Per me, questa settimana,
è un periodo dedicato all'energia solare. Giovedì scorso ho
ordinato l'impianto termodinamico destinato ad essere montato sul
tetto di casa. Era una offerta molto interessante, pensata per far
muovere l'economia, in questo periodo disastrato.
Invece ieri ho fatto un
affarone da Leroy Merlin. Ho trovato un pannello fotovoltaico stand
alone completo per soli € 20,00. Con 'sta cifra non ci pagavi
neanche la batteria.
Il kit comprendeva il
pannello da 15 W, il regolatore di carica, la batteria, una barra led
ed una lampadina a 12 V.
Voi direte, che ci fai
con 15 W? Nulla è la risposta! E' la classica cosa che fai perché è
costata molto poco, non hai un cazzo da fare e per fare esperienza.
Stamattina ci siamo messi
con un vicino a far un po' di prove. La prima scoperta è che non era
tanto giocattolo. In due ore ha caricato una batteria da antifurto (7
A), quindi con il sole pieno, tira come un disperato. Ed era
appoggiato sul parabrezza della mia auto! In serata abbiamo notato
che, poco, caricava ancora al tramonto.
Ma che cosa sono i
pannelli solari? Storicamente sono le ali delle astronavi dei film di
fantascienza. In pratica sono dei rettangoli di colore blu
metallizzato da cui esce un filo rosso ed uno nero.
Sulla storia e la
tecnologia non scrivo niente e vi rimando alla pagina Wikipedia.
Sappiate che il primo a pensarci è stato Bequerel
nel 1839, nel 1883 l'inventore statunitense Charles Fritz produce la
prima cellasolare, che Einstein ha vinto il Nobel nel 1921, teorizzandoci
sopra e che Sharp nel 1963 produsse i primi moduli commerciali.
Ma come fanno a farci
risparmiare? Vendendo l'energia prodotta!
Gli impianti fotovoltaici
sono di due tipi. “Stand alone” e “Scambio in luogo”.
Quelli stand alone o
anche ad isola, producono caricando delle batterie, da cui prelevi
alla notte. Sono costosi, ingombranti e non sono incentivati.
A noi interessano solo
quelli con scambio in luogo. Questi producono energia che tu consumi
durante il giorno. L'avanzo lo immetti in rete attraverso un
contatore montato all'incontrario. Alla notte riacquisti dalla rete.
A fine mese arriva una bolletta dove troverai la differenza tra il
consumato ed il prodotto.
Se produci più del
consumato, ti verranno dei soldi. Se consumi più del prodotto,
pagherai solo la differenza. L'abilità sta nel spostare i consumi
più gravosi, lavatrice e lavastoviglie, nelle ore più insolate del
giorno.
Questo tipo di impianto
sono incentivati. Lo stato ti riconosce dei crediti d'imposta pari al
50% del valore dell'impianto, nei 10 anni successivi al collaudo
positivo, da parte del GSE.
I requisiti sono un
tetto con una falda a Sud di almeno 20 mq, un sottotetto dove mettere
l'inverter e tanta pazienza. Con una minima perdita di produzione, va
bene anche una falda ad Ovest.
Precedenti
post sull'argomento:
- Per il post “Risparmiare energia - Climatizzazione” del 2 gen 2019, clicca qui.
- Per il post “Risparmiare energia - Il decalogo” del 18 mar 2020, clicca qui.
- Per il post "Risparmiare energia - Stand By ed Always On" del 25 mar 2020, clicca qui.
- Per il post "Risparmiare energia - Stand By ed Always On 2" del 1 apr 2020, clicca qui.
- Per il post "Risparmiare energia -Le lampadine LED" del 8 apr 2020, clicca qui.
Bibliografia:
- Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
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