L'olio d'oliva, elemento
basilare della dieta mediterranea, è uno dei prodotti tipici
italiani più soggetto a frodi ed adulterazione. Special modo l'olio
extravergine è soggetto ad rendimento “eccezionale” ogni anno.
Questo è dovuto alla
scarsa armonizzazione delle normative vigenti nel mondo, che
permettono dei facili movimenti di prodotto con diversi livelli di
qualità.
In Italia c'è il
cosiddetto olio di carta, un giro di carte che fa lievitare la
produzione all'albero o che crea rese straordinarie in molitura.
Prima dell'introduzione del registro agricolo nazionale (2011)
questa frode arrivava a far lievitare la produzione sino al 30% in
più del reale. In questa maniera si “naturalizzava” come
Italiano olio prodotto in qualche altro paese mediterraneo.
Comunque questo è
niente, rispetto a cosa successo in Spagna nel biennio 1981/82. La
cosiddetta "sindrome
da olio tossico", olio di colza addizionato con anilina,
avrebbe causato il decesso di un migliaio di persone, delle 20.000
colpite.
A seguito di queste
adulterazioni, l'Ufficio Antifrodi della Comunità Europea ha
costituito una task force devoluta alla lotta ai rati contro l'olio
d'oliva.
Consiglio. Comprate olio
di marche conosciute a diffusione nazionale.
Altro problema dell'olio,
meglio dell'ulivo è la xylella fastidiosa, batterio, arrivato dal
Sudamerica, che tende a far seccare gli alberi infetti. Si è diffusa
nel 2013 e, per ora è limitata alla Puglia Salentina.
Le qualità
organolettiche sono tante ed universalmente riconosciute. Vuoi
mettere una bella insalata mista condita con l'olio d'oliva o una
bruschetta senza aglio e pomodoro, ma con solo un cucchiaino di olio
extravergine DOP?
L’olio
d'oliva è un grasso mono insaturo composto per la
quasi totalità da trigliceridi;
gli acidi grassi più rappresentati sono l'oleico, il linoleico e il
palmitico. Quindi si tratta di un alimento dalle molteplici virtù.
Durante l’infanzia è indispensabile in quanto
contribuisce all’accrescimento,
al processo di mielinizzazione
del cervello ed alla formazione
delle ossa, l’olio è anche un coadiuvante nella
resistenza alle infezioni.
Chissà se va bene anche contro il coronavirus!
Durante l’età adulta è efficace nella
prevenzione delle malattie delle arterie
e cardiache,
abbassando il livello di colesterolo nel sangue. Oltre a ridurre il
rischio di malattie cardiache, ha una funzione antiage
per la pelle e per le ossa in quanto è ricco di
vitamina E, che protegge da decalcificazione, osteoporosi e fratture.
Tra i costituenti, insieme alla vitamina E, il betacarotene
(provitamina A) e tutta una serie di sostanze
antiossidanti come i composti fenolici.
Nel post di ieri scrivevo
di un pesciolino che, per evitare di finire fritto, saltò nella
brace. Di sicuro hanno tentato di friggerlo nell'olio di semi.
L'olio
d'oliva sopporta bene gli usi di cucina. Difatti può
raggiungere temperature elevate di un soffritto o di una frittura,
senza formazione di sostanze nocive, cosa che invece succede
utilizzando olio ricco di grassi polinsaturi come il volgarissimo
olio di semi o di arachidi.
Concludo con la
conservazione. L'olio d'oliva ed, ancor peggio, l'olio extravergine
vanno conservati in contenitori di vetro o acciaio inossidabile, al
buio ed a temperatura costante. Evitate i contenitori di plastica;
potrebbero rilasciare degli inquinanti che non fanno bene al nostro
olio.
- Per vedere l'articolo del Corriere della Sera, clicca qui
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