Per por fine all'allegra diatriba tra Anonimo ed Anonimo veneziano, spieghiamo che cosa si intende per
moneta sonante.
moneta sonante.
Ora come ora si intende un pagamento per contante, sia moneta che banconota, operazione non tracciabile e combattuta dagli ultimi governi.
Per l'origine del detto dobbiano scendere sino al Medio Evo, quando non esistevano le banconote. Per sonante si intende quel rumore fatto dalle monete fatte cadere sul banco della bancarella dove si stavano facendo degli acquisti.
Ma potrebbe essere anche il tintinnio delle monete quando si camminava. Dato che il denaro era solo monetato, si teneva in un sacchetto di cuoio appeso alla cintura. Camminando, le monete sbattevano tra di loro, facendo un tipico rumore metallico.
Andando avanti negli anni, arriviamo ai tempi della Serenissima, ove i signorotti si servivano di questo tintinnio per ostentazione di ricchezza. Difatti il rumore cambia con il metallo ed il peso della moneta. Gli scippatori di allora erano in grado di capire se le monete fossero d'oro, d'argento o rame.
Questo dovrebbe essere il senso del commento di Anonimo veneziano.
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