06 dicembre 2020

Gli acronimi del vino

Qualcosa mi fa pensare che qualcuno sia andato a leggere il blog dove annoto tutto quello che mi passa per le mani che riguarda la cucina.
Il risultato è che mi è stato chiesto che cosa significhino le sigle che seguono i nomi dei vini. Dato che non bado molto a ciò, ho dovuto fare un elenco delle sigle, poi una ricerca su come siano nati.
Questo è il risultato ottenuto.
  • DOC Denominazione Origine Controllata – Non è esattamente un marchio, in quanto identifica un certo tipo di vino, prodotto in una regione o un ben definito territorio. Quindi diverse cantine possono produrre un tipo di vino DOC se rispettano un disciplinare di produzione approvato. Nei paesi di lingua francese cambia in AOC (Appellation d'origine contrôlée).

    In Italia è stato introdotto negli anni ‘50, ma solo nel Luglio 1963 diventerà ufficiale con decreto legge del Ministero dell’Agricoltura. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP.
  • DOCG Denominazione Origine Controllata e Garantita – E’ un marchio tipicamente italiano che restringe in ben definiti confini, l’area di produzione di un dato vino.

    Per poter essere venduto con il marchio DOCG, il vino deve rispettare il disciplinare di produzione e deve essere “collaudato” ad ogni singola partita. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario DOP. 
  • IGT Indicazione Geografica Tipica – E’ il punto di demarcazione tra il vino generico e quello con indicazione. Almeno 85% dell’uva deve essere prodotta nel dato territorio, con precise proprietà organolettiche. Le caratteristiche sono meno stringenti rispetto a quelle per il DOC, ma, in qualunque caso, devono rispettare il disciplinare di produzione. Nel 2010 è confluito nell’acronimo comunitario IGP.

  • IGP Indicazione Geografica Protetta - E' un marchio di origine che viene attribuito dall'Unione Europea a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinato.

    Pur essendo un marchio meno prestigioso rispetto al DOP, pure qui qui vi è un rigido disciplinare di produzione ed un ente di controllo che lo faccia rispettare.
  • STG Specialità Tradizionale Garantita -Con questo marchio non ho mai visto del vino.
    E' l'ultimo marchio della Comunità Europea che dovrebbe tutelare delle produzioni particolari della tradizione locale. Come l'IGP troviamo il vino ed altri generi alimentari. Dà una tutela relativa, perchè protegge solo la ricetta o la formula e non il luogo di produzione.
    Viene concesso a seguito di una istanza presentata da un'associazione di produttori alla Direzione per lo sviluppo dell'agricultura e prodotti rurali della Comunità Europea, attraverso il Ministero dell'Agricultura nazionale.
    Non essendo un marchio molto appetibile, dal 2012, ci sono state solo una sessantina d'istanze. L'Italia ne ha ottenuti tre (Mozzarella, Amatriciana, pizza) contro i dieci della Polonia.
    nella categoria bevande alcoliche, il Belgio ha registrato 5 birre ed una la Finlandia.
     


 

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