29 luglio 2017

Ubriachi a bordo

Il 23/7 ho pubblicato un post dal titolo "Un supermercato volante", dove commentavo un articolo del Corriere Online, su come potesse essere l'esperienza di un volo Ryanair.
Nei miei commenti citavo dei casi di ubriachi tra i passeggeri. Oggi, sempre sul Corriere Online, vi è un filmato su cosa è successo a bordo del volo Liverpool - Alicante, a causa di alcune passeggere alticce.
Gli assistenti di volo non hanno potuto che applicare i regolamenti, i passeggeri ubriachi, drogati o con  evidenti segni di malattie infettive vanno fatti sbarcare.
Quindi se avete bevuto evitate di salire su di un mezzo pubblico!

Bibliografia:

28 luglio 2017

Milano torna all'antico?

Beppe Sala non è certo delle stesse mie idee politiche, ma lo avrei votato di sicuro.  Nonostante gli scandali che sono venuti dietro, come Commissario Straordinario di  EXPO ha operato bene, portando al successo l'esposizione.
Ora come Sindaco di Milano ha preso delle decisioni molto discutibili, ma anche alcune atte a lanciare Milano nel turismo mondiale.
In questi giorni si è incominciato a parlare dell'intenzione di riaprire i Navigli, interrati nel periodo fascista, per creare delle nuove vie, nel centro di Milano. In effetti si vuole riportare Milano ad essere una piccola Venezia, come era sino alla fine del XIX secolo. 
Entro il 2022 si vogliono riaprire i primi 2 Km di canale. Ma come si porterà l'acqua? Non possiamo certo sterrare via Melchior Gioia! Da Cassina de' Pomm al Tumbun de San Marc si vuole realizzare una tubazione di circa 2 metri di diametro, per portare l'acqua a Porta Nuova ed in piazza Cavour. Anzi in questa piazza si vuol realizzare una piccola spiaggia.
Da qui, lavorando in sinergia con i cantieri del Metro 4, si continuerà lungo la circonvallazione interna sino alla Conca dei Navigli ed al salto di Viarenna.
A seguito delle recenti sentenze giudiziarie, i barconi dei bar ancorati lungo il Naviglio Pavese, dovranno andare via, liberando il canale. Si potrà tornare a pensare ad una navigazione commerciale dalla Svizzera a Venezia.
A dir la verità, parlando di uso commerciale dei Navigli, nei  miei ricordi di bambino rimangono i barconi carichi di sabbia, che arrivavano in Darsena. Su quei barconi sono arrivati i marmi di Candoglia per il Duomo e la sabbia per i cantieri edili della ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Stiamo a vedere se le date annunciate saranno mantenute.

Bibliografia:
  • Per l'articolo del 27/7/17 sul Corriere Online, clicca qui.
  • Per l'articolo del 28/7/17 sul Corriere Online, clicca qui
  • Per la pagina "I Navigli", clicca qui.

25 luglio 2017

Perché si usa il Latino se non lo si studia più?

Questa è la battuta dell solita ascoltatrice di quei programmi strappalacrime e diseducativi, trasmessi da certi canali TV. Ovviamente quando gli è capitato un programma di livello superiore, si è trovata spiazzata, non capendo l'intento educativo.
La base del contendere sono una parola di latino maccheronico ed una frase di Cicerone. Il colpevole è un incolpevole opinionista che per rendere conto della deriva dei costumi e della società moderna, si è richiamato alle orazioni di Cicerone, ripetendo più volte la frase "O tempora o mores". La giornalista, che conosce bene il livello culturale di certi ascoltatori, dimostrando di aver studiato il Latino o che, almeno, abbia letto "I Promessi Sposi", ha fatto notare che gli spettatori possano non capire il suo "Latinorum".
In effetti aveva ragione! La signora che, avendo un quarantina d'anni, dovrebbe avere una minima  conoscenza del Latino, ha mandato avanti il nipote per chieder lumi. Ovviamente il povero nipote aveva letto a scuola "I Promessi Sposi" e sapeva tutto sul "Latinorum", ma è miseramente cascato su Cicerone.
Più volte ho lamentato certe carenze dell'attuale scuola italiana, ma a Roma pensano che questa sia la "buona scuola".
Per fare più in fretta riporto la spiegazione fatta dalla Treccani, che risolve la questione in poche righe.

Il Vocabolario Treccani scrive:
latinòrum s. m. – Parola formata popolarmente con la desinenza -orum del genitivo plur. latino per indicare spreg. o scherz. il latino, quand’esso non è inteso o è adoperato da chi non vuole farsi intendere (e con questa accezione può indicare un discorso anche non latino ma costruito con parole intenzionalmente oscure, involute o troppo tecniche). È nota soprattutto per la frase pronunciata da Renzo nel capitolo II dei Promessi Sposi, quando don Abbondio gli enumera in latino gli impedimenti dirimenti: «Si piglia gioco di me?» interruppe il giovine. «Che vuol ch’io faccia del suo latinorum?» (Manzoni).
o tempora, o mores! ‹... tèmpora ...› (lato. «o tempi, o costumi!»). – Celebre esclamazione di Cicerone, da lui ripetuta in varie orazioni (la prima volta nelle Verrine) e divenuta proverbiale per rimpiangere le virtù passate e deplorare la corruzione imperversante nella propria epoca: oggi è spesso ripetuta in tono scherz. o bonariamente polemico.
Per finire invito a vedere più programmi di divulgazione e telegiornali. Non per altro un po' di cultura generale non fa certo male, non ne è morto mai nessuno.

Bibliografia:
  • Per la pagina Wikizionario su "Latinorum", clicca qui
  • Per la pagina Wikipedia su "O tempora...", clicca qui.

23 luglio 2017

Un supermercato volante

Oggi il Corriere On line ha pubblicato un articolo molto simpatico sulla tipica esperienza di volo con la Ryanair. Due giorni fa ne era uscito un'altro di più ampio respiro, ma non sono riuscito a rintracciarlo.
Il cronista ha dato una rappresentazione spiritosa di cosa va incontro il passeggero nel corso di un volo low cost, dimenticando di annotare che anche su altre compagnie come Wizz Air o Vueling non cambi molto. Con Easy Jet è peggio!
Il titolo è la definizione che mia figlia ha dato dopo il suo primo volo con Ryanair. Non si può dir altro che ha ragione. Tra fast food, saldi, offerte speciali e gratta e vinci, sembra proprio di essere all'Esselunga. Bisogna dire che il caffè che servono, si fa bere, molto meglio della risciacquatura di piatti servito da Lufthansa o Alitalia. Costicchia un po', ti chiedono € 2,50 per tazzina.
Approposito del gratta e vinci, bisogna dire che i fondi raccolti vanno veramente ai vari enti, come l'Ospedale Infantile Meier di Firenze, citato nell'articolo. Anche i premi sono reali. La moglie di un mio cliente ha vinto una FIAT 500 Abarth, su un volo Bergamo - Barcellona. Peccato che era targata Irlanda. Un mio amico ha vinto tre biglietti A/R sulla stessa rotta. Gli è andata di lusso, dato che la rotta Bergamo - Londra Stanstead la fa una volta al mese.
Dai post passati, avrete letto che a volte succede di peggio. Dal porcellino d'India clandestino, al passeggero palpeggiatore di Hostess, passando attraverso vari ubriachi.
Io ho trovato un metodo per sopravvivere al volo. Dormo dal decollo all'atterraggio!

Bibliografia:
Per l'articolo del Corriere Online, clicca qui.

21 luglio 2017

I segni zodiacali - Leone

Immagine tratta da http://www.segnizodiacalidate.it/
Siamo al quinto segno dello Zodiaco, seconda puntata della serie di post su questo blog.
Segno di Fuoco che va dal 23 Luglio al 22 Agosto. E' un segno maschile governato dal Sole, la sua qualità è Fissa ed il segno opposto è l'Acquario.
Il colore del segno è Oro, La pietra portafortuna è il Diamante ed il giorno fortunato cade la Domenica.

Simbolo del segno
"L'oroscopo di La Repubblica" lo definisce così:
Il segno del Leone, come il suo animale simbolo, è estremamente sicuro di sé, in una misura tale che gli si attribuiscono tratti di regalità. Ha una fierezza che lo connota in maniera inconfondibile.
Può considerarsi, come l'’Ariete, un segno molto dinamico e virile. Rispetto all'’Ariete, tuttavia, è meno impulsivo e riesce a esprimere le sue energie in maniera calma, mai ansiogena.
Dal ’alto della sua regalità, il Leone si può permettere di essere generoso, o addirittura magnanimo. Da notare che non è mai chiaro se il Leone sia generoso perché ha a cuore la persona che riceve i suoi doni, o se sta esprimendo il proprio esibizionismo. Difatti, uno dei lati tipici di questo segno è di avere la tendenza allo stare al centro dell’'attenzione, senza sforzi, in maniera del tutto naturale, come si addice a una maestà. In comune con l'’Ariete ha però una certa impazienza. Rifiuta l’'attesa, poiché si considera un regnante e vuole dominare anche sul Tempo. Governato dal Sole, non apprezza l’'oscurità.

Il Leone è inoltre estremamente coraggioso. Non prende mai però rischi solo per il brivido che ne consegue: nella sua generosità, è, semplicemente, sempre pronto al sacrificio di sé.

Il grande orgoglio del Leone può, a volte, comportare una certa ingenuità. Del resto, la vita di questo segno è legata alla maestà e alla regalità e si occupa con difficoltà delle piccolezze del mondo!

Anche in amore, il Leone è molto generoso. Difficilmente tradisce, perché è molto concentrato su sé stesso e non cade in piccolezze. In caso di tradimento subito, sa perdonare. Ovviamente, fino al momento in cui la sua regalità non viene messa in dubbio.

Anatomicamente, il segno è legato alla circolazione e al cuore oltre che, come il simbolo fa supporre, al cuoio capelluto. Alcuni ipotizzano che fra i Leoni ci siano meno calvi che fra altri segni. Ad ogni modo, il legame fra Leone e cuore è molto forte e potrebbe portare i soggetti del segno ad avere problemi cardiocircolatori.


Bibliografia:

18 luglio 2017

Napisan

Ieri ne ho scoperta una nuova! Quando parti da un aeroporto  tutti devono passare al controllo bagaglio a mano, prima di entrare nell'area sterile, lo sanno persino i poppanti. Quello che i più  non sanno, e non lo sapevo neanche io,  è che certi metal detector possano fare anche da ricerca droga. Il problema è che il naso elettronico non è così  raffinato come il naso dei cani usati dalla nostra polizia. Difatti possono dare dei falsi positivi, specialmente con vestiti lavati con saponi o additivi disinfettanti, come Napisan o Lisoform Lavatrice.
Me lo ha spiegato una doganiera polacca, che conosco da anni, da quando andavo avanti ed indietro con la macchina e lei era in forza al confine di Goerlitz. Difatti non mi spiegavo come mai a Wroclaw incappo sempre nel controllo antidroga, mentre ad Orio o Malpensa no. Così  adesso sappiamo, che è più  performante il naso del lupo nostrano, rispetto ad un naso elettronico e che è  meglio lavare i vestiti con il sapone di Marsiglia, prima di prendere un aereo.

17 luglio 2017

Nie kursuje

Il titolo in italiano suonerebbe come "Il treno non viene effettuato". Perché  il post ha questo titolo?
In Aprile ho scritto un post, in cui ragionavo sul fatto, che le ferrovie polacche stavano migliorando. A tre mesi di distanza ho dovuto ricredermi. All'andata ho dovuto affittare un auto, perché  l'ultimo treno era a mezzanotte ed ad Aprile ce ne era uno anche alle 00,45. Sempre ad Aprile avevo viaggiato con un treno locale moderno, con aria condizionata e Wi-Fi, non c'è  più neanche questo!
Questa mattina sono andato in stazione con mia figlia, per comprare il biglietto. Chiediamo il biglietto per un treno alle 15,53, ma la bigliettaia ci dice che quel treno non veniva effettuato tre giorni all'anno e che oggi era uno di quei tre. Niente male, allora un biglietto per il treno precedente.
E qui casca l'asino! La tipa batte sul PC il numero del treno ed appare la scritta in rosso "Nie kursuje". OK anticipiamo di un altro treno, ma stesso risultato.
Scaliamo ancora, nulla cambia. Proviamone un altro e questa volta il computer tira fuori il biglietto. Mia figlia chiede  alla bigliettaia che se era sicura dell'esistenza del treno. La bionda risponde scocciata che il computer dava il treno partito. Ma, penso io, data la scarsa manutenzione, un guasto può  sempre  succedere.
Comunque il treno é  arrivato, con nove minuti di ritardo, ma è  arrivato. A Brzeg sono saliti tre passeggeri con il posto già  assegnato ad altri ed il controllore si è  dovuto sbattere, per trovare un posto a  questi passeggeri in sovrappiù.
Altra curiosità  di questo treno era la numerazione delle carrozze. Il primo vagone era il numero 9 e l'ultimo il numero 15. Mancava la 13, che il personale fosse napoletano? Non é  la prima volta che vedo treni senza la carrozza 13 e 17.

Bibliografia:
  • Per il post "Le ferrovie polacche migliorano?", clicca qui.

10 luglio 2017

Wielka Woda Anniversary

Il  livello del fiume agli studi di Radio Opole
In questi giorni cade il XX anniversario della alluvione ad Opole. Dopo una settimana di piogge torrenziali il fiume Oder straripa in moltissimi punti, allagando campagne e città.
L'isola, il parco e la parte di Opole furono colpiti in maniera severa. Nell'isola l'acqua arrivò all'altezza dei primi piani delle abitazioni che, tenendo conto che l'isola è 2 metri più alta, significa una piena di 6 metri oltre lo zero idrometrico.
Lo zoo andò completamente distrutto, con la morte degli animali che non si erano potuti evacuare. I danni alle cose ed alle infrastutture furono tantissimi e molte aziende non si sono più risollevate.
Su quei giorni tragici si somo raccontate storie grottesche ed anedotti molto divertenti. Magari ci scriverò un post sull'argomento.
Quest'anno Radio Opole, unendo i suoi 65 anni, l'anniversario dell'alluvione e gli 800 anni dalla fondazione della città, ha organizzato un concerto celebrativo.
La manifestazione non ha avuto un grande seguito. Un po' per il tempo che non era dei migliori, si è andati avanti tra un acquazzone e l'altro,un po' per il genere di musica scelta. Qui il jazz non incontra molto.


Gli artisti che si sono esibiti erano bravissimi, ottimi artisti, molto conosciuti in Polonia. I due filmati riguardano gli ultimi due complessi che si sono esibiti.

09 luglio 2017

Wroclaw (Breslavia)

Il Ratusz (Municipio)
Approfittando del fatto che dovevo riportare la macchina in aeroporto, ci siamo andati a fare un giro in città.
Wroclaw è un'antica città universitaria, pari alla nostra Pavia, posta lungo il fiume Oder. E' abitata da circa 640.000 abitanti ed è la quarta città della Polonia, in quanto a residenti. E' la capitale della Bassa Slesia e sede di industrie multinazionali.
La città si sviluppa attorno ad un ansa del fiume Oder, che insieme a quattro affluenti e dei canali artificiali, forma una serie di isolotti, che sono stati la culla dell'insediamento  primordiale.

Il Rynek (Mercato)
Le origini sono dubbie. Tolomeo riporta su di una sua mappa risalente al 142 dc un insediamento chiamato Budorigum. Studi successivi attribuirono questo insediamento al circondario di Brzeg, 40 Km più a Sud.
Di sicuro esisteva nel Regno Boemo, intorno al 700 dc, dove aveva responsabilità difensive e commerciali.
Un'altra data importante per la città è stato l'anno 1000, quando venne fondata la Diocesi da parte del re Boleslao I. Attualmente la città è elevata al rango di Arcidiocesi.
La città è stata distrutta e ricostruita più volte. Incendi hanno infierito più volte, nel 1241 i Tartari la mettono a ferro e fuoco, nel 1443 un terremoto la rade al suolo e nel 1945 la resistenza tedesca contro l'armata sovietica, si risolve con l'ultima distruzione della città.

Gli isolotti ed i canali
Come ho già scritto, la parte antica e turistica della cittadina, si appoggia su degli isolotti, creati dal fiume Oder. Qui troviamo dei parchi, l'università, la cattedrale, il Rynek e la Plac Solny. In questi posti convergono tutti i turisti per i luoghi storici ed i ristoranti.
Plac Solny (Piazza del sale) è famosa per il mercato dei fiori, aperto giorno e notte. Sino all'inizio del secolo scorso, la piazza era adibita al commercio del sale, da cui deriva il nome.
Un'altra attrazione turistica da vedere a Wroclaw, sono le statuette degli elfi. Per poterli vedere, devi prima trovarli. Sono 265 sparsi per la città, negli uffici ed al vecchio terminal dell'aeroporto. Per la loro storia andate a leggere il post che li riguarda, che ho pubblicato in Aprile.

L'università
L'elfo dell'aeroporto









Un cittadino illustre è Manfred Von Richthofen, il famoso "Barone Rosso", pilota della Prima Guerra Mondiale.


Bibliografia:

08 luglio 2017

Che volo di cacca

Per evitare che la piccola Enrica, mi pare che si chiami così la piccola contestatrice, si possa lamentare ancora, ho intitolato il post di oggi "Che volo di cacca".
Che il volo fosse disastrato lo si era già capito al gate. Una marea di ragazzini urlanti che correvano e buona parte dei genitori che si lamentavano del fatto che, una volta arrivati a  Wroclaw, non ci fossero altri mezzi di trasporto pubblico  per andare a casa. Nel mio caso l'ultimo treno era alle 00.02, con l'aereo che arrivava alle 23.15. Impossibile prenderlo! Ho dovuto affittare una macchina, per arrivare ad Opole.
I ragazzini urlanti hanno creato non pochi problemi alle hostess. Saranno stati una trentina, tra gli uno ed i sei anni, più  vicini agli uno che ai sei. Metà  del volo lo abbiamo passato tra turbolenze e vuoti d'aria. Ad ogni scrollone più  forte, un bambino incominciava a frignare o ad urlare, seguito a ruota dagli altri.
Ma i problemi degli assistenti di volo non si sono fermati ai ragazzini. Alcuni passeggeri si sono tolte le scarpe con ovvie proteste dei passeggeri vicini.
Una passeggera oversize ha avuto la bell'idea, di andare in uno dei bagni posteriori, che sono più piccoli. Il risultato che l'hanno dovuta tirare fuori perché  si era incastrata dentro.
Mi dimenticavo, durante le turbolenze c'era una vecchietta si faceva le passeggiate lungo il corridoio dell'aereo. le hostess non sapevano più cosa fare per farla stare seduta. 
 Arrivati a Wroclaw e ricuperato il bagaglio, ho ritirato la macchina. Mi hanno dato una FIAT 500 color pistacchio. Ad una famiglia è  andato peggio. A loro hanno dato una Citroen C3 rosa. Certo che ci vuole una certa faccia tosta per affittare macchine di questi colori.

La foto non rende giustizia al colore.





06 luglio 2017

Contestazione

Sabato scorso ho incontrato un piccolo amico illetterato, la madre e la sorellina. Tutta una famiglia di lettori. La madre é  una di quelle signore che hanno protestato per i post sulla Litizzetto.
La bambinetta, che ha appena finito la prima elementare, ha avuto a che ridire sul titolo del post sul mio compleanno. La tipetta mi ha fatto notare che è  da maleducati dire che qualcosa é di merda. Infatti la maestra ha insegnato che questa parola "brutta e volgare", non è  per persone perbene e che va sostituita con un più signorile "cacca".
Io vorrei vedere l'insegnante in Francia. Da quelle parti ne mettono una ogni cinque parole, Vediamo se ha il coraggio di invitare la popolazione, alla sostituzione della parola. Primo poi becca qualcuno che la inviti a farla! 
Vabbene, l'anno prossimo farò un post intitolato "Un compleanno di cacca", per tener contenta la piccola pepatina.

05 luglio 2017

Perchè si dice: "Lato B"

Come sono diventati rompiballe i miei lettori. Sembrano dei pambini piccoli che continuano a dire in continuazione. "perchè... perchè...".
Questa volta si chiede una giustificazione sul perchè si dice "Lato B", quando si parla delle natiche di una donna.
Il nome viene dal B side dei vecchi dischi in vinile. Il lato B dei dischi 45 giri doveva portare un canzone che era meno importante di quella in copertina. Spesso avevano più successo di quella principale, i Beatles insegnano.
Il creatore di questo neologismo, accettato dall'Accademia della Crusca; è lo stilista Guillermo Mariotto, che ha scatenato una polemica sui criteri di giudizio, alla finale di Miss Italia del 2007. Non mi dilungo sugli argomenti portati da Mariotto che, se volete, potrete leggere sul sito www. supereva.it. Essendo in diretta su RAIUno, non poteva parlare chiaramente di natiche, sederi o chiappe delle concorrenti.
Lo sputasentenze ha ragione. Giudicando una modella o una Miss bisogna vedere anche le condizioni del fondoschiena, spesso rovinato dalle drastiche cure dimagranti.

Bibliografia:

04 luglio 2017

Perché si dice: "E' una cavallona"

Il fratello maggiore di un piccolo amico illetterato, mi ha mandato un SMS chiedendo perché le donne alte bionde, vengono appellate come cavallone. Il padre e, ancor peggio, il nonno, li conosco tutti e due, non appena vedono una bionda con le curve giuste al punto giusto, sciovinano apprezzamenti simili in abbondanza. Sono i tipici cani che abbaiano e non mordono, le mogli non corrono alcun pericolo.
Il perché non lo so e non ho trovato alcunché. Il sito www.bruttastoria.it dà una giustificazione pregnante. Di seguito riporto cosa scrive:
Lo stereotipo della cavallona pare sia organizzato su due caratteristiche:
1) Fisico "cavallino". Ad es. altezza superiore alla norma, gambe molto lunghe, viso allungato
2) Supposta voracità sessuale, che sfiora l'insaziabilità.
Inevitabilmente si tratta della proiezione dei desideri e delle paure dell'etichettatore e non di caratteristiche intrinseche alla donna additata come "cavallona". Non stupisce affatto che le supposte "cavallone" siano in realtà ragazze normali, senza la celebrata predisposizione al sesso, addirittura timide.... nonostante i capelli raccolti a coda di cavallo e l'invidiabile statura!
Perché cavallona?
Il cavallo è spesso visto, nei manuali di psicologia dell'immaginario comune dell'inconscio collettivo, come simbolo della sessualità teromorfica, dirompente, e quindi estremamente appagante, e il "cavalcare può essere letto senza difficoltà come una metafora del rapporto sessuale.
In effetti questa definizione va a pennello con le sensazioni che scatenava Solvi Stubing (vedi il post di ieri), nei ragazzotti della mia generazione. Ma la cavallona non deve essere tassativamente bionda, può essere anche bruna. L'importante che il "lato B" sia tondeggiante, sodo, quasi brasiliano e posto su due gambotte lunghe.
Le signore non se ne abbiano a male di questo post maschilista e sessista, ma anche loro apprezzano verbalmente certi maschietti!

E' morta Solvi Stubing

Continuamo con i necrologi. Sempre il 3 Luglio è morta Solvi Stubing, la bionda cavallona teutonica, diventata famosa con gli spot della Birra Peroni, andati in onda nei "Carosello".
Con la battuta "Chiamami Peroni sarò la tua birra" ha rincoglionito i maschietti italiani di tutte le età.
Per i giovani italiani degli anni '70, rappresentava la donna desiderata e proibita. Per me ricordava qualcosa di familiare, specialmente quando reclamizzava "Peroni Nastro Azzurro".  Di questo ne parlerò in un altro post.
Pure lei si è fatta le ossa con il genere comico. E' apparsa in parecchi film di Ciccio e Franco o "Operazione San Gennaro" con Totò e Nino Manfredi. Nel 1976 recita nel "Casanova" di Fellini.
Grazie alla sua procacità l'abbiamo vista anche su copertine di Playmen e Playboy Italia.
Dopo l'ultima apparizione cinematografica del 2006, si occupava di promozione cinematografica e produzione di trailer destinati alla televisione.

Bibliografia:
Per l'articolo sul Corriere Online, clicca qui.
Per la pagina Wikipedia, clicca qui.



03 luglio 2017

E' morto Fantozzi

Paolo Villaggio interpreta il Ragionier Fantozzi
Continuano i lutti nello spettacolo! Stamattina ho acceso la televisione mentre facevo colazione, sul Telegiornale di RAI1, dato che "Buongiorno Regione" è finito, e la giornalista ha letto un lancio di agenzia con la morte di Paolo Villaggio.
Lui è un altro rappresentante di quella generazione di attori, nati con parti comiche al Derby Club, che hanno dato il meglio di se, con parti serie e/o drammatiche.
Di lui si ricordano i personaggi comici come il Professor Kranz, cattivissimo, sadico, quasi nazista, che esordiva con la frase "Chi viene voi adesso?". Sempre alla RAI seguirà il nevrotico Giandomenico Fracchia.
Ma la consacrazione letteraria e cinematografica arriverà con il Ragionier Ugo Fantozzi, rappresentazione dello sfigatissimo impiegatuccio italiano degli anni '60.
In teatro si esibirà con "La locandiera" di Goldoni e, con Benigni, reciterà ne "La voce della Luna" di Fellini.
E' stato anche paroliere di canzoni di successo, scritte su musica di De Andrè. La più famosa è la pluricensurata e querelata "Carlo Martello, ritorna dalla battaglia Poitiers".
E' morto di una forma di diabete, che non si è voluto curare. Bene informati mormorano che sia una scelta causata dalla morte del fratello gemello Piero, professore alla Normale di Pisa, avvenuta nel 2014.
Per me Paolo Villaggio ricorda l'epoca del liceo, la fine del boom economico e l'inizio della congiuntura. Allora c'era solo la RAI e ti dovevi prendere cosa c'era, che era sicuramente di qualità migliore rispetto ad ora.

Bibliografia: