28 agosto 2017

Megere.

Signore tiratevi un po' su e conservatevi meglio!
Perchè questo invito alle signore di mantenersi un po' meglio? Nei giorni scorsi sono capitato a casa di signore che, pur avendo l'età di mia moglie, sembravano più vecchie di mia suocera che, di anni, ne allinea 85.
Posso giustificare le due extracomunitarie, che arrivavano da sperdutissimi e sconosciuti villaggi delle provincie balcaniche, ma l'italiana non la giustifico proprio.
Vista così le avevo dato una settantina d'anni, con un caratterino non proprio dei migliori. quindi immaginatevi la mia sorpresa, quando leggo la carta d'identità e scopro che è una coscritta del 1965.
Gonna e camicetta abbondanti senza forma, probabilmente di una taglia di troppo. Capelli arruffati, che sono senza parrucchiere da mesi. Niente trucco.
Questi sono i tre casi della settimana scorsa, ma da quando giro per Linkem ne ho viste tante, con la sorpresa nella carta d'identità. Non penso proprio che sia una conseguenza della crisi economica, ma una forma sciatteria innata della persona. Normalmente è qualcosa di insito negli uomini, ma vedo che si sta diffondendo anche nelle donne. Da aggiungere una punta di acido nel carattere.
Quest'ultima caratteristica potrebbe derivare da difficoltà famigliari od economiche, come anche essere nativo.
Purtroppo al cattivo gusto nel vestrisi "alla moda", si sta aggiungendo la scarsa cura nei vestiti e nella persona. E non solo nelle contadinotte balcaniche.

Per evitare che qualcuno chieda che significa megera, vi allego la definizione tratta dal dizionario Treccani:
Megèra s. f. – 1. Propriam., nome (Megera, lat. Megaera, gr. Μέγαιρα) di una delle tre Furie o Erinni della mitologia classica (v. furia, n. 3 a). 2. Per antonomasia, donna di carattere aspro, litigioso e violento, per lo più brutta e vecchia, o fisicamente malmessa: quella m. di portinaia non ci ha lasciati entrare; che m. di moglie si ritrova quel poveretto!; e come epiteto offensivo: brutta m.!, vecchia megera! 3. In zoologia, farfalla della famiglia satiridi (lat. scient. Lasiommata megera), comune in Europa e in Italia, diurna, di colore fulvo scuro con due macchie circolari nere sull’apice delle ali anteriori.

27 agosto 2017

E' morto Nanni Svampa

Ieri sera ci ha lasciato anche Nanni Svampa, storico fondatore dei "Gufi", un altro gruppo che mi ha accompagnato negli anni del liceo.
Apparteneva a quel gruppo di artisti che accompagnavano l'attività da professionisti con la musica. All'incontrario di Jannacci (cardiologo) o Valdi (avvocato), non ha mai esercitato la professione di commercialista. Come era desiderio del padre, si era laureato in Economia e Commercio alla Bocconi, .
Aveva tradotto Brassens in dialetto milanese, che aveva imposto alla ribalta artistica italiana.
Sciolto il sodalizio dei Gufi, ha continuato la carriera come solista dialettale e come attore di cinema e televisione.
Va bene che girano tutti intorno agli 80, ma la generazione ruggente del Derby Club ci sta lasciando, per sempre.
 

Bibliografia:

Simbolo


In un altro post abbiamo scritto che Namaste ed Om hanno lo stesso pittogramma. Per chi non fa esercizi yoga ha un significato oscuro e misterioso
Questo simbolo che può essere semplificato come un 3 visto dal di dietro con un uncino nella parte inferiore, un puntino con un curva nella parte superiore ed un tarallo a destra.
Sul sito atuttoyoga.it ho trovato la spiegazione di tutte le parti che compongono il pittogramma.
  • La parte inferiore del 3 simboleggia lo stato di veglia, cioè quello in cui ci troviamo durante la vita quotidiana;
  • La parte superiore del 3 è lo stato di sonno profondo;
  • Il gancio nella parte posteriore significa lo stato di sogno, cioè i nostri sogni e le nostre speranze;
  • La curva sotto la puntino si riferisce allo stato di illusione, chiamato Maya. Questo stato separa il punto dalle tre curve ed è come se fosse un ostacolo che ci impedisce di raggiungere lo stato ideale.
  • Il puntino in alto invece rappresenta lo stato ideale, chiamato Nirvana, cioè la meta di ogni pratica spirituale.

26 agosto 2017

2017 - Anno del Gallo

Logo tratto da www.viaggio-in-cina.it
Nel post di ieri, abbiamo detto che lo zodiaco cinese è legato al calendario lunare ed è basato su un ciclo annuale di dodici segni.
L'alternanza in base dodici ci dice che siamo al decimo anno del ciclo attuale, quindi siamo in un anno del Gallo.
La Festa di Primavera che ha aperto L'anno del Gallo 2017 è stata il 27 Gennaio. L'annualità si chiuderà il 2 Febbraio 2018. L'elemento che lo contraddistingue è il fuoco.
Gli ultimi anni con questo segno sono: 1909, 1921, 1933, 1945, 1957, 1969, 1981, 1993, 2005, il prossimo sarà il 2029. 
Come fortuna segnaliamo i numeri 5, 7, 8 ed i colori Oro, Marrone, Giallo.
La compatibilità sentimentale è Ottima con i nati sotto il segno del Bue, Serpente. Media con Capra, Scimmia e Maiale. Complementare con Tigre e Gallo. Pessima con Topo, Coniglio, Cavallo, Cane ed un altro Gallo.
La caratteristica è la costanza ed il detto che lo caratterizza è:
"La costanza senza la mutabilità porta all'impacciatezza". 
Dato che lo zodiaco cinese asserisce che l'anno di nascita è il più sfortunato del ciclo, i nati sotto il Gallo dovranno essere molto accorti nelle nuove attività, che dovranno essere iniziate il 4 ed il 26 dei mesi 2,5,11 del calendario cinese.
Il prossimo post sullo zodiaco cinese sarà pubblicato il 30 Gennaio 2018.


Bibliografia:

25 agosto 2017

Lo zodiaco cinese o Sheng Xiao

Tratto da www.viaggio-in-cina.it
Come abbiamo già detto gli zodiaci più diffusi sono tre. L'Occidentale, di cui abbiamo analizzato i primi tre segni, Il Cinese ed il Celtico.
Da oggi e per i prossimi dodici anni analizzeremo i segni. Perché i prossimi dodici anni? Perché lo zodiaco cinese è su base annua e dodici segni denominati con nomi di animali. Come potete vedere dall'immagine, siamo nell'anno del Gallo.
Il cambio di segno non ha un inizio ed una fine fissa. Il Capodanno è legato al calendario lunare cinese e può variare tra il 21 Gennaio ed il 20 Febbraio. Quest'anno l'anno cinese è iniziato con la Festa di Primavera il 27 Gennaio e finirà il 2 Febbraio 2018.
Perché questi animali e questo ordine?
I dodici animali sono legati alla vita giornaliera dei cinesi, prevalentemente contadina, o considerati portafortuna.
L'ordine viene stabilito dallo yin e yang o pari e dispari delle loro zampe ed artigli. Il sito che ho consultato, porta ad esempio il Topo, primo segno dello zodiaco. il Topo ha due zampe anteriori e due posteriori, ma davanti ha 4 artigli e dietro cinque. Quindi il pari (yin) ed il dispari (yang) si bilanciano, ma 4 + 5 = 9 è dispari e fa prevalere la parte yang. La rarità delle combinazioni lo pongono in testa alla lista. Poi gli animali sono posti con un'alternanza del loro yin e yang.
La tradizione ha dato anche un significato augurale e simbolico ad ogni animale ed una compatibilità sentimentale.
Facciamo un esempio con me e mia moglie. Io sono nato nel 1954 e sono un Cavallo, che ha come caratteristica la lungimiranza. Mia moglie, nata nel 1964, è un Drago con caratteristica la forza. La compatibilità sentimentale è media.
Mia figlia è nata nel 2002. 2002 - 1954 = 48 che corrisponde a 4 x 12, quindi è un altro Cavallo. Bisogna dire che a lungimiranza sta meglio di me.
Un altra caratteristica dello zodiaco cinese sono i cinque elementi. Legno, Fuoco, Terra, Matallo ed Acqua si alternano ogni due anni, dando caratteristiche diverse. Il biennio 2016/2017 è sotto gli gli influssi dell'elemento Terra.
Chiaro? Mica tanto!
Domani parleremo del 2017, anno del Gallo.


Bibliografia:

23 agosto 2017

Il mantra Om


Om è la romanizzazione della parola sanscrita AUM, mantra con cui si iniziano e si finiscono gli esercizi yoga.
Essendo molto semplice, per noi occidentali, può essere cantata o mormorata da chiunque che voglia attrarre o concentrare le energie spirituali, trovando un grande beneficio mentale e corporale

Più di quarant'anni fa, per rilassarmi, ho seguito delle lezioni di yoga. Il  trainer ci faceva sedere per terra nella figura del loto, con pollici uniti con gli indici, le rimanenti dita aperte leggermente piegate, gli avambracci appoggiati alle ginocchia e pronunciavamo in coro la sillaba sacra.
Nella tradizione Yoga ed Induista, Om è considerato il "Suono primordiale", che esistendo prima del "Grande boom", racchiuda in se le energie universali che hanno permesso la formazione dell'universo
Parliamo di sillaba sacra AUM, ma effettivamente sono tre sillabe pronunciate ed una silente. Questa sillaba sacra non ha un significato univoco, ma ne può avere ben quattro.
Vi riporto cosa trovato nel sito atuttoyoga.it:
Se si considerano i vari livelli di coscienza:
  1. La prima sillaba A rappresenta la veglia;
  2. La seconda rappresenta il sonno;
  3. La terza M rappresenta il sonno profondo;
  4. La quarta sillaba, quella silente, cioè il silenzio che c’è tra una la recitazione del mantra e l’altra, rappresenta uno stato che trascende gli altri tre, che in sanscrito è chiamato turiya.
Se invece si considera l’energia, ogni sillaba rappresenta uno dei 3 guna (le energie materiali che influenzano la vita di tutti gli esseri viventi).
  1. A rappresenta tamas = ignoranza, inerzia, oscurità;
  2. U rappresenta rajas = dinamismo, attività, passione;
  3. M rappresenta satva = luce, verità, purezza;
  4. Il suono silente invece rappresenta la coscienza pura, uno stato che trascende i tre guna.
Se invece si pensa alle divinità indiane:
  1. A rappresenta Brahma, il creatore;
  2. U rappresnta Vishnu, il conservatore;
  3. M rappresnta Shiva, il distruttore;
  4. Il suono silente invece rappresenta la realtà oltre le divinità.
Se invece vengono considerati gli stati della vita:
  1. A rappresenta il presente;
  2. U rappresenta il passato;
  3. M rappresenta il futuro;
  4. Il suono silente invece rappresenta la realtà che va oltre il tempo e lo spazio.
Quest'ultima considerazione ci può ricollegare a "Panta rei", cambiano il divenire della realtà, con il divenire della vita.
Concludendo. Dopo aver ascoltato la canzone di Francesco Gabbani, bisogna raccogliere le energie dell'universo e divine, per poter interpretare il testo.


Bibliografia:

22 agosto 2017

I segni zodiacali - Vergine

Immagine tratta da http://www.segnizodiacalidate.it/
Siamo arrivati a parlare del sesto segno dello zodiaco, la Vergine. Il periodo è dal 24 Agosto al 22 Settembre, quindi è un segno di fine estate.
E' un segno Femminile governato da Mercurio. La sua qualità è Mobile e l'elemento Terra. Il colore della Vergine è il grigio, la pietra lo zaffiro e Mercoledì il giorno fortunato. I Pesci sono il segno opposto.



Il simbolo della Vergine
"L'oroscopo di La Repubblica" lo definisce così:
Il segno della Vergine è votato alla conservazione, essendo l’'ultimo segno del ciclo primaverile - estivo. Sono persone molto esperte in qualsiasi compito che implichi una certa abilità tecnica. Le persone della Vergine hanno una ’assoluta fiducia nei mezzi meccanici, che sanno maneggiare come nessun altro segno.
Gli individui della Vergine, alle volte, operano una vera e propria “caccia all’'errore”: sono quasi ossessionati dai canoni estetici e amano molto le regole, che considerano indispensabili per il corretto fluire delle cose. E'’ da questa caratteristica che nasce il mito della puntigliosità delle Vergini: in realtà si tratta di una precisione assoluta, di un metodo che nessun altro segno è all'’altezza di seguire, che le Vergini considerano indispensabile affinché le cose vadano per il verso giusto per l’'intera collettività. Questa attenzione ai particolari è rivolta tuttavia molto più alle faccende quotidiane che ai piani ad ampio respiro. Per questa motivazione, può succedere che le persone della Vergine non siano capaci di fare grandi progetti e si appoggino ad altri segni, per farli.
Un'’altra caratteristica che viene riconosciuta alla Vergine, è quella di non saper accettare le critiche. Per quanto riguarda invece una presunta tirchieria, si tratta di una ’illazione infondata. Al limite, la persona della Vergine non riesce a vedere i risultati a lungo termine di certe scelte economiche, ma non è per nulla avara.
Per quanto concerne i sentimenti, le persone della Vergine non si danno, quasi mai completamente, essendo molto concentrate su aspetti dell'’esistenza che considerano meno “frivoli” dell’'amore. Quando cedono, amano circondarsi da partner che siano sempre all'’altezza delle proprie aspettative: devono essere ordinatissimi nell’'aspetto e avere una bella presenza.
Anatomicamente, la Vergine rappresenta la parte inferiore dell’'addome, quindi i reni e l'’apparato digerente. Per questo motivo, ha bisogno di idratarsi in maniera superiore agli altri segni, nonché di avere una dieta particolarmente ricca di fibre.

Bibliografia:

21 agosto 2017

Io sono il più famoso

Cercando il materiale per il post di domani, sul segno della Vergine, mentre ero sul sito paginainizio.com sono andato a vedere la pagina dei personaggi famosi nati sotto il segno del Cancro ed ho scoperto alcune cose interessanti.
La prima è sul giorno 28 Giugno. in questo giorno sono nato io (1954), Pirandello (1867) e Mennea (1952). Ciò mi va bene.
Quello che non mi va bene che alcune persone, che non mi stanno molto "simpatiche", sono nate sotto il mio stesso segno. Passi Angela Merkel, ma non Beppe Grillo e Luigi Di Maio.
Non voglio e non posso fare commenti politici, ma essere in compagnia di queste due persone non mi va proprio.
Sempre in questa pagina ho trovato una cosa strana, Giorgio Almirante è classificato come "Grande del passato" e  non come "Politico".

Bibliografia:
Per vedere la pagina citata, clicca qui.

19 agosto 2017

Occidentali's karma - testo

Ieri sera ero nell'Eurospin di Bareggio per comprare la cena ai porcellini d'India, quando una signora ha urlato: "Signor Blogger si fermi, per favore!". Era la madre di un PIA di prima generazione.
Tutto quel casino solo per chiedere, se posso pubblicare il testo della canzone di Gabbani. Le piace il ritmo, ma non ha mai seguito il testo.
Eccola accontentata. Ho fatto di più aggiungendo anche l'elenco dei post.


Se volete scaricare il PDF, cliccate qui.

Bibliografia:


18 agosto 2017

1, 1.000, 10.000

I soliti culturalmente impegnati faranno notare che la novella di Pirandello ha come titolo "Uno, nessuno, centomila", ma lungi da me paragonarmi ad esso, volevo solo copiare l'idea per il titolo di questo post.
Dieci minuti fa, mentre stavo analizzando le statistiche, ho visto comparire il fatidico numero. Ragazzi, nel mio piccolo, 10.000 visualizzazioni in meno di due anni è un successo assai gratificante.
Cosa rappresenta per me il titolo?
  • 1 - La sorpresa che qualcuno mi abbia letto.
  • 1.000 - La soglia psicologica, passata quando non ci speravo più.
  • 10.000 - Le visualizzazioni in 22 mesi.
In questi mesi abbiamo avuto il cambio generazionale dei PIA. I genitori che fanno pure domande, fermandomi al supermercato. Nessuno più protesta per alcune interperanze verbali. Tante stranezze.
C'è da ridere, ma il post più letto in assoluto è "Come si va da IKEA", che resiste da quasi un anno. Infatti è stato pubblicato il 22 Agosto 2016 e nel giro di una settimana è balzato in testa alla Top 10.
I commenti arrivano in tutte le maniere, ma non in coda ai post. I lettori non si offendano, ma mi devono spiegare perchè si vergognino a commentare i miei post, ma non si vergognano a scrivere stronzate su Twitter o Facebook? Lasciamo perdere!
Adesso inizia la corsa verso gli 11.000.
Grazie a tutti!!!

Mantra

I mantra per il benessere del corpo
Questo argomento ho deciso di dividerlo in più post data la sua complessità.
La definizione di mantra è:
Un mantra è la combinazione di sillabe sacre che formano un nucleo di energia spirituale e che funziona un po’ come un magnete per attrarre, o se preferisci come una lente per concentrare, le energie spirituali. Questi sono di grande beneficio sia per il nostro corpo che per la nostra mente e possono essere cantati, ripetuti sottovoce oppure anche mentalmente.
Anche questa parola deriva dal Sanscrito manas + krt = pensiero che agisce. A dir la verità dovrebbe essere usato il verbo man e non la parola manas, ed il significato cambia in pensare che agisce, ma in Italiano suona male.
Per certe religioni orientali, l'etimologia più tradizionale man (manas) + tra = pensiero che protegge, è più consona al suo esercizio.
E' qualcosa di tipico delle religioni originate in India, ma è il Buddismo che lo ha fatto diffondere in Oriente, verso il Tibet, Cina e Giappone. Le pratiche yoga lo hanno introdotto in Occidente, all'inizio degli anni '60
Come avete visto il mantra è una preghiera  molto ermetica, da ripetere più volte al giorno secondo una precisa liturgia. Volendo ben dire, lasciando perdere il poco ermetismo delle preghiere che lo compongono, il Rosario potrebbe essere considerato un mantra. 

Bibliografia:

17 agosto 2017

Namastè

La piccola lontra vi saluta
Andiamo avanti a spiegare le parole "strane" nella canzone di Francesco Gabbani. Oggi tentiamo di spiegare che cosa è il Namastè.
E' il saluto tipico in India e Nepal, che si è diffuso nell'Australia meridionale e nelle comunità New Age europee. Il nome deriva dal Sanscrito namas + te = mi inchino a te, nel intento di rispetto verso una divinità o altrui persona.
La gestualità del namastè è molto semplice e conosciuta da tutti. Devi unire le palme delle mani, facendo un angolo retto con gli avambracci, tenendo i gomiti larghi. Devono essere all'altezza del petto ed il capo deve essere leggermente inclinato in avanti.
Esistono delle varianti con le mani all'altezza della fronte o della bocca, ma il significato rimane lo stesso.
Il namastè con le mani all'altezza della fronte è tipico nelle comunità yoga. Negli anni sessanta Maharishi Mahesh Yogi, teorico della meditazione trascendentale, più conosciuto come il guru dei Beatles, lo ha fatto conoscere al mondo. 
Nelle sedute di yoga, il namastè è una specie di sciogliete le righe al termine degli esercizi. Spesso viene usato anche in apertura per saluto ai partecipanti.
Il simbolo del namastè è lo stesso del mantra Om. In un altro post proverò a spiegare il significato, che è molto interessante.

Il pittogramma di namastè
Chiudiamo con un pensiero del Mahatma Gandhi.



Bibliografia:

13 agosto 2017

Nirvana

Dato che ieri abbiamo parlato del karma, oggi dobbiamo parlare di un altra parola della canzone di Gabbani. Il nirvana è legato strettamente al karma, dato che è il premio ad una persona con il debito karmico positivo.
Il nirvana è un concetto basico delle religioni orientali, il Buddismo ed il Giainismo. In seguito sarà introdotto anche nell'Induismo.
Il concetto di nirvana cambia con le varie scuole religiose. I principali sono "Estinzione" da nir + va = cessazione del soffio e "Liberazione" nir + vana = libertà dal desiderio.
Nel Buddismo, il nirvana è il fine ultimo dell'esistenza, la liberazione dal dolore. Essendo un concetto puramente filosofico, viene descritto con parole negative. Non potendo parlare di quello che è, si parla esclusivamente di quello che non è.
Nell'Induismo si raggiunge il nirvana quando si estinguono i desideri mondani e ci si libera dalle illusioni terrene.
Nel Giainismo il nirvana si raggiunge con pratiche di rilassamento, alla ricerca dell'essere non essere, con l'obbligo della ricerca della verità nel divenire.
Dato il testo della canzone, presumo che il nirvana citato sia quello della religione Giainista. Si parte con il dubbio amletico di essere non essere e si finisce con il mantra yoga "Om". La ricerca della verità nel divenire lo lega anche alla filosofia eraclitea di panta rei.
Il Vocabolario Treccani scrive:
Nirvana s. m. [dal sanscr. nirvāṇa «estinzione»], invar. – Nel buddismo, stato perfetto di pace e felicità, culmine della vita ascetica, che consiste nella estinzione dei desiderî, delle passioni, delle illusioni dei sensi, e quindi nell’annientamento della propria individualità. In senso fig., più genericam., stato di beatitudine, di appagamento, di puro godimento spirituale: a me in quel n. di splendori e di suoni avviene e piace di annegare la coscienza di uomo (Carducci); si sarebbe perso nella corrente dell’esistenza, nella fusione senza intermediari in Dio, nell’amato nirvana (Pietro Citati). In psicanalisi, principio del n., la caratteristica tendenza della psiche ad abbassare, fino a ridurla a zero, la tensione provocata da ogni genere di stimoli, come se, per un suo istinto di morte, desiderasse di conseguire la stasi del mondo inorganico.

Bibliografia:

12 agosto 2017

Karma

Andiamo avanti ad analizzare il testo della canzone di Gabbani. Oggi tenterò di spiegare che cosa è il karma.
Il karma è un concetto fondamentale di molte religioni orientali come l'induismo ed il buddismo. La parola sanscrita da cui deriva karma, si può tradurre come agire, con un senso di azione dell'essere vivente intelligente. L'azione spinta dalla volontà, con il principio di causa effetto, vincola l'essere vivente, capace di emozioni, al "Samsara", il ciclo di vita, morte, rinascita.
Il karma sarà positivo se il comportamento è retto ed onesto. Se il comportamento è dissoluto o non etico, il karma sarà negativo.
Questa è una spiegazione molto ridotta, proprio all'osso. Per saperne di più leggete gli articoli che suggerisco nella bibliografia.
Il Vocabolario Treccani scrive:
karma (o kàrman) s. m. [dal sanscr. karma, karman, indost. karm], invar. – Termine che, nella religione e filosofia indiana, indica il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, che influisce sia sulla diversità della rinascita nella vita susseguente, sia sulle gioie e i dolori nel corso di essa; sinon. quindi di «destino», concepito però non come forza arcana e misteriosa, ma come complesso di situazioni che l’uomo si crea mediante il suo operato.
Io penso che il titolo voglia indicare lo stile di vita delle popolazioni occidentale, che non pensa alle conseguenze delle proprie azioni. Dato che questo stile di vita genera un karma negativo, si vivranno delle situazioni di disagio nella vita attuale attuale e nella futura, sempre che crediate nella reincarnazione.
Con una situazione negativa, il debito karmico non si estinguerà mai e non si potrà accedere al Nirvana.

Bibliografia:

09 agosto 2017

Panta rei

La frase completa attribuita ad Eraclito è:
"Panta rei os potamos"
che si traduce dal greco come:
"Tutto scorre come il fiume"
La frase é  stata attribuita ad Eraclito, ma non se ne trova tracce nelle sue opere. Bisogna dire che rappresenta molto bene il tema sul divenire, caro a questo filosofo. Difatti se ti bagni due volte nello stesso fiume, non sarà mai uguale, perché lo scorrere dell'acqua avrà portato via tutto.
Il verso della canzone di Gabbani recita: "Comunque vada, panta rei / and singing in the rain", non ha un senso compiuto e sta in piedi solo grazie alla quasi rima tra rei e rain.
Tentiamo di dare una spiegazione a questo accostamento. So di già  che farò  accapponare la pelle a parecchi puristi, ma chi se ne frega!
Per la scuola eraclitea l'eterno divenire della realtà  è  paragonabile ad un fiume che sembra sempre uguale, ma che cambia in continuazione trasformandosi e rinnovandosi. Lo abbiamo visto prima.
La canzone di Gene Kelly, nell'omonimo film, é  un inno ad essere felici anche in condizioni non proprio ottimali. Canta il suo amore e la sua felicità  anche se piove e le nuvole persistono. Anche se andiamo a leggere la trama del film, storia di un amore non corrisposto e del suo contrasto con un altro amore, non si capisce su che base sia fatto l'accostamento.
Estendendo l'analisi ai tre versi precedenti si può capire che l'accostamento è fatto solo per doveri di rima:
"AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)"
Si cerca una storia con un finale notevole, ma se si utilizzava il finale di "Via col vento":
"Domani è un altro giorno"
Avrebbe salvato il nesso con il concetto filosofico, ma mandando al diavolo la rima.

Bibliografia:

08 agosto 2017

Malaga - L'immersione nella cultura Spagnola

Dopo quasi quattro mesi di attesa, finalmente pubblico il post sul mio viaggio in Spagna. Prima di partire speravo che il viaggio finisse al più presto possibile, però dopo mi sono resa conto, che tranne alcune inconvenienze, la gita è stata molto affascinante e divertente.
Facciamo il punto sulla trasferta. Il punto d'incontro era (come l'anno scorso) dietro il Biedronka di Via 1 Maggio, però questa volta non alle 15, ma addirittura alle 4 di mattina! Dopo mezz'ora di ritardo partiamo per Breslavia/Wrocław. La distanza tra queste due città è di più o meno 100 km, quindi ci abbiamo messo 1h 30' per arrivare in aeroporto.

Centro di Malaga 
Qui incomincia la storia. Arrivati a Breslavia, la "tutor teacher" ci ordina di scendere dal pullman. Guardo intorno e mi rendo conto che non siamo arrivati al terminal del nuovo aeroporto, ma abbiamo parcheggiato vicino al vecchio terminal. Ovviamente vado subito dalla signora e le spiego la situazione, quella mi guarda con un sguardo "Io ho sempre ragione" e scende. Non dicendo più niente, la seguo. Come vi potete immaginare avevo ragione sul terminal. Peccato che la signora l'ha  "scoperto" dopo una quindicina di minuti. Dopo una situazione così, mi aspettavo almeno un grazie, ma evidentemente le mie aspettative erano troppo alte.

Le prossime tre ore, le abbiamo passate parlando e andando in giro per negozi. Appena saliti sull'aeroplano, abbiamo scoperto che la stessa signora di prima, ha sbagliato qualche cosa facendo la prenotazione, quindi  eravamo tutti sparsi per l'intero aeromobile. Prima di atterrare, ci siamo infilati dentro una nuvola, così sono cominciate le turbolenze. Due mie amiche, sedute un paio di file dietro di me, hanno cominciato a gridare " Stiamo cadendo! Moriremo tutti!". Alla faccia delle due menagramo, siamo atterrati dopo qualche minuto.

Vista Malaga - Plaza de toros
Appena arrivati in centro, la prima cosa detta da alcuni dei miei compagni di classe era: "Wow! Com'è possibile che qua le palme crescano in mezzo alla strada?". In quel momento ho capito che l'ignoranza di alcuni, non ha proprio fine. Dopo due anni di studio della cultura e lingua spagnola non sapere certe cose è veramente impensabile!
In seguito siamo passati a la Plaza de Toros, per incontrarci con le famiglie che ci avrebbero ospitato. Fortunatamente Iza ed io vivevamo dalla gentilissima Signora Blanca Garcia, che aveva la casa in pieno centro e, sopratutto, vicino alla scuola di lingue in cui avevamo le lezioni. In casa oltre alla signora Blanca,  viveva suo marito, due figli ormai adulti e due cani molto grandi.
La costa del Mar Mediterraneo

Il resto della giornata, non abbiamo fatto niente di speciale, perché eravamo molto stanchi. Abbiamo solamente passeggiato, con tutta la classe, lungo la costa del Mar Mediterraneo. Oltretutto il tempo non dava molte possibilità, ha piovuto per tutto il giorno. Abbiamo mangiato e parlato con la signora Blanca. Iza non poteva smettere di meravigliarsi che in Spagna si mangia dopo le 21 e sopratutto non sapeva cosa dire sulla immensa quantità del cibo.
La vista sul mare dalla finestra della nostra stanza




Per fortuna, la signora Blanca ha deciso di rimanere con noi in cucina a parlare di diverse cose, così potevamo praticare il nostro spagnolo con una reale native speaker.

Riassumendo, posso dire che il primo giorno in Spagna, l'abbiamo passato senza grossi problemi ed in buona compagnia. Nei prossimi giorni scriverò un po' di più sul viaggio, così da farvi conoscere un po' delle attrazioni di Malaga.
Alla prossima!





07 agosto 2017

Occidentali's karma

I PIA, prima di partire, hanno lasciato un compitino delle vacanze. Vogliono sapere le origini di alcune parole del tormentone lanciato da Francesco Gabbani.
A scrivere un post per ogni parola, possiamo riempire una settimana completa. Karma, panta rei, mantra, nirvana e perchè dice oohm alla fine, è un bel po' di materiale su cui disquisire.
Sarà alquanto difficile spiegare ai ragazzini le basi religiose e filosofiche, da cui si originano le parole incriminate. Non so come farò a spiegare ad alunni di 5a elementare o 1a media il buddismo o la filosofia eraclitea. Anche se al liceo non sono mai andato sotto il 7 in filosofia, non so se sarò in grado, ma almeno ci provo.
Partiamo, non so quando, con "Panta rei".
Se volete vedere il video, cliccate qua.

06 agosto 2017

La parola bustrofedica.

Seguendo il trip delle parole astruse, vediamo di inculturirci ancora un po'.
La parola bustrofedica moderna è un lemma che si possa leggere da destra a sinistra, come anche da sinistra a destra. Provate con la famosa marca di lingerie
Yamamay
Se tu la leggi sx > dx e poi dx > sx, non cambia. Stesso risultato per il nome femminile
Ada
Potremmo addentrarci in qualcosa di più complicato se utilizziamo una frase completa
I topi non avevano nipoti
Togliete gli spazi e la maiuscola, partite prima da sinista e poi da destra. Come la giri la giri, la progenia dei topi non esiste mai.
Ma tutto sto bordello da dove nasce? La scrittura bustrofedica sono dei testi scritti a righe con direzione alternata, senza andare a capo. Cioè le righe dispari vanno lette da sinistra a destra e le pari da destra a sinistra. Questa maniera di scrivere era diffusa nella civiltà cretacea e nell'Isola di Pasqua.

L'Enciclopedia Treccani scrive:
bustrofedica, scrittura Scrittura antica, in cui la direzione cambia da riga a riga, cioè da sinistra a destra, poi da destra a sinistra, e così via, come i buoi che arano. Se si eccettua Creta, dove durò sino a tutto il 5° sec. a.C., scomparve nel 6° secolo. Ne sono esempi l’iscrizione greca delle leggi di Gortina (Creta), scoperta da F. Halbherr nel 1884, e quella latina arcaica del cippo del Foro.
Il nome deriva dal greco "Boustrophedòn", che in Italiano suona come "Girare alla maniera del bue". Quando si ara il campo, i contadini vanno in un senso e, quando arrivano alla fine, si girano e tornano in dietro nel senso opposto. Un tempo lo facevano coi buoi ora lo coi trattori. Anche la mietitrebbia è bustrofedica!
 
Bibliografia:

05 agosto 2017

Che cosa è un acronimo

Ieri ho chiamati i piccoli illetterati amici "PIA", scrivendo che era un acronimo. Oggi mi sono arrivate dei messaggi richiedenti spiegazioni sulla parola.
Non vorrei sbagliare, ma ho già ho già scritto un post in merito, ma repetitia iuvant.
Acronimo viene da due parole greche, akron = estremità e onoma = nome. Sono di due tipi, i pronunciabili (FIAT, ONU) e leggibili (laser, radar). Non sono da considerare acronimi sigle che vanno lette lettera per lettera (CGIL, BMW).
Nel caso degli acronimi leggibili si è persa l'origine e sono diventati dei propri lemmi. Per fare un esempio laser è il nome di un apparecchio che emette un fasci di luce ad alta concentrazione, ma si è persa la conoscenza dell'origine  (Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation).
Anche le parole macedonia, tanto amate dai giornalisti, sono degli acronimi leggibili. Un solo esempio cantante + autore = cantautore.
L'eliminazione dei punti nel tipo pronunciabili, viene sopperita dalla scrittura con tutti i caratteri maiuscoli, tipico esempio è FIAT.
In questo caso ricadono anche acronimi che indicano una situazione di fatto. E' famoso UCAS, che significa Ufficio Complicazione Affari Semplici
Un altro esempio di acronimia sono le parole sincretiche, più parole unite, scritte in minuscolo, come postelegrafonici.
Prossimamente scriverò anche un post sulle parole bustrofediche, tanto per poter rimanere nelle cose strane.

Bibliografia:
Per la pagina Wikipedia, clicca qui.

04 agosto 2017

Lo sconto

Bisogna dire che la nuova generazione di piccoli illetterati amici si stia svegliando.
Nel tardo pomeriggio sono andato da Eurospin a comprare la cena per i porcellini. Girando tra le corsie sono stato fermato dal fratellino di di un vecchio PIA, acronimo per Piccolo Illetterato Amico, che mi ha chiesto perché nei bar ci sia il cartello "Si fa lo sconto solo ai novantenni accompagnati dai genitori". Il padre gli ha risposto che non lo sapeva e che non gli interessava sapere. Il fratello gli ha suggerito di chiederlo a me, che so tutto.
Per prima cosa voglio mettere i puntini su due I e poi mi esibirò nella spiegazione. Per prima cosa bisogna fare una tirata di orecchie al padre, che ha mostrato una certa pigrizia mentale, perché se avesse usato solo il 10% del cervello, che il buon Dio gli ha dato, ci sarebbe arrivato. Per seconda cosa cosa non è vero che so tutto, ma "quasi tutto". Se non so qualcosa mi informo e non do risposte a vanvera.
E adesso spieghiamo! Lo scritto che si trova in vari esercizi commerciali e non solo nei bar, è una maniera educata per far capire agli avventori di non chiedere alcun sconto . E' un mix di logica e matematica. Prendiamo il nostro avventore di 90 anni e ci aggiungiamo una madre ed un padre. Giovani che siano, il figlio non lo hanno avuto prima dei 20 anni. Quindi 90 +  20 = 110. L'età media si è alzata molto, ma trovare una coppia di 110 anni è praticamente impossibile. Quindi i requisiti per avere lo sconto non sono rispettati e lo sconto te lo scordi.
Molte volte la parola sconto è cambiata con credito, ma i genitori ultra centenari sono difficili da trovare in qualunque caso.
Un altro cartello che ho visto, recita così.
"Qui si celebra lo sconto, morto eroicamente nella disfatta di Caporetto"
Qui non sono riuscito a capire il nesso tra la battaglia di Caporetto, la più grande disfatta dell'esercito italiano, e lo sconto. L'unica cosa sicura è che lo sconto è morto da eroe il 24 Ottobre 1917.
Mi dà a pensare che chi lo ha inventato, voglia dire che, essendo morto cento anni fa, è inutile chiamarlo, non risusciterà mai.
Questo è la situazione attuale in Occidente. Nei souk arabi è un tuo diritto chiederlo e le trattative tra venditore ed acquirente sono, spesso, assai colorite ed accese.
Negli appalti pubblici, lo sconto è usato per coprire azioni azioni al limite del legale, se non anche degli illeciti.