26 settembre 2023

Il Duomo di Novara

Il frontone
Oggi sono dovuto andare a in tribunale a Novara, perché sono stato citato come testimone della difesa, in una causa di lavoro.
Dati i ritardi cronici di Trenord, sono andato per tempo, soprattutto con l'udienza alle 12.00, la mattinata andava persa. Così avendo un'ora abbondante, ho fatto un giro per il centro di Novara. Strada facendo sono entrato nel Duomo ed in San Gaudenzio.
Oggi parliamo del Duomo, il cui nome completo è Cattedrale di Santa Maria Assunta, che ha dignità di cattedrale.
E' una chiesa che ritengo un po' strana. E' stata costruita parallelamente alla via e non perpendicolare. Tu vedi la parete esterna della navata di sinistra e non la facciata.
Si entra sul sagrato attraverso una cancellata, che dà in un porticato, che lo circonda. Sul lato destro c'è l'ingresso del Battistero di epoca paleocristiana. Andando a sinistra si entra in chiesa.
Nel corso dei secoli si sono succeduti vari rifacimenti e demolizioni. Della chiesa originaria paleocristiana si salva solo il Battistero. Si è passato da uno stile romanico sino all'attuale neoclassico.
Non sto a tediare con scritti di storia dell'arte, ma cito solo chi si è interessato al rifacimento che è arrivato sino a noi. Il primo a redigere un progetto è stato Benedetto Alfieri, zio di Vittorio, a metà del '700. Il progetto incontrò parecchi favori, ma non fu mai realizzato.
I lavori partirono all'inizio del XIX secolo, su progetto del Melchioni, architetto svizzero naturalizzato italiano. Questi finirono nel 1869 con la consacrazione avvenuta nell'autunno. Dieci anni dopo incominciarono i lavori per gli altari laterali, sempre su progetto di Antonelli.
 
L'altare maggiore
Per l'altare maggiore fu accettato il progetto dell'Antonelli, allora giovane, ma già affermato architetto.
Per le statue furono chiamati i  più famosi scultori di Roma e Milano, come Pompeo Marchesi, Gaetano Monti, Thorwaldesn e Francesco Somaini.




 

L'organo in Cornu  Evangelii
La Cattedrale è dotata di tre organi, due a canne ed uno positivo.
Organo in Cornu Evangeli - Sulla parete sinistra della cantoria del presbiterio vi è un organo a canne Biroldi del XIX secolo.
Strumento a trasmissione meccanica, con tastiera a 56 note, con prima ottava estesa. Pedaliera di tipo diritto è a 27 note.
Organo in Cornu Epistulae - Sulla parete destra della cantoria del presbiterio vi è un organo a canne Mentasti del 1902.
Lo strumento è a trasmissione mista: trasmissione meccanica con leva Barker per i manuali e il pedale e pneumatica per i registri. La consolle è in cantoria, davanti al corpo d'organo, ed ha tre tastiere di 56 note ciascuna e pedaliera dritta di 30 note.
Organo positivo - Il terzo organo, che non mi ricordo di averlo visto, è un organo positivo Mascioni opus 1077, costruito nel 1986. Lo strumento, a trasmissione integralmente meccanica, dispone di un'unica tastiera di 61 note e pedaliera a leggio di 12 note priva di registri propri e costantemente unita al manuale.

24 settembre 2023

Tempio San Michele Arcangelo

Dal sito I luoghi del silenzio
Oggi parliamo di una stazione non menzionata nell'Itinerario di Gerusalemme.
A metà strada c'è il Tempio San Michele Arcangelo, sito in Perugia, nel Borgo Sant'Angelo.
L'origine è molto discussa e, cosa strana, non c'è alcuna leggenda sulla sua fondazione.
E' fra le chiese più antiche di Perugia, chiamata anche Chiesa di Sant'Angelo. La cittadinanza lo chiama "Il Tempietto".
Gli studi condotti sul manufatto, lo fanno risalire al periodo longobardo, attibuzione supportata anche dalla dedicazione.
I longobardi, dopo la conversione, veneravano San Michele Arcangelo per similitudine con Odino, dio della guerra,
Per una ragione similare, delle correnti di studio, lo vorrebbero appartenente ad un periodo bizantino. Questi signori lo ritenevano protettore degli eserciti in battaglia.
Anche se l'origine paleocristiana sia stata esclusa, il sito del Comune di Perugia lo descrive sinteticamente:
E' una delle prime chiese paleocristiane in Italia (V-VI sec.). A pianta circolare con aggiunte di età gotica, come il portale del XIV sec. L’interno si presenta in due vani concentrici, separati da sedici colonne romane di reimpiego, con capitelli corinzi e quattro cappelle disposte a croce greca. La luce penetra da 12 finestre aperte sul tamburo. 
Nei secoli ha avuto numerose traversie e cambi d'uso, sino a diventare una roccaforte militare. Gli ultimi restauri sono del 1948 ed hanno portato alla luce degli affreschi risalenti alla fondazione

Data la distanza la foto la ho trovata in Internet.



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17 settembre 2023

Mont Saint Michel

Mont Saint Michel al tramonto
Adesso attraversiamo la Manica ed arriviamo in Normandia, a Mont Saint Michel.
Anche questa abbazia è costruita su di un isolotto roccioso, con un ridente paesino che si sviluppa intorno. Come a Saint Michael's Mount, la gestione è affidata a monaci benedettini.
Per far partire la costruzione, l'Arcangelo Michele ha dovuto lavorare di più.
L'Arcangelo Michele apparve nel 709 al vescovo di Avranches, sant'Auberto,con la richiesta di un luogo di culto sull'isolotto, Questa richiesta fu fatta due volte, senza alcun riscontro. Alla terza volta Michele bruciò il cranio del vescovo per imporre la costruzione. Certe volte ci vuole la forza bruta.
Nei secoli questo luogo ebbe importanza sia politica che religiosa, sino alla Rivoluzione Francese che scaccio i monaci e trasformò l'isola in un carcere. Così fu sino al 1863, quando un decreto imperiale restituì l'abbazia alla diocesi di Coutances. Nel 1966, in occasione del millenario della consacrazione, ritornano i benedettini, sostituiti nel 2001 dalle Fraternità monastiche di Gerusalemme.
 
Durante la bassa marea
Quando la marea supera il coefficiente 110, Mont Saint Michel ridiventa un isola. Questo è un pericolo per i turisti spericolati che si avventurano sull'istmo senza la guida o senza controllare gli orari delle maree. Essendo il fondo della baia molto piatto, la monta della marea è molto rapida ed imprevedibile, causando molte morti per annegamento.
Dal fondo alluvionale della baia, che, grazie alle maree violente, si mescola alle conchiglie sminuzzate, si ricava un fertilizzante chiamato tangue.




I moutons de pré-salé al pascolo
Nel XVI secolo la duchessa Anna di Bretagna fece costruire delle dighe, per strappare dei terreni al mare e sviluppare l'agricultura e l'allevamento.
Ancora oggi si allevano ovini, i moutons de pré-salé (montoni del prato salato), le cui carni a causa dei pascoli salmastri acquistano un sapore molto particolare.









la Grande Rue
Il villaggio si è sviluppato sull'unica via, che gira intorno salendo all'abbazia.
Il borgo si è ingrandito con il flusso dei pellegrini, con le loro necessità, creando un una specie di bed & breakfast ante litteram.
Uno sviluppo sacrificato, dato che l'isolotto ha solo 960 m di diametro. La via ha un dislivello di 92 m e ha tre porte di accesso.





Le foto le ho trovate su Wikipedia, data la distanza da Sedriano.
 
 
 

10 settembre 2023

Saint Michael's Mount

Saint Michael's Mount
Oggi parliamo della seconda stazione dell'Itinerario di Gerusalemme. Ci spostiamo dall'Irlanda alla Cornovaglia, all'imbocco sud del canale della Manica.
Esteticamente è molto simile a Mont San Michel, dall'altra parte del canale. E' un isolotto collegato alla terraferma da un istmo, che viene sommerso durante l'alta marea.
I primi cenni storici risalgono al XI secolo, ma la leggenda fa risalire la sua fondazione al 495 dc, quando l'Arcangelo Michele apparve a dei pescatori, chiedendo la costruzione di una chiesa intitolata a lui ed al Salvatore.
Degli scritti attribuiscono a Edoardo il Confessore, la posa della prima pietra nel 1047. L'abbazia viene fatta risalire a  Guglielmo il Conquistatore, che, nel 1066, ne inizio la costruzione, affidandola ai monaci benedettini normanni di Mont San Michel.
Nel 1135 i monaci ricostruirono ed ampliarano l'abbazia, a seguito di un terremoto disastroso e lo aprirono ai pellegrinaggi.
Il sito, oltre ad essere sull'Itinerario di Gerusalemme, è anche sulla strada che unisce  L'Irlanda e la Scozia a Santiago di Compostela.
A seguito dello scisma anglicano l'abbazia fu espropriata, diventando una fortezza ed Elisabetta I la vendette a dei nobili, che la elessero a loro residenza.
Nel 1954 l'ultimo erede della famiglia Ayburn trasferì la proprietà ad un ente locale, con il diritto di abitazione per i successivi 1000 anni.
L'abbazia e l'isola sono visitabili, con tour organizzati, in circa 3 ore.

La vista dal cielo

La simmetria con l'omonima isola normanna, vorrebbe rappresentare la lotta tra il bene il male. Su Wikipedia si legge così.
Si pensa che l'Arcangelo abbia deciso di apparire nelle due isole omonime perché esse simboleggiavano perfettamente il rapporto tra Dio e l'uomo: la terraferma e le isole vengono infatti periodicamente unite e divise dalla marea in analogia al bene e al male che uniscono o dividono Dio e l'umanità.
Sull'isola, oltre al monastero, ci sono dei giardini terrazzati realizzati nel 1780, che digradano verso il mare. Qui tra macchie di aeonium e agapanti, potrete vedere un discreta varietà di fiori e piante esotiche.
All'incontrario di Skellig Michael il posto non è disabitato. Nel suo fulgore, il villaggio sul porto dell'isola era la dimora di oltre 300 abitanti e fino al 1811 c’erano 53 case, 4 vie, 3 scuole e 3 edifici pubblici. Oggi sull’isola vivono 30 residenti e tutti, dal barcaiolo al giardiniere, dalla guida al meccanico, collaborano per mantenere l’isola in perfetto stato.
Qui non dovrete arrampicarvi su per la collina, ma dovrete percorrete un sentiero selciato che emerge dal mare durante le basse maree, una passeggiata di una decina di minuti.
Se l'alta marea vi dovesse sorprendere, non preoccupatevi, il barcaiolo locale vi porterà alla spiaggia di Maraziol.
 
 
 
Le foto le ho trovate su Wikipedia, data la distanza da Sedriano.



03 settembre 2023

Skellig Michael

Vista dal mare
Oggi parliamo di Skellig Michael, prima stazione dell'Itinerario di Gerusalemme. E' l'isolotto più grande di due, famoso più per essere stato il set di Star Wars, che per lo storico monastero.
Il nome deriva dal gaelico Sceilig Mhichíl, che significa "Roccia di Michele", patrimonio dell'UNESCO dal 1996, a circa 12 Km dalle coste irlandesi.
Non è esattamente un posto turistico, il clima atlantico non è molto invitante, diciamo vento forte e freddo. Per proteggere il posto, le visite sono contingentate, non più di 120 turisti ogni giorno.
Il primo ostacolo è l'oceano, che viene affrontato in barchette aperte, sballonzolate dalle onde per 50 minuti. Se sopravvivete potrete sbarcare in un posto inospitale, buono solo per eremiti e film di fantascienza. 
Una volta sbarcati dovrete arrampicarsi per 660 gradini scavati nella roccia viva, dai monaci nel VI secolo. Una volta arrivati in cima, si potranno visitare i clochan, le celle dei monaci, esteticamente una via di mezzo tra un trullo ed un nuraghe.
Per tutto ciò avete a disposizione 2 ore e mezza, prima di ripartire per  Small Skellig, ove potrai passeggiare, se ti fanno sbarcare, tra i puffin, pulcinelle di mare e gabbiani tridattili.
Per questo incubo drovrete prenotare 6 mesi prima e fornirvi di abiti caldi, panini, acqua e cassetta del pronto soccorso. Programma degno di Survivor!
 
La scalinata assai pericolosa
Oltre ai clochan si può vedere il monastero costruito intorno al 588 dc, classico esempio di frugalità ed ascetismo. All'inizio del II millennio fu costruita la cappella centrale e fu abbandonato nel 1100. Il punto centrale del sito è una High Cross, una croce astile tipica del Cristianesimo irlandese.
Nel 823 sopravvisse ad una scorribanda di Vichinghi e nel 1826 fu costruito un faro.
Ma perchè si è scelto un posto abbandonato dagli uomini e da Dio? Per ricordare l'apparizione dell'arcangelo Michele a San Patrizio.
Come il monastero sia diventato la testa settentrionale della Via Micaelica non è chiaro, forse perché di lì in poi c'è solo acqua!
Al turismo si è incominciato a pensarci nel XVI secolo, organizzando dei pellegrinaggi annuali. Nel 1986 furono avviati dei restari permettere in sicurezza il luogo ed aprire al turismo di massa.



Star Wars a Skellig Michael
Per celebrare l’ingresso del 1996 nel patrimonio dell’Unesco. E per gli amanti di Star Wars, è stata scelta come location per “Il risveglio della Forza”.
Non solo George Lucas prenderà ispirazione dall'isolotto.  George Bernard Shaw scrisse David Almond Skellig dopo aver visitato l'isola.
Vari cantanti irlandesi hanno scritto ed eseguito brani, che si sono ispirati alla storia del posto.
Nel 2007 è stata la partenza della traversata a nuoto del fondista Bohane, che raggiunse Portmagee in 6 ore e 29 minuti.

Non essendo mai stato là, le foto le ho trovate in Internet.