28 novembre 2016

Perché si dice: "Parlare a vanvera"

Anche questo modo di dire è di origine oscura. Ci sono varie scuole che lo fanno risalire al XVI secolo, ma ci sono anche avvistamenti più recenti. La prima segnalazione è in un testo del 1565, scritto dallo storico fiorentino Benedetto Varchi.
In qualunque maniera la giri, il significato è sempre parlare per perdere tempo, con discorsi senza senso o contenuto.
La giustificazione più carina tira in ballo una ragazzina di nome Vera Van. A cinque anni chiese di andare a scuola per ascoltare le lezioni. All'appello la maestra chiedeva se "Van Vera" ci fosse. Alla ragazzina piacque così tanto che da allora si presentò sempre come "Van Vera". Da grande esercitò la professione di Uditrice Giudiziaria. Si sposò ed ebbe figli e nipoti, che le raccontavano tutte le loro avventure. Nella vecchiaia divenne sorda ed i nipoti, per non farla sentire sola, la andavano a trovare a turno, raccontandogli storie inconcludenti e senza senso. Di qui "Parlare a Van Vera". Non so se è una leggenda o verità, ma a me è piaciuta.
Altri dicono che è la toscanizzazione dello spagnolo "Gioco della bambàra", che è una locuzione che indica una perdita di tempo.
I politici italiani si dilettano in questo sport, facendo perdere tempo anche ai cittadini. Chiudiamo qui perché siano ad una settimana da un referendum.

Bibliografia:

27 novembre 2016

Richiesta dalla Germania.

Il Signor Gerhard Brucke da Monaco di Baviera, chiede se si può fare un post sul ticketing dei mezzi pubblici milanesi. Pure lui ha utilizzato Google+, anziché la casella commento dei post.
Lo ringrazio dei complimenti sui post sulla mobilità e prima di Natale lo accontenterò. Tanto arriva a Milano il 27 Dicembre.
Io invece mi devo congratulare con lui per il suo Italiano, corretto e proprio. Mi scuso anche per lo storpiamento del cognome, ma il mio computer non ha l'umlaut. Se le reminiscenze del Tedesco, studiato alle elementari, non mi tradiscono, "Brucke" (con umlaut) in Italiano significa "Ponte".

I nuovi condomini

Non capisco come mai gli avvistamenti sono solo al week end, ma ho scoperto che i nuovi condomini sono due!
Stamattina ho visto lo scoiattolo grigio già visto la settimana scorsa più uno beige, che correvano a zig zag per la corte. Molto probabilmente sono una coppia in cerca di cibo. Sembra che uno sia pure entrato a casa di un vicino, che non ama molto gli animali.
Purtroppo gli vedo sempre quando non ho il cellulare, quindi foto nisba. Prima poi ci riuscirò! Potrei anche andare a vedere sui filmati delle telecamere, ma è troppa fatica. Sono in pieno attacco di fancazzite acuta!

25 novembre 2016

Metropolitana Milanese - Linea 5

Linea 5 - "La Lilla"
Questa è l'ultima linea entrata in esercizio. La tratta Bignami - Zara è stata aperta nel Febbraio 2013 e completata con l'apertura della stazione Tre Torri a Novembre 2015. L'apertura della prima tratta era stata programmata per il Giugno 2012 per il Meeting Mondiale delle Famiglie, ma la Commissione Ministeriale non la ritenne abbastanza sicura per l'occasione.
Gli è stato assegnato il colore lilla, causando confusione con la linea S9 del Passante Ferroviario, che è dello stesso colore.
Corre da Nord, al confine con Cinisello Balsamo, a Ovest finendo allo stadio di San Siro. E' lunga circa 13 Km ed ha 19 stazioni tutte in galleria.
Questa linea detiene alcuni primati. E' la prima linea a Milano completamente automatica di tipo leggero, non passa nel centro storico e non attraversa la Cerchia dei Bastioni.
Dicevamo che è una metropolitana leggera totalmente automatica. I convogli sono guidati da una centrale posta vicina al Deposito di Bignami. I vagoni sono di dimensione ridotta rispetto a quelli delle prime tre linee con tutti i quattro vagoni comunicanti. Sono il regno dei bambini, sul primo vagone ci sono dei posti riservati a loro, posti dietro il vetro anteriore, dove puoi vedere la galleria ed i treni che ti vengono incontro.
Garibaldi FS - I gate di accesso ai treni
I treni hanno il dispositivo di fermata a bersaglio. si fermano con la giusta corrispondenza tra le porte ed i gate di accesso dalle banchine. Se le due porte non sono allineate non si aprono. E' una sicurezza necessaria proprio perché i treni non sono presidiati.
La velocità media è relativamente bassa, circa 30 Km/h, ma abbastanza per attraversare la città in mezz'ora.
La frequenza è tra 5 e 3 minuti, secondo il periodo della giornata, ma si potrebbe scendere sino a 75 secondi nelle rush hours.
Le gallerie corrono a profondità comprese tra 12 e 22 metri, immersi nella falda freatica, che ogni anno si alza di più 
Il capolinea di San Siro Stadio - Sopra

Gli interscambi con le altre linee sono...

Non ha  limiti della tariffa urbana. La stazione Bignami è al confine della città, ma ancora a Milano.
Il capolinea di San Siro Stadio - Sotto



Bibliografia:
 

21 novembre 2016

La Pelouse Interdite - Le prime foto

Ecco le prime foto dello spazio ripulito, verniciato ed illuminato correttamente. Vi faccio grazia delle foto di quando siamo entrati. Erano degne di un film dell'orrore.
Sabato e Domenica abbiamo verniciato il pavimento della parte comune, da noi chiamato "Antro". La resina color perla chiaro ha schiarito il locale. Oggi, cambiate le luci, è migliorato ancora. Settimana prossima il restauratore, che è il proprietario dei locali, darà un sbiancata ai muri.
In settimana si incomincia ad arredarlo perché il primo evento si avvicina sempre più velocemente. Il 2 Dicembre ormai è dietro l'angolo e gli artisti scalpitano ed i critici affilano i coltelli.
Nel meeting di oggi abbiamo notato una pecca nell'illuminazione, che verrà corretta la settimana prossima.
Lo stile scelto è quello dell'incompiuto provvisorio. Le scolature della vernice non verranno cancellate, la verniciatura dei tubi RK e le canaline saranno lasciate fatte e non fatte. I ripiani per le due librerie sono in tavola di abete naturale non trattate, non so come faremo a tenerle pulite, ma ci proveremo.
Da qui a fine anno ci sono due eventi Il 2 Dicembre "Ma Librerie", con opere di Francesco Correggia. Il 16 Dicembre debutta mia cognata Cristina, con un evento di cui non ho ancora il nome.
Il 2 tarda sera o il 3 pubblicherò le foto dell'inaugurazione, quindi segnate di fare una visita al blog.
Da notare che ho fatto un errore di trascrizione in Francese. La parola giusta è "Pelouse" e non "Peloise".

Bibliografia:

Perché si dice: "Andare in bianco".

"Andare in bianco"  frase che vuol indicare un fallimento nel raggiungere qualche obbiettivo, in genere di approccio con una donna.
L'origine è controversa come al solito. Ci sono due versioni, tutte e due risalenti al Medioevo. La prima ha origini nelle usanze del cavalierato. Questi signori passavano la notte precedente le battaglie o un duello in preghiera, vestiti con abiti bianchi.
L'altra spiegazione è  da ricercare negli usi e costumi delle famiglie medioevali. Vi era la tradizione di esporre un lenzuolo sporco di sangue, la mattina dopo di un matrimonio. Esporre un lenzuolo bianco, significava che il matrimonio non era stato consumato, quindi si diceva che lo sposo era andato in bianco.
Io che sono il solito malpensante, poteva essere anche che la sposa non fosse di prima mano e, quindi, il marito un cornutone.

20 novembre 2016

E' arrivato un nuovo condomino

Oggi ho visto il nuovo condomino, arrivato una settimana fa. E' un esemplare di scoiattolo grigio, purtroppo quello americano. I bambini lo avevano già visto lo scorso week end, ma non era stato visto ancora da un adulto.
Oggi lo ho trovato arrampicato sull'acero canadese, vicino al mio box. Non appena mi sono avvicinato, è sceso giù ed è scappato saltellando verso l'ingresso dello studio di architettura.
Anche Schizzo segnalava la presenza di qualche novità in corte. Non so come faccia, ma è meglio di una telecamera.
Non appena ci riesco, pubblico una fotografia.

19 novembre 2016

Io sono...

Sii umile
In tanti mi chiedono perché il blog è stato chiamato "Io sono...". Hanno tanto insistito e continuano ad insistere che vogliono una spiegazione sull'origine ed il significato del titolo. Qualcuno è andato a pensare che ci sia un significato occulto, quasi subliminale. So che deluderò tanti lettori, ma non c'è un perché, non nasconde niente, è soltanto la prima cosa che mi è passata per la mente.
Con l'aiuto di immagini che ho trovato in Google vediamo di trovare un perché e di dargli una dignità.
Le immagini le ho scelte pensando che possano rappresentare alcune sfaccettature del mio carattere contorto.
Con la prima vignetta vorrei protestare contro coloro che pensano di essere detentori della scienza infusa. Con il loro egocentrismo e narcisismo creano dei punti di attrito nei rapporti con il resto dell'umanità. Il culto del Io ha portato solo tragedie e lutti in tutte le nazioni.
I miei piccoli illetterati amici ritengono che io sia un tuttologo. Alcuni clienti pensano che io sia un genio e pendono dalle mie labbra, ma è un punto di visione sbagliato.
Correggi: "Io sono una chiavica"
Io sono solo una persona come tante che, diversamente ai più, si guarda intorno e cerca di capire come tutto gli gira intorno. Quindi io sono un nessuno, non sono un genio e non sono perfetto. Per finire il discorso mi considero una chiavica.
Con la terza vignetta vorrei invitare la gente ad essere se stessa, di evitare quelle omologazioni che la cosiddetta società civile tenta di dare.
Il Dizionario della Treccani da questa spiegazione alla parola:
"Che non dipende o non è ispirato, suggerito da altri esempî o modelli, che non ha somiglianza con altre opere analoghe e ha quindi una sua novità, un suo carattere proprio".
Sii diverso dagli altri
Io ritengo di essere così. Da studente non avevo il Monclér, indossavo le Timberland perchè erano solide e comode e non perchè erano di moda. Ai tempi odierni non guardo programmi strappalacrime o gossippari, alla De Filippi per intenderci, ma guardo programmi più edificanti e culturalmente impegnati. Questi programmi demenziali esistono perché la gente comune si identifica coi personaggi ed i loro casi, sempre falsi e romanzati, creando audience e introiti pubblicitari.
Della stessa parola si dà anche un altro significato:
"Singolare, strano, bizzarro e sim., detto di persona".
 Anche questa volta La Treccani mi definisce. Mi ritengo una persona singolare ed un po' strana, cosa che che intrippa molti miei clienti.
Per chiudere questo primo post sul titolo "Io sono...", possiamo concludere che sia da aggiungere:"...uno che vive la sua vita indipendente dal comune giudizio".
Settimana prossima  vedremo come questi non siano i soli significati.

Bibliografia:
Per "Io sono" su Wikipedia, clicca qui.

18 novembre 2016

Metropolitana Milanese - Linea 4

Linea 4 - "La Blu"
Progetto 1952 sistema Metropolitane
Questa è la linea attualmente in costruzione a Milano. Dopo alcune false partenze, i cantieri sono nel pieno dei lavori. Possiamo pure dire "Alla buon'ora", tantevvero che tra una discussione e l'altra, si è iniziata e finita la linea 5.
Come potete vedere dai disegni trovati su Wikipedia, il percorso di questa linea è completamente diverso dai programmi del 1952.
Oltre i problemi finanziari e politici, che ne hanno ritardato la partenza, ora ha anche problemi archeologici. Nella tratta centrale da San Babila a De Amicis stanno trovando di tutto. A San Babila hanno scoperto una necropoli con una tomba intatta completo di scheletro di una ragazza. Nella tratta sotto la cerchia interna dei Navigli hanno ritrovato ruderi della Milano Imperiale. Risultato: cantieri bloccati.
Aggiungi le contestazioni dei negozianti lungo i cantieri. I cittadini che non vogliono bagnarsi, nei giorni di pioggia, per prenderla in centro ed i Verdi contro gli abbattimenti degli alberi.
La linea andrà da Est (Linate Aeroporto ) ad Ovest (San Cristoforo), Seguendo Viale Forlanini arriva all'anello RFI, proseguendo sotto Viale Argonne, Corso Plebisciti, Corso Indipendenza, Corso Concordia e Corso Monforte. Passando in centro in Piazza San Babila, Cerchia dei Navigli e via De Amicis. Attraversando Piazza Solari imbocca Via Foppa, Via Lorenteggio, Via Segneri e Piazza Tirana.
Progetto esecutivo Linea 4
Lungo i 15,5 Km di gallerie saranno realizzate 21 stazioni ed un deposito. Sarà una linea completamente automatica come la Linea 5, ma con banchine leggermente più lunghe. 
In questo momento l'apertura è previsto per la primavera 2022, salvo ritardi irrecuperabili o decisione di aperture parziali.  
Tra i chiacchiericci di strada si parla di un possibile prolungamento da San Cristoforo a Buccinasco, ma non c'è nulla di controllato come attendibilità.
Una curiosità. Una galleria passerà 12 m sotto le cantine del condominio di Corso Monforte, dove abitava mio fratello sino a dieci anni fa.

Gli interscambi con le altre linee sono...
Per avere un interscambio con la Linea 3, si sta progettando un tunnel pedonale dalla stazione Sforza Policlinico alla stazione Crocetta o Missori.
  
Non dovrebbe avere limiti della tariffa urbana. Attualmente per andare all'Aeroporto di Linate con il bus 73, usi un biglietto urbano.
 
Il tracciato e le stazioni


Bibliografia:
 

16 novembre 2016

Oriente ≠ Occidente - Inaugurazione

Ieri sera vi è stata l'inaugurazione della nuova mostra di mia cognata. In grande soirée sono convenuti alla galleria Quintocortile critici, collezionisti, artisti ed amici. Insomma una cimquantina di persone.
I convenuti erano tutti addetti ai lavori e l'unico estraneo era il mio amico Gianni, a cui la scrittura visiva piace.
Io sono arrivato in ritardo, dato che dovevo passare dalla Pizzeria La Ruota a ritirare la pizza per l'aperitivo. Aperitivo offerto all'esterno della galleria per non disturbare i visitatori davanti i quadri.
Grazie ad una soffiata di una conoscenza, ho trovato del buon Novello Toscano, a cui avevo aggiunto del Verduzzo mosso e due bianchi secchi di cui non ricordo l'origine. Patatine, tarallucci e croccantini al formaggio hanno completato.
A me è piaciuta la disquisizione di tre signore se la pizza potesse essere considerata un opera d'arte. La signora più anziana insisteva di si, perché per fare una pizza soffice e leggera come la pizza del Domenico, bisognava essere un'artista. OK, va bene, pure io dico che in pochi sono in grado di fare una pizza leggera e gustosa, ma arrivare a dire che è un'opera d'arte, mi sembra un tantino esagerato.
Ieri in allestimento ci siamo divertiti, sbizzarrendoci in alcune chicche da suicidio. In una sala erano esposti i cinque trittici messi ad angolo su due parti, montati come totem che si levavano dal parquet.
Nella sala principale erano esposte delle tele 20 x 20 e 50 x 20, montate a ricordare il carattere grafico di "diverso", con un cloud di tre tele a sinistra ed una isolata a destra. L'idea dei totem era di una delle galleriste e quella del simbolo di Cristina. A me è rimasto di capire le intenzioni e metterle in pratica sui muri.
Come avrete capito, quando c'è di mezzo Cristina, faccio il veneto, "Faso tuto mi!". Grafica, allestimento e catering.

Bibliografia:
Per il post "Oriente ≠ Occidente", clicca qui.

Foto in allestimento

Staranno su? Piaceranno?








 



 
Con questi quadri dobbiamo scrivere  ≠.
Speriamo di riuscirci!




 







Foto dell'inaugurazione

I cinque totem allestiti ad angolo, nella sala di sinistra.
Purtroppo la galleria ha un parco luci obsoleto, fatto con dei Rapid Sistem da 2 x 36 W e faretti con lampade PAR 38 ad incandescenza. Per questa ragione le foto hanno un orrida colorazione seppia. Non c'è stato verso di fare un bianco diverso.



 
Il simbolo di diverso stilizzato con 8 tele 20 x 20 e 4 tele 50 x 20
In questa foto conosco solo mia cognata Cristina Ruffoni e Francesco Correggia. Mi infomo e poi farò l'addenda.









I visitatori





15 novembre 2016

Lo Shampoo.

Sabato scorso per indicare lo stato confusionale che mi agita, ho scritto che forse mi dovevo farmi uno shampoo come consigliava Gaber.
Apriti cielo! non lo avessi mai scritto. Con i soliti mezzi alternativi mi è arrivata una bordata di domande su chi fosse Giorgio Gaber, che cosa centrasse uno shampoo con la mia confusione mentale.
Posso capire i miei piccoli illetterati amici, ma i genitori lo dovrebbero sapere, anche se sono nati dopo. Spieghiamo.
Correva l'anno 1972 e Gaber se ne esce con il singolo "Lo Shampoo". Un successo immediato per una canzone demenziale. Ma il "Signor G" era famoso per questi testi. Il 45 giri sul lato B portava "La Libertà".
Le due canzoni erano tratte dall'opera teatrale "Dialogo tra un impegnato ed un non so", scritto da Gaber con Sandro Luporini. "Lo Shampoo" sarà ripreso anche nel successivo spettacolo "Far finta di esser sani". Di tutti e due gli spettacoli esistono dei vinili. Sono conosciute anche delle cover cantate da Mina, Anna Oxa e Noemi.
Erano gli anni del "Derby" noto cabaret milanese, sito in fondo a Via Monterosa, zona Fiera. da qui sono usciti i meglio artisti di quell'epoca.
Il nome completo era "Derby Club" ed era stato aperto nel 1960 dagli zii di Diego Abatantuono. Era frequentato dalla meglio Milano artistica e politica. Ma anche la meglio delinquenza lo frequentava. Spesso ci potevi trovare Francis Turatello e Luciano Lutring. Più avanti sarà apprezzato dagli esponenti della rivoluzione studentesca. Sportivi come Gianni Rivera e Pietro Mennea erano spesso segnalati nel locale.
E' stata la fucina di una certa generazione di cabarettisti e comici, che di giorno erano apprezzati professionisti e di notte si sbizzarrivano.
Penso che lo shampoo sia servito al suo scopo. Giorgio Gaber aveva ragione. A parlare del "Derby" e degli artisti che ha lanciato, abbiamo di che scrivere per tutto l'anno prossimo.
Soprattutto mi ricorderà la mia giovinezza, erano gli anni della rivoluzione studentesca, delle Brigate Rosse e delle bombe. Tutto sommato un bel periodo!

Situazione settimana 45

Il dado da usare al referendum
(dal 7/11 al 13/11/2016)
Questa è l'ultima settimana che faccio il report settimanale. I conoscenti che si volevano rendere
conto dell'andamento di un blog, si sono fatte le loro idee. Hanno deciso che per quindici accessi al giorno non è il caso di sbattersi. Se vuoi fare di più devi chiamarti "Roberto D'Agostino" ed il blog "Dagospia". Comunque io mi accontento di quindici lettori al giorno. Meglio pochi, ma buoni ed affezionati. Poi ci sono i miei piccoli illetterati amici con le maestre e, purtroppo, le madri.

New Entry
Questa settimana non ce ne sono. Siamo sempre in attesa del primo accesso dall'Oceania, ma penso che siamo più interessati a come evitare uno Tsunami.

Novità
Visibili non ce ne sono. C'è tanta carne al fuoco, che si sta cuocendo lentamente, sarà cotta per l'anno nuovo.
Per la pagina "Navigli", ho scoperto dove è la presa vecchia del Naviglio Grande. Prossimamente pubblicherò le foto del posto, con l'aggiunta di qualche foto della secca autunnale.
E' un momento di stanca per me. Mi deve essere arrivato un attacco di Fancazzite Acuta.

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NazioneVisualizzazioni
Italia
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   4
Filippine    
   3
Germania
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Brasile
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Grecia
   1

14 novembre 2016

Perché si dice "A iosa"

Chissà quante volte avrete detto "Tizio Caio Sempronio di soldi ne ha a iosa", ma come al solito nessuno si è domandato, perché mai si dica così. Un tipico esempio è Zio Paperone con il deposito che svetta sulla collina di Paperopoli.
Frase di origine assai incerta che indica una certa abbondanza di qualcosa. Le prime tracce nella parlata popolare risalgono al XVIII secolo.
La ricerca dell'origine ha dato qualche problema, come vedrete non c'è molto.
Il Dizionario Treccani liquida tutto in una sola riga:
a [etimo incerto]. – Nella locuz. avverbiale a iosa, in gran quantità, in sovrabbondanza: averne a iosa (di denari o altro).
Wikipedia si dilunga di più giustificando la parola come corruzione della parola "Chiosa", dovuta alla pronucia toscana, dove le "C" diventano un "H" aspirata. Quindi chiosa > hhìosa > iosa.
Ma che cosa era una chiosa? Era una moneta di legno o piombo che i ragazzini usavano per  giocare al "Monopoli" o imitare qualche gioco d'azzardo degli adulti. Non avendo un valore ed essendo di facile produzione, i ragazzini ne avevano in abbondanza.
A seguito dei rigidi controlli sul gioco d'azzardo vigenti nel XIX secolo, saranno usate anche dagli adulti, sino a trasformarsi nelle più famose "Fiches".

Bibliografia:
Per "A iosa" su Wikipedia", clicca qui.

13 novembre 2016

Come passa il tempo!

Maria SS. del Carmelo
Oggi due post, tanto per ricuperare il tempo perduto.
E' un po' di tempo che andavo a messe di Rito Romano, quindi stasera che sono andato in parrocchia, ho scoperto che oggi è la prima di Avvento.
E si, il Rito Ambrosiano ha sei Domeniche di Avvento, contro le quattro di Santa Romana Chiesa. Così ci ritroviamo catapultati nella corsa verso il Natale. E' passato un altro anno!
So già che qualcuno penserà di chiedere una trattazione dell'Avvento. Non penso di esserne all'altezza, forse dovrò chiedere a qualcuno. Devo provare a chiedere a Don Matteo, il prete giovane della mia parrocchia. Dubbio risultato, ma chiedere è lecito, rispondere è cortesia.
Stasera Don Roberto ne ha fatto un'interessante trattazione nell'Omelia, potrei chiedere anche a lui, parla molto bene, ma ha una cadenza che ne rallenta la fruizione.
L'importante che in questo periodo ci si ricordi che è una ricorrenza religiosa e non consumistica. Bisogna pensare anche all'anima e non solo ai regali ed al cenone.

Oriente ≠ Occidente

Questa è la nuova mostra di mia cognata. E' arrivato il gran momento! Domani la si monta e Martedì alle ore 18,00 l'inaugurazione.
Per fare la grafica ci ho lavorato una settimana. I testi da inserire li definirei abbondanti, per uno ho dovuto usare un foglio A3 in fronte retro. Dato che i file PDF non sono pubblicabili, nella bibliografia troverete i link per scaricarli.
Per chi abita nei dintorni di Milano e la volesse vedere, deve andare in Viale Bligny 42, tutti i giorni dalle 18,00 alle 20,00. Si chiude il 29 Novembre.
Le opere si basano sull'incontro / scontro di due culture, tra una donna occidentale ed una orientale. Non chiedetemi di più, direi sicuramente qualcosa di sbagliato. Per questo ho chiesto aiuto all'artista, che mi ha mandato questo promo:
"Una storia dalle molteplici prospettive si dirama attraverso frammenti di un immaginario scritto e visivo, narrazioni che si intersecano emergono alla luce se lasci che il tuo sguardo si addentri in esse. Parole che cambiano significato, personaggi che mutano volti, voci, personalità. Cina che odora di profumo d'oceano di lontana California, skater californiani con marchi di tatuaggi di carpa sacra nel fondo della loro pelle. Cosa ti rende Orientale? Cosa ti rende Occidentale?" (dal testo dell'antropologa Signa Chiavo-Campo)
Per scoprirlo, venite all'inaugurazione, martedì 15 novembre 2016, dalle ore 18 alle 20, al Quintocortile Gallery a Milano, in Viale Bligly, 42, dove potrete divagare tra i trittici di Cristina Ruffoni e discutere del più acuto filosofo sulla Cina, il francese Francois Jullien, con il critico della mostra, Roberto Borghi.......
Cristina Ruffoni
La mostra era già stata esposta tre anni fa a Feriolo (VB), in una one night show, con un buon successo di pubblico.

Due Mondi
A sinistra vi do un assaggio delle opere che saranno esposte. Sono dei particolari di due quadri, nel taglio che ho fatto per il materiale pubblicitario delle mostre. Sono due quadri che mi sono piaciuti molto e nel taglio ho voluto ho voluto mettere in primo piano il particolare che mi ha impressionato.
"Vorticosa" è un quadro che è stato il più gradito anche dal critico Roberto Borghi, che lo ha voluto su di una cover del manifesto.






Vorticosa














Bibliografia:

12 novembre 2016

Situazione settimana 44

 (Settimana dal 31/10 al 6/11/2016)

Anche questa volta siamo andati al Sabato, ma il lavoro continua ad essere disordinato.
Questa settimana c'è  molto poco da segnalare. Tolto lo scazzamento generale, che ho trovato tornando dalla Polonia, non c'è  altro. La settimana scorsa ho lavorato solo alla grafica sulla documentazione per la mostra di pittura di mia cognata. Prossimamente un post.
In aereo ho pensato a lungo quali argomenti affrontare nel 2017. Le idee sono poche e ben confuse e, quasi quasi, mi faccio uno shampoo, come consigliava Giorgio Gaber. Comunque la settimana non ha aiutato a schiarirle.

Novità
Ho aggiunto una foto al post "El Gamb de Legn". Questo è un murales fatto sul muro di una casa, circa quindici anni fa. E' stato restaurato tre anni fa, ma le piogge acide lo hanno già danneggiato di nuovo.

New entry
Anche questa settimana c'è una nuova entrata. E' arrivato un lettore dalla Grecia.

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NazioneAccessi
Polonia
    39
Italia
    36
Francia
    24
Stati Uniti
    13
Cina
    10
Belgio
     8
Romania
     4
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     2
Germania
     1
Grecia
     1

11 novembre 2016

Metropolitana Milanese - Linea 3

Linea 3 - "La Gialla"
E' la linea che attraversa Milano da Nord (Comasina) a Sud Est (San Donato), con un percorso di 17,1 Km e 21 stazioni.
Ha avuto una vita meno travagliata delle due precedenti. La costruzione ed il percorso definitivo vengono approvati nel 1977. All'inizio del 1981 viene presentato il progetto ottenendo il necessario finanziamento. In autunno iniziano i lavori.
A Maggio 1990 viene aperto un servizio di navette tra Centrale FS e Duomo. Dato che si utilizzava un solo binario la frequenza era di circa 10 minuti.
Su questo progetto si era scelta la politica "se pronto, usa", quindi abbiamo avuto uno stillicidio di aperture.
Per Natale 1990 si arriva a Porta Romana e si apre anche il secondo binario.
Ad un anno dall'apertura vengono aperti i tratti di testa Centrale FS - Sondrio e Porta Romana - San Donato, ma a Nord si continua a scavare.
A Natale 1995 il capolinea Nord si sposta a Zara. A Sant'Ambrogio 2003 ci si sposta a Maciacchini.
Nel Marzo 2011 si arriva al confine con Cormano, aprendo la tratta Maciacchini - Comasina.
Con questa apertura si completa il progetto originale ed una successiva variante. Ma non è finita! Si mormora che si stia già lavorando per arrivare a Paullo, partendo da San Donato.
Il materiale rotabile è più evoluto rispetto a quelli delle prime due linee. Sono in servizio due lotti delle motrici serie 8000 (80 + 10). Con l'apertura dell'ultima tratta si sono aggiunti 9 convogli tipo Meneghino. Sono convogli semi automatici, con fermata a bersaglio in stazione e blocco banalizzato in marcia. Per i non addetti ai lavori, ciò significa che il macchinista comanda solo l'apertura e la chiusura delle porte e la ripartenza del convoglio. In caso di necessità o come è stato all'inizio, il convoglio può marciare nei due sensi di marcia, indipendentemente dal binario.
Altra novità di questa linea è il circuito di prova nel deposito Rogoredo. Il circuito lungo quasi 2 Km con una stazione in galleria ed una in superficie. Qui si provano i convogli e si addestrano i macchinisti.
Detiene anche il record di profondità. La tratta Duomo - Missori ha il tunnel direzione San Donato a 20 metri di profondità e completamente immerso nella falda freatica. Questo tunnel è costruito con una canna in PVC ed una in cemento armato. Con questa soluzione si evitano le infiltrazioni, che creano i noti problemi della Linea 2.
Questa linea ha anche una storia giudiziaria, essendo sta coinvolta nell'inchiesta "Mani Pulite".
A Centrale FS è connessa con la linea 2 e la linea 1, per permettere lo scambio dei treni.

Gli interscambi con le altre linee sono...
Non ha  limiti della tariffa urbana. Le stazioni Comasina e San Donato sono al confine della città, ma ancora a Milano.



Bibliografia:
Vedi anche: