09 aprile 2020

Il Baroccio Lombardo

Sempre per dare una mano ai PIA, vado a riprendere una richiesta, ricevuta in Autunno. Che cosa fosse il Baroccio Lombardo. Sui testi lo troviamo lo troviamo anche come “Barocco lombardo” o “Barocco a Milano”, forma artistica diffusasi all'inizio del XVII secolo.
Questo stile incominciò a diffondersi con l'elevazione alla cattedra arcivescovile di FedericoBorromeo (1595), che da grande mecenate spronò e finanziò i più grandi pittori ed architetti dell'epoca. Il massimo splendore si manifestò con l'apertura dell'Accademia Ambrosiana, dove si formeranno i maggiori pittori lombardi. L'esperienza si chiuse nel 1630 con la peste manzoniana e la morte del cardinale, avvenuta nell'autunno del 1631.
Dato che io non sono un insegnante di storia dell'arte e devo dare solo una traccia, su cui basare una ricerca, vi rimando alle pagine segnalate, ove troverete una trattazione completa.
All'inizio il Barocco lombardo si presenta con una certa continuità del tardo manierismo spinto da Carlo Borromeo, che si evolverà in uno stile a se stante, con gli influssi del Barocco romano, introdotti dal Binago (Sant'Alessandroin Zebedia). Gli architetti Mangone e Richini furono i maggiori esponenti di questa fiorente, ma breve stagione. Tutti e due escono dal crogiolo della Veneranda Fabbrica del Duomo e dalla loro collaborazione nacquero la Pinacoteca e l'Accademia Ambrosiana.
L'arte del Richini arrivo a tali livelli che, per vedere qualcosa di migliore, si dovrà aspettare il Piermarini alla fine del XVIII secolo.


Bibliografia:

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