23 aprile 2020

Risparmiare energia - I pannelli solari

Per me, questa settimana, è un periodo dedicato all'energia solare. Giovedì scorso ho ordinato l'impianto termodinamico destinato ad essere montato sul tetto di casa. Era una offerta molto interessante, pensata per far muovere l'economia, in questo periodo disastrato.
Invece ieri ho fatto un affarone da Leroy Merlin. Ho trovato un pannello fotovoltaico stand alone completo per soli € 20,00. Con 'sta cifra non ci pagavi neanche la batteria.
Il kit comprendeva il pannello da 15 W, il regolatore di carica, la batteria, una barra led ed una lampadina a 12 V.
Voi direte, che ci fai con 15 W? Nulla è la risposta! E' la classica cosa che fai perché è costata molto poco, non hai un cazzo da fare e per fare esperienza.
Stamattina ci siamo messi con un vicino a far un po' di prove. La prima scoperta è che non era tanto giocattolo. In due ore ha caricato una batteria da antifurto (7 A), quindi con il sole pieno, tira come un disperato. Ed era appoggiato sul parabrezza della mia auto! In serata abbiamo notato che, poco, caricava ancora al tramonto.
Ma che cosa sono i pannelli solari? Storicamente sono le ali delle astronavi dei film di fantascienza. In pratica sono dei rettangoli di colore blu metallizzato da cui esce un filo rosso ed uno nero.
Sulla storia e la tecnologia non scrivo niente e vi rimando alla pagina Wikipedia. Sappiate che il primo a pensarci è stato Bequerel nel 1839, nel 1883 l'inventore statunitense Charles Fritz produce la prima cellasolare, che Einstein ha vinto il Nobel nel 1921, teorizzandoci sopra e che Sharp nel 1963 produsse i primi moduli commerciali.
Ma come fanno a farci risparmiare? Vendendo l'energia prodotta!
Gli impianti fotovoltaici sono di due tipi. “Stand alone” e “Scambio in luogo”.
Quelli stand alone o anche ad isola, producono caricando delle batterie, da cui prelevi alla notte. Sono costosi, ingombranti e non sono incentivati.
A noi interessano solo quelli con scambio in luogo. Questi producono energia che tu consumi durante il giorno. L'avanzo lo immetti in rete attraverso un contatore montato all'incontrario. Alla notte riacquisti dalla rete. A fine mese arriva una bolletta dove troverai la differenza tra il consumato ed il prodotto.
Se produci più del consumato, ti verranno dei soldi. Se consumi più del prodotto, pagherai solo la differenza. L'abilità sta nel spostare i consumi più gravosi, lavatrice e lavastoviglie, nelle ore più insolate del giorno.
Questo tipo di impianto sono incentivati. Lo stato ti riconosce dei crediti d'imposta pari al 50% del valore dell'impianto, nei 10 anni successivi al collaudo positivo, da parte del GSE.
I requisiti sono un tetto con una falda a Sud di almeno 20 mq, un sottotetto dove mettere l'inverter e tanta pazienza. Con una minima perdita di produzione, va bene anche una falda ad Ovest.


Precedenti post sull'argomento:
  • Per il post “Risparmiare energia - Climatizzazione” del 2 gen 2019, clicca qui.
  • Per il post “Risparmiare energia - Il decalogo” del 18 mar 2020, clicca qui.
  • Per il post "Risparmiare energia - Stand By ed Always On" del 25 mar 2020, clicca qui.
  • Per il post "Risparmiare energia - Stand By ed Always On 2" del 1 apr 2020, clicca qui.
  • Per il post "Risparmiare energia -Le lampadine LED" del 8 apr 2020, clicca qui.

Bibliografia:

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