28 gennaio 2016

Il Giorno della Memoria

I miei lettori che usano altre vie, per farmi avere il loro gradimento, mi hanno chiesto come mai ho preferito il Carnevale di Viareggio al Giorno della Memoria.
Non sono un negazionista, ho conosciuto molti sopravvissuti all'Olocausto ed ho parecchi amici di religione Ebraica. Le ragioni sono state varie. I media hanno parlato abbondantemente  dell'argomento e le insegnanti dei miei piccoli amici illetterati hanno tenuto delle lezioni storiche dove, stranamente, hanno partecipato anche i compagni di altre fedi, senza che i genitori facessero storie, stile Crocefisso si... Crocefisso no...
Ma la ragione principale è che che non mi sento all'altezza, di trattare un argomento simile. Che tu lo chiami Olocausto, Shoah o più genericamente genocidio, è una trattazione di un argomento serio, di un pezzo di storia che ha segnato per sempre il genere umano.
Nella primavera del 1996 ho fatto il primo viaggio di lavoro in Polonia e il primo week end è stato dedicato alla visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Lì ho potuto toccare con mano quanto mi era stato raccontato da amici ebrei di mio padre. Non è descrivibile l'impressione che ho provato in quei posti. E' stata così forte che, nel Febbraio 1998, ho voluto tornare lì.
Il percorso che fai nel museo, ricavato nelle baracche del campo di concentramento, ti mostra tutto l'orrore di quegli anni. Le borse di cartone con il nome del prigioniero, il mucchio di scarpe e le coperte fatte con i capelli dei deportati urlano il dolore di quella povera gente.
Purtroppo il genere umano non ha imparato nulla da ciò. Srebrenica, i Curdi, gli Armeni, Darfur ed altri casi simili hanno riproposto la stupidità di queste azioni.
Andate a vedere il sito RAI dedicato, intitolato "Il Giorno della Memoria, per non dimenticare"

27 gennaio 2016

La battaglia delle arance

Questo post lo ho intitolato "La battaglia delle arance", che è l'evento più conosciuto dello Storico Carnevale d'Ivrea, che ogni anno chiude la manifestazione.

La sfilata storica
Questo Carnevale lo si fa risalire al XVI secolo, con i rioni che lo gestivano con criteri molto campanilistici di cui rimangono certi aspetti del cerimoniale. Il programma è molto fitto in special modo negli ultimi quattro giorni. Per informazione sugli eventi, consultate il sito ufficiale della fondazione.
Raccomandazione: se andate ad Ivrea nei pomeriggi durante cui c'è la battaglia delle arance, abbiate cura di indossare il cappello frigio rosso, che indica l'intenzione di non essere colpiti. In qualunque caso evitati vestiti belli o firmati.
La battaglia delle arance
Ancora oggi questo carnevale è molto sentito dagli eporediesi (nome dei cittadini d'Ivrea). In questa maniera commemorano la cacciata di un tiranno, che affamava la cittadinanza. La stura alla rivolta fu dato dal rifiuto della figlia di un mugnaio, di sottostare al ius primae noctis.
Le figure di spicco sono la Vezzosa Mugnaia ed il Generale che, con il suo stato maggiore, controlla che tutto si svolga con ordine. Altre figure sono le Vivandiere, il Sostituto del Gran Cancelliere ed il Podestà.
Nella sfilata storica potrete vedere anche le bandiere dei Rioni, gli Abbà ed i Pifferi e Tamburi.
La Battaglia delle Arance avviene tra il popolo appiedato ed gli scagnozzi del feudatario che si spostano su carri trainati da cavalli. In origine venivano lanciati fagioli e lupini dai balconi sotto cui passavano i carri. All'inizio del XX secolo le arance diventano il principale oggetto da lancio e dopo la seconda guerra mondiale, vengono date le regole tuttora applicate. Il succo dell'arancia, che sgocciola sui tuoi vestiti, vuol rappresentare il sangue versato nella rivolta medioevale e nel risorgimento.
Il video di Vimeo è un sunto delle varie manifestazioni dell'edizione 2010.


25 gennaio 2016

Il Carnevale di Viareggio

Il Re Carnevale
Le sfilate dei carri del Carnevale di Viareggio sono le più famose d'Italia e d'Europa.
La storia di questo Carnevale inizia nel 1873, quando alcuni rappresentanti della ricca borghesia viareggina decidono di girare mascherati, per protestare contro le tasse troppo elevate, tanto per cambiare!
Qui si sviluppa la tecnologia della cartapesta, che è una miscela di carta, acqua, gesso e colla. I maestri carristi viareggini sono equiparati ad artisti di alto livello. Spesso sono chiamati ad esercitare anche nel cinema o grandi manifestazioni. E' famosa la gigantesca Anita Ekberg realizzata per il fil Boccaccio '70. Il primo carro esce dal laboratorio nel 1925 con il titolo "I Cavalieri del Carnevale". Nel 2001 viene inaugurato un comprensorio dove vengono realizzati tutti i carri. Nel 2010, per problemi di bilancio, il Comune vende il comprensorio, con usufrutto alla Fondazione Carnevale di Viareggio.
Per la realizzazione dei carri, spesso famosi scrittori sono chiamati a collaborare. L'ultimo è stato il Premio Nobel Dario Fo che con i fratelli Cinquini realizza un carro sulla brutalità delle guerre sui bambini.
Silvio Berlusconi
Dario Fo
Parallelamente ci sono dei carnevali di quartiere nei cinque rioni, in cui è diviso la città.
In questo periodo vengono organizzate delle feste di beneficenza, veglioni e feste in maschera.
Il Torneo Mondiale Giovanile di Calcio, riconosciuto a livello mondiale è un'altra manifestazione del periodo carnevalesco. Da questo torneo sono usciti i maggiori campioni dei campionati europei. E' un torneo "Under 21" che ha avuto la prima edizione nel 1948. Nel 1978 ha partecipato per la prima volta, una squadra di Pechino.
Qui potete trovare anche un Museo del Carnevale, ove potrete toccare le statue in cartapesta ed imparare a realizzarle o studiare la storia di questa manifestazione.
Anche quest'anno il corso dei carri sarà tramesso dalla RAI, alle 14,50 del 9 Febbraio.
Per il programma delle manifestazioni, visita il sito ufficiale.

24 gennaio 2016

Ho vinto la scommessa

Quando ero a Opole, si stava parlando in merito alla realizzazione del filmato "Opole is also happy". Io sostenevo che era stato girato da qualcuno che sapesse usare veramente bene la Steadycam, ma i locali asserivano che fosse stato girato con degli smartphone più evoluti.
Se andate a vedere il making off di "Opole is also Happy" potete vedere che è stata usata una Steady cam. Lo dicevo io!!!
Lo sapervate che ad Opole anche le mamme sono felici?

23 gennaio 2016

Il Carnevale di Venezia

Oggi è iniziato ufficialmente il Carnevale di Venezia. E' uno dei più antichi, lo si fa risalire al 1094, ad un documento del Doge Falier. L'istituzione di un periodo, in cui il popolo si poteva divertire, anche alle spalle della aristocrazia, protetto dall'anonimato delle maschere, è da ricondurre a periodi analoghi dell'antica Roma. In questo periodo il saluto tra veneziani è: "Bongiorno Siora Maschera!" Il costume tipico è la Bauta, che è unisex, composto da una maschera bianca sotto un tricorno ed un mantello scuro.
La Bauta
Il Carnevale si svolge lungo la Riva degli Schiavoni e Piazza San Marco, ove si può assistere a spettacoli ed eventi secondo un preciso calendario. Sul sito ufficiale del Carnevale si possono trovare date ed orari, storie, anedotti ed informazioni turistiche. Gli eventi più conosciuti nel mondo sono la Festa delle Marie ed il Volo della Colombina.
La Festa delle Marie vuole essere la commemorazione di usanza in vigore intorno all'anno 1000. Il 2 Febbraio, giorno della Purificazione di Maria, sul sagrato della Basilica di San Pietro di Castello, venivano benedetti i matrimoni di dodici fanciulle, scelte
Il Volo dell'Angelo
tra le più belle e povere. Per costituire le doti, veniva lanciata una colletta tra la cittadinanza veneziana. Celebrato il matrimonio pubblicamente in Piazza San Marco, Il Doge le portava con il Bucintoro lungo il Canal Grande, verso un'altra chiesa per altre celebrazioni. Quest'anno sarà Sabato 30 Gennaio, in Piazza San Marco, ore 16,00.
Altro evento clou del Carnevale è il volo dell'Angelo o della Colombina. In un incerto anno del XVI secolo, un giovane funambolo turco, solo con l'aiuto di un bilanciere, camminò su di
La regata storica
una fune tesa tra una barca ed il Campanile di San Marco. Fu un successo tale che fu ripetuto sino al 1759, quando successe un incidente. L'evento fu sostituito con il volo di una colomba in legno che spargeva petali e coriandoli. Il nome fu cambiato in il Volo della Colombina. Negli ultimi anni  del secolo scorso fu ripristinato il Volo dell'Angelo, grazie a sistemi di sicurezza ad alta tecnologia. L'evento lo potrete ammirare Domenica 31 Gennaio alle ore 12,00.
Informazioni storiche e turistiche Le potrete trovare su Wikipedia, il sito ufficiale e pagina Facebook .
Se andate a Venezia, buon divertimento!!!


20 gennaio 2016

Carnevale

E' un periodo tipico dei paesi a prevalenza cattolica. Il nome ha una etimologia dubbia, di origine latina. Potrebbe derivare da "carnem levare" cioè "togliere la carne" o "carnem vale" ovvero "addio carne", ma sempre legato al successivo periodo di astinenza della Quaresima.
L'inizio e la fine variano con il variare della Pasqua. Nel calendario gregoriano inizia nove Domeniche prima della Pasqua e finisce il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri (Martedì grasso). Il calcolo si complica se l'anno è bisestile. Quest'anno, che è bisestile, con Pasqua bassa (27 Marzo), il carnevale inizia il 24 Gennaio e termina il 9 Febbraio. Eccezione fanno Milano e Rio de Janeiro, ove il carnevale finirà il 13 Febbraio. Ma perché quattro giorni in più?
Il perché dei quattro giorni in più del Carnevale di Rio è un semplice conto matematico. I 40 giorni di Quaresima partono dalla Domenica successiva al Mercoledì delle Ceneri, che in effetti sono 46 giorni alla Pasqua.
Il rito ambrosiano sposta il rito delle Ceneri alla Domenica e conta esattamente 40 giorni. Di qui si trova che solo il Giovedì grasso corrisponde e che ci ritroviamo con un Sabato grasso, come a Rio.
Per il carnevale lungo di Milano ci sono anche due legende. La più vecchia narra che, Sant'Ambrogio chiese ai milanesi di aspettare il suo ritorno da un pellegrinaggio, prima di iniziare la Quaresima. Il Santo arrivò il Sabato successivo al Mercoledì delle Ceneri e, non essendo iniziata la Quaresima, i milanesi folleggiarono sino a quel giorno. Un'altra leggenda narra che i quattro giorni in più, furono concessi da San Carlo Borromeo, per festeggiare la fine di una epidemia di peste.
In Italia ci sono carnevali famosi in tutto il mondo. Venezia il più famoso ed ambito, Viareggio conosciuto per i carri allegorici, Putignano ed Ivrea sede della storica "battaglia delle arance".
Nei prossimi post tenterò un trattazione dei singoli eventi carnevaleschi.
Buonanotte!!!

17 gennaio 2016

Falò di Sant'Antonio


In questo week end, c'è stato un fiorire di falò in giro per i paesini della provincia di Milano. E' un usanza vecchia e stravecchia per festeggiare Sant'Antonio Abate, che ricorre il 17 Gennaio.
A dir la verità, il reale falò cattolico è quello del 24 Giugno in onore di San Giovanni Battista, reminiscenza di una festa pagana per il solstizio d'estate, ma utilizzato anche in altre occasioni come la Candelora o Ferragosto.
Trasferendoci nelle tradizioni celtico-irlandesi, son famosi anche i falò dei monaci dell'Abbazia di San Colombano all'equinozio di primavera, per festeggiare la prevalenza della luce sulle tenebre o quelli della notte di Halloween ed il Bonfire Night al 23 Giugno.
Come dicevo, in provincia di Milano, al 17 Gennaio si organizzano i Falò di Sant'Antonio, con contorni di canti popolari, Benedizione degli animali domestici, pane e salame annaffiato da vin brulé. Dopo due anni di divieto, ufficialmente per problemi di PM10, la Pro Loco di Sedriano è stata autorizzata ad organizzare il falò cittadino.
Prima di andare avanti, devo chiarire le idee dei miei piccoli amici illetterati. Il falò di Sant'Antonio è ben differente dal fuoco di Sant'Antonio. Il primo è una festa popolare e il secondo è il nome volgare di una malattia virale della pelle, l'herpes zoster.
Il falò 2016 a Sedriano
Fatto questo dovuto chiarimento, torniamo a Sedriano. Il falò è stato preparato sul prato di via Magenta, di fronte all'ingresso principale del cimitero. Nel pomeriggio dei volontari hanno rasato il prato, mettendolo in sicurezza. Al centro è stata fatta la pira, accatastando le sterpaglie raccolte, pallet e tronchi secchi. In cima è stato issato il fantoccio di rito, appeso ad un ramo lungo. Sull'asfalto di Via Magenta, che è stata chiusa al traffico, c'era il gazebo della Pro Loco che ha offerto pezzi di panettone e pandoro, the caldo ed il vin brulè.
Mentre la legna bruciava, si è esibita la Banda Comunale, con pezzi tipici della canzone milanese.
E' andato tutto bene e la cittadinanza si è divertita, nonostante il vento gelido da Nord, che ha creato qualche problema all'accensione.


Purtroppo il video dell'accensione del falò supera i 100 Mb e non si può caricare. Vi dovete accontentare della fase finale. Se riesco a tagliarlo lo pubblico in un altro post.

16 gennaio 2016

Windows 10.... che incubo!

Ritornato dalla Polonia mi sono ritrovato con il PC che dava di matto, sino a spegnersi per sempre. Approfittando dei "fuori tutto" che imperversano, ne ho comprato uno nuovo, ma mal ne ne incorse!
Ho comprato un HP con processore quad core, 64 bit, 3.700 MHz, 4 Gb di RAM, USB 3.0 e Win 10 precaricato. Precaricato, preinstallato, ma non personalizzato.
Portatolo a casa, lo accendo facendo partire la procedura. Il marchingegno, che è silenziosissimo, incomincia a parlarmi, "Ciao, sono il tuo computer", "Aspetta un attimo", "Torno subito", "Sto memorizzando le tue scelte" ed altre amenità simili. Vabbè, un computer educato!
Finite tutte 'ste menate, incomincio ad usarlo. Dopo un paio d'ore, stavo parlando con mia moglie via Skype, il monitor si scurisce e, da quel momento, il buio più assoluto.
A sera sono andato a Rozzano, per ricuperare il porcellino d'india, dagli amici, che me lo tengono quando sono via, sicuro di dover riportare il PC al negozio, che me lo aveva venduto. Sulla via del ritorno, mi chiama l'amministratore di rete di un cliente, si parla un po' e così si cade sulla mia disavventura. Il tipo mi ha rincuorato dicendo che lui ha avuto ben 10 PC con lo stesso problema.
Mi ha spiegato che se Win 10, durante la lunga installazione, non catta giusti gli aggiornamenti o se c'è qualche calo di tensione, può dare quel problema o non partire del tutto. Mi ha istruito come brasare tutto e far ripartire la procedura, raccomandandomi di farlo di mattina presto, per la lungaggine, sperando che non manchi corrente, strada facendo.
La mattina, dopo colazione, faccio partire tutto ed esco. Tornato per pranzo, trovo il PC pronto per la personalizzazione. Di nuovo la menata "Ciao" ecc. ecc., un'altra ora di mastruzzi ed è pronto. Ormai sono quattro giorni che funziona senza problemi. Il tipo aveva proprio ragione!

Ma perché con Ubuntu tutto ciò non succede?

13 gennaio 2016

Delirio

Oggi primo giorno di lavoro dopo lungo tempo, ma voglio scappare di nuovo.
Ieri il volo di ritorno tolte le turbolenze è stato quasi tranquillo. Alcuni passeggeri, maschietti, che si lamentavano del equipaggio solo maschile. tre fustacchioni dal fisico alla Magnini (ndr. il nuotatore fidanzato della Pellegrini), qualche bambino che piangeva e la vicina di posto menagrama. Era una signora polacca, di circa quarant'anni, che volava per la prima volta e che ha recitato il rosario per tutto il volo. Non contenta, durante la discesa verso Bergamo, che sembrava essere un giro sulle montagne russe, ha incominciato ad urlare "adesso moriamo!" Un signore, chiaramente napoletano, ha incominciato a toccarsi in tutto il toccabile e lo steward che, con un polacco che faceva ridere i polli, cercava di tranquillizzarla. Un volo tranquillo, dicevo, per l'appunto.
Oggi, invece, giornata da delirio. Le solite telefonate delle massaie stressate, a cui puoi solo rispondere di cambiare il pusher e giri da fornitori con il magazzino disperatamente vuoto.
Il meglio è stato un intervento per una presunta errata installazione di una X-Box. La signora asseriva che, dopo l'installazione fatta dai figli, non si vedesse più la televisione. Arrivato a casa della signora, ho subito sentito un odore di brucio che aumentava con l'avvicinarsi alla televisione. In effetti più che di un tecnico, la signora aveva bisogno di un becchino. Non ho potuto far altro che constatare il decesso del povero televisore. Sto povero televisore era spento solo al mattino, alla notte c'era la madre che soffre d'insonnia al pomeriggio i ragazzini tornati da scuola ed alla sera il marito. Fallo per 5 anni!
Corri da Unieuro, compra un televisore con l'offerta "fuori tutto", torna indietro, montalo, avvialo, collega MySKY, TivuSat e X-Box e la madre della signora, ormai in crisi di astinenza, perché erano due giorni che non vedeva "L'eredità", si è potuta rilassare sul divano.
A questo punto è arrivato un canuto signore, che io pensavo essere il marito della madre. Niente di più errato, era il marito della signora. Dato che tutti cadono in questo inganno, mi hanno spiegato l'arcano. Il marito è vent'anni più vecchio della signora che è nata quando la madre aveva 19 anni. Quindi, se la matematica non è un'opinione, il marito è un anno più vecchio della suocera.
Lasciandovi allibiti. me ne vado a dormire.

10 gennaio 2016

Opole - Wielka Orkiestra Świątecznej Pomocy


Stasera in piazza Wolności c'è stato lo spettacolo di questa organizzazione benefica polacca. Il nome in italiano suonerebbe come "La grande orchestra per la carità natalizia". Le finalità sono varie e spaziano dalla ricerca all'assistenza dei malati pediatrici.
La Onlus ha iniziato l'attivita nel 1993 e raccoglie fondi organizzando il piu grande concerto rock polacco "Woodstock Festival Poland" (fine Luglio) ed il "Gran Finale" nelle 24 maggiori piazze polacche (prima o seconda Domenica di Gennaio). 
I concerti iniziano alle 15.00 e durano sino a mezzanotte, alternando musica, giochi ed aste benefiche. Alle 20.00 c'e' un piccolo spettacolo pirotecnico.
Eccetto il Gran Finale di Varsavia, organizzato al Palazzo della Cultura e Scienza, i concerti sono organizzati dai volontari locali.
In Wikipedia potrete trovare le finalita e la raccolta delle 24 edizioni, dal 1993 a quella di stasera.
Il sito in inglese di WOSP e' http://www.en.wosp.org.pl/

Opole - Isola

Il quartiere Wyspa in Opole
Oggi parliamo dell' Isola di Opole. All'incontrario del quartiere Isola di Milano, questo è un quartiere costruito su di un isolotto artificiale, ricavato tra un'ansa del fiume Oder ed un canale artificiale costruito nel 1894.
In polacco il nome del posto è Wyspa ed è il quartiere bene di Opole. Qui puoi trovare, oltre alla casa della famiglia di mia moglie, il Consolato Tedesco, la redazione di Nowa Trybuna Opolska e di Radio Opole, la chiesa evangelica, la torre dei Piast, lo storico Hotel Piast, il palazzetto del ghiaccio,  e l'anfiteatro.
Essendo la parte più bassa della città, nel corso dell'alluvione del 1997, fini sommersa da 4 metri di acqua.
Prima della Seconda Guerra Mondiale era il quartiere ebraico di Opole. Si possono  vedere molti ceppi che ricordano questo tragico periodo storico. 
Il quartiere e' un dedalo di tranquille vie in ciottolo o sampietrini di granito, collegate alla città da tre ponti stradali e due pedonali sul canale Młynówka, uno stradale ed uno pedonale sul fiume Oder. 
Dal Parco Nadodrzanski, posto nella parte sud dell'isola, attraversando il fiume Oder con il ponte pedonale, puoi arrivare al Giardino Zoologico, che e stato completamente ricostruito dopo l'alluvione.
Il Ponte Verde
A circa metà del canale troviamo il Most Groszowy, ora più conosciuto come il Ponte Verde. Qui i fidanzatini della città attaccano i lucchetti a memoria del loro amore. Il nome originale deriva dal fatto che era un ponte a pedaggio, 1 Grosz a passaggio appunto. Il nome moderno viene dal colore verde della vernice. E' un ponte a struttura metallica, due arcate, costruito nel 1903 a sostituzione del precedente in legno.
Nella punta nord dell'isola troviamo la torre dei Piast, un laghetto artificiale dove, d'estate, ci sono dei giochi d'acqua sòn et lùmiere e l'anfiteatro, sede del festival della canzone polacca dal 1963. In questa occasione si esibisce la crèmé della canzone polacca come Edyta Gòrniak, che è di Opole, o Maryla Rodowicz, che dall'alto dei suoi 70 e passa anni, canta e balla, dando dei punti ai più giovani.
La torre dei Piast ed il laghetto sono ciò che rimane di un castello che occupava tutta la parte nord dell'isolotto. La costruzione fu distrutta dai nazisti nel 1928.

La torre dei Piast

07 gennaio 2016

Lectio magistralis

Oggi è stata una mattinata alternativa. Una collega di mia moglie, che chiameremo Professoressa Giovanna, per il cognome non facilmente pronunciabile per noi italiani, mi ha invitato a fare una chiacchierata con gli alunni dell'ultimo anno, che hanno Italiano come seconda lingua.
Era dai tempi dell'Università della Terza Età, che non avevo più a che fare con degli alunni. Sopratutto è ben differente un pensionato italiano da un teenager polacco, alle prese con una lingua straniera.
Della III S, dove S sta per Sportowe, cioè sportiva, oggi erano presenti una dozzina di femminucce ed un solo maschietto, diciamo, beato tra le donne. Avevamo a disposizione due tranche di 45 minuti e si era stabilito di andare a braccio. Dopo il classico chi sono, siamo partiti a parlare delle usanze natalizie. Di qui, divagando, si è parlato di storia della nazione, dei dialetti, turismo ed aneddotti.
Si è perso un po' di tempo sul problema degli accenti ed un breve accenno sui problemi che può creare l'uso del congiuntivo, ormai questo sconosciuto anche dagli italiani.
Qualche parola simile che in Polacco ha un significato ed in Italiano ne ha un altro ben differente, che a volta crea dei qui pro quo divertenti.
La seconda parte è stata organizzato come question time. La partenza è stata un po' stentata, perché avevano paura di fare brutta figura sbagliando, ma si sono ripresi quasi subito. Si è ritornato a parlare di turismo, arte, cucina e Pendolino.
Spero che la scolaresca sia rimasta contenta del tempo passato insieme. Rimane da fare gli auguri per la Maturità che li attende a Maggio.
Guardate il video LO II is also happy realizzato nei locali della scuola.

06 gennaio 2016

Epifania

L'Epifania,
tutte le feste porta via.

L'Epifania o, nella dizione completa, Epifania del Signore e' la festa che chiude il periodo natalizio. E' una delle maggiori festività cristiane, celebrata in tutte le chiese e nella Anglicana. Nelle chiese che seguono il calendario gregoriano si festeggia il 6 Gennaio. Nelle chiese che seguono il calendario giuliano si festeggia il 19 e la chiamano Teofania.
Nella chiesa Cattolica e' festa di precetto.
La genesi di questa festività e' molto complessa. Papa Giulio I,  a seguito di ricerche storiche sui censimenti in Palestina e di calcoli non proprio teologici, ma ginecologici di San Giovanni Crisostomo, stabili che Gesù Cristo era nato il 25 Dicembre ed, assorbendo i riti della festività pagana del Sol Invictus, fissò l'Epifania 12 giorni dopo, quindi il 6 Gennaio. In origine non e' stato cosi semplice, perché non c'era ancora il calendario gregoriano. Nel calendario giuliano il Natale e' il 6 o 7 Gennaio, secondo se l'anno e' bisestile o no, e la Teofania il 19 Gennaio.

La Natività con i Re Magi
Nelle chiese orientali la Teofania rappresenta il battesimo nel Giordano e non l'arrivo dei tre Re Magi e della stella cometa
Come si lega la Befana all'Epifania? Una leggenda del XII secolo narra che i Magi abbiano chiesto dove fosse Gesù Bambino ad Erode ed una vecchietta. Essendo stata molto gentile i Magi la invitarono ad unirsi alla ricerca, ma donna rifiutò. I Magi partirono e lei rimase sola. Dopo un po' di tempo si pentì del rifiuto e decise di raggiungerli. Riempì una sporta di dolciumi ed uscì. Purtroppo non le riuscì di trovarli. Cosi, man mano che chiedeva informazioni, lasciava dei dolcetti ai bambini delle case a cui bussava. In questa maniera nacque la tradizione della Befana che porta dolci ai bambini per farsi perdonare del rifiuto. In epoca più tarda fu aggiunto l'uso della calza appesa all'uscio o al caminetto.
Per la stella cometa vi sono varie spiegazioni, da un passaggio della cometa di Halley, ad una congiunzione astrologica Giove / Saturno / Marte o un'esplosione di una supernova nella galassia di Andromeda. Nei testi di varie civiltà ci sono note riconducibili a questi eventi, ma nessuno può aiutare a dare una risposta sicura. L'unica certezza e' questi eventi successero tra il 7 ed il 4 a.c..


Anche questo post e' pieno di link, ma ci vogliono per qualcosa, che coinvolge storia e religioni. Per approfondire l'argomento leggi Wikipedia e Treccani

05 gennaio 2016

Befana

"La Befana vien di notte,
con le scarpe tutte rotte..."
Le altre due strofe andate a vederle su Wikipedia, perché ce ne sono alcune varianti. Con questa filastrocca iniziava lo spettacolino per il nuovo anno, quando ero alle scuole elementari. Lo ho dovuto ripetere per cinque anni!
Lasciando queste reminiscenze della mia gioventù ormai lontana, vediamo di fare l'esegesi della Befana.
Il nome Befana e' una corruzione lessicale generatesi nella lingua volgare del nome Epifania, derivato dal nome greco epifàneia.
L'origine si può far risalire a qualche secolo prima di Cristo, identificandola in una festività di genere agricolo. I Romani avevano qualcosa di molto simile all'attuale, sempre legato al mondo agricolo, che si celebrava 12 giorni dopo il solstizio d'inverno. Allora era la dea Diana a volare, dispensando fertilità e buone sementi.

La Befana preferita dai maschietti
La chiesa delle origini ha bollato l'usanza come influenza satanica e, nel Medio Evo, si identifica per la prima volta come una strega che volava di notte su di una scopa.
Epifanio di Salamina tenta un primo sdoganamento dell'usanza, dandogli un significato di lotta tra il bene ed il male, legandola alla festività cristiana dell'Epifania, fissata alla dodicesima notte dopo il Natale, ricuperando il simbolismo numerico della festività dell'antica Roma.
L'avvento del Cattolicesimo sdogana definitivamente quest'usanza, trasformando la figura femminile da strega a donna molto avanti negli anni. La morale cattolica cambia anche il significato della cenere e del carbone. Si passa da un significato di rinnovamento della vita ad una punizione per i bambini che si sono comportati male.

Befana fascista
Anche la Befana non è sfuggita agli artigli della propaganda politica. Nel ventennio Mussolini istituì la Befana fascista, in questa giornata i gerarchi distribuivano beni di consumo alle famiglie meno abbienti.
L'usanza di deporre dei regali ai piedi dei vigili urbani ha resistito sino all'inizio degli anni '60. Per insistenza dei sindacati è stata soppressa intorno al 1962.
Nel post "Tradizioni" ho scritto che mia madre il 5 sera appendeva due calze bucate. Dato che sia a me come a mio fratello interessavano solo i dolcetti, non ci siamo mai chiesti il perchè del buco. Quando ci siamo fatti gli auguri di Buon Anno, Giovanbattista, un mio amico fisico, mi ha detto che lui è stato perseguitato da una filastrocca, dove la Befana si cambiava abito ad ogni regione visitata. In Piemonte la vecchiarda indossa delle calze bucate. Che mia madre, pur essendo di Taranto, abbia utilizzato delle usanze torinesi?
Rimanendo in famiglia, si narra che mia cugina Giulia, durante una delle crisi energetiche degli anni '70 / '80, al rimbrotto di nostra nonna con minaccia di carbone da parte della Befana, abbia risposto che andava bene il carbone, così se lo sarebbe rivenduto al mercato nero!
Lo ho fatta lunga ed il post è pieno di link, ma l'argomento si prestava anche ad una trattazione più lunga. Domani vedo di fare un post sull'Epifania.
Buona Befana a tutti!

Per altre informazioni sulla Befana andate su Wikipedia o il sito dedicato a questo personaggio.

02 gennaio 2016

Opole - Errata Corridge

Bisogna fare una correzione all'ultimo capoverso del post di due giorni fa. Nel video "Opole is also happy" non c'è un'alunna di mia moglie, ma un alunno, una collega e un'ex insegnante di mia figlia con la sorella ed il vicesindaco di allora. 
Un altro video promozionale e': "Odkryj Opole", qui di conosciuto ci sono solo la ex insegnante, la sorella e l'attuale sindaco. Se conoscete qualcuno che sappia il polacco, fatevi tradurre i commenti, sono uno spasso.
Un bel slideshow della città è "Opole-Poland". E' ben fatto anche se manca qualcosina.

01 gennaio 2016

Capodanno


Dopo aver fatto gli auguri di Buon Anno a tutti i lettori, vediamo di tirare le somme di questi due mesi.
Da quando ho incominciato per scherzo, ho scritto 33 post che sono stati commentati in parte su Google+ e non sul blog direttamente.
Sulle visualizzazioni si possono notare le cose più strane. Come ho già scritto, il blog "Io sono..." e' destinato al mercato italiano, essendo scritto solo in italiano, ma ha un certo seguito sulla piazza del Nord America. Le visualizzazioni in Polonia sono generate da mia figlia, sue amiche e da alcune colleghe di mia moglie. L'Italia, dopo un certo battage di comunicazione ha ripreso quota, ma solo dopo il calcione. La conclusione e' che gli stranieri sono i più attivi, sempre che non siano italiani o prima generazione di figli di italiani. E' anche vero che lingua italiana e' più diffusa di quanto si possa pensare.
Dalla statistica tecnica si nota che i lettori usano Windows, ma non i browser Microsoft. Explorer e' solo al quarto posto ed Edge non compare proprio. Chrome, il browser di Google e' il più usato, seguito da Firefox.
Altra stranezza notata e' la corrispondenza tra le visualizzazioni USA ed il sistema operativo Android. La coincidenza fa pensare che i lettori americani usino solo smartphone, quindi leggano la versione mobile.
Speriamo che il 2016 sia un anno migliore degli ultimi! Buon Anno di cuore

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305
Stati Uniti
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88
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