancora vivo. L'altro asserì che il rettorato durante la protesta studentesca del '68 gli aveva bruciato il cervello. Ma questi due erano i "benpensanti" della famiglia. Mio padre, che era molto più pratico, commentò che era un investimento un tantino originale, ma non da condannare. L'importante che venisse utile il più tardi possibile.
Ma ritorniamo a zia Lidia, donna sfortunata, ma di una cultura invidiabile. Non erano tante le donne che si siano laureate durante il ventennio. Non ricordo se in chimica o fisica, non importa. Mi pare che abbia insegnato anche all'università, durante il periodo ferrarese. 
Sfortunata negli affetti famigliari. Mio zio muore dopo alcuni anni di malattia nel 1980, Quasi contemporaneamente, viene scoperto un melanoma al figlio, che morirà tre anni dopo. Poi una malattia alle orecchie che la porterà alla già citata sordità.
Ora c'è da domandarsi dove sono finite le proprietà. La collezione di monete antiche di mio cugino, furono donate al Museo Poldi Pezzoli, nel 1985. La casa di Chiavari arrivava dal padre, quindi sarà andata ai figli del fratello. La casa di Pavia chissà a chi è andata. Tolto con me e mio fratello, non è che andasse troppo d'accordo con i nipoti da parte marito, quindi niente possibilità di eredità. Come del resto i manoscritti ed i diritti d'autore dei cinque libri per i corsi universitari scritti da mio zio. Sui diritti d'autore non c'è da scialare. Di questo tipo di libri se ne vendono poche copie, poi i diritti scadranno nel 2030. Penso anche, che siano pure superati, essendo stati scritti negli anni '60. L'unico interesse potevano essere i manoscritti.
Per me casa e manoscritti sono confluiti in una donazione all'Opera San Vincenzo. Dopo la morte del figlio c'era stata un avvicinamento progressivo alle attività della San Vincenzo. Partecipava alle attività sociali e benefiche della sezione di Pavia, accompagnando i malati a Lourdes o a Fatima.
Nell'albero genealogico di famiglia possiamo riempire la casella della data della sua morte, ricordandosi di portare un fiore ogni tanto.

Le tombe nel cimitero di Torre d'Isola

01 ottobre 2019

Ius primae noctis

Un altro aiuto per i compiti dei PIA in difficoltà. Ad una ragazza appartenente al gruppo di Marco e Cheng, ha ricevuto l'incarico di trattare lo ius primae noctis. Assidua lettrice da tempo, si e' ricordata che in un post avevo citato questa usanza medioevale.
Come al solito mi tocca contestare l'insegnante. Come si fa a dare una ricerca a sfondo sessuale ad una ragazzina di 14 anni? Vabbe che i millenium sono più scantati di quanto lo fossimo noi, anche se figli del '68.
Per iniziare diamo una grande delusione ai lettori pruriginosi, lo ius primae noctis come la cintura di castità e' una fake news storica. In nessuno dei due casi ci sono delle prove chiare per dimostrare che non siano solo una leggenda.
Tutti i due casi sono da far risalire allo stato di bieca sudditanza delle donne medioevali, che erano la proprietà di un uomo che ne aveva il potere di vita e di morte.
Partiamo consultando l'Enciclopedia Treccani.
ius primae noctis… prime …› locuz. lat. (propr. «diritto della prima notte»), usata in ital. come s. m. – Diritto (la cui storicità è molto discussa) che avrebbero avuto i signori feudali (spec. nei sec. 11°-13°) di trascorrere la prima notte di nozze con le mogli dei propri sudditi, sostituendosi ai legittimi mariti o di esigere da questi ultimi, in alternativa, il pagamento di una tassa o la prestazione di un servizio.
Ciò significa che la futura sposa medioevale invece di passare la sera prima del matrimonio ad una festa di addio al nubilato, se la doveva vedere con il signorotto locale. Veramente anti femminista. 
Lasciamo perder gli usi della Mesopotamia all'epoca di Gilgamesh o del Tibet nel XIII secolo. Pensiamo solo all'Europa di quell'epoca.
Tutto nasce nel XV secolo quando si incomincia a studiare le condizioni di "sopravvivenza" dei servi della gleba. Questo stato sociale era una forma di schiavitù legalizzata. Un essere umano legato da un vincolo di proprietà al feudatario, come le terre che coltivava. Quindi soggetto ad una sorveglianza totale della sua vita sociale, anche nel matrimonio. Cosi per sposarsi doveva chiedere l'autorizzazione al signore al potere su quelle terre. Questo poteva chiedere una mercede per dare questo permesso.
La sudditanza totale dei servi della gleba, ha indotto nell'errore qualche studioso, che ha ritenuto la concessione di attentare alla verginità della sposa, possa essere la massima espressione di questa subordinazione.
Per buon peso un filosofo scozzese Hector Boece, nel XVI secolo, scrisse di un editto del re Evanio III che decretava:
“Il signore delle terre può disporre della verginità di tutte le ragazze che vi abitano“
Peccato che in Scozia non sia mai esistito un re Evanio III. In qualunque caso Santa Margherita di Scozia avrebbe commutato il diritto, in una tassa chiamata "Merchet".
La civilissima Svizzera aveva una legge simile che permetteva al feudatario di esigere il pagamento in natura o in contanti. Gli importi in ballo erano cosi esigui che chiunque si poteva permettere il pagamento cash.
Nel XIX secolo si arriva alla sicurezza dell'infondatezza dell'usanza. Non si sono mai trovati documenti sulle sanzioni propinate alle coppie che non sottostavano o su come avvenisse l'esercizio di questo diritto. Nel contempo non si e' riscontrato aumenti anomali di figli illegittimi o malattie veneree.
La storica francese Regine Pernoud e' riuscita a dimostrare solo delle sanzioni pecuniarie, a carico del servo che, a seguito del matrimonio, si fosse trasferito in un altro feudo, cosi che il "droit du signeur" fosse un mero passaggio di soldi.
Concludo asserendo che e' solo qualcosa per romanzi o film. Lo ritroviamo in Braveheart, Le nozze di Figaro o Le Cronache del ghiaccio e del fuoco.


Bibliografia:

29 settembre 2019

Lo zoo aumenta

Oggi è tornato un ospite che era stato visto in giardino già ad Agosto.

Le lucertole sono endemiche nella corte, ce ne sono centinaia.
Ogni tanto compare una coppia di scoiattoli americani, che gradiscono infilarsi in casa di un vicino. Colombe, tortore e cornacchie vanno e vengono. C'è un merlotto che quando arriva sulla finestra, per cercare qualche briciola, fa scattare l'allarme predatori dei due porcellini. Zanzare è mosche ci sono quando il comune non disinfesta.
Quest'anno, grazie al caldone, è comparsa anche una mantide religiosa. Ma perché si chiama così? Spieghiamolo prima che qualcuno lo chieda!.
Mantide deriva dal greco "Mantis", cioè "Profeta / Indovino", ciò perché la posizione a riposo delle zampe anteriori fa pensare a qualcuno che sta pregando.
Questo essere viene chiamato anche mantide europea, per la sua diffusione nell'Europa mediterranea ed Asia minore.
In Europa centrale è poco diffusa, tanto che in Germania è un animale protetto.
Si presume che sia arrivata in Europa con il carico di qualche nave romana o fenicia. Con questo mezzo di trasporto è stata importata in Nord America.
Una mia vicina dice che l'animale ha capito tutto della vita. Dopo l'accoppiamento si mangia il maschio. per non lasciare prove?


Bibliografia:

25 settembre 2019

Le pietre d' inciampo

Le pietre d'inciampo (nome originario Stolpersteine) sono dei blocchetti di ottone dorato, della dimensione di un sampietrino, che vengono murati sul marciapiede, di fronte alle case dove vissero o furono catturati, a ricordo dei deportati nei campi di concentramento.
L'iniziativa, partita nel 1992 da Colonia, e' stata proposta dall'artista tedesco Gunter Demnig, diffondendosi in tutte le nazioni, che hanno sofferto l'occupazione nazista. Hanno aderito anche la Svizzera, Spagna e Finlandia. E' una iniziativa che non guarda all'etnia, fede religiosa o politica. Difatti la prima pietra fu murata a Colonia, in memoria di una comunità Sinti e Rom, deportata nella primavera del 1940.
In Italia, la prima pietra d'inciampo fu posta a Roma nel Gennaio 2010. A Torino e' stata deposta la pietra numero 50.000. L'ultimo censimento (Gennaio 2019) certifica 71.000 pietre in tutta Europa.
Non e' certo un'operazione indolore. In Germania e' ancora aperto un dibattito sulla necessita di ricordare un periodo cosi oscuro della nazione.
A Roma si sono avuti anche atti vandalici per futili motivi. Nel gennaio 2012, un condomino del palazzo dove erano state poste, "infastidito" ne divelse alcune. Nel Dicembre 2018 ne sono state rubate una ventina.
Se le vogliamo vedere ne dovremo cercare 297 a Roma e, per ora, solo 62 a Milano. In bibliografia vi sono i link per gli elenchi a Milano ed in Italia.
Ma perché si chiamano "Pietre d'Inciampo"? Non si vuole intendere un inciampo fisico, ma un inciampo morale e storico, per non dimenticare il sacrificio di milioni di infelici. Nella Bibbia (Talmud) e nell'Epistola ai Romani di San Paolo (9,33):
 "Ecco, io metto in Sion un sasso d'inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso". 
Quindi passando vicino ad una di queste pietre, bisogna fermarsi un attimo a riflettere su quello che e' stato, perché non si possa più ripetere. Per non dimenticare. Sempre nel Talmud:
"Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome"

Le pietre d'inciampo murate a Milano, in Via Farini 5, dedicate ad Enrico Pozzoli ed Ambrogio Colombo. 
La prima pietra di Milano fu murata il 19 Gennaio 2017, in corso Magenta 25 in memoria di Alberto Segre, padre della Senatrice Liliana.
Se su Google cercate > pietre di inciampo (nome città) <, potrete trovare l'elenco aggiornato a Gennaio 2019 e spesso anche la mappa.





Bibliografia:






24 settembre 2019

Ma che bello scherzo!

Oggi pomeriggio sono andato al funerale della suocera di mio fratello. Essendo in centro ho utilizzato il passante ferroviario, scelta ecologica e, se non fosse per i ritardi, antistress.
Fin qui niente di male o strano, finché non sono sceso a MI - Repubblica. Qui mi è caduto l'occhio su di una etichetta "Gabinetto guasto". Cerca, cerca, ma di porte non ce ne erano.  Che l'accesso sia riservato a fantasmi o personaggi alla Star Trek, in grado di passare attraverso le pareti?

19 settembre 2019

Ma l'acqua gira?

Un PIA di prima generazione, ha fatto un'osservazione molto interessante, su come viene scaricata l'acqua in un bagno. La domanda che mi ha fatto, era se il suo ragionamento fosse giusto.
Quest'estate, il ragazzotto e famiglia sono andati in Nuova Zelanda a trovare un fratello del padre, che una decina di anni fa andò in capo al mondo a studiare i metodi locali per l'allevamento delle pecore. L'uomo per l'amore dei quadrupedi e di una bipede locale, rimase li e ci ha pure famiglia.
Il ragazzo, facendo la doccia, notò che c'era qualcosa di strano nello scarico dell'acqua. Fece mente locale ed alla terza doccia si rese conto che l'acqua se ne andava facendo una rotazione oraria. Tornato a Bareggio alla prima doccia guardo come andava via l'acqua. Il gorgo allo scarico girava in senso anti orario. Quindi ha deciso che la differenza era dovuta al fatto che in Nuova Zelanda si e' a testa in giù, rispetto all'Italia.
La prima considerazione e' che il ragazzo e' una persona pulita. La seconda e' che usa il cervello. Magari non sa il perché, ma ha osservato con attenzione e ha dato la giustificazione corretta.
Il poveretto, essendo in terza media, non sa nulla della legge di Ferrel e della forza di Coriolis. Come al solito non mi dilungherò su spiegazioni, andate a leggere i link in Bibliografia. Non per altro sono reminiscenze molto marginali dell' università e della scuola di volo e non saprei come spiegarle.

La legge di Ferrel asserisce che ogni corpo in movimento sulla superficie terrestre subisce uno spostamento (rispetto alla direttrice di marcia) verso destra nell'emisfero boreale e verso sinistra nell'emisfero australe

La forza di Coriolis è una forza apparente, a cui risulta soggetto un corpo quando si osserva il suo moto da un sistema di riferimento che sia in moto rotatorio rispetto a un sistema di riferimento inerziale.

Queste due enunciazioni sono importantissime in meteorologia, nelle correnti marine, nella balistica e nel volo di un aeroplano. Pensate che gli insetti delle famiglie dei ditteri (mosche e zanzare) e lepidotteri (farfalle e processionarie) hanno dei sensori che misurano la forza di Coriolis, per poter volare cambiando direzione all'improvviso.
Il gorgo dell'acqua e' davanti agli occhi di tutti, ma se notate i movimenti ciclonici girano anti orario a Nord dell'equatore ed orario a Sud.
Ma la forza di Coriolis e' molto labile. Nel nostro caso vi sono numerose fonti di disturbo come la forma del lavello, correnti d'aria e, persino, il camion che passa in strada.
Nei paesi trans equatoriali viene fatto un esperimento acchiappa turista boccalone. I locali girano con un contenitore pieno d'acqua, con un tappo. Stando un metro a Nord della linea equatoriale fanno vedere che l'acqua gira a sinistra. Si spostano un metro a Sud, l'acqua gira destra ed il turista ci casca.
Non e' che due metri bastino a fare invertire il senso di rotazione, ma e' l'indigeno che, togliendo il tappo, imprime la rotazione voluta. In qualunque caso la legge di Coriolis non e' attiva a cavallo dell'equatore.
Sul sito vialattea.net ho trovato questo esperimento.
Il modo piu’ semplice di verificare questo fenomeno senza timore di osservare fenomeni spuri è quello di utilizzare come segue proprio un imbuto, purché questo abbia una perfetta simmetria circolare, come quasi sempre accade: se possibile fissare l’imbuto ad un supporto stabile, se non si dispone di quanto necessario cercare di mantenere l’imbuto quanto piu’ fermo possibile. Riempirlo con un liquido, avendo cura di tenere chiuso il foro di deflusso (per esempio con un dito). Attendere che il liquido nell’imbuto si fermi, dopodiche’ togliere di colpo il dito e lasciare uscire il liquido. Se l’imbuto e’ sufficientemente grande si osserverà la fuoriuscita del liquido in modo leggermente rotatorio. Questo fenomeno e’ dovuto alla legge di Ferrel.

Bibliografia:

17 settembre 2019

Ma che cosa è la pederastia

Prima di partire per le ferie, il padre di un PIA mi ha mandato una mail, ricordandomi che in Novembre, avevo promesso di parlare della pederastia.
Sono andato a riprendere il post del 21 Novembre 2018, quello dove spiegavo che cosa era il MinCulPop. In effetti il padre ha ragione, ho scritto che un giorno ne avrei parlato.
Grazie ad una ricerca che deve fare il figlio più grande, e' arrivato il giorno tanto atteso!
Per prima cosa mi sono domandato il perché di questa ricerca, il ragazzo fa il liceo scientifico ad indirizzo informatico. Poi quando ho scoperto chi fosse il professore, mi sono spiegato il perché. Questo tipo ha due fedi, quella politica, alla Peppone e Don Camillo ed il machismo
Chiariamo di nuovo, evitate di usarla in pubblico, specialmente per definire le tendenze sessuali di qualcuno. Nel periodo fascista era di uso comune ed al massimo era considerato un atto di delazione.
Ora come ora a dare del pederasta a qualcuno si e' passibili di denuncia per la violazione della legge anti omofobia. Sulla pagina Wikipedia si possono trovare tutte le implicazioni legali.
La parola "Pederastia" deriva da due parole greche, παῖς (pàis), "ragazzo" o "fanciullo", ed εραστής (erastès), "amante". Vuole indicare una relazione, che potrebbe essere anche erotica, tra un adulto ed un adolescente.
Disturbiamo, come al solito,  l'efficentissima Enciclopedia Treccani che da due definizioni.
PEDERASTIA (dal gr. παῖς "fanciullo" ed ἐραστής "amante"). - Parola usata con significazione incerta e variabile per esprimere tendenze e abitudini sessuali molto diverse.
Uno dei significati più ampi è quello di rapporti omosessuali maschili.
Un posto a parte occupa la pedofilia erotica, cioè la tendenza morbosa ai rapporti con fanciulli, siano essi raggiunti con la violenza esercitata personalmente (caratteristica di psicopatici sadisti), siano essi ottenuti con la corruzione intermediaria, a soddisfazione di impulsi psichici abnormi di erotomani o di pervertiti. Un altro gruppo a parte di rapporti con fanciulli è quello di forme temporanee, isolate, occasionali, in soggetti del resto sessualmente normali, p. es. in relazione con i pregiudizi sulla guarigione di certe malattie con la trasmissione ai bambini o sul ringiovanimento dei vecchi (sulamitismo).
pederastia Tendenza o pratica erotica che nel significato originario del termine è costituita dal rapporto sessuale di un adulto con un adolescente; con significato più ampio, e più comune nell’uso moderno, con questo termine si indica l'omosessualità maschile.
Dato che e' un rapporto, platonico o fisico, tra maschio adulto ed adolescente maschio, e' da distinguere dalla "Pedofilia", che e' un rapporto carnale tra un adulto e bambini prepuberi, maschi o femmine che siano.
Nella pagina Wikipedia trovate anche la storia dagli antichi greci ai tempi moderni, nei vari continenti e il rapporto con le religioni locali.


Bibliografia:

14 settembre 2019

Un hamburger in piazza

La torre del Municipio
Ogni tre mesi il municipio organizza delle serate in piazza con un'attrazione ogni volta diversa. Stasera era il turno del cinema, mega schermo e film di scuola polacca.
Ovviamente alla gente non gliene frega niente dell'evento. In piazza ci vanno solo per mangiare e, soprattutto, bere.
Stasera una compagna di scuola, soprannominata l'urlatrice per il tono abbastanza alto con cui parla a scuola, le ha proposto un giro. Visto che stavamo uscendo per andare a comprare l'arrosto per domani, anche mia moglie ed io siamo passati in piazza. Qui abbiamo trovato la compagna che era a spasso con i genitori, cosi abbiamo deciso di fermarci a mangiare pure noi.
Per comprare gli hamburger, patatine fritte e birra abbiamo dovuto la coda in tre diverse bancarelle. Poi ci siamo seduti ad uno dei tavoloni comuni alle rivendite. Mi ha ricordato Sarajevo, fine anni '70, quando dovevi vagare per vari negozi, per mettere insieme una colazione. Allora era un problema di ministeri, qui una chiara e mera ripartizione del mercato.
Per le patatine fritte e l'hamburger, 100% wolowina (bovino), e' andato tutto bene. Patatine croccanti ed hamburger grande e ben cotto, anzi il panino con la carne era cosi pieno, che era difficile addentarlo. Con la birra ci hanno fregato. Tasso alcolico molto basso e per niente fredda. Secondo il padre dell'amica, l'avevano allungata con dell'acqua. Potrebbe essere che fosse cosi, non aveva neanche la schiuma!
Nonostante la birra, e' stata una serata piacevole, passata in compagnia.

La bancarella degli hamburger
Il Rynek








12 settembre 2019

Verginella culturale

Il titolo lo ho fatto al singolare femminile, perché la goccia che ha fatto traboccare il vaso e' una signora poco più giovane di me, quindi una che ha fatto le scuole in periodi non dubbi. Di sicuro lo dovevo fare al plurale, ma anche al maschile non ci sarebbe stato male.
La signora, la solita benpensante del c..., suggerisce di lasciar perdere i post sui musei o luoghi turistici, i modi di dire o dove andare a mangiare. Di consigliare i PIA di andare a rompere le scatole agli insegnanti, invece di romperle a me. Di smettere di fare commenti dietro a madri e padri, che si fingono stupidi, per scaricare colpe e responsabilità. Invece dovrei scrivere post sui ponti che crollano, parlare dei poveri immigrati più o meno illegali e commentare l'andamento della politica italiana.
Gentile Signora, il piano editoriale di questo blog non prevede la trattazione degli argomenti a lei cari. Ci sono decine di blog, più quotati di questo, che lo fanno già, non aggiungiamone un altro! Ma Lei dovrebbe leggere le stronzate che scrivo, le farebbero bene. Quando le ho chiesto quanti sono i Presidenti della Repubblica Italiana ed i loro nomi, non ha saputo rispondere. Secondo Lei l'Inno di Mameli lo ha scritto Giuseppe Verdi. Non sa neppure i nomi dei due Papi del Concilio Vaticano II!
Lei e' peggio di quei due padri, che pensavano esistesse una sola Pietà di Michelangelo e che fosse stata trasferita da San Pietro al Castello Sforzesco.
Le do ragione che i PIA dovrebbero rompere di più la scatole agli insegnanti, ma se hanno più fiducia in me, non e' colpa mia. Io do loro la traccia, in venti righe non si può fare di più, poi cercano e scrivono il compito. Parecchie volte hanno costruito dei lavori di pregio, partendo dalla pochezza di un post.
Lei sarà socialmente impegnata, ma a cultura generale sta a zero, terreno vergine. Grazie a persone come lei, che non spronano i nipoti a staccarsi dai social o da Fantacalcio, che i candidati agli esami di ammissione all'università falliscono il test di cultura generale. Non sanno che durante la vita di Leonardo da Vinci fu scoperta l'America e chi e' la prima donna che vinto il Nobel.

09 settembre 2019

Festa di metà Autunno

L'ingresso della festa
Nel tardo pomeriggio di ieri, sono andato a montare una scaffalatura, in una proprietà di mio fratello. E' un seminterrato in pieno quartiere cinese, che mia cognata usa come atelier di pittura.
Da Sedriano prendo il Passante e scendo a Porta Garibaldi, Faccio un kilometro circa appiedi, percorrendo Via Farini e Via Paolo Sarpida un capo all'altro .
Avvicinandomi al Quartiere Cinese ho notato un'animazione insolita per essere Domenica sera. Arrivato all'inizio di Paolo Sarpi mi sono reso conto del perché. Cinesi stavano festeggiando la Festa di Metà Autunno. Ma se siamo ancora in  Estate?
La tradizione dice che questa festa si celebra nel quindicesimo giorno dell'ottavo mese del calendario cinese. Nel calendario gregoriano ciò cade tra il 15 Settembre ed il 7 Ottobre, ma ieri era 8 Settembre. Nessuno è riuscito a darmi una spiegazione logica. La più plausibile è stata che quest'anno la festa cadeva il 13 che è un Venerdì. Allora, perché non è stata organizzata Domenica 15? Boh!!!
E' una festa vecchia di 3.000 anni, così importante da essere nominata "eredità culturale intangibile", titolo assegnato dalla Repubblica Popolare Cinese.
Per le treadizioni e leggende vi rimando ai link in bibliografia. In breve è una festa famigliare e, direi, per innamorati. Soprattutto è un'occasione per mangiare.
Più di metà via era piena di bancarelle che vendevano le tradizionali Torte della Luna, panini all'anatra laccata e ravioli al vapore. A me è piaciuta l'idea del panino all'anatra, versione cinese del nostrano panino con la salamella.
Altro must era l'incenso con varie e variopinte incensiere. Sembrava di essere in Duomo, durante il pontificale dell'arcivescovo. Ogni terza bancarella c'era qualcuno che ne bruciava quantità quasi industriale.
L'anno prossimo la festa cadrà il 1° Ottobre.

Il Panda gigante

Anatra laccata a gogò












Mangiamo?


Le lanterne rosse della festa


Bibliografia: