03 aprile 2024

Benvenuto Toffee

Dopo un paio di giorni in ricerca disperata di un nuovo compagno per Lolo, ne abbiamo trovato uno in acquisto.
E' un bel caviotto beige e bianco, vispo e teppistello. I primi contatti con Lolo sono stati turbolenti, del resto era prevedibile, porcello vecchio contro intruso giovane.
Il negozio non ha saputo dirci la data di nascita, così il veterinario, in base al peso, ha deciso che l'animale è di tre mesi e su la scheda ha scritto una data di nascita fittizia, il 1° Gennaio 2024.
Il nome lo ha trovato mia moglie. In effetti il colore beige chiaro fa pensare alla caramella mou. Contrariamente alla caramella non si appiccica. Tutte le volte che lo vuoi prendere in braccio scappa.
Come ho detto è un bel caviotto di 600 gr, che mangia come se non ci fosse domani. La catalogna la mangia tutta, foglia e gambo. Un po' alla volta proporremo cibi diversi, per capire i suoi gusti.
Quindi benvenuto Toffee.

01 aprile 2024

Pesce d'Aprile

 
Anche quest'anno siamo arrivati al fatidico 1° Aprile. Ci siamo salvati grazie al fatto che oggi è Pasquetta, il Lunedì dell'Angelo. Difatti nel 2024 Pasqua è bassa.
Non voglio fare la storia dell'usanza, per questo vi rimando al post del 2017, ma voglio scrivere di scherzi passati alla storia.
Il più famoso è quello di Orson Welles, anche se è stato fatto per Halloween, ma solo per ragioni tecniche.
L'allora ventitreenne scrittore organizzo un programma radiofonico, ove si raccontava di una presunta invasione marziana. Lo scherzo andò in onda a fine ottobre 1938, solo perché si ebbero dei problemi tecnici non riparabili nell'immediatezza.
Nonostante fosse uno scherzo in differita, ebbe un effetto dirompente, causando scene di panico in tutti gli Stati Uniti.
Nel 1957 la BBC trasmise un documentario fake, dove si pretendeva di far credere che in Svizzera gli spaghetti si raccoglievano come il grano. Le telefonate del pubblico furono tali e tante, che l'emittente fu costretta a fare un comunicato nel telegiornale del giorno dopo.
Tornando in Italia, per la precisione a Milano, il quotidiano La Notte pubblicò la notizia che una delibera del comune obbligava alla targatura tutti i cavalli circolanti in strada. Nonostante il fatto che negli anni '60 non ce ne fossero tanti di cavalli a spasso per la città, creò un'ondata di proteste al limite dei disordini di piazza.



Bibliografia:
Per la pagina del Corriere ed. Milano, clicca qui.
Per l'articolo su Login, clicca qui.
Per la pagina Wikipedia, clicca qui.




30 marzo 2024

E' morto Spritz

Purtroppo mi trovo a dover annunciare la morte del porcellino GioGio, soprannome di Spritz, dato che non si riteneva di chiamarlo con il nome di un aperitivo.
Era arrivato in famiglia nel lontano 12 Febbraio 2018, quando era morto Schizzo, il primo porcellino d'India tenuto in Italia.
Era nato in qualche allevamento il 29 Agosto 2017, quindi aveva 6 anni e 7 mesi, che per essere una cavia peruviana è una discreta età, diciamo che è stato assai longevo.
L'ultima settimana è stata una piccola tragedia. Il veterinario gli aveva diagnosticato un tumore allo stato terminale ed il poverino aveva tirato avanti sino al ritorno di Marysia dalla Spagna. Quando la ha vista, si è lasciato andare ed oggi pomeriggio le è morto in braccio.
Nonostante fosse cieco da un anno, la sua voglia di vivere aveva da insegnare ad un umano. Era il cocco del condominio e tante volte è stato scambiato per uno Yorkshire toy, ma non si è mai offeso.
Ci siamo fatta compagnia per sei anni, superando brillantemente il lockdown. Lascia un vuoto in tutti noi, specialmente nel suo compare Lolo.


Bibliografia:
Per il post "Benvenuto Spritz", clicca qui.

26 marzo 2024

Fetta di polenta

Settimana scorsa non ho parlato del Palazzo Scaccabarozzi, comunemente conosciuto come Fetta di polenta.
Pure qui c'è di mezzo l'architetto Antonelli, lo stesso della Mole Antonelliana o della cupola di San Gaudenzio.
La leggenda narra, che la moglie avesse portato in dote un pezzo di terreno, ritenuto dai più come inutile. Difatti un appezzamento di 16 m x 5 m x 54 cm, più che un prato non puoi fare.
Siamo nel quartiere Vanchiglia, all'angolo tra via San Maurizio e Via Giulia di Barolo, 500 m dalla Mole. Nel 1840 la società di cui faceva Alessandro Antonelli incomincia a costruire su quello sputo di terreno. E' poco più di scommessa!
Ma di piccolo ha solo la pianta! La palazzina attualmente è alta 24 metri e conta 9 piani, 2 interrati e 7 in elevazione. Gli interrati ed i primi 3 piani furono completati nel 1840. Nel 1881 fu fatta una sopraelevazione aggiungendo gli ultimi tre. L'impronta a terra e di soli 39 mq, in pratica un monolocale.
Dato che i menagramo di allora scommettevano per un crollo, Antonelli ci abitò per anni, con la moglie Francesca Scaccabarozzi, da cui deriva il nome del palazzo.
Alla faccia loro lo stabile sopravvisse allo scoppio di una polveriera a Borgo Dora (1852), un terremoto (1887) ed ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Lo sfruttamento degli spazi è degno di una IKEA ante litteram. Nel lato di 54 cm è stata ricavata la canna fumaria e la scala è propria ridotta ai minimi. Dato che le stanze sono trapezoidali, è stato necessario realizzare le mobilie su misura. Se andate sul blog "Urban File", c'è una pagina con foto e disegni degli interni.
Il nomignolo viene dalla forma a fetta e dal colore giallo ocra, che fanno pensare proprio ad una fetta di polenta.
Il palazzo ha avuto anche una sua visibilità nella storia d'Italia. Nei locali del pianterreno ebbe la sede il "Caffè del Progresso", punto di raccolta di carbonari e cospiratori sino all'unità d'Italia.

Oltre alla famiglia di Antonelli, anche Niccolò Tommaseo abitò nella Fetta di Polenta. Ci abitò nel 1859, quando stava scrivendo un dizionario della lingua italiana.







Questo è il lato di 56 cm che ospita la canna fumaria, lo scarico fognario e le condotte dell'acqua potabile.


















Bibliografia:

24 marzo 2024

Mille non più mille



Arrivati alla Domenica delle Palme 2024, iniziamo la Settimana Santa e diamo alle stampe il post che celebra questo traguardo.
La spiegazione della frase "Mille non più mille" la ho tenuta in ghiacciaia per un paio di anni, per pubblicarla con il post n° 1000.
Al PIA che doveva fare una ricerca, la ho già spiegata nella primavera del 2022, quindi questo post è stato realmente nel surgelatore per due anni.
Sembra che parta tutto da una leggenda che attribuisce a Gesù Cristo questa frase, che dovrebbe datare la fine del mondo all'anno 1000.
Oltre a vari passi nei Vangeli apocrifi, troviamo nell'Apocalisse di Giovanni (Apocalisse 20: 1-7) un'inequivocabile anticipazione profetica sulla fine del mondo a seguito della liberazione di Satana dopo mille anni di prigionia.
Il problema base è sempre stato stabilire, quando fosse il 31 Dicembre dell'anno 1000. In Europa si affiancavano vari calendari oltre al Giuliano. Quindi immaginatevi il menefreghismo diffuso, non potendo stabilire esattamente quando sarebbe stato la fine del mondo. L'unica cosa che si è riuscito a fare, è il dividere il Basso Medioevo dall'Alto Medioevo. Comunque alla faccia dei vari menagramo, abbiano finito il primo millennio, il secondo e siamo entrati nel terzo.
Tornando al blog, dobbiamo fare un ditino californiano, a quei gufi che scommettevano che il blog non avrebbe visto la Pasqua 2016, tant'è vero che tra 18 mesi saranno 10 anni di stronzate scritte e poste al pubblico ludibrio. Tra 2.000 accessi saremo a 200.000 tondi, tondi. Per qualcosa nata per scherzo è un grande piccolo successo.
Quindi cambiamo in "Mille ancora mille", sperando che l'ispirazione continui e che ci sia più tempo per scrivere.
Chiudo ricordando ai miei detrattori, dove i rispettivi nonni portassero l'ombrello.


16 marzo 2024

Il Parlamento subalpino

Il Parlamento Subalpino

Il Parlamento Subalpino nome comune del Parlamento del Regno di Sardegna, istituito con lo Statuto Albertino, era un sistema parlamentare bicamerale perfetto.
Ieri pomeriggio ci siamo dedicati alla Camera dei Deputati, che è stata ospitata a Palazzo Carignano sino al 1864, a seguito del trasferimento della capitale del neonato Regno d'Italia.
Attraverso l'abbonamento ai musei del Piemonte, mia figlia ha trovato una visita guidata al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano ed al Parlamento Subalpino.
La camera dell'assemblea è situata nella parte seicentesca del Palazzo Carignano, ad opera di Guarino Guarini. L'architetto Carlo Sada la ricavò dal salone delle feste, sita nella parte bombata della facciata di Piazza Carignano.
Ci si arriva passando per le sale del museo, attraversando la storia del regno di Sardegna e del casato Savoia. Descrivere gli eventi  di 100 anni di storia è un po' difficile, specialmente nelle poche righe di un post.
Nel 1898 il Parlamento Subalpino fu dichiarato monumento nazionale. Qui si sono svolti gli atti principali e fondanti dell'Unità d'Italia. Qui Carlo Alberto concesse lo Statuto Albertino, che è rimasto in vigore sino alla promulga della Costituzione della Repubblica. Sempre qui Vittorio Emanuele II proclamava la nascita del Regno d'Italia.

La scalinata dei Gonfaloni











Gli affreschi di una sala












Bibliografia:
  • Per la pagina Instagram del post, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia sul Parlamento Subalpino, clicca qui.
  • Per la pagina Wikipedia su Palazzo Carignano, clicca qui,

15 marzo 2024

Il Monte dei Cappuccini

 
La chiesa dei Cappuccini
Questo è stato un Venerdì culturale. Siamo andati a Torino, oltre per far visita a nostra zia, per vedere delle mostre. Mio fratello e la moglie avevano programmato di vedere la mostra di Robert Capa, mia figlia la mostra su Tim Burton al Museo del Cinema. Per chiudere la giornata, al pomeriggio abbiamo aggiunto una visita guidata al Parlamento Subalpino.
Ma che ho fatto io al mattino? Sono andato ai Cappuccini, era tempo che volevo tornarci. Pensato che ci ero stato alle elementari, negli anni '60.
E' un bel posto. Dal sagrato vedi la skyline di Torino, con una vista, se sei fortunato, sino al Gran Paradiso. Purtroppo il grattacielo di Intesa San Paolo rovina tutto.
Il nome reale è Santa Maria al Monte dei Cappuccini, bella chiesa tardo rinascimentale manierista con interni barocchi. Consacrata nel 1656, in occasione di una visita di Cristina di Svezia.
Costruzione molto travagliata per morte degli architetti, l'epidemia di peste del 1630 ed eventi bellici, ma completata con l'ausilio dei meglio nomi dell'arte, che esercitavano a Torino nel XVII secolo.
Presa a cannonate dagli Austriaci e dai Francesi, nei vari assedi di Torino e bombardata dagli Inglesi nella Seconda Guerra Mondiale è sempre risorta.
Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 metri, sul lato destro del Po, di fronte a Piazza Vittorio e Via Po. Di qui è facile controllare la città vecchia, con ottimi possibilità di portare avanti un assedio. Nella Seconda Guerra Mondiale all'interno della collina, fu ricavato un rifugio antiaereo di cospicue dimensioni. Ora i locali ricavati ospitano un laboratorio di fisica nucleare.
Il dopoguerra portò vari cambi sulla collina. Dismessa la funicolare, perché i danni erano tali, da rendere non economico il ripristino. Nei locali della birreria adesso c'è un ristorante e parte del monastero è occupato dal Museo Nazionale della Montagna.
Nel 1960 al posto della stazione alta della funicolare, è stata posta la statua della Vergine, dedicata ai lavoratori torinesi. La recinzione viene dalla grotta di Lourdes, che la diocesi francese regalò i lavoratori FIAT nel pellegrinaggio del 1958.
Dato che non ci sono parcheggi vicini, conviene salire a piedi dalla Gran Madre.

La Cupola











 

L'altare maggiore














Bibliografia:

03 marzo 2024

La Rocca di Bergamo

Il torrione della Rocca
Oggi finiamo il giro nella città vecchia, dando un'occhiata alla Rocca con la fortificazione trecentesca.
Siamo a circa cinquecento metri dalla funicolare, sulla collina di Santa Eufemia. Questo è l'insediamento più antico della città. I primi insediamenti si possono far risalire ai Celti, intorno al IV secolo.
I lavori per la costruzione della fortezza iniziano nel 1331 su spinta di Giovanni di Lussemburgo e finiti, cinque anni dopo, da Azzone Visconti.
Con l'inizio della dominazione della Serenissima Repubblica di Venezia, avviene la prima modifica con la costruzione del torrione e della Scuola dei Bombardieri.
Nel XIX secolo sarà caserma della guarnigione austriaca. Nel 1859 i Piemontesi lo trasformano in carcere e dal 1933 ospita il Museo del Risorgimento.
Il nome giusto del museo è "Museo ed archivio del Risorgimento Nazionale". Originalmente era ospitato nell'Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti. Il crescere delle donazioni ha obbligato alla ricerca di una sede più grande e fruibile. La scelta cadde sulla Scuola dei Bombardieri ed il suo parco.

Il Parco delle Rimembranze
Il parco della Rocca, ora è chiamato Parco delle Rimembranze è da vedere per i cimeli delle Guerre d'Indipendenza e della Prima Guerra Mondiale.
Anche le viste della Pianura Padana, delle Prealpi Orobiche e della città vecchia, valgono la scarpinata per arrivare in cima. Se sei fortunato da capitare in una giornata limpida o di vento, si possono vedere i grattacieli di Milano.
Girando per il parco, un indigeno mi ha detto che la visita guidata della Rocca by night è molto bella ed interessante.


I cimeli della Prima Guerra Mondiale










Le torri ed i tetti della Città Vecchia visti dalla Rocca











La Pianura Padana in direzione dell'Aeroporto di Orio al Serio











Precedenti post sull'argomento:

25 febbraio 2024

Bergamo alta

La città alta vista dalla Rocca
Nell’ambito dello scambio colturale tra la Facoltà di Veterinaria di Milano e di Saragozza, il gruppo di studenti è andato a fare un giro a Bergamo, nel particolare Bergamo Alta.
Dato che mia figlia non ha la patente, ho dovuto dare un passaggio a lei ed alla ragazza spagnola, che era ospite da noi. Così mi sono fatto un giro pure io. Era tempo che ci volevo andare!
Lasciata la macchina nel parcheggio di piazza Libertà, mi sono diretto verso la funicolare. Le due carrozze di questo impianto, inaugurato nel 1887, portano su 50 passeggeri ciascuno verso città vecchia. In 3 minuti coprono 85 m di dislivello, con il 52% di pendenza. A Bergamo c’è anche un’altra funicolare che porta dalla città alta al colle di San Vigilio. La stazione bassa è presso la Porta di Sant’Alessandro e dal 1912 porta al Parco dei Colli.
Tenete conto che è un giro alla spera in Dio, niente di organizzato, senza sapere dove fossero i principali monumenti da vedere.
Arrivato alla Piazza del Mercato delle Scarpe, parto alla scoperta di “Berghém de hòta”. Dopo aver fatto 30 m il primo dubbio, vado prima in Piazza Vecchia o alla Rocca?
Seguendo la folla dei turisti mi infilo in Via Gombito e vengo trascinato sino a Piazza Vecchia. Qui ho speso quasi tutto il tempo a mia disposizione. Il palazzo della Ragione, il Duomo, la Cappella Colleoni e la basilica di Santa Maria Maggiore.
Sant'Alessandro
Il Duomo di Bergamo o Cattedrale di Sant’Alessandro, chiese a croce latina e navata unica, ove hanno lavorato i meglio architetti operanti nella Repubblica di Venezia. Qui trovi la cappella dedicata a Giovanni XXIII.
La prima pietra della Cattedrale fu posta nel 1459 con il Filarete come architetto. Fra alterne situazioni storiche ed un incendio, Carlo Fontana riuscì a completare l'opera nel 1693. Nel 2008 è stato inaugurato l'altare maggiore, dopo le opere di ristrutturazione. Nel 2012 è stato aperto il Museo della Cattedrale dove si possono ammirare i tesori della cattedrale ed i reperti derivanti dalla chiesa distrutta dai veneziani.
Difatti l'attuale Cattedrale è stata costruita sulle rovine dell'antica chiesa dedicata a San Vincenzo da Saragozza, dopo la distruzione avvenuta, per costruire le mura veneziane.
E' molto bella la facciata in marmo bianco di Botticino, costruita ad angolo con il retro del Palazzo della Ragione. La scalinata è stata realizzata in marmo rosa di Baveno.
La cupola è stata realizzata nel 1829, mentre il campanile è del 1690 e sopraelevata nel 1850, ospita 6 campane.
Di fronte vi è il Battistero a pianta ottagonale, ricostruito nel 1900 in stile neo gotico.
Il Palazzo della Ragione
Ho scritto subito del Duomo, ma dovevo trattare per primo il Palazzo della Ragione e dello scalone delle lapidi.
Posto a dividere Piazza del Duomo da Piazza Vecchia, fu costruito nella seconda metà del XII secolo. E' stato il centro delle attività politiche e commerciali di Bergamo dall'epoca dei comuni, attraverso gli anni della Serenissima, per poi cadere in disuso con l'avvento della Repubblica Cisalpina.
Nel 1513 il palazzo andò a fuoco, sembra per opera di alcuni cittadini, tanto è vero che a seguito di un altro incendio, nel 1519 fu messa una taglia sugli incendiari. Questi signori dovevano essere dei precursori dei moderni guerriglieri, dato che tutto ciò successe durante l'occupazione spagnola.
La Scalinata delle Lapidi
Sul lato destro c'è la scalinata che porta ai locali superiori. Il lato sinistro è loggiato con colonne che
sostengono il tetto che copre la scalinata. Il lato destro è in muratura dove sono stati posti dei bassorilievi ed epigrafi provenienti dall'ex chiesa di Sant'Agostino. 
Un piccolo cavalcavia coperto che unisce la scalinata alla Sala delle Capriate, dove vengano organizzate delle mostre.
Non la tiro lunga. In un altro post parlerò della Rocca e di quanto altro c'è d'interessante.


Bibliografia:

19 febbraio 2024

La Certosa di Garegnano

Oggi, nei miei giri per lavoro, mi sono fermato alla Certosa di Garegnano, nome più conosciuto della Parrocchia di Santa Maria Assunta alla Certosa di Garegnano.
La sua storia parte il 19 Settembre 1349, con la posa della prima pietra, da parte di Giovanni Visconti. Otto anni dopo, a cantiere ancora aperto, ospiterà il Petrarca, in transito da Milano.
Il monastero fu completato nel 1352, ma i lavori sono proseguiti sino al 1367, quando la chiesa fu definitivamente consacrata.
L'Arcivescovo Visconti dotò il monastero di ampie proprietà a Trenno, per permettere il sostentamento dei monaci Certosini, che qui vivevano.
Del complesso originale rimane poco, La chiesa, il cortile dell'Elemosina, il cortile d'Onore e qualche porzione degli edifici dei Certosini intorno al chiostro della foresteria, da cui si accede all'antico refettorio monastico.
Ora vediamo perché viene definita "La Sistina di Milano". In questa chiesahanno esercitato i migliori pittori rappresentanti il barocco lombardo. La prima pennellata fu data nel 1578 da parte di Simone Peterzano che finirà nel 1572. Gli stucchi di Marsilio de Siolis completano magistralmente l'opera.
Il Peterzano, bergamasco di nascita, ma veneziano d'istruzione, dopo essere statol'insegnante di disegno di Michelangelo Merisi, incomincia ad affrescare le volte della Certosa.
Qui dipingerà il Presepe e l'Epifania nel presbiterio e nel catino dell'abside il Crocefisso con gli angeli e la Maddalena inginocchiat
Le tre tele nel coro raffigurano la Resurrezione di Cristo, il trono con la Vergine ed i santi Bruno, Giovanni Battista, Gerolamo e Ambrogio e l’Ascensione di Gesù al Cielo.
Nella cupola, a forma ottagonale, troviamo otto figure di Angeli e al centro della cupola, l’Eterno Padre.
Nel tamburo vediamo i profeti, le otto sibille ed i quattro Evangelisti.
Daniele Crespi ha affrescato la volta e la navata della chiesa, finendo nel 1628. Nella navata ha illustrato la vita di San Bruno in sette lunette. Ai lati della porta d’ingresso, troviamo le monache certosine Beata Beatrice e S. Margherita d’Oingt.
Sopra le lunette delle porte, la scelta cade sui monaci martiri inglesi ed i monaci scrittori.
La volta a botte è affrescato con motivi del Vecchio e del Nuovo Testamento. Nei riquadri troviamo dei busti di monaci certosini.
Le cappelle sono state dipinte da altri pittori. Al Solari è attribuito l'altare della sacrestia.
Dato che per salvaguardare l'integrità degli affreschi, la cappella è sempre in penombra, è meglio visitare la chiesa con le visite guidate, tutti i giorni alle 15,30. Sul sito ufficiale si trova il link per accedere alle prenotazioni.



Bibliografia:

18 febbraio 2024

La liturgia del Capodanno Cinese

Durante le ricerche per il post di Domenica scorsa, ho scoperto che in Cina esiste una tradizione quasi liturgica, per le festività del Capodanno.
In un periodo che va da un mese prima sino alla Feste delle Lanterne, viene rispettato un decalogo di cose da non fare, che possiamo trovare anche nella cultura occidentale, ma in periodi dell'anno diversi.
Ma ci sono anche cibi che sei obbligato a mangiare, per lucrare un po' di fortuna nell'anno che verrà.







Nel Capodanno cinese vi un quasi obbligo di indossare abiti rossi, molto aderenti per le donne, mentre in occidente l'uso di indossare un paio di mutande rosse, possibilmente avute in regalo a Natale. Tutto ciò per avere un po' di fortuna nell'anno che verrà.
In occidente regalare fazzoletti porta sfiga tutto l'anno, non solo a Capodanno! Difatti chi riceve i fazzoletti deve darti una monetina, per virare da regalo a vendita.
Come l'ombrello mena rogna se lo apri al chiuso, non quando lo ricevi in regalo. E' raro regalare un ombrello a meno che non siano uno di quelli brandizzati.
Lascio a voi, gli eventuali commenti che si possano fare.


13 febbraio 2024

Il treno del Ricordo

Il poster dell'evento
Andando a Milano per una visita medica, mi sono fermato a Porta Garibaldi, per vedere il "Treno del Ricordo". Oggi era la tappa a Milano del tour, che lo porterà da Trieste a Taranto.
E' un treno commemorativo dell' esodo dei profughi giuliani dalmati e della tragedia delle foibe, partito nel Giorno del Ricordo.
Il convoglio organizzato dalla Fondazione FS è composto da due carrozze Centoporte e da un vagone postale, con varie motrici che si alterneranno lungo il viaggio. Gli interni dei tre vagoni sono stati rimossi, per permettere l'allestimento di una mostra storica. Purtroppo la ho dovuta vedere di corsa senza soffermarmi troppo.
Nei dieci anni successivi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, si è assistito alla migrazione forzata di quasi 350.000 cittadini italiani, sloveni e croati, in fuga dalle milizie del generale Tito. Questi miliziani si erano macchiati con gli eccidi delle foibe, dove furono massacrati circa 5.000 cittadini e militari originari della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia.
A seguito di questa fuga, in Istria e Dalmazia, si svuotarono degli interi paesi, che furono ripopolati da seguaci del nuovo regime.
Alle scuole medie avevo un compagno figlio di un esule istriano e di una esodata slovena.
Il Giorno del Ricordo è stato instituito nel Marzo 2004 con la legge 92/04. Nel primo paragrafo la legge motiva:
"Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale".
I bagagli dei profughi
In questo giorno sugli edifici pubblici sarà esposto il Tricolore.
Il primo anno in cui si celebrò questa giornata è stato il 2005, sotto la presidenza Ciampi.
Nell'occasione il Presidente emise un comunicato dove esprimeva la soddisfazione per l'istituzione della Solennità, ricordando le sofferenze di chi fu ucciso nelle foibe e di chi dovette lasciare la terra natia.
Come per l'Olocausto, anche qui ci sono stati numerosi casi di negazionismo, fermamente condannati dal Presidente Mattarella nei discorsi del 2019 e 2020.
Se volete vedere tutte le foto scattate, andate sulla pagina Istagram dedicata a questo post.

La carrozza Centoporte


12 febbraio 2024

Auto curiose

Questa Citroen deve essere di un cliente del solito Eurospin. La vedo quando vado a far la spesa nella tarda mattinata.
Il proprietario deve avere avuto dei ripetuti furti, ha riempito tutta la macchina di catene e lucchetti. Nella foto potete vedere solo il lucchetto, che protegge il portellone, ma se vi avvicinate ne potete vedere altri all'interno del veicolo.
Vabbè che è bene fidarsi, ma non fidarsi è meglio, senza esagerare.
Questa qua dovrebbe essere una Porsche. Era parcheggiata all'Immacolata nei sotterranei dell'Esselunga di Corbetta.
Perlomeno presumo che sia una Porsche, di questa marca conosco solo la gloriosa 911. Sul cofano c'era il logo di questa marca, ma staroccata come era non meraviglierei che fosse un falso.
La targa era ceca, di Praga ed in quelle terre il fumo è in libera vendita. Il proprietario deve averne fumato tanto per immaginare una cosa del genere. Sempreché non abbia fatto uso di allucinogeni.





 







04 febbraio 2024

2024 - Anno del Drago

Il 10 Febbraio cade il Capodanno Cinese 2024, dando inizio a quindici giorni di festeggiamenti. La
Festa delle Lanterne chiuderà il tutto Sabato 24. Per rincominciare a festeggiare, dovremo aspettare il 29 Gennaio 2025.
La comunità cinese di Milano festeggerà l'evento Domenica 11, all'Arco della Pace, con la sfilata del Dragone. Come gli ultimi anni si sposteranno da Via Canonica, per avere più spazio.
Il drago è l'unico animale di fantasia nel calendario cinese. Dato che il ciclo è di 12 anni i precedenti Sono stati nel 2012, 2000, 1988, 1976,1964, 1952, 1940,1928, e 1916. Nel futuro 2036 e 2048.
Sul sito viaggio-in-cina.it ho trovato questa definizione
Il drago, maestosa creature dell'astrologia e della mitologia cinese, è simbolo di forza, intelligenza e prosperità. L'oroscopo cinese 2024 ha in serbo per noi 12 mesi che rifletteranno le caratteristiche del drago: sarà quindi un anno ricco di grandi cambiamenti, opportunità e ricchezza.
Sarà un anno particolarmente fortunato per i nati negli anni del Topo, Scimmia e Gallo. Invece i nati sotto Cane, Tigre e Bue dovranno confrontarsi con dei problemi che incontreranno nei mesi prossimi.
Per tutti un consiglio. In questi giorni indossate degli indumenti rossi per attirare la buona sorte.
Comunque i nati in quest'anno la fortuna se la dovranno guadagnare per "Opposizione a Tai Sui".

Persone famose nate nell'anno del Drago
  • Martin Luther King Jr. (attivista): 15 gennaio 1929, Drago di Terra
  • John Lennon (musicista): 9 ottobre 1940, Drago di Metallo
  • Bruce Lee (maestro di arti marziali e attore): 27 novembre 1940, Drago di Metallo
  • Vladimir Putin (Presidente della Russia): 7 ottobre 1952, Drago d'Acqua
  • Adele (cantante): 5 maggio 1988, Drago di Terra

Questo è un cartellone che ho trovato in internet, cercando informazioni per questo post.
Non è certo il meglio per rappresentare l'Anno del Drago, assomiglia di più al drago del film "La storia infinita" 
Come ho già scritto, il Drago è l'unico animale di fantasia. La tradizione cinese narra che il Drago sia il mix di 9 animali. I principali sono il corpo di un serpente, le corna di un cervo sopra la testa di un bue, la bocca di un coccodrillo gli artigli di un'aquila e le scaglie di un pesce. Il Dragone è il simbolo da sempre del potere e dell'auspicabilità imperiale.
Potrebbe essere il segno giusto per gli influencer. Chi è nato sotto questo segno è ambizioso ed in grado di trascinare ed influenzare chi gira intorno a lui. Ma possono essere anche delle teste calde e non essere in grado di farsi i cazzi loro.





Per finire il post
喜发财 / 恭喜發財 (Gōngxǐ fācái)
Felicità e prosperità!

31 gennaio 2024

Pinocchio


Ieri cercando dove potesse essere un posto, ho scoperto che in Corso Indipendenza c'è una fontana con un monumento dedicato al famoso burattino.
Di questo personaggio, creato da Carlo Lorenzini, giornalista fiorentino del XIX secolo, che come scrittore firmava con lo pseudonimo di Carlo Collodi, sapevo che vi era il cartone animato di Walt Disney, due serial realizzati dalla RAI ed un parco tematico, ma non una fontana.
Comunque é un romanzo di un certo spessore, dato che nelle varie trasposizioni cinematografiche e televisive, si sono cimentati i meglio nomi come Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Roberto Benigni, Ciccio e Franco, tanto per citarne alcuni.
La fontana si trova nel prato centrale tra le corsie di Corso Indipendenza, tra Via Bronzetti e Via Mameli, così oggi, andando da un appuntamento all'altro, ci ho fatto una capatina veloce.
La fontana esiste dal 1956 e fino a ieri ne ignoravo l'esistenza, nonostante che i nonni paterni abitassero a non più di 500 metri, in Via Fratelli Bronzetti.
E' un dono della Famiglia Artistica Milanese alla cittadinanza ed inaugurata il 13 Maggio 1956. nel 2013 è stato eseguito un restauro conservativo, per ripulirla ed adeguarla tecnicamente.
La vasca è ellittica in granito di Baveno con un fondo in mosaico vetroso. Il basamento del monumento è in serizzo valmasino grigio scuro, mentre le statue in bronzo sono opera dello scultore Attilio Fagioli e poggiano su di un tronco di piramide in marmo verde.

Le statue in bronzo sono quattro. Sul punto più alto vi è un Pinocchio bambino in piena salute. Alla base c'è un burattino esanime, a sinistra la volpe ed a destra il gatto. La statua del gatto è stata trafugate da ignoti, all'inizio degli anni '70.
Sulla parte frontale vi sono i versi del poeta Antonio Negri, dedicati al burattino.
In caratteri dorati, leggi:
Come ero buffo quando ero un burattino...e tu che mi guardi sei ben sicuro di aver domato il burattino che vive in te?
Nel restauro del 2013, la statua è stata dotata di un nuovo sistema di filtraggio delle impurità, un gioco d'acqua a cascata ed un impianto luci a LED. Si è provveduto anche alla sostituzione del gatto fregata da ignoti.
Il monumento è posto sotto i vincoli della Soprintendenza ai Beni Architettonici.
























Bibliografia:

27 gennaio 2024

Chi sono i PIA?

Questo è un argomento già trattato più volte, nel passato più o meno remoto. Se nel "cerca" scrivete la parola "pia", ve li trova tutti.
La domanda è stata fatta da un mio fornitore, novello lettore del blog. Avendo letto solo i post del 2023, il malcapitato non può conoscere i PIA e la banda dell'Eurospin.
Partiamo dal significato di PIA. E' l'acronimo di Piccoli Illetterati Amici, una quarta classe delle elementari, non posso dire il paese, che guidati dalla insegnante, la lettrice che si firma Deni Modé, leggevano i post, durante le lezioni di informatica. Questo succedeva nel lontano 2016, ora sono sparsi nei licei di Vittuone e Magenta.
I pargoli, accompagnati dalle madri o da quei fetenti dei nonni, li incontravo sempre all'Eurospin di Bareggio e qui venivo stoppato.
Perché i nonni erano e sono dei fetenti? Questi signori, in special modo i nonni maschi, mi descrivevano come un tuttologo, sapete quelle persone che sanno tutto ed i cazzi di tutti. Non è vero! Solamente leggo i giornali ed ho un trascorso come insegnante dell'Università della Terza Età a Milano.
Ritorniamo ai pargoletti, assai terribili, mi chiedevano sempre spiegazioni su argomenti trattati a scuola o tracce per le ricerche. Dato che certe volte la stessa domanda veniva fatta più volte, rispondevo con un post, dopo essermi debitamente informato.
Tutto questo succedeva davanti ai banchi ortofrutta del suddetto supermercato. Di qui il dubbio che quel posto fosse una novella agorà. Certe volte venivo bloccato anche alle vasche dei surgelati.
Certe volte si faceva anche spettacolo. E' rimasta famosa la spiegazione data alla piccola Chiara, sul perché la Luna mostri sempre la stessa faccia. Alla dimostrazione con un pompelmo ed un mandarino, si sono fermati ad ascoltare anche gli addetti al reparto ed alcuni clienti.
Ormai sono grandi e non vanno più al super con le madri. Pensate che uno lo ho incontrato sul Passante, accompagnato dalla fidanzatina. Sono passati i tempi di Marcolino e del suo compagno di banco cinese Cheng, della piccola Chiara, di Giovanni il perenne incazzato e, soprattutto della Signola Madle di Cheng, che si continuava a scusare della presunta sflontatezza del figlio.
Spero che la spiegazione sia stata esaustiva e che si capisca che non invecchio solo io!
  

22 gennaio 2024

Mangiare a... Milano - Flower Burger

 

La sede di Via Garibaldi 34 - Milano

Ieri, per festeggiare il compleanno di mia figlia, abbiamo deciso di fare qualcosa di alternativo, per non andare in un ristorante cinese, come da tradizione.
Nell'andare a zonzo per siti, aveva scoperto l'esistenza di una catena di burgerie completamente vegane, dai burger ai dolcetti. Così dopo un'attenta analisi del menù, abbiamo deciso di provare.
Siamo andati allo shop di Corso Garibaldi, perché facilmente raggiungibile con il passante, in maniera molto ecologica.
Il posto non è grandissimo, penso poco più di 20 coperti, arredato in maniera molto psichedelica, da figlio dei fiori, come intenzione del fondatore. Sul soffitto sopra il nostro tavolino, era disegnato il sottomarino giallo dei Beatles.
Spicy Cecio e Patatas
I panini vengono serviti in un cestino in legno per la frutta. Come potete vedere dalla foto, il panino è giallo, colorato con la curcuma. Di fatto una particolarità è proprio il colore che cambia con il tipo di panino ordinato. Il mio, un Spicy Cecio, era giallo, quello di mia figlia, un Flower Burger, era violetto. La colorazione è ottenuta con prodotti naturali. Come detto il giallo è curcuma, il violetto è ottenuto con estratto di carota nera o ciliegia per il rosa. E' un'originalità che può piacere.
L'ordine può essere fatto come burger singolo o menu. Le patate sono in due versioni, una base con prezzo compreso nel menù ed una più raffinata, che richiede un piccolo supplemento. Nella lista sono previsti anche degli appetizer, dolcetti, birra o acqua.

Il soffitto psichedelico
Il locale è tranquillo e, quando siamo andati noi, silenzioso, senza musica di sottofondo.
Il personale è molto gentile e paziente. Noi abbiamo fatto un po' di casino con l'app, per avere il burger omaggio per il compleanno ed i punti sul conto.
Visto che non mi faccio mai i fatti miei, ho fatto una piccola inchiesta sul traffico degli impiegati nei mezzogiorni feriali. Per quando sono in centro, potrebbe essere un'ottima idea per un pasto veloce.
Flower Burger è una iniziativa avviata nel 2015, con l'intenzione di essere il primo fast food al mondo, ad avere una proposta culinaria 100% vegan con la inequivocabile specialità - burger colorati. Oggi si è diffusa in Italia con 21 locali, 1 ciascuno per Francia, Inghilterra ed Olanda. L'obbiettivo di questa catena è di offrire un'esperienza culinaria aperta a tutti i gusti, in ambienti allegri e rilassanti.
Giudizio finale è provarlo di sicuro con spirito aperto e di condivisione. Approvato!!!

Il biscottino