13 aprile 2022

Genocidio

Ripartiamo con la ricerca iniziata ieri. Per prima cosa consultiamo il Dizionario Treccani.

genocìdio (raro genicìdio) s. m. [comp. del gr. γένος «stirpe» e -cidio: voce coniata in forma ingl. (genocide) dal giurista polacco R. Lemkin nel 1944 e pubblicamente usata nel processo di Norimberga (1946)]. – Grave crimine, di cui possono rendersi colpevoli singoli individui oppure organismi statali, consistente nella metodica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, compiuta attraverso lo sterminio degli individui, la dissociazione e dispersione dei gruppi familiari, l’imposizione della sterilizzazione e della prevenzione delle nascite, lo scardinamento di tutte le istituzioni sociali, politiche, religiose, culturali, la distruzione di monumenti storici e di documenti d’archivio, ecc.
Per prima cosa scopriamo che la parola è un composto tra una voce greca ed un neologismo inglese ed è in essere dal 1944. Ciò è già una buona base di partenza.
A dir la verità il neologismo inglese ha una base latina. Il lemma latino "Caedo" in Italiano si traduce "Uccidere", così genocidio è l'uccisione di una popolazione.
Potrà sembrare strano, ma il reato di genocidio viene riconosciuto solo negli ultimi trent'anni.
Nel Processo di Norimberga il genocidio è solo un capo d'imputazione. Le Nazioni Unite nel 1946 danno una definizione univoca di genocidio. Nel 1948 adottano una convenzione per la prevenzione e repressione.
Nel caso italiano, nel 1952 viene adottata la risoluzione 1948. Nel 1967 una legge costituzionale sancisce la estradabilità di chi è riconosciuto colpevole di genocidio.
Nel diritto internazionale entrerà solo nel 1993, dopo i processi per la guerra in Jugoslavia.
Nella storia, l'Impero Ottomano era uno specialista in genocidi. Incomincia con le azioni contro gli Hamidiani, a fine del XIX secolo. Nel corso della Prima Mondiale se la presero con gli Armeni e con gli abitanti del Ponto.
I Curdi sono i perseguitati più volte. Prima l'Impero Ottomano e poi Saddam Hussein.
Il genocidio del Ruanda porterà nel diritto internazionale il crimine di stupro, come mezzo per perpetrare un genocidio.
Ruanda, Cambogia, Darfur ed Etiopia sono esempi di genocidi contro minoranze, perpetrati da etnie al potere.
Non mi sono dimenticato dell'Olocausto. Negli anni ci sono stati molti dibattiti se è un genocidio o sterminio, io propendo per lo sterminio. I nazisti non si sono accaniti solo contro gli Ebrei, si sono accaniti anche contro zingari, oppositori, altrospondisti, e minorati.
Che sia genocidio o sterminio sono azioni da condannare fortemente, che diano un insegnamento affinchè non si debba assisterne ancora e doverne parlare.

Bibliogafia:

12 aprile 2022

Oligarchia

Ieri sera stavo commentando con amici il post sul Memoriale della Shoah. Ad un certo punto ci siamo domandati quale origine potesse avere l'etimologia di oligarchia e genocidio e quale fosse la differenza con sterminio. Di sicuro vengono dal Greco antico.
Come al solito ho consultato l'Enciclopedia Treccani, trovando questa definizione
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene; anche, il gruppo che detiene il potere in una tale forma di governo. Per estens., gruppo ristretto di persone che esercita, generalmente a proprio vantaggio, un’influenza preponderante o una supremazia in istituzioni, organizzazioni ed enti economici, amministrativi e culturali, e anche l’istituzione, l’organizzazione o l’ente retti in questo modo: il controllo totale dell’industria è ... in mano di un’o. industriale e bancaria abbastanza estesa (Piovene).
Ma nelle mie ricerche ho scoperto che la Repubblica di Firenze era una oligarchia. L'esempio tipico nella storia è Sparta, città retta da pochi rappresentanti del potere economico e militare.
Nella accezione moderna si sottintende "oligarca russo", con il significato dato da Platone "governo dei ricchi". Questi signori sono ex funzionari, che hanno tratto vantaggi economici dal disfacimento del regime comunista e dalle successive privatizzazioni.


11 aprile 2022

Perchè si dice: "All'acqua di rose"?

La locuzione "all'acqua di rose", molto usata nel linguaggio comune spesso a sproposito, riferendosi alle proprieta' di questo liquido.
Si tratta di una locuzione che trae origine dai laboratori di distillazione, nei quali si estrae l’essenza dai petali delle rose; la prima distillazione è quella più debole, che viene utilizzata per profumare l’acqua oppure come tonico per la pelle.
Quindi dire che qualcosa è "all’acqua di rose", si intende un'azione fatta superficialmente, solo per tamponare un’emergenza momentanea senza prendere alcun impegno.
Se vuoi sapere come si fare in casa l'acqua di rose e le sue applicazioni, clicca qui.

10 aprile 2022

Il Memoriale della Shoah - Milano

 

Oggi la Domenica culturale è stata dedicata alla visita al Memoriale della Shoah. Mi raccomando memoriale e non museo. Questo spazio è stato  allestito a memoria del sacrificio degli Ebrei ed altri perseguitati dal Nazismo, E' un luogo che deve far ricordare questa deportazione di  massa, che debba far pensare la gente, affinché non si possa più ripetere.

Il muro dell'indifferenza

Il memoriale è ricavato da un settore degli interrati della Stazione Centrale, originalmente destinato ai movimenti della posta e dei pacchi gestiti dalle Regie Poste Italiane, che avevano l'ufficio centrale proprio lì di fronte.
Negli interrati oltre alla posta, venivano movimentate le merci in transito da Milano. I vagoni venivano sollevati al piano binari, uno alla volta, con un efficente sistema di montacarichi. Tenete presente che il piano binari è un buon secondo piano di una casa e che gli interrati sono a livello strada.
Il binario 21 è stato dimenticato per lunghi anni, sino a quando nel 2002, un progetto incomincia a muoversi. Nel 2004 la società Grandi Stazione concede 7.060 mq necessari e nel Gennaio 2010 si posò la prima pietra dell'opera. Purtroppo nel Dicembre 2010 i lavori si interruppero per mancanza fondi.
I lavori riprenderanno a seguito di una raccolta fondi popolare ed il 27 Gennaio 2012 si apre al pubblico una prima parte significativa.
Non sto a descrivere il sito, dato che va visto scoprendo questa tragedia senza sapere prima la sua evoluzione espositiva.
Si parte dal Muro dell'Indifferenza, voluto da Liliana Segre, e si finisce al Muro dei Nomi, dove sono scritti 774 nomi, dei deportati dei primi due treni di cui solo 27 torneranno. Alla fine della guerra saranno 20 i treni partiti "per destinazione ignota".
Non mi dilungo troppo, se volete sapere di più andate sul sito ufficiale o su Wikipedia. E' gradita la prenotazione. Se prenotate, il biglietto comprende anche la visita con la guida. Sono volontarie e molto brave.

I carri merci in legno in cui venivano stipati anche 100 deportati. Queste persone viaggeranno per sette giorni, nel freddo dell'inverno mitteleuropeo, senza cibo e senza igiene.




Il sistema di traslazione e sollevamento dei vagoni. Un sistema di verricelli trascinavano i vagoni sul carrello di traslazione che si muoveva  da sinistra a destra. Quando il vagone era di fronte al sollevatore veniva trascinato sopra e poi sollevato al piano binari.

Il Muro dei Nomi con i nomi dei 774 deportati con i treni del 6 dicembre 1943 e 30 Gennaio 1944.
I nomi di chi è riuscito a tornare, sono scritti in arancione.
 
 
 
 
 
 
 
Mio nonno, che è andato in pensione da dirigente della stazione, negli anni '60 diceva che nei sotterranei della Stazione Centrale, c'era qualcosa che era meglio dimenticare. Invece è meglio non dimenticare...


Bibliografia: