31 dicembre 2017

Milano Skyline - CityLife

Rendering delle "Tre Torri"
Chiudiamo l'anno con un anticipo su CityLife, nuovo quartiere nato ove prima erano i capannoni della Fiera di Milano.
Su questo progetto degli archistar Hadid, Isozaki e Libeskind, avrò da scrivere parecchi post. I tre grattacieli, dai profili ampiamente discussi dai critici, il mega centro commerciale aperto in questi giorni, il polo cinematografico dell'Anteo ed il parco al centro del quartiere avranno il proprio spazio su questo blog, anzi sto pensando di creare anche una pagina, come per il quartiere Porta Nuova.
Il progetto è partito nel 2004 con l'assegnazione al consorzio vincitore del bando, che in seguito ha costituito la societa CityLife. I lavori sono iniziati nel 2007 e si dovevano concludere nella primavera del 2015, prima dell'apertura di EXPO. A seguito dei ritardi createsi nelle demolizioni e bonifiche dei capannoni della vecchia Fiera Campionaria, la fine lavori e stata spostata al termine del 2018.
Del progetto iniziale non sarà realizzata la struttura destinata ad ospitare il Museo di Arte Contemporanea, dato che i fondi sono stati dirottati sulla ristrutturazione del Velodromo Vigorelli e del vecchio Palazzo 3.
Il logo del progetto
Dei tre grattacieli ne sono stati realizzati due, del terzo si sta lavorando sulle fondamenta.
La Torre Isozaki, detta "Il dritto" o "Palazzo Allianz", progettata dal famoso architetto Arata Isozaki, che ha firmato anche il Palazzetto Olimpico di Torino, è il secondo grattacielo d'Italia. Realizzato con una idea di modularità che possa continuare all'infinito, sembra che stia in piedi solo grazie a quattro contrafforti tubolari posti agli angoli.
La Torre Hadid, detto anche "Lo Storto" o "Palazzo Generali", porta la firma dell'architetta Anglo-Irachena Zaha Hadid. Il nomignolo le viene dal quarto angolo che ruota di circa 6 gradi, dando un senso del divenire che anela al cielo. Il colore grigio antracite mi ricorda il monolite di "2001 - Odissea nello spazio".
La Torre Libeskind, detta anche "Il Curvo", nel l'intenzione dell'architetto Daniel Libeskind dovrebbe rappresentare una sfera che dovrebbe avvolgere idealmente CityLife. Io sarò  il solito iconoclasta, ma a me sembra solo una banana blu.
Il parco, a progetto degli studi Porter e Arup, è  stato definito "Una parco fra le montagne e la pianura". I lavori di piantumazione e di realizzazione delle piste ciclabili sono in via di completamento. L'opera sarà  completamente fruibile in primavera, così  al Central Park milanese mancherebbe solo il terzo grattacielo.


Bibliografia:

Vista CityLife da Via Monterosa

30 dicembre 2017

Mangiare a Milano- Original Pizza

La sera che sono partito, sono andato a mangiare la pizza con mio fratello, la cognata pittrice e mia nipote, in una pizzeria che frequentano spesso.
E' un locale arredato con locandine di film americani anni '60, muri con mattoni a vista e tavoli rustici. Il personale e molto gentile e spiritoso, ma la cucina batte un po' la fiacca.
C'è un'ottima scelta di pizze, insalate, hamburger e birre in bottiglia.  Per la spina bisogna accontentarsi di una sola bionda.
Le pizze sono di circa 40 cm di diametro con pasta molto sottile, croccante, quasi azzima come sono quelle di Brick Owen. La scelta e ampia che lascia solo il dubbio cosa ordinare. Direi che possa soddisfare i gusti di tutti i clienti, anche dei più esigenti. Personalmente, la pizza che ho ordinato, mi e piaciuta ed ho fatto fatica ad arrivare in fondo.
Il locale e famoso tra gli impiegati di Porta Nuova, per le insalatone e gli hamburger serviti in piatto unico con patatine od altro.
Degli assidui frequentatori mi hanno detto che a mezzogiorno si fa fatica a trovare un posto, ma che si riesce a mangiare con i tempi dell'intervallo mensa. A sera non ci sono problemi a trovare un tavolo, ma se si e in compagnia e meglio prenotare.
Lo consiglio di sicuro per la sera. E' un posto tranquillo ove puoi parlare senza sgolarsi, dove puoi mangiare con calma, senza nessuno che ti fa fretta a liberare il tavolo come in certi locali di grido.
Non appena lo provo a mezzogiorno con un hamburger, scriverò un'addenda od un nuovo post completo di foto.
In Piazza Santo Stefano hanno un'altra pizzeria, penso frequentata da studenti dell'Università Statale.
Original Pizza dal 1989
Via Amerigo Vespucci 5
20124 Milano
02.6575915

Bibliografia:

Post già pubblicati:

29 dicembre 2017

I Cardinali Borromeo

Nel post sulla chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia, cito un certo Cardinale Federico Borromeo. I soliti "bene informati" mi hanno fatto notare che il Cardinale Borromeo, facesse di nome Carlo.
Errore, grandissimo errore! I Cardinali Borromeo erano ben sette. Carlo è stato il primo e Federico il secondo di questa dinastia durata circa tre secoli. Carlo e stato elevato agli onore degli altari nel 1610, solo 26 anni dopo la morte, mentre Federico sarà uno dei protagonisti dei "Promessi Sposi".

San Carlo Borromeo
Carlo Borromeo, nipote di Papa Pio IV, fu parte attiva nel Concilio di Trento di cui condivise gli intenti riformatori. Morto lo zio e nominato arcivescovo di Milano, iniziò un opera di riforma e pulizia della Curia Ambrosiana, dove si fece molti nemici negli ordini ecclesiastici.
Nell'Ottobre 1569 scampa ad un colpo di archibugio alla schiena, sparato da un sicario, mandato dagli Umiliati.
Durante la peste a Milano del 1576, detta anche "Peste di San Carlo", si prestò in opere assistenziali e caritatevoli. Per invocare la fine della pestilenza, organizzò una processione penitenziale, che percorse a piedi scalzi, reggendo una croce lignea ove era incastonato un chiodo della croce di Cristo. Miracolosamente l'epidemia si attenuò e poi si estinse. Il popolo ritenne questi due casi, segni della sua santità.
Il santo usci dalla pestilenza con il fisico indebolito. Soffrì di febbri ricorrenti sino alla morte nel Novembre 1584. Essendo morto dopo i Vespri del 3 Novembre, viene venerato il giorno successivo 4 Novembre.
Nonostante l'iconografia lo rappresenti minuto, della stessa altezza degli altri e rasato, era alto più di 1,80 m, portava la barba ed era di fisico robusto.

Federico Borromeo
Federico Borromeo, cugino di San Carlo, viene citato nei "Promessi Sposi" con il nome spagnoleggiante Federigo.
Incapperà pure lui in una pestilenza, quella del 1630, citata nel romanzo del Manzoni. Una sua descrizione occupa tutto il capitolo XXII.
Nominato arcivescovo di Milano, continuò l'opera del cugino nella moralizzazione e riorganizzazione della Curia Milanese, secondo i dettami del Concilio di Trento.
Nella sua vita scrisse parecchi libri e diede inizio a parecchie opere pubbliche. Nel 1609 fondò la Biblioteca Ambrosiana e nel 1618 aprì la Pinacoteca Ambrosiana. Nel 1621 seguì l'Accademia Ambrosiana.
Nel 1624 diede inizio ai lavori per il Colosso di San Carlo, sulle alture di Arona.
Sopravvisse alla peste, ove si presto in opere di carità ed assistenza, ma mori il 21 Settembre 1631.


Bibliografia:
  • Per Federico Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per Carlo Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per la Famiglia Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per il post "Milano Skyline - Sant'Alessandro in Zebedia", clicca qui.

26 dicembre 2017

La benedizione apostolica "Urbi et Orbi"

Il nipotino del mio amico è incappato nel Latino, che, a 7 anni, ovviamente non conosce. La locuzione latina incriminata non invita il Papa a benedire i ciechi, ma a benedire la città di Roma ed il mondo intero.
Il significato letterale è: "All'Urbe ed all'Orbe", in italiano suona come: "Alla città di Roma ed al mondo intero". Il sostantivo "urbe" deriva dal latino urbs urbis, che significava città e, se scritto in maiuscolo, sottintendeva la città di Roma. Questo significato è stato ripristinato nel periodo fascista, per indicare la città e la provincia di Roma. Oggigiorno è rimasto per indicare qualcosa presente nei Municipi di Roma (p.e. i monumenti dell'Urbe). "Orbe" dal Latino orbs orbis significava cerchio, circonferenza, per traslato la Terra, che si riteneva piatta (p.e. orbe terracqueo). Nel tardo Latino prenderà il significato di universalità (p.e. orbe cattolico = universalità della Chiesa Cattolica).
L'Enciclopedia Treccani scrive a riguardo:
Urbi et orbi - Formula («a Roma e al mondo») usata in particolari decreti delle Congregazioni romane o in solenni benedizioni pontificie per indicare che sono rivolti non solo alla città di Roma di cui il papa è vescovo, ma a tutto il mondo cattolico.
Questo tipo di benedizione viene impartita dal Papa neo eletto ed all'Angelus di Natale e Pasqua, dalla loggia centrale della Basilica Di San Pietro. Non mi dilungo sulla liturgia e come lucrare l'indulgenza, che potrete trovare sulla pagina Wikipedia, insieme alla trattazione storica.

Per la serie "Perche si dice..." trattiamo l'espressione "Dire ad urbi ed orbi". In pratica è un pettegolezzo o una notizia che è stata diffusa capillarmente, facendola sapere a tutti. E' sinonimo di "Dire ai quattro venti".


Bibliografia:

25 dicembre 2017

Buon Natale


Il pomeriggio di Natale lo passo a rispondere agli auguri o di farli a mia volta. Parenti più o meno lontani, amici, clienti, fornitori e persone conosciute con cui ho contatto solo in questi giorni.
Gli auguri viaggiano con i vettori più strani, ormai è finito il tempo della posta. What's Up, SMS o mail, telefono, tutto va bene.
Ma anche i contenuti degli auguri sono i più vari. Su What's Up i filmati vanno per la maggiore. Finché i filmati sono con noti comici, che ricordano benefattori dell' umanita o propagandano enti benefici e ricerca va bene, ma arrivano anche filmati assai stupidi!
Gli ultimi auguri sono su di un SMS del nipotino di un mio amico. Mi porgeva gli auguri suoi, del nonno e del padre, che conosco, e della madre, che non conosco. Chiudeva chiedendo perche a Natale il Papa benedice i ciechi. Penso che il ragazzino (7 anni) abbia problemi di latino e parlasse della benedizione "Urbi et Orbi". Penso che dovrò scrivere un post sull'argomento.
Lasciamo perdere! Tra 10 minuti sarà finito anche questo Natale e quindi Buon Natale a tutti i lettori vicini e lontani.




24 dicembre 2017

Milano Skyline - San Gottardo in corte

Da www.milano.corriere.it
La chiesa eretta all'inizio del XIV secolo dal signore di Milano, Azzone Visconti, tra la casa signorile Visconti, ora Palazzo Reale, e la casa vescovile. Intitolata a San Gottardo di Hildesheim, a seguito delle continue invocazioni di Azzone contro i suoi mali, più o meno immaginari, e dedicata alla Vergine Maria. Alla sua morte Azzone verrà sepolto in questa chiesa.
Attualmente la proprietà è del Comune Di Milano, che la ha ceduta in comodato alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Fa parte della Parrocchia di Santa Tecla (Duomo).
Originalmente era in stile tardo Gotico, come descritto dal frate domenicano Galvano Fiamma. Nel XVIII secolo l'architetto Piermarini, quello della Scala, attua una ristrutturazione in stile neoclassico spostando l'ingresso sulla parete Sud.
Il campanile viene chiamato "delle Ore", perché Azzone Visconti lo aveva dotato del primo orologio pubblico d'Italia. Lo stile è in Gotico Lombardo come voluto dall'architetto Pecorari, incaricato per la realizzazione della Cappella Ducale.
Dopo il restauro del 2015, la chiesa è di nuovo visitabile e fa pare del percorso del "Grande percorso del Duomo di Milano".
Ora è anche sede di mostre d'arte.

Vista EST

Bibliografia:

Post già pubblicati:


 

23 dicembre 2017

Aggiornamento M4 avanza

Questo è un altro post che è in cantiere da tempo, ma che non riuscire a vedere la luce.
Per fortuna i lavori vanno avanti più veloci dei miei post. Intanto che questo post prendeva polvere e faceva muffa, si è incominciato a pensare di portare la 4 a Segrate e Buccinasco, la 5 a Settimo Milanese. 
Le talpe sono già ripartite da Dateo con destinazione Tricolore dove verranno sostituite con una di più grande diametro. La prima talpa e arrivata a destinazione il 18 Dicembre, mentre l'arrivo della seconda e previsto per fine Gennaio 2018, con un significante anticipo sui programmi. All'arrivo della seconda talpa a Tricolore, sarà stato scavato un terzo del percorso. Nel corso del 2018 partirà lo scavo anche dal lato San Cristoforo.
Il ritardo, quasi 12 mesi, sta negli scavi per le stazioni centrali. Da San Babila a De Amicis si sono trovati resti storici dall'epoca romana al medioevo. Sempre in questa tratta, si sta studiando la riapertura dei Navigli, da realizzare contestualmente ai lavori della Metro 4.
In questi giorni sono partiti i lavori di rimozione e trasloco dei resti delle mura medioevali, trovati durante gli scavi della stazione De Amicis. In parte saranno reallocati nella stazione e la maggioranza nel vicino parco archeologico.


Bibliografia:
 

22 dicembre 2017

I segni zodiacali - Capricorno

Immagine tratta dal sito www.segnizodiacalidate.it
Siamo arrivati al segno dello Capricorno, decimo segno dello Zodiaco e primo invernale. Sempre tenendo d'occhio le effemeridi, il segno va dal 22 Dicembre al 20 Gennaio.
E' un segno femminile, governato da Saturno. La sua qualità è Cardinale e l'elemento Terra. Il colore dello Capricorno è il nero, la pietra è il Lonice ed il giorno fortunato il Sabato. Il segno opposto è il Cancro.
Il segno del Capricorno

L'oroscopo di "La Repubblica" descrive cosi il segno:
Le caratteristiche del segno del Capricorno sono riconducibili a quelle del suo animale simbolo, ovvero lo stambecco. Si tratta di un animale fierissimo, dotato di muscolatura grandiosa, che gli permette di raggiungere vette incontaminate, dalle quali il resto degli esseri viventi gli appare piccolo e quasi insignificante. Non è un caso che il segno del Capricorno sia quello abbia, numericamente, meno esponenti. E'’ un segno attentissimo ai risultati, dunque. A differenza dell’'Ariete, è raramente aggressivo (se non quando vuole ottenere qualche risultato con tale comportamento). Diversamente dallo Scorpione, non è mai crudele nel raggiungere i suoi scopi. L’'unica cosa che gli interessa è arrivare in cima. Ha un culto quasi smisurato del successo e del potere. Tuttavia, non pone mai l’'attenzione su di sé: se si vanta di qualcosa, lo fa dei propri risultati. Le persone del Capricorno vengono spesso considerate solitarie e incapaci di godere dei piaceri della vita. In realtà, hanno buon gusto e un fine palato, nonché un ottimo senso dell'’eleganza: quello che trae in inganno è che, il più delle volte, vogliono godere di questi piaceri in solitudine. Nella sua corsa verso il successo, il Capricorno può essere tacciato di avarizia. In realtà, egli preferisce fare qualcosa per gli altri, più che donare. Parallelamente, è estremamente leale. Se, per raggiungere un obiettivo, è costretto a scavalcare un individuo, lo farà senza remore, ma a carte scoperte, senza sotterfugi. In amore, chi prova sentimenti per un Capricorno deve stare attento al fatto che tale personalità vuol sempre raggiungere vette nuove, dove altri non sono stati. E’' dunque opportuno dare l'’impressione al Capricorno, di non essersi mai concessi completamente, oppure egli potrebbe essere soggetto a tradire. Anatomicamente, il Capricorno rappresenta la spina dorsale, nonché l’'ossatura in generale, che è il cardine dei movimenti umani. E’ possibile che le persone di questo segno soffrano di dolori lombari o ossei in generale.

Bibliografia:

21 dicembre 2017

Cheese trend setter


Stamattina dopo essere stato a scuola a prendere mia figlia, mi sono recato con lei, a fare delle compere per la vigilia di Natale. L'ultimo stop è stato da Biedronka, dove dovevamo comprare il latte e delle vaschette di formaggio spalmabile ed aromatizzato. Abbiamo preso un prodotto commercializzato da poco, che viene venduto naturale, cioè senza niente, e cinque aromatizzazioni diverse.
Arrivati alla cassa, abbiamo messo la spesa sul nastro ed abbiamo aspettato il nostro turno. Mentre stava pagando, l'occhio della signora prima di noi cade sulle vaschette di formaggio, chiedendomi come fossero. Faccio capire alla signora che non ero polacco ed allora mia figlia le risponde aggiungendo qualche commento. A questo punto interviene la cassiera asserendo che li comprava pure lei e che al figlio piacevano molto. Quando si è parlato del prezzo, si è incominciata ad interessare al formaggio, anche la vecchietta che era dopo di noi. Una vaschetta da 125 gr costa 1,94 PLN, cioè poco meno di 50 Eurocent. Un prezzo interessante sia sia per un polacco che per gli italiano.
Quando mia figlia ha spiegato alla vecchietta, dove trovare il formaggio, un paio di persone si sono staccate dalla coda e si sono dirette verso il banco frigo dei formaggi.
Intanto la prima signora, dopo aver mollato la spesa alla cassiera, era rientrata nel supermercato con destinazione area formaggi.
Mezz'ora fa sono tornato al supermercato con mia moglie ed ho scoperto che questo formaggio era esaurito in tutti le aromatizzazioni. Che abbia lanciato una moda?

Le confezioni incriminate

20 dicembre 2017

Il risveglio di un aeroporto.

Questo post risulterà scritto e pubblicato dall'aeroporto di Wrocław, ma è stato scritto sul volo Ryanair FR8844. Come al solito è un volo pouponiere, son di più i minori di anni 3 che gli adulti. In più c'è un ragazzino di massimo sei mesi che sta frignando come un disperato e non sembra che abbia intenzione di smettere.
Come ho scritto nel post di stanotte, i passeggeri in attesa del loro volo, erano accampati nell'area arrivi. C'era chi dormiva, chi leggeva, chi giocava a carte ed anche chi lavorava. L'aeroporto riprende operatività quando riaprono i banchi del check in, due ore prima del primo volo. Alle 03.45 circa, due maleducatissime guardie giurate hanno dato la sveglia a chi dormiva spingendoli con degli stivali sporchi di fango. Azione riprovevole per due ragioni. La prima perché non devono prendere a pedate i passeggeri e la seconda è che non è dignitoso per la divisa che portano, andare con gli stivali sporchi. Lasciamo perdere!
Al che mi sono trasferito all'area partenze Ryanair, dove ho incontrato una conoscenza con la moglie. Mia madre si è domandata sino a che è morta, come io faccia a trovare sempre qualcuno di conosciuto negli aeroporti. Non chiedetemelo pure voi, tanto non so dare una giustificazione.
Pure loro sono venuti a dormire in aeroporto, avendo il decollo 10 minuti dopo il mio. Dovendo aspettare l'apertura del check in sino alle 05.00, abbiamo seguito sino al bar della Illy un certo odorino di brioche calde.  Con una brioche, un cappuccino e quattro chiacchiere siamo arrivati all'apertura dei desk dei nostri voli.
Ultimo ostacolo sono i controlli di sicurezza, ma con 10 minuti di coda ce ne tiriamo fuori. Arrivato al gate, sono riuscito a farmi un sonnellino di una mezz'oretta.
In coda al post pubblico il filmato del decollo. E' un po' scuro, ma finisce con il sorgere del sole.


 
Decollo all'alba


Ma che bella pensata


Il salone arrivi di Orio al Serio
Dalla foto potrete notare, che anche altra gente ha avuto la mia stessa idea! Dato che ho l'aereo alle 07.10 del mattino, ho pensato che era meglio venire in aeroporto a tarda sera e dormire sino alle 05.00 su di una panchina, fare check in ed andare a dormire un'altra ora in area sterile.
La pensata era buona, la avevo già sperimentata nel 2008, quando ero andato a Sharm El Sheik per il meeting di Mediaset Premium. Ma allora eravamo al massimo una trentina di persone a dormire sulle panchine.
L'aeroporto è chiuso dalle 01.30 alle 03.30 ed in questo lasso di tempo puoi accedere solo all'area arrivi ove le panchine non sono numerose,  quindi bivacco più unico che raro.
Nel 2008 c'erano dei poliziotti che di tanto in tanto ti svegliavano per chiederti i documenti e la carta d'imbarco. Quest'anno c'erano due militari armati sino ai denti, che giravano in maniera molto discreto tra gli accampati. Davano un impressione di una maggiore sicurezza rispetto a nove anni fa.
Adesso mi piego il giubbotto a mo' di cuscino e provo a dormire un pochino.

17 dicembre 2017

Milano Skyline - Sant'Alessandro in Zebedia

La facciata di Sant'Alessandro
Il nome di questa chiesa deriva Da Sant'Alessandro Martire che fu prigioniero nel carcere di Zebedia, sito vicino alla piazza omonima.
La chiesa fa capo all'ordine dei Barnabiti ed è un mix riuscito di stili. La facciata è in stile rinascimentale, con un coronamento ondulato, primo esempio del barocchetto lombardo.
La pianta centrale, copiata dai progetti del Bramante per San Pietro, sarà una delle ultime volte in cui sarà usata. Questa scelta è attribuita all'Alessi che, all'inizio del XVII secolo, era operativo a Milano. A fine marzo del 1602, il Cardinale Federico Borromeo pose la prima pietra per le arti del padre barnabita Binago ed il capomastro Richino.

L'abside
Questi porterà a termine l'opera nel 1658, mentre la cupola era già pronta da trent'anni.
Nel frattempo si curava l'allestimento interno, ove il Procaccini ed il Santagostino davano il meglio della loro arte.
Il pulpito ed i due confessionali sono attibuiti all'intagliatore Garavaglia, che completò il lavoro nel 1661. Sponsor di tutte queste opere è stata la famiglia Visconti di Modrone.
Non volendo fare una lezione di storia dell'arte, vi rimando alla pagina Wikipedia ed al sito dei Padri Barnabiti.
In chiusura vi segnalo i due pregevoli organi e le tombe di Barnabò Visconti e della moglie Regina della Scala.
Oltre le normali attività di una parrocchia, i Padri Barnabiti gestiscono un convitto universitario.



Nota della Redazione:
Le foto sono state tratte dai siti "Barnabiti" e "Tripadvisor".

Vista Est



15 dicembre 2017

Buon Natale dai PIA


Stamattina sono andato al Bancomat di San Martino di Bareggio, a prendere i soldi per pagare delle bollette. Mentre stavo salendo in macchina, sento un urlo corale: " Signor Blogger aspetti un attimo!" Mi giro e vedo la gang del Carletto al completo che si avvicina. Una delle ragazzine del gruppo mi ha detto che, avendomi visto in distanza, avevano deciso di farmi gli auguri di Buon Natale e Buon Anno nuovo e di ringraziarmi degli aiuti che dò loro attraverso il blog.
A mia volta li ringrazio per gli auguri e dico loro che non dovevano ringraziarmi per gli aiuti, che facevo volentieri.
Non appena il vigile blocca il traffico, ripartono verso la scuola, salutandomi con la mano.
Prima di attraversare il mastino Cheng si gira urlando: "Signol Bloggel tanti auguli anche da palte della mia Signola Madle!"
Bisogna dire che sono dei ragazzini educati, ma qualcosa mi ha lasciato assai perplesso. Un paio di mesi fa si è discusso a lungo, se era lecito che gli studenti delle medie, uscissero di scuola per andare a casa, senza che i genitori gli aspettassero fuori. Va bene che l'attraversamento della Statale a San Martino sia presidiato, che la strada che porta alla scuola sia chiusa al traffico e che nella gang del Carletto siano in otto, ma sono sempre dei bambini di quarta elementare! E vanno a scuola da soli.
Ora le possibilità sono due. O la polemica tirata su dal Ministro dell'Istruzione era sterile ed inutile, o la gang del Carletto è composta da ragazzini evoluti ed emancipati.
Fate voi!
Buon Natale! 

13 dicembre 2017

Andamento del blog

Visto che sono in anticipo su di un appuntamento, ho deciso di scrivere al volo, un post sugli accessi dell'ultimo mese.
Al 1° Dicembre sono stati superati i 14.000 accessi, data che non ho considerato, essendo drogata dall'anomalia del 25 Novembre, in cui ci sono stati 449 accessi nelle 24 ore. Situazione estremamente anomala, dato che la media giornaliera si aggira sulle 30 visualizzazioni. Comunque i primi tredici giorni di Dicembre hanno portato 450 lettori. Non è  detto che il 25 si festeggi Natale ed il 15.000° lettore. Su datevi da fare!
II PIA sono tranquilli, pensano già  al Natale. Quando li incontro fanno solo gli auguri e non pensano a fare domande.
I post sulla skyline di Milano sta avendo un moderato successo. Non appena vado da una certa cliente farò le foto da un altro punto di vista. Alcuni lettori si sono lamentati che le foto non sono originalmente fatte da me.
Alcuni lettori hanno chiesto dei post su CityLife. In questi giorni è  stato aperto il centro commerciale e, Lunedì mi pare,  una mostra all'aperto sugli anni della Fiera Campionaria. A gennaio ci farò  un giro con moglie e figlia e vi riferirò in merito.

Post sullo stesso argomento:

11 dicembre 2017

I ponti del 2018

Con l'arrivo del primo calendario omaggio, ho fatto una piccola ricerca sui possibili ponti del prossimo anno.
A Gennaio, Febbraio e Marzo ci va proprio male, niente ponti o week end lunghi.
Ad Aprile la situazione migliora. All'inizio del mese troviamo un week end lungo per Pasqua. Sabato 31 Marzo, 1° Aprile Pasqua e 2 Aprile Lunedì dell'Angelo o Pasquetta, il nome cambia con le regioni. Quindi il pesce di Aprile lo facciamo con una Colomba.
A fine mese abbiamo varie possibilità. Con due giorni di ferie, stiamo a casa dal 21 al 25 Aprile. Con un giorno di ferie andiamo dal dal 28 Aprile al 1° Maggio. Un'altra combinazione potrebbe essere tre giorni di ferie, stai in vacanza dal 25 Aprile al 1° Maggio. Se dobbiamo consumare le ferie del 2017, con cinque giorni di ferie abbiamo a disposizione undici giorni per fare un bel viaggetto.
Di nuovo magra in Maggio, Giugno e Luglio. Ad Agosto, se non siamo già in ferie, con due giorni di ferie, stiamo a casa dal 11 al 15 Agosto o dal 15 al 19 Agosto.
Altra magra in Settembre ed Ottobre. A Novembre commemoriamo i defunti con un giorno di ferie, facendo il giro dei cimiteri tra il 1° ed il 4 Novembre.
A Dicembre i Milanesi hanno un week end lungo, dal 7 al 9. I Baresi con un giorno di ferie stanno a casa dal 6 al 9. Per Natale, se l'azienda non chiude, con un giorno di ferie festeggiamo 5 giorni, da Sabato 22 a Mercoledì 26. Per Capodanno, considerazione identica, da Sabato 29 Dicembre a Martedì 1° Gennaio 2019.
Purtroppo non è un anno dei migliori, ma ci dobbiamo accontentare.

10 dicembre 2017

Milano Skyline - Hotel dei Cavalieri

Hotel dei Cavalieri alla notte
Siamo arrivati al quarto post di questa serie, che si sta dimostrando fortunata, con molto seguito di lettori
Di questo luogo non ho trovato molte informazioni.
Il sito ufficiale, nel "Chi siamo", riporta:
Aperto il 10 aprile 1949 in un splendido palazzo progettato dall’architetto Emilio Lancia e dallo studio di Giò Ponti, l’Hotel Dei Cavalieri è un albergo simbolo per la città. Nel corso degli anni ha ospitato celebrità del teatro, della musica, della politica sia italiane che internazionali.
Quindi anche questo luogo è un simbolo della rinascita di Milano dopo la Seconda Guerra Mondiale.
L'hotel è in Piazza Missori, tra Via Albricci e Corso di Porta Romana, a poche centinaia di metri da Piazza Duomo.


Il palazzo INPS dalla terrazza
Nota della Redazione:
Le foto sono state tratte dai siti "Booking. com" e "Tripadvisor".

Vista Est


 

05 dicembre 2017

Intellighenzia

Sabato ho scritto che il banco ortofrutta dell'Eurospin è diventato il ritrovo dell'intellighenzia di Bareggio e Sedriano. Ma cosa è l'intellighenzia?
Intellighenzia è la latinizzazione (intelligentia) della parola russa Intelligencija (интеллигенция). In questa maniera si voleva identificare gli intellettuali, gli artisti e gli scienziati di una città o nazione. In un secondo tempo sono stati aggiunti anche quelle persone, che in Italia sarebbero definiti i notabili.
In effetti in questo supermercato ho incontrato tutti i notabili ed i professionisti dei due due paesi ad esclusione dei sindaci.
L'Enciclopedia Treccani scrive:
Intelligencija. Categoria politico-sociale di intellettuali progressisti sviluppatasi in Russia dopo la seconda metà del 19° secolo. Con il suo radicalismo rivoluzionario o riformismo costituzionale e liberale, ebbe fondamentale importanza nella storia della Russia. Dapprima provenienti dalla nobiltà terriera, gli esponenti dell’i. trassero poi origine dal clero/">clero, dalla burocrazia, dall’insegnamento, dalla piccola borghesia cittadina e dalla classe contadina, distinguendosi per idee in vario modo contrarie allo zarismo e alla struttura sociale connessa.
Dall’i. provennero i rivoluzionari che diffusero il marxismo e poi condussero alla rivoluzione dell’ottobre 1917, così come i liberali che, emersi con la rivoluzione del febbraio 1917, furono poi attivi, culturalmente e politicamente, nella diaspora russa (P.N. Miljukov, A.F. Kerenskij, G. Vernadskij, E. Šmurlo ecc.).


Bibliografia:

03 dicembre 2017

Milano Skyline - Terrazza Martini

Il Duomo dalla Terrazza
La Terrazza Martini, dal 1958, guarda gli eventi, belli e brutti, di Milano, dall'alto del 15° piano del grattacielo di Piazza Diaz 7. Periodo un po' lungo, ma necessario per definire questo punto d'incontro.
Inaugurata il 9 Aprile 1958, madre di otto figlie e, dopo 60 anni sopravvissuta sola con la seda di Pessione. In questi anni, definibili ruggenti ed inossidabili, ha avuto due restyling, uno radicale tra il 1990 ed il 1993 ed il secondo in occasione dei 50 anni.
Il Tramonto

Non sto a fare la storia, che potrete leggere nel sito ufficiale. Qui potrete trovare anche una brochure, molto ben curata, che ne illustra la sua vita.
Da qui sono passati i più famosi nomi del jet set internazionali, del cineme e dell'arte.
Non vorrei sbagliare, ma qui fu presentata nel 1960, La Dolce Vita di Fellini.
Io ci sono stato una sola volta, agli albori delle radio private, invitato da una delle prime radio libere.
Dal giardino d'inverno potete ammirare i tetti della vecchia Milano. Di fronte hai la Galleria Vittorio Emanuele. Leggermente a destra le guglie del Duomo, il Palazzo Reale e l'Arcivescovado. se ci giriamo di 90° a sinistra, scorgiamo, in lontananza, la Torre del Filarete, ingresso del Castello Sforzesco.
Andate a bere un drink, ne vale la pena!

Vista Est
Bibliografia:
Nota della Redazione:
Tutte le foto sono state tratte dal sito Martini & Rossi.

02 dicembre 2017

Nonna Bianca

Il banco dell'ortofrutta dell'Eurospin di Bareggio sta diventando un punto di aggregazione e ritrovo della "Intellighenzia" bareggiotta e sedrianese.
Nel pomeriggio sono andato a comprare catalogne e peperoni per i porcellini Schizzo e Toby. Lì ho incontrato Marco, il PIA del post di ieri, che mi ha presentato Nonna Bianca, che da oggi è da annoverare tra i lettori del blog. Adesso per par condicio mi deve presentare anche Nonna Vittoria!
Per prima cosa la signora si è meravigliata di trovarsi di fronte ad un suo coscritto. Leggendo i post, la signora si era convinta, che io fossi uno studente universitario di qualche facoltà umanistica. Non capisco perché la signora pensi che una persona attempata non possa scrivere stronzate su di un blog.
Girando per le corsie Mi ha chiesto lumi sui vari acronimi che identificano i personaggi esterni al blog. Io non me ne ricordo tanti, ma proviamoci
  • PIA (Piccoli Illetterati Amici) - Lettori del blog, nipoti di conoscenze locali, che agli inizi del blog erano alle elementari, ora in prima media.
  • GIA (Grande Illetterato Amico) - Fratello maggiore di un PIA, simpatico, ma un po' fancazzista. Liceale di scarso successo.
  • PIC (Piccolo Illetterato Cinese) - Il mastino Cheng, lunga mano del Carletto. Appartiene alla seconda generazione di PIA.
  • GFC (Grande Fancazzista Cronico) - Da non confondere con il GIA, che a confronto di un  GFC è un dilettante. Sono un paio di persone con cui ho avuto a che fare, che non vogliono fare alcuna fatica, anche cerebrale.

01 dicembre 2017

Par condicio

Ieri un PIA di prima generazione mi ha chiesto perché i genitori dicano che se si va mangiare da una nonna, per par condicio, sia necessario andare a mangiare anche dall'altra nonna.
Alla domanda, l'insegnante d'Italiano ha risposto che la "par condicio" è una legge che costringe gli operatori televisivi, a dare lo stesso spazio a tutti i partiti politici.
Il ragazzino obbietta che le nonne, sino a prova contraria, non si sono ancora costituite in partito politico. Che i genitori si siano espressi in maniera non propria?
Ci manca solo che alle prossime elezioni ci sia da votare per il Partito di Nonna Bianca o per il Movimento di Nonna Vittoria! Come al solito tutti hanno ragione e tutti hanno torto.
Come leggerete dalla Treccani la locuzione arriva dal solito Latino, nel caso specifico dal codice fallimentare romano. Negli anni '90 l'AGCOM emise una regolamentazione, per i passaggi televisivi e gli spot dei partiti politici in periodi elettorali, chiamandola "Disciplina della par condicio". Quindi la professoressa ha ragione, ma ha dato una spiegazione storicamente incompleta.
Come spesso succede in Italiano, una parola si cristallizza diventando una maniera di esprimere un concetto. Nel nostro caso par condicio, nell'Italiano moderno, indica una volontà a trattare pariteticamente due entità opposte o similari.  Così la parità di genere diventa par condicio tra uomini e donne e l'andar a trovare tutte e due le nonne diventa par condicio delle nonne. Quindi hanno ragione anche i genitori.
Per par condicio, speriamo che stasera Napoli e Juventus pareggino.
Il vocabolario Treccani scrive:
Par condicio... kondìčio› locuz. lat. (propr. «uguale condizione»), usata in ital. come s. f. – Espressione desunta dalla frase del linguaggio giur. romano par condicio creditorum, che, in campo fallimentare, affermava il principio della parità di condizione dei creditori, cioè il loro diritto a essere rimborsati dal debitore fallito tutti quanti in uguale misura percentuale; introdotta negli anni Novanta nel linguaggio politico, è passata, nella sua formulazione ridotta, a indicare la condizione di parità tra soggetti del mondo politico nell’accesso ai mezzi di comunicazione di massa per propagandare le proprie idee (e poi usata anche con altri sign. estens. analoghi).

Bibliografia: