14 dicembre 2020

Perchè si dice: "Essere il braccio destro"?

Quante volte avrete sentito dire che Pinco Pallo è il braccio destro di Tizio Caio Sempronio. Ovviamente si sarete chiesto il perchè si parla di parla di braccio destro e non sinistro.
Lasciando perdere l'ovvia considerazione che il mancinismo e molto meno diffuso dei destri, cerchiamo una spiegazione logica.
Sul Dizionario dei modi di dire del corriere.it, ho trovato questa definizione.
  • Fig.: collaboratore diretto e fidato di qualcuno, generalmente in grado di fargli anche da sostituto; aiutante di grandi capacità.
Il braccio, il destro in particolare in quanto si suppone più allenato in virtù del maggiore uso, è considerato la parte operativa della mente in molti campi.
In una riunione di lavoro il sommo capo ha posto a capotavola di fronte alla porta. Alla sua sinistra ed alla destra i più diretti collaboratori. Due o tre persone sedute una affianco all'altra hanno lo stesso punto di vista, instaurando un rapporto paritario e sono disposte a collaborare. Ma come si decide chi a destra o a sinistra?
A destra viene posto il collaboratore più influente per una ragione psicologica. Una informazione che arriva da destra è più facilmente recepibile.
Alcuni ricercatori della University of Oregon: hanno dimostrato che dal campo visivo destro si memorizza una quantità di informazioni 3 volte maggiore che dal sinistro. L'emisfero destro, del cervello umano, presiede all'essere razionale, quindi chi è a destra convince.
Uscendo dal campo lavorativo o di potere, troviamo degli altri esempi di persone influenti, poste a destra.
Per non tirarla lunga cito solo un passo dal vecchio messale romano.
"...Cristo è seduto in cielo alla destra del Padre..."

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