Tratto da www.gifanimate.com |
Blog nato per scherzo, ma che è diventato qualcosa di carino e culturalmente disimpegnato. Insomma politicaly scorrect.
Tratto da www.gifanimate.com |
La neve a Zibido San Giacomo |
Tratto da calendario-365.it |
Se volete scaricare il calendario in altre versioni, cliccate qui.
Rembrandt - La lapidazione di Santo Stefano |
Tratto da www.gifanimate.com |
Pagare le conseguenze di qualcosa, subire le conseguenze, sopportare il maggior onere e disagio di qualcosa a vantaggio di altri.
Se vogliamo fare un esempio adatto ai tempi attuali possiamo dire:
Se qualcuno non si protegge dal coronavirus, ne facciamo le spese tutti.
Buonanotte!
Aereomobili Airbus A330-343 |
Aereomobile Boeing 777-3U3ER |
- Fig.: collaboratore diretto e fidato di qualcuno, generalmente in grado di fargli anche da sostituto; aiutante di grandi capacità.
Il braccio, il destro in particolare in quanto si suppone più allenato in virtù del maggiore uso, è considerato la parte operativa della mente in molti campi.
"...Cristo è seduto in cielo alla destra del Padre..."
Voi ci volereste con un aereoplano con questa livrea? A me verrebbe da ridere!
Tratto da fr24.com |
La copertina del primo libro giallo |
Uno: l'immagine che ognuno ha di se stesso; Nessuno: è quello che Vitangelo sceglie di essere alla fine del romanzo; Centomila: indica le immagini che gli altri hanno di noi.
Nel caso di questo post ha un significato meno filosofico e più pratico:
Uno: l'unico accesso al blog nei primi quindici giorni.
Nessuno: nei due mesi successivi non c'è stato alcun accesso.
Centomila: il traguardo raggiunto dopo 61 mesi di attività.
L’espressione restare con un pugno di mosche significa rimanere senza niente in mano, non aver guadagnato nulla. Infatti un pugno di mosche è totalmente inutile, non ha alcun valore né alcuna utilità.
DOC Denominazione Origine Controllata – Non è esattamente un marchio, in quanto identifica un certo tipo di vino, prodotto in una regione o un ben definito territorio. Quindi diverse cantine possono produrre un tipo di vino DOC se rispettano un disciplinare di produzione approvato. Nei paesi di lingua francese cambia in AOC (Appellation d'origine contrôlée).
In Italia è stato introdotto negli anni ‘50, ma solo nel Luglio 1963 diventerà ufficiale con decreto legge del Ministero dell’Agricoltura. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP.DOCG Denominazione Origine Controllata e Garantita – E’ un marchio tipicamente italiano che restringe in ben definiti confini, l’area di produzione di un dato vino.
Per poter essere venduto con il marchio DOCG, il vino deve rispettare il disciplinare di produzione e deve essere “collaudato” ad ogni singola partita. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP.IGT Indicazione Geografica Tipica – E’ il punto di demarcazione tra il vino generico e quello con indicazione. Almeno 85% dell’uva deve essere prodotta nel dato territorio, con precise proprietà organolettiche. Le caratteristiche sono meno stringenti rispetto a quelle per il DOC, ma, in qualunque caso, devono rispettare il disciplinare di produzione. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario IGP.
Il pranzo nel parcheggio del Centro Commerciale "Il Gallo" di Galliate |
Fanalino di coda
- Propriamente, il fanalino rosso che si attacca all'ultimo vagone di un convoglio ferroviario. In senso figurato, ultimo elemento di un gruppo, quello che chiude una fila e simili. Di una persona, essere l'ultima in una gara, una classifica e così via.
Var.: essere il fanalino di coda
Nel rugby si dice "Ricevere il cucchiaio di legno". Purtroppo nel Torneo Sei Nazioni, se lo becca sempre l'Italia.
La gatta Lilly |
Le ragioni sono molteplici. Istinto, antistress, rifugio e bel calduccio.
Istinto: il gatto è un predatore naturale, la scatola serve a nascondersi, per sorprendere la preda.
Antistress: quando il gatto si sente stressato si deve nascondere per potersi rilassare. Gli serve anche per ambientarsi in caso di cambio di residenza.
Rifugio: In caso di maretta si nasconde nella scatola, aspettando che le acque si calmino.
Calduccio: il gatto ha bisogno di una temperatura ambientale di 30 : 36°C. In una scatola ha una dispersione minore di calore, quindi è in una condizione più confortevole.
Se andate a leggere Focus, troverete un filmino di un gatto che tenta di infilarsi in una scatola micromignon.
Comunque ci sono anche altre stranezze dei gatti, magari mi cimenterò in un altro post gattico.
Lilly e la scatola |
Bibliografia:
Per l’articolo di Focus, clicca qui.
Nella giornata mondiale della salute mentale, vorrei riprendere delle considerazioni fatte con dei miei colleghi, all’indomani della fine del lockdown. Ma sarebbe troppo lunga.
Nei telegiornali di oggi, oltre a tutto quello che è inerente alla giornata, vi sono stati vari interventi sulle conseguenze del coronavirus sulla psiche umana. Nei servizi visti si è parlato della depressione che si è instaurata in certe persone, ma non si è parlato della insicurezza e della incoscienza insita della maggioranza della popolazione.
I danni fatti da questa malattia, purtroppo, sono tanti. Non potete immaginare il punto a cui è arrivata l’irascibilità della gente, negli uffici pubblici ed in auto. Gli insulti si sprecano e tutti hanno riparato il clacson. Agli incroci il dito si appoggia sul pulsante quando il semaforo è ancora giallo dall’altra parte. Peggio che a Roma! Le precedenze e gli stop sono cadute nel dimenticatoio. Non citiamo i sorpassi pazzi. Quando va bene li trovi nel fosso, se non abbracciati ad un albero.
Prima di Ferragosto, ero da un medico dell’ospedale di Novara, a sistemare i danni fatti da un “tecnico” SKY, quando mi ha telefonato un mio amico elettricista, lamentando la pazzia e l’insofferenza di alcuni clienti. La mia risposta fu, che nel passato fosse da suggerire il cambio del pusher, ma ora era da compatire perché il coronavirus aveva fatto dei chiari danni al cervello. Allora il medico ha incominciato a spiegarmi che avevo ragione, in special modo nel caso degli intubati.
Le parole del Presidente Mattarella sono state un chiaro invito a non abbandonare queste persone, che hanno sofferto in particolare la clausura. Le istituzioni non devono abbandonare i malati e le loro famiglie.
Per chiudere vi consiglio di vedere lo spot prodotto dal Ministero della Salute. Di sicuro lo avrete già visto in televisione.
Bibliografia:
Per lo spot del Ministero della Salute, clicca qui.
Gosig Ratta |
Durante il lockdown, mia figlia ha scoperto, che esiste una pagina Instagram dove puoi vedere foto scattate in giro per il mondo. Dopo questa scoperta figlia ed amici hanno deciso di fare qualcosa di simile con i loro topi. Ovviamente del gruppo mia figlia è la maggiore viaggiatrice, così le prime foto scattate, sono le sue.
Il peluche è stato in vendita per anni, prima che IKEA decidesse di ritirarlo. Voci non controllabili, mormorano che in Italia ne siano stati venduti ventidue milioni di pezzi. Voce che ritengo non credibile, dato che significherebbe che ogni due italiani e mezzo vi è un topo. Assurdo!
Il peluche era in vendita nei colori nero, bianco e grigio. Ne esistono anche esemplari marroni, ma erano in circolazione all’estero.
Il nome è Gosig Ratta, non sapendo lo Svedese, presumo che possa suonare come Topo Gosig o Gosig il ratto. Costava pochi Euro. Non ricordo esattamente, ma non penso che superasse i 3 Euro.
Attualmente lo trovi solo su Ebay, con prezzi che variano da 20,00 a 33,00 Euro.
Il nostro topo ha anche una moglie che si chiama Minnen e dovrebbe essere la versione bianca. La versione nera e marrone dovrebbero essere i fratelli. Se qualcuno ha uno da regalarci si faccia vivo con un commento al post.
Nella ricerca di informazioni su questo compagno di gioco per bambini e gatti, ho scoperto delle cose interessanti. Oltre alla già citata pagina su Instagram, ne trovi una anche in Facebook. Se poi batti “Gosig Ratta” su You Tube, saltano fuori una mezza dozzina di filmati sul nostro topo.
Al Ristorante Cinese
Bibliografia:
Per la pagina Facebook, clicca qui.
La locandina della mostra |
La mostra si è aperta il 12 Settembre al Museo del Fumetto, rimanendo aperta sino al 6 Gennaio 2021. Il museo è in Viale Campania 12 – Milano ed è aperto dal Martedì alla Domenica. Se volete andare ricordatevi di prenotare, per non incappare nelle regole anti COVID.
La locandina descrive così la mostra:
Una mostra unica dedicata a 80 (e più) anni della Marvel, la casa editrice che ha cambiato la storia del fumetto mondiale dando vita a personaggi come Spiderman, I Fantastici Quattro, Capitan America, Iron Man e tantissimi altri.
Albi, poster, memorabilia,gadget e più di 80 tavole originali in un percorso unico alla scoperta dei supereroi!
Non è una mostra da perderci ore, in tre quarti d’ora la vedi tutta. Sono 45 minuti pieni di emozioni e ricordi. Quando mio fratello ed io leggevamo questi fumetti avevamo meno anni delle due ragazze. Insieme a Topolino sono riusciti a mantenere la popolarità anche tra i millenial.
Questa settimana è morto Quino ed un PIA mi ha chiesto chi fosse Mafalda, ma sapeva tutto di Spiderman.
E’ una visita che consiglio ai sessantenni come me, non per altro perché si paga il biglietto ridotto. Lasciando perdere il lato economico, girando per la sala puoi capire le ragioni della longevità di questi personaggi, tornando indietro negli anni, alla propria gioventù. Le tavole e gli oggetti esposti, ti accompagnano, tenendoti la mano, in una galoppata dalla Seconda Guerra Mondiale ai giorni d’oggi.
Alla mostra è venuto anche il topo Gosig. Eccolo con Spiderman.
Tratta dal sito del Museo del Fumetto |
Mappa della linea S6 |