30 novembre 2015

Luciana Litizzetto

Certo che la Litizzetto è forte. Ancor più forte è chi le scrive i testi e trova gli argomenti. Ieri sera ci siamo divertiti con la storia della ristrutturazione della casa  d'appuntamenti a Lecce. In special modo la storia delle finestre a forma di Walter, ma io, dato la professione che è stata esercitata in quello stabile, le avrei fatte a forma di Iolanda. Non trascendiamo, meglio.
Comunque io non devo essere quello abbia da ridire sull'uso a posteri di certi stabili. Vi racconto due anedotti.
La mia società possiede un piccolo monolocale in uno stabile d'epoca dietro Corso Italia a Milano. Questo palazzo, costruito nel XIX secolo, nel corso della sua storia, è stato sede dei Giureconsulti di Milano, dell'associazione avvocati, convento di clausura e, dalla prima guerra mondiale sino all'entrata in vigore della legge Merlin (1958), in casa di tolleranza.
Certo il passaggio da convento di clausura, luogo molto pio e riservato, a bordello, luogo di perdizione e sollazzi molto terreni, è un po' forte, ma se pensate alla suddivisione edile, vi rendete conto che è una quasi naturale evoluzione. Le celle delle monache non sono molto differenti dai lupanari, dove esercitare il meretricio, o a un più moderno monolocale. Cambia solo l'uso che ne fai.
Sul portone d'ingresso c'è pure il balcone della tenutaria, dove veniva mostrata la quindicina. Questo balcone non è originale, deve essere stato aggiunto durante la prima guerra mondiale, dato che ho visto una foto del 1910, quando era ancora convento, che mostra l'ingresso senza di esso.
Il secondo caso riguarda la mia famiglia, da parte di mia madre. Vi ho già detto che la mia famiglia è originaria di Taranto. In casa abbiamo dei mobili comprati da uno zio di mio nonno, derivanti dal fallimento di un bordello. Essendo ciò avvenuto prima della seconda guerra mondiale, non è conseguenza della legge Merlin. In famiglia ci siamo chiesti tutti, come fa un bordello a fallire? Lo zio come faceva a sapere che in un dato paese, vicino a Taranto, c'era un bordello fallito? Purtroppo la storia non da risposta perché lo zio si è portato il segreto nella tomba.

29 novembre 2015

Trip n° 1

Vediamo di incominciare ad elencare i trip che si scatenano in me quando sono in giro per lavoro.
Alcuni sono basati sulla mia passione per la fotografia. Non sembra, ma fare una foto con lo smartphone non è così semplice come si possa sembrare. Con il crescere dei pixel. deve crescere la stabilità della mano e la visione a priori della foto.
Devi stare molto attento se fai il primo piano di una signora, rischi di vedere tutte le rughe, le zampe di gallina o i baffi. Va bene che donna baffuta, sempre piaciuta, ma non è gentile e anche irrispettoso.
Ho in essere varie produzioni dai titoli originali, "Milano vista dai tetti" o "Come vedo un aeroporto" o "Turismo e lavoro".
Questa foto è tratta dalla collezione "Turismo e lavoro"


La foto rappresenta il massiccio del Monte Rosa visto da un tetto sito a Varallo Pombia in una giornata di vento.
In gioventù ho partecipato a numerosi concorsi fotografici, con discreto successo. Una volta ho pure vinto il primo premio.
Sono di forma realista, non mi piacciono le messa in posa, preferisco scattare proditoriamente le foto, così da cogliere la naturalità di un'espressione. Per riuscirci devi avere una discreta prontezza di riflessi e la visione d'insieme che si diceva prima.
Ogni tanto, quando mi chiama, vado a fare foto a matrimoni con un mio amico fotografo professionista. Dice che sono bravo, pur non essendo un professionista, ma che devo mettere più in posa gli sposi. Le foto di un matrimonio sono niente di più falso!
Non appena ho mezza giornata libera, organizzo le foto e le pubblico sul mio canale You Tube.

28 novembre 2015

Il titolo del blog

Lasciamo le polemiche e ritorniamo al titolo del blog "Io sono".
All'inizio volevo scriverlo con un punto interrogativo, ma "Io sono?", mi suonava da scoppiato ed ho lasciato perdere. Potrei scriverlo anche "Io sono...", che forse è più adatto. I tre puntini fanno pensare ad un qualcosa a seguire, che il carattere tipico di un blog, la sequenza di post, commenti e risposte.
L'avventura è nata, quando a mia cognata è saltato lo sghiribizzo di aprire un blog di argomento artistico e sociale. Quindi mi sono messo a studiare come si scrivesse e, soprattutto, gestisse un blog.
Prima ho fatto delle prove e poi ho provato a pubblicarlo. I risultati sono, perlomeno, strani. E' letto, ma nessuno commenta. Le visualizzazioni sono prevalentemente negli USA ed Inghilterra. Per essere un blog scritto esclusivamente in Italiano, fa pensare a connazionali colà residenti. L'unica lettura in Italia è un mio amico di Torino. Le visualizzazioni in Polonia sono di mia figlia e compagni di scuola.
Tecnicamente è poco visto da Windows, ma Ubuntu e Mac fanno la parte del leone. le visualizzazioni Windows sono fatte utilizzando Firefox, poco Explorer e niente di niente da Edge.
Per farla breve, chi legge usa Firefox e Safari ed uno sconosciutissimo Dragon. Ma chi se ne frega su come viene visualizzato.
Il prossimo passo è pubblicare delle fotografie. Penso che lo farò quando parlerò dei porcellini d'india di famiglia.


27 novembre 2015

Invidia

Ritornando al post di ieri, ho deciso che non era malinconia del crepuscolo, anche se  nel settentrione d'Italia ne soffre l'1% della popolazione. Essendo io terrunciello, non ne dovrei soffrire.
Per me è invidia per quei tecnici che lavorano meno di me e guadagnano di più. OK, la maniera di agire di questi oscuri esseri è molto discutibile, si approfittano della boccalonaggine della gente comune, come si diceva un tempo, del popolino bue e grasso.
Questa gente ha scritto in fronte "voglio essere fregato", a dir la verità è scritto in maniera più volgare, ma avrete capito. Sono persone che in un preventivo leggono solo l'ultima riga, dove è riportato il costo del lavoro. Non leggendo cosa viene effettivamente fornito, si mettono in mano a questi personaggi o a qualche extracomunitari, con le conseguenze che potete ben immaginare.
Dal mio punto di vista un lavoro va consegnato e dimenticato. Non si deve guastare il giorno dopo della scadenza della garanzia o, ancor peggio, prima.
Bisogna ricordare che il cliente contento è pubblicità gratuita, ritorna e ti consiglia ad amici. I miei clienti istituzionali sanno che la mia filosofia è il miglior risultato con il minor costo. Se ci aggiungi una discreta affidabilità, dato da componenti di qualità, arrivi a dimenticarti del lavoro. Però senza esagerare, se no va a finire come un mio impianto, che ha lavorato dall'estate 1988 a Natale 2014. Se non cadeva un ramo di un pino, chissà quanto sarebbe durato ancora.
Purtroppo chi legge tutto un preventivo è una razza in via di estinzione e non c'è nessuna organizzazione che si premura a difenderla. I giovani sono i più colpiti da questo male, che tirano dappertutto per potersi comprare i-Phone, vestiti firmati, prodotti in India con pessimo tessile e sfruttando la manodopera, spesso minorile, o comprarzi l'ultimo modello di SUV, lavandolo un giorno si ed uno no. Ma la vernice non si consuma?
Dato che anziani e giovani sono rincoglioniti dai social, semprechè non ci sia della droga e/o alcool, questi oscuri esseri vivono e si riproducono, lucrando sulle debolezze umane.
Ed io e qualche altro scemo come me, corriamo da mane a sera, per quattro sudatissimi soldi.

26 novembre 2015

Maliconia del crepuscolo

Oggi mi sono sentito veramente male, mi sa che mi è tornata la malinconia da tramonto!
Un senso di insoddisfazione che sergeva dal mio profondo, che mi impediva di vedere il meglio.
Stasera mi sono seduto sul divano dell'appartamentino, di proprietà della ditta, che, con tanta fatica, ho rimesso a posto. E' venuto veramnte bene e, quasi quasi, mi dispiace affittarlo. Ma non riusciivo a  goderne del risultato, c'era qualcosa che mi dava fastidio.  Chissà!
L'inquilino moroso, che abbiamo sfrattato, ne aveva fatto di danni. Avrò tappato non meno di 200 buchi nel muro. In certi punti del muro vi erano anche delle sostanze oleose. Alla fine ho dato 5 mani di vernice più il fondo. Ho dovuto riguardare anche l'impianto elettrico!
Dovevo essere contento del lavoro fatto e del risultato, ma non ci riusivo.

18 novembre 2015

Curriculum Vitae

Vediamo di spiegare chi sono.
Ho 61 anni, sono nato a Torino da genitori di Taranto. Vivo in un paese a 10 km da Milano, sulla statale per Torino. Sono sposato ed ho una figlia di 14 anni.
Lavoro in proprio, nel campo delle telecomunicazioni a livello famiglia o SOHO.
Nel passato ho fatto il controllo qualità in campo metalmeccanico, passando dalle centrali elettriche, nucleari e convenzionali, ai dissalatori in Golfo Persico.
Questa è la mia vita ridotta in quattro righe di testo. Magari un domani scriverò qualche altro avvenimento.

10 novembre 2015

Che indecenza!



Stasera sono intervenuto su un decoder SKY, che faceva i capricci, chiamato da un vecchio elettricista del paese.
La cliente, signora vedova, di circa 40 anni, piacente, ci ha ricevuto vestita con una minigonna in maglina e maglioncino molto aderente. Lei e le due figlie ci hanno accolti come salvatori della patria, ormai la gente non sa più vivere senza SKY. Toglili da mangiare, ma non SKY.
Dato che il mancato funzionamento, era causato dall'errato montaggio del decoder dentro la libreria nuova, l'intervento era cablare tutto di nuovo. Il sommo problema era che, la libreria, era un pezzo unico, disegnato da un noto architetto di Magenta e montata da due Moldavi. Qundi la domanda era "dove passano i cavi?"
Insomma infilati sotto la libreria a cercare i passaggi dei cavi. Intanto che si cercave di capire  dove fossero stati infilati i cavi, anche la signora si mette in ginocchio sul tappeto. Ovviamete la minigonna si è alzata sino al rinforzo del collant. Io, ormai abituato a peggior cose, non ci ho fatto caso, ma il vecchio elettricista no.
Rimesso tutto in ordine, con la signora e le signorine contente, perchè X Factor era salvo, ce ne siamo andati.
Usciti dalla villetta, il vecchio elettricista, che è anche molto religioso, incomincia a dire "Oh Gesù, che indecenza!" Ed io a cercare di fargli capire che, ormai, è quasi normale, dovrebbe girare per SKY a Milano. E poi ne parliamo!

06 novembre 2015

Nato per correre?

Forse la canzone di Bruce Springsteen può illustrare la mia vita quotidiana, correndo dietro le pazzie di certi clienti, che dovrebbero cambiare pusher!

Born to run

In the day we sweat it out in the streets of a runaway American dream
At night we ride through mansions of glory in suicide machines
Sprung from cages out on highway 9,
Chrome wheeled, fuel injected
and steppin' out over the line
Baby this town rips the bones from your back
It's a death trap, it's a suicide rap
We gotta get out while we're young
'Cause tramps like us, baby we were born to run
Wendy let me in I wanna be your friend
I want to guard your dreams and visions
Just wrap your legs 'round these velvet rims
and strap your hands across my engines
Together we could break this trap
We'll run till we drop, baby we'll never go back
Will you walk with me out on the wire
'Cause baby I'm just a scared and lonely rider
But I gotta find out how it feels
I want to know if love is wild
girl I want to know if love is real
Beyond the Palace hemi-powered drones scream down the boulevard
The girls comb their hair in rearview mirrors
And the boys try to look so hard
The amusement park rises bold and stark
Kids are huddled on the beach in a mist
I wanna die with you Wendy on the streets tonight
In an everlasting kiss
The highway's jammed with broken heroes on a last chance power drive
Everybody's out on the run tonight
but there's no place left to hide
Together Wendy we'll live with the sadness
I'll love you with all the madness in my soul
Someday girl I don't know when
we're gonna get to that place
Where we really want to go
and we'll walk in the sun
But till then tramps like us
baby we were born to run

Come scrivo un blog?

Tutto incominciò quando mi hanno chiesto come si pubblica un blog, risposi che non ne sapevo niente!
Un'oretta di ricerche ed eccomi a fare delle prove, chissà se domani avrò il tempo di portarlo avanti o se rimarrà solo un test per i clienti.