31 dicembre 2021

Buon Anno

Siamo arrivati al Capodanno, finisce un anno meno sventurato del 2020, ma pur sempre disastrato.
Ho scelto questa GIF perché ci ho trovato dentro una certa allegoria.
La lampada illumina la strada a cui guardano sorridenti i due pupazzi di neve. Dietro una casa con il camino acceso.
La speranza di un futuro più sicuro (la lampada) indica il nuovo anno (la strada), che padre e figlio si apprestano a percorrere fiduciosi (pupazzi di neve sorridenti). La casa con il camino acceso rappresenta un rifugio sicuro.
E' un po' tirata per il collo, ma a me dà questa sensazione.
Ognuno può tirarci fuori quel che vuole, l'importante che sia qualcosa di positivo, di buon augurio.
Quindi divertitevi rispettando le nuove regole anti covid, che il governo ha varato in questi giorni.

30 dicembre 2021

I ponti del 2022


Non è ancora finito il 2021, che già sto pensando ai possibili ponti nell'anno in arrivo.
Lasciando perdere Gennaio, già analizzato lo scorso Natale, vediamo subito che è un anno sul tirchietto andante, nun c'è stà molto da grattare.
Ad Aprile abbiamo solo il Week end lungo del 25, che capita di Lunedì. Il 1 Maggio capita di Domenica, quindi si può fare qualcosa, solo se abbiamo dei giorni di ferie vecchie da consumare.
Ci va meglio a Giugno. con un giorno di ferie facciano un ponte di quattro giorni, dal 2 al 4.
A Ferragosto c'è un ponte lungo, ma i più sono in ferie.,
A Novembre altri quattro giorni a casa. Prendendo un giorno di ferie si passa dal 29 Ottobre al 1 Novembre.
All'Immacolata ci va meglio. Cadendo di Giovedì, con il solito giorno di ferie, abbiamo libero dal 8 all'11. A Milano aggiungiamo Sant'Ambrogio (7/12). A Bari aggiungiamo San Nicola (6/12), ma dobbiamo usare un altro giorno di ferie.
Natale cade di Domenica, quindi è un ponte lungo.
Vediamo cosa si può fare a Capodanno. San Silvestro cade di Sabato e l'Epifania di Venerdì. Con 4 giorni di ferie ci facciamo nove giorni. Se covid permette potremmo andare a festeggiare al caldo, alle Canarie.

28 dicembre 2021

Il mercatino di Natale

La birreria all'aperto
Guardando il telegiornale di ieri sera, con i miei ho fatto una considerazione a riguardo dei festeggiamenti natalizi. In Italia si stanno facendo quasi un milione di tamponi al giorno con 78.00 infetti. In Polonia ne fanno un decimo per avere lo stesso risultato.
Adesso sorge spontanea la domanda, siamo noi Italiani gli esagerati, che con questa situazione stiamo cancellando le feste in piazza, mettendo obblighi di mascherine e sobbarcandoci ore in coda per un tampone? Qui nessuno si vaccina, usa mascherine o rispetta la quarantena e, soprattutto si fanno i mercatini di Natale.
Se andrete a vedere il filmato su You Tube, non fidatevi delle vie vuote. Qui per far volare un drone su di una strada, sotto non ci deve essere nessuno. Il filmato è stato fatto al tramonto, quando i cittadini erano a casa.
Le casette di Natale
Quando ho attraversato il Rynek, per andare dal dentista, di distanziamento sociale e mascherine neanche l'ombra. Anzi la birra scorreva come un fiume in piena.
Con calma pubblicherò su Instagram,  altre foto del mercatino fatte di sera, da mia figlia.







La ruota panoramica













Bibliografia:

26 dicembre 2021

Gli orti botanici

Oggi, nella festività di Santo Stefano, parliamo di orti botanici. Sarebbe un argomento rimasto nel cassetto per lungo tempo, i PIA lo avevano richiesto già prima del lockdown.
Argomento tornato ora in auge,  dopo la visita all'orto botanico di Città Studi, fatto con gli studenti del corso di mia figlia.
Per prima cosa vediamo di definire, cosa è un orto botanico. Fra le tante definizioni che ho trovato, la seguente è quella, che mi sembra più calzante.
Un'Orto Botanico, è un luogo dove vengono coltivate e raccolte piante per scopi diversi, per la ricerca scientifica, la conservazione e la didattica.
Erroneamente un giardino botanico viene considerato sinonimo di orto botanico. Mentre "l'orto" è un luogo di studio e salvaguardia, "il giardino" è un luogo di produzione di essenze e sostanze medicamentose destinate alle cure umane.
Generalmente sono in mano ad università, enti scientifici o fondazioni, che organizzano anche visite guidate in primavera o estate.
Storicamente le notizie su di un orto botanico risalgono al faraone Tutmosi III, che ne realizzò uno a Karnak. In epoca ateniese e romana, ne furono realizzati parecchi, al fine di studio delle piante medicamentali.
A partire dal XIII secolo si ha un'esplosione di questi siti. Spinti dagli studi naturalistici e lo svilupparsi di scuole mediche si incominciano a impiantare orti e giardini botanici in tutta Europa. La Scuola Medica Salernitana fu precorritrice in questi studi.
Si va da siti molto piccoli come Padova o Brera a location più grandicelle, da 10 o12 ettari, come il Gianicolo o Villa Carlotta. Ce n'è per tutti i gusti, è solo questione del tempo dedicabile alla visita.
Gli orti botanici di Pisa (1543) e Padova (1545) sono i più vecchi In Italia e Padova è l'unico ancora nella conformazione originale. Nel 1997 l'orto di Padova è stato dichiarato Patrimonio dell'Umani dall'UNESCO.
Non sono riuscito a capire quanti ce ne siano. Il sito Orto Botanico d'Italia ha una lista che è differente dall'elenco dato da Wikipedia o da altri siti specializzati.
Sul sito Orto Botanico d'Italia si possono scaricare delle pubblicazioni molto interessanti.
Le prossime mete, che mi propongo in primavera, sono l'Orto Botanico di Brera e Villa Carlotta, ove si possono trovare anche altre mostre da vedere.

 
Bibliografia:

25 dicembre 2021

Buon Natale

 

Buon Natale a tutti i lettori che hanno avuto il coraggio di leggere i miei post nell'anno 2021.
Sono stati circa 30.000, non essendo un blog dei Ferragnez, è un piccolo successo che mi gratifica molto.
La GIF vuole essere un invito, ad non esagerare troppo con i bagordi, nel cenone in famiglia (ieri sera) ed il pranzo con gli amici (oggi). Per smaltire i chili presi ci vorrà tutto l'anno prossimo.
Sperando in un futuro migliore...
Buon Natale ancora!
Giancarlo


24 dicembre 2021

Perché Anonimo Veneziano?

Parlando con mia figlia, ci siamo domandati perché il lettore veneto si firmi Anonimo veneziano.
Essendo una millenial, perdipiù cresciuta all'estero, non poteva sapere cosa possa essere Anonimo Veneziano.
Questo film, uscito il 30 Settembre 1970, è l'unico film di una certa serie che sono riuscito a vedere in Italia.
Non sto a raccontare la trama completa, andate su Wikipedia. Vi dò solo il contenuto "filosofico", il messaggio che il film vuol dare.
Enrico (Tony Musante) oboista della Fenice di Venezia, quando scopre di avere un male incurabile, decide incontrare per un ultima volta la ex moglie Valeria (Florinda Bolkan).
Questa giornata si svolge tra alti e bassi in una Venezia decadente e morente. La vita che va a finire del protagonista, vuol proprio rappresentare questa situazione della città, che si spopola senza possibilità di remissione, come proprio era un cancro negli anni '70.
Adesso dibattiamo sul nickname del lettore. Sappiamo che ha 36 anni, quindi è nato molto tempo dopo il film. Vive a Mestre ed è nato nel Sestiere di Canareggio. Non è molto!
Dato che mi è sembrato di capire che è un cittadino che pensa che "Venezia uber alles" (manca l'umlaut sopra la u), Anonimo Veneziano sia proprio il film, che ha portato a galla tutte le criticità della città lagunare. Ma "veneziano" lo scrive con la v minuscola.
Allora "Anonimo veneziano" viene dallo pseudonimo di Alessandro Marcello, usato per distinguersi dal più famoso fratello Benedetto Marcello, autore del "Concerto in Re minore per oboe, archi e basso continuo", adagio che chiude il film.
Tutto questo solo per dare una motivazione culturale ad un nickname. Ma se non ci fosse una motivazione? Allora sarebbe un lettore di Venezia che, semplicemente, non si vuol firmare.

 
Bibliografia:

23 dicembre 2021

La mela reintegrata

Domenica mattina, per andare a prendere il pullman per Orio, con mia figlia abbiamo attraversato il piazzale della Stazione Centrale.
Ovviamente siamo passati davanti all'opera di Michelangelo Pistoletto "La mela reintegrata", realizzata per l'EXPO 2015.
L'opera in originale era ricoperta di muschio ed era posizionata sul sagrato del Duomo. 
A fine EXPO fu trasferita in via provvisoria al Parco Sempione ed infine a Marzo 2016 arrivò alla sua definitiva ed attuale destinazione.
L'opera è una struttura in acciaio inossidabile ricoperto di muschio, nei sei mesi di EXPO, a rappresentate la sostenibilità dell'alimentazione, tema principe della manifestazione. La versione attuale la struttura è coperta con un intonaco di argilla e polvere di marmo. Il tutto è alto 8 metri per 7 metri di diametro ed 11 tonnellate di peso. Il colore bianco è stato scelto per adeguarsi al colore chiaro della stazione.
Il simbolismo biblico della mela morsa da Eva, al frutto che dovrebbe dare la conoscenza, era già stato usato da Apple nel suo logo, ma l'artista vuole andare oltre.
La mela significa natura ed il morso l'artificio. La ricongiunzione del pezzo asportato sta significare il ritorno alla natura dell'umanità. Insomma un invito ad abbandonare l'artificialità della società moderna, per ritornare alla semplicità della natura, avviando un epoca nuova.
Anche dietro l'attuale sistemazione della mela si nasconde un altro simbolismo chiarito dall'autore nel giorno dell'inaugurazione-
“Un’opera simbolica che si apre al mondo, così come la stazione ferroviaria, anche simbolicamente, apre la città al mondo”.
Personalmente a me non piace troppo, ma è molto meglio di tre oscenità che sono in alcune piazze milanesi.

 
 
 

22 dicembre 2021

Che cosa è la moneta sonante?

Per por fine all'allegra diatriba tra Anonimo ed Anonimo veneziano, spieghiamo che cosa si intende per
moneta sonante.
Ora come ora si intende un pagamento per contante, sia moneta che banconota, operazione non tracciabile e combattuta dagli ultimi governi.
Per l'origine del detto dobbiano scendere sino al Medio Evo, quando non esistevano le banconote. Per sonante si intende quel rumore fatto dalle monete fatte cadere sul banco della bancarella dove si stavano facendo degli acquisti.
Ma potrebbe essere anche il tintinnio delle monete quando si camminava. Dato che il denaro era solo monetato, si teneva in un sacchetto di cuoio appeso alla cintura. Camminando, le monete sbattevano tra di loro, facendo un tipico rumore metallico.
Andando avanti negli anni, arriviamo ai tempi della Serenissima, ove i signorotti si servivano di questo tintinnio per ostentazione di ricchezza. Difatti il rumore cambia con il metallo ed il peso della moneta. Gli scippatori di allora erano in grado di capire se le monete fossero d'oro, d'argento o rame.
Questo dovrebbe essere il senso del commento di Anonimo veneziano.

21 dicembre 2021

Alpinismo tecnologico

Oggi mi sono dedicato all'alpinismo, tecnologico, per riparare  la parabola sul tetto di mia moglie.
Qui i tetti hanno delle inclinazioni impossibili, molto vicini ai 40 gradi. In Italia siamo abituati a tetti con 25° di inclinazione se non proprio piatti.
Che cosa era successo? Tornando dall'Italia, mia moglie si era accorta che il suo My SKY non dava più segni di vita. Dopo un consulto Sedriano > Opole via Skype si era arrivati alla considerazione che non arrivava più segnale dalla parabola.
Incomincia la caccia al colpevole. Secondo il vicino del piano di sopra, la parabola si era spostata per un tornado ad Agosto. Mia moglie dava la colpa a due operai che avevano fatto dei lavori sul tetto.
Non essendo riuscito a venire prima, Domenica ho messo in valigia i ricambi per ogni possibile guasto.
Ieri mi sono attaccato al posto del decoder senza trovar alcun segno di vita. Due le possibilità, o un guasto al LNB o cavi tagliati. Piccolo problema, non avevo portato cavi di ricambio!

Un LNB Fracarro CDPUZ dopo 12 anni
Non resta che arrampicarsi sul tetto, per arrivare al camino dove è attaccata la parabola.
Nel sottotetto c'era un po' di casino con i cavi. Messo ordine e sostituito lo switch SCR con uno dcSS, provo il tutto, ma spettro sempre piatto.Esci dalla botola, arrampicati sino alla passerella, muoviti a quattro zampe su di una passerella larga 25 cm, sino al camino.
Arrivato in vista della parabola, noto che il povero LNB, era lì da una dozzina d'anni, era un poco esploso. Cambiato il pezzo con uno più moderno, l'impianto è ripartito senza problemi.
A dir la verità un problema minimale era rimasto. Essendo il decoder fermo da quattro mesi la smart card aveva perso i diritti ed ho dovuto chiamare per riattivarla.
Per i lettori tecnici, trascrivo i parametri di puntamento della parabola ad Opole.


Opole Location
Latitude: 50.6641°
Longitude: 17.9209°
Satellite Data
Name: 13E EUTELSAT 9A | EUTELSAT HOT BIRD 13B | EUTELSAT HOT BIRD 13C
Distance: 38457km
Dish Setup Data
Elevation31.8°
Azimuth (true)186.3°
Azimuth (magn.)180.7°
LNB Skew:  4.0° 



























20 dicembre 2021

Aeroporto Katowice

Esterno Terminal C - voli Shengen

In queste vacanze natalizie voglio tirare fuori dal cassetto varie idee, che giaciono in fondo nel posto più buio e dimenticato.
Partiamo dal filone aeroporti visitati. Dei post veloci, con la descrizione del posto, come arrivarci o andare via e cosa fare aspettando l'imbarco.
Il primo aeroporto analizzato è quello di Katowice, dove siamo sbarcati ieri pomeriggio.
Come la stramaggioranza degli aeroporti polacchi, è di origine militare ed ad una certa distanza dai centri abitati. Difatti siamo a 40 km da Katowice e 49 da Gliwice.
Quando lo frequentavo io, nel 1998, c'era solo il Terminal A, una pista e due voli alla settimana diretti per Torino. Per venire in Italia dovero cambiare a Monaco o a Varsavia, con costi non indifferenti.
Da questo aeroporto si vola civile dal 1966 e, con i suoi quasi 5.000.000 di passeggeri, è il terzo aeroporto della Polonia.
Interno del Terminal C
L'installazione è posta su di un altopiano a 303 m slm, nelle vicinanze del villaggio di Pyrzowice e, ufficialmente, consta di una pista di 2800 m, larga 60 m realizzata in calcestruzzo. Ho scritto ufficialmente, perché dalle foto Google Maps si vede una seconda pista in asfalto. Nei programmi sulle infrastrutture per gli Europei del 2012, era previsto il Terminal C e la seconda pista, ma di quest'ultima non si trova alcuna informazione.
Il Terminal A è dedicato agli arrivi ed alle partenze dei voli non Shengen. Il Terminal B, dedicato alle partenze Shengen, ha una discretata accoglienza ai passeggeri con ristoranti e caffetterie. Al Terminal C arrivi con i voli Shengen e trovi i box degli autonoleggi.
Per andare o venire dall'aeroporto, oltre ai taxi ed al rent a car, si possono usare i pullman, con i biglietti venduti dalle compagnie aeree, o autobus di linea che, ogni ora, ti portano alla stazione ferroviaria di Katowice o Gliwice ed in centro a Tychy. C'è anche un pullman che ti porta all'aeroporto di Ostrava (Repubblica Ceca). Sul piazzale del Terminal C, si trovano anche dei minibus di agenzie di viaggio o alberghi, che ti portano a Cracovia.

Il logo dell'aeroporto



Bibliografia:


 

 

 

 

 

 

19 dicembre 2021

Si, viaggiare ...

Il piazzale di Orio al Serio
Accompagnato dalla canzone di Lucio Battisti, ritorniamo a viaggiare per l'Europa, a dir la verità la solita tratta da Sedriano ad Opole, cittadina dove vive e lavora mia moglie.
La differenza dall'ultimo viaggio è che ora siamo in due a muoverci. Da quest'anno c'è anche mia figlia, trasferitasi in Italia per l'università.
Dopo 23 mesi si parte per le vacanze natalizie, tanto sospirate e tanto aspettate. Qua ad Opole ci sono tanti lavoretti rimasti in ghiacciaia per troppo tempo.
Siamo partiti con il bus della Movibus delle 10.21, che come al solito era in ritardo, solo 3 minuti, ma con il freddo che faceva...
Arrivati a Molino Dorino, metro rosso per Cadorna e poi metro verde per Centrale. Qui la prima sorpresa. il pullman per Orio al Serio ha raddoppiato i prezzi e non c'è più il biglietto di andata e ritorno.
Caricato il bagaglio registrato in stiva, abbiamo attraversato i controlli di sicurezza. Qui, nonostante avessi dichiarato il contenuto speciale (uno SKY Q + un misuratore di campo), l'addetto ai raggi x  mi ha fatto disfare la valigia perché vi erano delle ombre triangolari non identificate. Non convinto che potesse essere il formaggio grana, mi ha fatto passare il trolley tre volte in macchina.
Arrivati al gate, ci siamo seduti. Mia figlia ha incominciato a leggere un libro, io ho letto un po' di Corriere ed un paio di partite con il solitario.
Aperto l'imbarco, ci hanno tenuti prima 10 minuti nelle scale e poi un quarto d'ora sotto l'aereo.
Arrivati a Katowice, abbiamo dovuto aspettare, quasi un'ora, la navetta per Gliwice e qui ci siamo divertiti, per non dire disperati.
In biglietteria la solita oversize con cui è meglio non litigare, ci dice che siamo fortunatiperché in 10 minuti sarebbe arrivato il treno per Poznan delle 19.02, che era in ritardo. Al binario, leggendo le tabelle luminose, scopriamo che il treno sarebbe arrivato dopo 20 minuti. Nel frattempo sul binario si parcheggia un treno locale. Al che parte la caccia al nuovo binario, sconosciuto ai più.
Trovato il binario ed arrivato il treno, ci ritroviamo stipati come sardine in un treno, che con le regole italiane, non sarebbe neanche partito.
Siamo arrivati a bersaglio alle 20.40, sotto la pioggia.

Bibliografia:

17 dicembre 2021

Iniziano le festività 2021

Oggi è stato l'ultimo giorno di lavoro del 2021. Da domani sono ferie sino al 9 Gennaio, quindi i gentili clienti sono pregati di non rompere i cabasisi sino a Lunedì 10.
A dir la verità ho tentato di chiudere l'azienda ieri, ma il colpo gobbo di evitare di lavorare in uno sfigatissimo Venerdi 17 non mi è riuscito. Ma almeno ci ho provato...
Me ne vado tre settimane da mia moglie in Polonia, a fare nulla, fancazzita acuta compulsiva. Domenica ho l'aereo per Katowice e penso che questa sarà l'ultima fatica degli ultimi due anni.
Per farci gli auguri ci saranno altre occasioni, ma se c'è qualche lettore che spegnerà il PC per le feste...
Buon Natale e Felice Anno Nuovo

15 dicembre 2021

Caffè e Bancomat

 
Foto di alefonte da Pixabay
 
Stamattina a Radio Montecarlo, i conduttori dibattevano sul fatto se sia esagerato o meno pagare il caffè con il Bancomat o con la carta di credito. Tra una canzone e l'altra c'erano pure i commenti degli ascoltatori, sia avventori che baristi.
Ovviamente i più incazzati contro la norma che cerca di imporre la moneta elettronica ai danni della moneta sonante, erano i gestori di bar e caffetterie, che sarebbero danneggiati dagli alti aggi richiesti dalle banche. In effetti le commissioni sui pagamenti elettronici sono altini, quindi se si vuole che i tali si diffondano, bisogna far leva sulle banche, per un cospicuo abbassamento di questi.
La norma parla di multe salate se tu, esercente, rifiuti un pagamento elettronico, ma se tu fai in maniera che non venga richiesto...
Nel periodo del cashback, una famosa catena di caffè di Milano, si era inventata il cashback istantaneo. Il gioco era questo, Ti dicevano che la loro tazzina di caffè costava € 1,10. Se pagavi con la carta di credito, lo Stato ti avrebbe restituito €c 11 tra sei mesi. Se mi paghi in contante, ti sconto immediatamente €c 10. Da qualche parte avevo letto che a Napoli avevano trovato anche la maniera di combattere la Lotteria degli Scontrini.
Come potete vedere fatta la legge trovato l'inganno! Ma perchè la tazzina di caffè è così importante?
Io non sono del mestiere, ma sembra che la nostra tazzina di caffè, sia un indicatore del costo della vita e della redditività di un bar.
Parecchi anni fa, un manager di una marca di caffè, mi aveva detto che chi voleva rilevare un bar, per prima cosa contava i caffè serviti. Con le tazzine copri i costi di gestione, con gli altri generi venduti fai l'utile. Quindi si può capire che se le commissioni sono alte, devi vendere più caffè per andare in pari.
A Maggio il Corriere Economia ha pubblicato un articolo sul costo della tazzina in giro per l'Italia. L'articolo riporta i risultati del Rapporto Ristorazione 2020, dove possiamo trovare anche i prezzi medi della tazzina. Trento con il costo medio di € 1,21 per espresso è la città più cara, seguita da Bolzano e tutto il Nord-Est. Nelle città d'arte il valore medio si aggira intorno € 1,10, ma qui il problema del pagamento elettronico non si pone, con tutti i turisti che girano!
A Milano giriamo sulla media di € 1,03, Roma, altra città dedita al turismo, siamo a € 0,93. Napoli patria dell'Espresso, abbiamo un valore medio di € 0,90. Per finire andiamo Catanzaro con € 0,80, città più a buon mercato.
Per tornare all'argomento di partenza, oltre a ridurre le commissioni, bisognerà far capire ai negozianti che la moneta elettronica è più sicura in caso di rapina. Meno contanti in cassa = meno danno economico.


Bibliografia:

 

 
 

08 dicembre 2021

Nevica!!!

Come previsto sta nevicando.   Non è la nevicata del 28 Dicembre 2020, quando ne fece 20 cm, ma fa lo stesso feste di Natale.
A Sedriano ha incominciato a nevicare verso le 9.00 ed a mezzogiorno ha avuto un momento di stanca, ma alle 14.00 ha incominciato di nuovo. Le previsioni parlano di 10 cm di deposito, ma per ora si scioglie subito.
Il filmato allegato è stato girato alle 9.30 dalla finestra della mia camera da letto. Su fondo giallo la neve non si vede bene, ma con un po' di attenzione...

 
Bibliografia:

06 dicembre 2021

Gli 8 alberi di Natale 2021

L'albero sponsorizzato da Starbucks al Palazzo delle Poste
Dopo la delusione della Fiera degli Oh bej, Oh bej, siamo andati a cercare gli alberi di Natale. Ufficialmente sarebbero 8, ma in effetti ne abbiamo trovati 10. A dir la verità ne abbiamo visti solo 8. perché non siamo andati a Citylife ed alla Darsena. Prima dell'Epifania ci andremo di sicuro.
Dato che il giro lo abbiamo fatto la Domenica prima di Sant'Ambrogio, alcuni alberi erano ancora in allestimento.
La manifestazione è la seconda edizione del Natale degli Alberi, organizzata l'anno scorso dalla Fondazione Bracco, e diventata un format di evento per la città. Secondo me, la scommessa dell'Amministrazione Comunale, nel riproporre la manifestazione per sdrammatizzare il momento particolare, che tocca il secondo Natale, è vincente. La regola base è efficienza e sostenibilità, per il resto, carta libera agli sponsor. L'orinalità delle idee è stata una splendida sorpresa.
Arrivando dal Castello, abbiamo seguito un percorso diverso all'ordine prestabilito, quindi la prima location è stata Piazza Cordusio.
 
La Tour Eiffel di Natale (Sponsor Lancome)
Sentirsi parigini Milano è l'argomento scelto dalla Lancome. Una Tour Eiffel rosa aggindata ad albero di Natale, con intorno tre alberi stilizzati. Illuminazione sostenibile con LED ad alto rendimento.
I flacconcini dei profuni, usati come addobbo, serviranno per finanziare un attività di charity. destinati a giovani in difficoltà economica.
In piazza c'era anche un albero di Natale, illuminato di verde, di fronte a Starbucks.





Immagine (Sponsor GWA Redilco & Sigest)
Seconda tappa Piazza Duomo. Qui il tema è Immagine, Sponsor GWA Redilco & Sigest. E' un albero tradizionale alto 24 metri addobbato con 80 mila luci LED a basso consumo, 800 palle di Natale rosse ed argento e 60 fiocchetti.
E' un albero puro lombardo. Arriva da Cittiglio, paese in provincia di Varese. Il taglio sarà compensato con la messa a dimora di 10 nuove piante.
Per ribadire la centralità di Piazza Duomo, vi sono dei fari che dalla base puntano al cielo. Con ciò si vuole richiamare i Milanesi, verso questo punto denso di storia locale.
 
L'abero di cristallo (Sponsor Swaroski)
Nell'Ottagono il secondo albero fuori quota. Qui lo sponsor è Swaroski. Un albero brillante di LED, che vuole ricordare la tipica produzione del brand.
Alla base vi sono delle formelle rappresentanti delle immagini tipiche di Milano. La Scala, il Duomo, il tram 1920 e così via.
 
 
 
 
 
 
L'albero tutto da scartare (Sponsor Jo Malone London)
In piazza Scala l'albero più originale. Il marchio londinese Jo Malone ha realizzato un albero fatto con scatole, in cui si può entrare. Ovviamente si entra solo dopo il controllo del Green Pass.
Entrando ti ritrovi in un mondo fantasioso di stelle dorate. E' un'eperianza sensoriale di luci ed essenze pregiate.




L'albero dei cartoons (Sponsor Cartoon Network)
In Piazza San Fedele piombiamo nel mondo dei bambini. Sotto l'albero lo sponsor ha realizzato un laboratorio creativo ed un labirinto, che i bambini dovranno percorrere, per appendere il loro lavoro creativo sull'albero.
Per completare un maxi schermo, dove verranno proiettati i più famosi cartoni del canale televisivo.
Impatto ambientale zero, tutte le piante verranno di nuovo interrate.
Purtroppo era ancora in allestimento.
 
 
L'albero vivo (Sponsor A2A)
In Piazza San Carlo abbiamo trovato un altro albero in allestimento.
Ho dovuto trarre la descrizione da Milano Today per illustrare l'allestimento.
L'installazione è in canniccio con una trama di LED, che si accendono al tramonto, animando l'opera con una danza onirica ed elegante, che tenterà di coinvolgere il pubblico.


 

Mancano all'appello l'albero sponsorizzato da radio Deejay, in piazza XXIV Maggio e quello di City Life con sponsor CityLife Shopping District. Non appena ho tempo, vado anche lì a vedere, con pubblicazione di un post illustrativo.

05 dicembre 2021

Oh bej! Oh bej!

Oggi pomeriggio ho portato mia figlia alla Fiera degli "Oh bej! Oh bej!", manifestazione tipica per la festività di Sant'Ambrogio.
Da anni mi ripromettevo di andarci di nuovo, specialmente per vedere la nuova locazione al Castello Sforzesco. L'ultima volta volta che ci sono andato era ancora in Piazza Sat'Ambrogio, quindi prima del 2006, ma penso che si debba scendere ai primi anni '90.
L'unico rigattiere, ma non troppo
Per i non Milanesi spieghiamo cosa sia ciò. Questo mercatino, insieme a "Artigiano in Fiera", apre il periodo natalizio milanese, laicalmente parlando. Tutti gli anni dal 4 all'8 dicembre, gli artigiani ed i rigattieri di Milano si riuniscono in Piazza Castello per esporre le loro mercanzie.
Ora un po' di storia. Dal 1886 al 2006 la fiera si è svolta in Piazza Sat'Ambrogio, di fronte alla Basilica intitolata al santo. Gli intenti erano di offrire al popolo un momento sociale, in occasione della festa per il santo protettore della città. Ora come ora, è niente di più commerciale che si possa.
Comunque ci sono dei cenni storici, che riferiscono di qualcosa di simile, esistente già nel 1288.
Quindici anni fa il comune decise di spostare tutto al Castello, con motivazione di sicurezza, ma il motivo sommerso era la necessità di aumentare dello spazio espositivo.
Il nome deriva dal grido di gioia dei bambini, all'ingresso di Giannetto Castiglione, inviato del Papa Pio VI, che portava loro dei doni, nel giorno di Sant'Ambrogio 1510.
Purtroppo è stata una delusione di usato c'erano solo libri, tutta roba nuova e tanto street food. E' stato meglio il mercatino di Natale, dietro il Duomo.
Per rifarmi ho fatto il giro degli alberi di Natale. 

Street food






Solo merce nuova!
















Bibliografia:

04 dicembre 2021

Chi era Tino Scotti?

Tino Scotti
Nel post "Perché si dice: "Ghe pensi mi"?" cito un comico degli anni '50 / '60, Tino Scotti. Il lettore Anonimo Veneziano mi chiede chi potesse essere questa persona. Dai commenti che fa, mi fa pensare che sia un lettore veneto e, magari, di Venezia. Molto probabilmente non ha neanche la mia veneranda età.
Non mi dilungo troppo sulla biografia, che potrete trovare nella bibliografia, ma faccio una brevissima descrizione.
Ernesto Scotti, detto Tino, nasce a Milano nel 1905 da madre cantante lirica, discendente della famiglia nobiliare omonima di Bergamo, e da padre messicano sconosciuto. Viene cresciuto dalla zia materna in un ambiente tipicamente milanese.
Dopo studi di ragioneria e Belle Arti a Brera, successi come attaccante in varie squadre di calcio, arriva al debutto in teatro con due caricature di ambiente milanese, il Cavaliere ed il Bauscia.
Altro successo sono gli spot del confetto Falqui, nelle prime edizioni di Carosello. La battuta finale "Basta la parola" è un altro must di questo attore.
Con Strehler ed Enriquez usci dall'ambito milanese, recitando in teatro, anche con ruoli drammatici.
Fu attore di cinema con Bertolucci, Petri e Fellini.
Muore a Tarquinia, nel 1984, di crisi cardiaca, dopo lunga malattia.
 
 
Bibliografia:
Per la pagina sul Dizionario Biografico Treccani, clicca qui.
Per vedere uno spot Falqui, clicca qui.