29 dicembre 2017

I Cardinali Borromeo

Nel post sulla chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia, cito un certo Cardinale Federico Borromeo. I soliti "bene informati" mi hanno fatto notare che il Cardinale Borromeo, facesse di nome Carlo.
Errore, grandissimo errore! I Cardinali Borromeo erano ben sette. Carlo è stato il primo e Federico il secondo di questa dinastia durata circa tre secoli. Carlo e stato elevato agli onore degli altari nel 1610, solo 26 anni dopo la morte, mentre Federico sarà uno dei protagonisti dei "Promessi Sposi".

San Carlo Borromeo
Carlo Borromeo, nipote di Papa Pio IV, fu parte attiva nel Concilio di Trento di cui condivise gli intenti riformatori. Morto lo zio e nominato arcivescovo di Milano, iniziò un opera di riforma e pulizia della Curia Ambrosiana, dove si fece molti nemici negli ordini ecclesiastici.
Nell'Ottobre 1569 scampa ad un colpo di archibugio alla schiena, sparato da un sicario, mandato dagli Umiliati.
Durante la peste a Milano del 1576, detta anche "Peste di San Carlo", si prestò in opere assistenziali e caritatevoli. Per invocare la fine della pestilenza, organizzò una processione penitenziale, che percorse a piedi scalzi, reggendo una croce lignea ove era incastonato un chiodo della croce di Cristo. Miracolosamente l'epidemia si attenuò e poi si estinse. Il popolo ritenne questi due casi, segni della sua santità.
Il santo usci dalla pestilenza con il fisico indebolito. Soffrì di febbri ricorrenti sino alla morte nel Novembre 1584. Essendo morto dopo i Vespri del 3 Novembre, viene venerato il giorno successivo 4 Novembre.
Nonostante l'iconografia lo rappresenti minuto, della stessa altezza degli altri e rasato, era alto più di 1,80 m, portava la barba ed era di fisico robusto.

Federico Borromeo
Federico Borromeo, cugino di San Carlo, viene citato nei "Promessi Sposi" con il nome spagnoleggiante Federigo.
Incapperà pure lui in una pestilenza, quella del 1630, citata nel romanzo del Manzoni. Una sua descrizione occupa tutto il capitolo XXII.
Nominato arcivescovo di Milano, continuò l'opera del cugino nella moralizzazione e riorganizzazione della Curia Milanese, secondo i dettami del Concilio di Trento.
Nella sua vita scrisse parecchi libri e diede inizio a parecchie opere pubbliche. Nel 1609 fondò la Biblioteca Ambrosiana e nel 1618 aprì la Pinacoteca Ambrosiana. Nel 1621 seguì l'Accademia Ambrosiana.
Nel 1624 diede inizio ai lavori per il Colosso di San Carlo, sulle alture di Arona.
Sopravvisse alla peste, ove si presto in opere di carità ed assistenza, ma mori il 21 Settembre 1631.


Bibliografia:
  • Per Federico Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per Carlo Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per la Famiglia Borromeo su Wikipedia, clicca qui.
  • Per il post "Milano Skyline - Sant'Alessandro in Zebedia", clicca qui.

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