02 gennaio 2019

Risparmiare energia - Climatizzazione

Con questo post, vorrei partire con la pubblicazione di alcune discussioni, avute con conoscenti, al fine di ridurre i costi energetici delle proprie abitazioni.
Inizierò  con post molto generici, per argomento, ed eventualmente dopo vedrò ti entrare più nello specifico.
Prima di parlare su come scaldare o raffreddare una casa, vediamo di spiegare cosa sono le zone climatiche. Il DPR 412 del 26 Agosto 1993, divide l'Italia in 6 zone climatiche, in base al clima medio dei singoli comuni. Si va dalla A, ove troviamo solo i comuni di Lampedusa, Linosa e Porto Empedocle, alla F che copre tutto l'arco alpino. Non spiego come sono stati fatti i conti, sarebbe tempo buttato. In successive modifiche sono state stabilite anche le temperature massime da avere nelle case. I  singoli comuni possono deliberare modifiche e/o deroghe provvisorie
Io prenderò  in considerazione solo la E, che copre la maggioranza dei comuni. Milano e la Pianura Padana rientrano in questa zona climatica che prevede:
  • Accensione  dal 15/10 al 15/4
  • 14 ore massime di accensione.
  • Almeno 2 ore di intervallo durante il giorno 
  • 21°C massimi
Dimentichiamoci dei condomini con il riscaldamento centralizzato, dove c'è  la contabilitazione elettronica del calore consumato, e focalizziamoci solo sul riscaldamento indipendente.
Un'altra cosa che voglio tralasciare è la norma comunitaria che ci obbligherebbe a cambiare entro il 2020 tutte le caldaie che non siano a condensazione o più  vecchie di 10 anni.
Allora, appartamento o villetta con riscaldamento indipendente. Per prima cosa bisogna dividere gli appartamenti, che si sviluppano su di un solo piano, da quelli multi livello. Partiamo da un solo livello e poi aggiungeremo gli altri.
In questi casi è previsto l'installazione di un termostato ambientale e solo "consigliata" l'installazione di termo valvole sui singoli termosifoni.
Il termostato deve essere regolato su 21°C. In questi giorni di inquinamento a Milano bisogna abbassarlo a 19°C. Se é  un crono termostato é meglio, così  evitiamo di sbatterci per rispettare le 14 ore di accensione.
Si potrebbe creare un programma di accensione, diviso in giorni feriali e week end.
  • Lun 》Ven - 06.00 》08.00 - 17.00 》23.59  9 ore di accensione
  • Sab / Dom - 08.00 》11.00 - 13.00 》23.59  14 ore di accensione
Adesso diamo al crono termostato altre due informazioni. La temperatura di conservazione o stand by, cioè  la temperatura che ci deve essere in casa, quando la caldaia è  spenta, dovrà essere di 16 / 17°C se avete una caldaia a condensazione. Con una caldaia convenzionale si può  scendere sino a 15°C.
La temperatura di emergenza, cioè  la temperatura minima quando siamo via per lunghi periodi, la fissiamo a 12°C. Una temperatura più  bassa creerebbe sforzi inutili alla caldaia, per ritornare a regimi normali.
Ma perché  le termo valvole sui singoli termosifoni, vi dico di montarla, anche se sono solo consigliate? Dato che non tutte le camere possano avere la stessa esposizione, vi potreste trovare ad avere una camera molto calda ed una o più  camere con una temperatura inferiore. A casa mia, prima di installare le termo valvole, avevo l'ufficio a 24°C e la cucina a 17°C. Ora l'ufficio è  a 20°C.
Se la stanza è  fredda c'è  ben poco da fare, ma se è  calda riesci a far calare la temperatura è tenerla costante.
Nei prossimi post scriverò  come migliorare l'isolamento, di impianti multi livello e sonde intelligenti.

Nessun commento:

Posta un commento