10 ottobre 2020

La giornata mondiale della salute mentale

Nella giornata mondiale della salute mentale, vorrei riprendere delle considerazioni fatte con dei miei colleghi, all’indomani della fine del lockdown. Ma sarebbe troppo lunga.

Nei telegiornali di oggi, oltre a tutto quello che è inerente alla giornata, vi sono stati vari interventi sulle conseguenze del coronavirus sulla psiche umana. Nei servizi visti si è parlato della depressione che si è instaurata in certe persone, ma non si è parlato della insicurezza e della incoscienza insita della maggioranza della popolazione.

I danni fatti da questa malattia, purtroppo, sono tanti. Non potete immaginare il punto a cui è arrivata l’irascibilità della gente, negli uffici pubblici ed in auto. Gli insulti si sprecano e tutti hanno riparato il clacson. Agli incroci il dito si appoggia sul pulsante quando il semaforo è ancora giallo dall’altra parte. Peggio che a Roma! Le precedenze e gli stop sono cadute nel dimenticatoio. Non citiamo i sorpassi pazzi. Quando va bene li trovi nel fosso, se non abbracciati ad un albero.

Prima di Ferragosto, ero da un medico dell’ospedale di Novara, a sistemare i danni fatti da un “tecnico” SKY, quando mi ha telefonato un mio amico elettricista, lamentando la pazzia e l’insofferenza di alcuni clienti. La mia risposta fu, che nel passato fosse da suggerire il cambio del pusher, ma ora era da compatire perché il coronavirus aveva fatto dei chiari danni al cervello. Allora il medico ha incominciato a spiegarmi che avevo ragione, in special modo nel caso degli intubati.

Le parole del Presidente Mattarella sono state un chiaro invito a non abbandonare queste persone, che hanno sofferto in particolare la clausura. Le istituzioni non devono abbandonare i malati e le loro famiglie.

Per chiudere vi consiglio di vedere lo spot prodotto dal Ministero della Salute. Di sicuro lo avrete già visto in televisione.

 

Bibliografia:

  • Per lo spot del Ministero della Salute, clicca qui.

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