17 dicembre 2017

Milano Skyline - Sant'Alessandro in Zebedia

La facciata di Sant'Alessandro
Il nome di questa chiesa deriva Da Sant'Alessandro Martire che fu prigioniero nel carcere di Zebedia, sito vicino alla piazza omonima.
La chiesa fa capo all'ordine dei Barnabiti ed è un mix riuscito di stili. La facciata è in stile rinascimentale, con un coronamento ondulato, primo esempio del barocchetto lombardo.
La pianta centrale, copiata dai progetti del Bramante per San Pietro, sarà una delle ultime volte in cui sarà usata. Questa scelta è attribuita all'Alessi che, all'inizio del XVII secolo, era operativo a Milano. A fine marzo del 1602, il Cardinale Federico Borromeo pose la prima pietra per le arti del padre barnabita Binago ed il capomastro Richino.

L'abside
Questi porterà a termine l'opera nel 1658, mentre la cupola era già pronta da trent'anni.
Nel frattempo si curava l'allestimento interno, ove il Procaccini ed il Santagostino davano il meglio della loro arte.
Il pulpito ed i due confessionali sono attibuiti all'intagliatore Garavaglia, che completò il lavoro nel 1661. Sponsor di tutte queste opere è stata la famiglia Visconti di Modrone.
Non volendo fare una lezione di storia dell'arte, vi rimando alla pagina Wikipedia ed al sito dei Padri Barnabiti.
In chiusura vi segnalo i due pregevoli organi e le tombe di Barnabò Visconti e della moglie Regina della Scala.
Oltre le normali attività di una parrocchia, i Padri Barnabiti gestiscono un convitto universitario.



Nota della Redazione:
Le foto sono state tratte dai siti "Barnabiti" e "Tripadvisor".

Vista Est



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