02 marzo 2025

Abbazia di San Pietro in Gessate

La chiesa al tramonto
In attesa di organizzare le visite alle Abbazie fuori alle mura, andiamo a fare un giro a San Pietro in Gessate.
Questa chiesa è l'unica del gruppo delle Abbazie milanesi che è all'interno delle mura difensive. Per la precisione si trova di fronte al Tribunale di Milano.
Era un tramonto di un paio di anni fa, quando decisi di entrare dentro a vedere la chiesa, tanto ero in anticipo sull'appuntamento.
San Pietro in Gessate, come la vediamo adesso, è frutto di un restauro fatto dopo la Seconda Guerra Mondiale, per curare i danni causati dai bombardamenti alleati nel estate del 1943.
Furono danneggiate tutte le cappelle della navata di destra e distrutto il Chiosco ed il convento. Il chiosco fu ricostruito ne 1954, ad opera dell'architetto Ernesto Rapisardi. Al posto del convento nel 1945 fu costruito il Liceo Scientifico Leonardo da Vinci, assurto alle cronache durante la Rivoluzione Studentesca del 1968. Il convento fu sede dei Martinitt dal 1770 al 1796, quando Napoleone li trasferì in un convento di Brera
L'altare con il crocifisso
La chiesa è un bell'esempio del quattrocento lombardo, nel chiaro stile del Solari. Ha una pianta a croce latina, con tre  navate e cinque cappelle per lato. Quelle di sinistra sono sopravvissute alla guerra, mentre quelle di destra sono andate distrutte.
Con il passaggio del monastero dagli Umiliati ai Benedettini, la precedente chiesa di SS: Pietro e Paolo in Glaxiate, fu sostituita nel 1460 con la costruzione della attuale. Parte dei lavori furono finanziati da Acerrito e Pigello Portinari, rappresentanti del Banco De' Medici in Milano.
Questi signori, che di soldi ne dovevano avere, finanziarono il coro, l'abside maggiore, il capitolo e la sagrestia. Qui si può ammirare ancora lo stemma della famiglia.
Oltre a Guiniforte e Cristoforo Solari, anche Bernardo Zenale, Bernardino Buttinone e Benedetto Briosco hanno contribuito al luogo con le loro opere.
Le ultime modifiche alla costuzione risalgono al 1912, quando Diego Brioschi modificò sostanzialmente la facciata a capanna originale.
Nel 1493 il Papa Alessandro VI converti il titolo di priorato in abbazia, a seguito di una istanza del Duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza.
Dal 1772 al 1938 fu proprietà del Pio Luogo Trivulzio per poi passare alla Provincia di Milano. Ora ha la condizione giuridica di proprietà di ente religioso cattolico.

Polittico della cappella di S. Antonio Abate


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25 febbraio 2025

Birra Raffo

All'Iper di Vittuone
Incominciamo con una mia foto appoggiato ad un pallet di Birra Raffo.
La foto è stata scattata da mia figlia a metà Gennaio, all'Iper di Vittuone, durante una campagna basata sulla birra.
Nel post pubblicato a Novembre 2023, ho scritto che con l'arrivo della proprietà giapponese, si è incominciato a trovare la Birra Raffo un po' dappertutto.
In effetti prima la trovavi alla Coop e Dugan o da Sciura Maria Panzerotti. Nei supermercati dovevi avere fortuna, ne arrivava poca e la richiesta era tanta. Ora la trovi a bancali completi.
La scorsa primavera si è aggiunta anche la versione grezza, una lager non filtrata, che agli estimatori ha fatto storcere il naso. Quando la ho bevuta per la prima volta, mi è venuto da paragonarla alla classica, con le considerazioni più negative che ci possano essere. Se la confronti con altre birre con caratteristiche simili, si difende molto bene.
Da quando ero ragazzino è cambiata l'etichetta, in una più moderna come grafica, pur mantenendo i tratti originali. Adesso è chiara, con meno rossi.
L'abbiamo trovata in una pizzeria di Madrid e l'abbiamo vista in un supermercato Migros in Svizzera. Chissà se l'avvisteremo anche in qualche pub londinese o irlandese?



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23 febbraio 2025

San Nazaro in Brolo

Siamo arrivati alla terza basilica ambrosiana, conosciuta come Basilica di San Nazaro in Brolo, ma in effetti si chiama Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro.
Alla fondazione nel 382 dc Sant'Ambrogio la chiamò Basilica Apostolorum, scegliendo come sede, la strada che conduceva a Roma. Nel 395 dc, dopo la deposizione del corpo di San Nazaro, prese il nome di San Nazaro Maggiore.
L'inizio della storia di questa chiesa, è persecuzione e sangue. Il santo, perseguitato da Nerone, fu decapitato con Celso in località "Tre Muri". Questo posto dovrebbe corrispondere con l'attuale Porta Romana.
I Cristiani di Mediolanum, per paura dell'imperatore, trafugarono i corpi e li seppellirono in un luogo segreto, che fu dimenticato.
Nel 395 il luogo fu rivelato ad Ambrogio dal Signore. Il corpo di Celso fu lasciato lì dove fu trovato, mentre il corpo di Nazaro fu traslato in questa chiesa. Il luogo segreto era dove è la chiesa di San Celso in Corso Italia.
La chiesa di stile paleocristiano a pianta croce latina, ha la facciata romanica coperta dal corpo della cappella Trivulzio, che fa da vestibolo all'ingresso.
La cappella opera del Bramantino, fu iniziata nel 1512 ed è il sepolcro di Gian Giacomo Trivulzio e delle sue due mogli. Sulla sua tomba c'è una iscrizione in latino che il popolo ha tradotto in milanese "L'è staa mai cont i man in man" ( in italiano "Non è mai stato con le mani in mano").
Purtroppo quando sono passato di là, la chiesa era chiusa e non ho potuto fare foto degli interni. Sul sito di Lombardia Beni Culturali potete trovare una breve descrizione del sito. 

Dall'interno si può accedere ad una zona archeologica dove si possono vedere anfore romane e tegole con impronte di animali.
Nei prati laterali all'abside si trovano dei sarcofagi in pietra rimanenza dell'area sepolcrale.
Con questo post abbiamo finito il giro per le Abbazie Ambrogine, ma, con l'arrivo della primavera, sto già pensando ad una visita alle Abbazie Milanesi.



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18 febbraio 2025

Alla scoperta delle Abbazie

Dal sito www.cittametropolitana.mi.it
In questi giorni ho incominciato a scrivere dei post sulle Abbazie Ambrogine, cioè luoghi di culto fondati da Sant'Ambrogio o, in qualche maniera, legate a lui.
Cercando delle notizie di appoggio, mi sono ricordato che la Città Metropolitana aveva fatto qualcosa sulle Abbazie Milanesi. Posti nei dintorni della città, legati a monasteri di vari ordini.
Il progetto chiamato "Strada delle Abbazie" promuoveva dei giri in bicicletta dalla città ai vari luoghi, attraversando il Parco Sud.
Adesso vorrei riproporre gli stessi giri in maniera virtuale, scrivendo dei post, su queste sette Abbazie, che un tempo erano assai fuori città, i monaci volevano stare tranquilli, ora sono state inglobate dalla città ed una ha pure l'aeroporto di Linate alla porta. Tranquillità addio!
Facciamo un elenco su cui lavorare
  • Dal sito www.cittametropolitana.mi.it
    Chiaravalle
  • Mirasole
  • Monluè
  • Morimondo
  • San Pietro in Gessate
  • Santa Maria in Calvenzano
  • Viboldone
Ad esclusione di San Pietro in Gessate, che ho visitato un paio di anni fa, di cui ho già le foto in archivio, le visite me le organizzerò, non appena il tempo scalda un po'.
Quindi tornate a visitare il blog spesso. Io so quando saranno, ma voi no!












16 febbraio 2025

Sant'Ambrogio

Questa Domenica facciamo un giro a Sant'Ambrogio. La Basilica intitolata al Vescovo meneghino del IV secolo è il luogo di culto più visitato dopo il Duomo.
Dal 374 al 397 Ambrogio da Treviri, da inizio alla costruzione delle quattro basiliche fuori le mura dedicate a differenti santi. Cosa assai insolita per l'epoca.
La Basilica è stata costruita su di un cimitero di martiri cristiani dove vi erano anche i sepolcri dei Santi Gervasio e Protasio. Di qui il nome originale di "Basilica martirum". Solo nel X secolo sarà dedicata a Sant'Ambrogio.
Costruita in stile romanico e modificata più volte nei secoli, mantenendo in qualunque caso la linea originale.
L'estetica arrivata sino a noi è dovuta ai rifacimenti del 1088 e 1099, voluti dal vescovo Anselmo da Rho, cha voluto trasformarla in uno stile romanico più puro. Nella direzione dei lavori si sono alternate le migliori firme dell'epoca, come Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari e Bernardino Lanino.
Particolarità sono i due campanili. Quello di destra, del IX secolo, è detto dei "Monaci", quello di sinistra, eretto nel XII secolo è detto dei "Canonici".

Dal sito www.gallerieditalia.com
Tra il 15 ed il 23 Agosto 1943, i bombardamenti alleati colpirono pesantemente la zona di Sant'Ambrogio e dell'Università Cattolica, con danni ingenti alla Basilica.











Notevole è il ciborio, del IX secolo, realizzato con quattro colonne di porfido rosso e l'altare di Sant'Ambrogio, capolavoro orafo medioevale, realizzato da Volvinio.
Protetto da sacchi di sabbia si è salvato dai bombardamenti aerei alleati dell'Agosto 1943.
L'altare in oro era stato trasferito in Vaticano per toglierlo ad eventuali atti di saccheggio.










Nella navata centrale, nella posizione originale del IV secolo, troviamo il "Sarcofago di Stilicone".
Si ritiene che sia il sarcofago del generale Stilicone e della moglie Serena, 
E di tipo "Sarcofagi a porte di città", per la presenza di porte turrite negli sfondi dei bassorilievi.






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09 febbraio 2025

San Dionigi

Oggi voglio riprendere un vecchio progetto, risalente a fine 2021, di scrivere qualcosa sulle Basiliche ambrogine.
Sono solo quattro, tre ancora visibili ed una, purtroppo, distrutta. Vediamo quali sono.

Basilica di Sant'Ambrogio
Basilica di San Nazaro in Brolo
Basilica di San Simpliciano
Basilica di San Dionigi

Di San Simpliciano ha già scritto il 22 Ottobre 2022, quindi oggi scrivo di San Dionigi, La Basilica andata persa.

Dal sito dei Beni Culturali Lombardia

Questa Basilica distrutta intorno al 1782, a seguito delle soppressioni volute da Giuseppe II d'Asburgo, si trovava dove adesso è il Museo di Scienze Naturali, nel Parco Montanelli a Porta Venezia.
La Basilica era famosa come luogo di sepoltura dell'aristocrazia milanese e dei santi Dionigi ed Arialdo. San Dionigi morì qui, a causa della sua avversione all'eresia ariana.
Nelle pertinenze della Basilica c'era anche un ospedale ed un monastero fondato da Ariberto d'Intimiano nel 1023. Dalla fondazione al XVI secolo gli affidatari furono i Benedettini, poi passo tutto ai Servi di Maria.
Duranti degli scavi condotti nell'autunno del 2017, furono trovati delle mura riconducibili a questa chiesa. Ora sono in corso delle indagini sulle sepolture, trovate vicino, per capire a quale periodo storico siano imputabili. Questi studi dovranno portare a stabilire l'esatta planimetria della Basilica e le sue dimensioni.
Oltre all'archivio documentale, della Basilica di San Dionigi rimangono un labrum di porfido, ora fonte battesimale del Duomo, il Crocefisso di Ariberto e la cosiddetta "Pietra del 13 Marzo".
Domenica prossima scriverò della ben più famosa Basilica di Sant'Ambrogio.


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28 gennaio 2025

2025 - Anno del Serpente

Dal sito viaggio-in-cina.it
Il Serpente è il sesto segno del calendario cinese, quindi siamo a metà del percorso.
In particolare quest'anno è un Serpente di Legno, quindi un nato nel 2025 dovrebbe essere ordinato, intelligente con il dono di apprezzare l'arte e dai gusti raffinati.
Essendo un segno molto enigmatico i nati sotto questo segno, pur rimanendo molto riservati e reticenti, tendono ad agire secondo un criterio molto personale, determinati a raggiungere i propri obbiettivi, ripudiando il fallimento. Non amano il lavoro in team e quando sono stanchi o di cattivo umore sono da evitare, finché non sbollono.
Rappresentando la saggezza, sono dei pensatori e sono stimolati dai problemi complessi, sono dei potenziali scienziati, analisti, investigatori, pittori, vasai, gioiellieri, astrologhi, nutrizionisti ed i sociologhi.
Il serpente, essendo una persona molto chiusa, e restio ad instaurare un rapporto di amicizia, ma se prende confidenza, è disposta a condividere gioia dolori ed emozioni. Per loro, un amico è un bene prezioso da difendere.


I portafortuna
  • Numeri:  2 / 8 / 9 e tutti i numeri che li contengono (p.e. 28 o 89).
  • Giorni:  il 1° ed il 23° giorno del calendario lunare cinese.
  • Mesi:  1° / 8° / 11° mese del calendario lunare cinese.
  • Colori:  nero, rosso, e giallo.
  • Fiori:  orchidee e cactus.
  • Direzioni:  Est, Ovest e Sudovest.

I portasfortuna
  • Numeri:  1 / 6 / 7.
  • Mesi:  3° / 9° / 12° mese del calendario lunare cinese.
  • Colori:  marrone, oro, bianco.
  • Direzioni: Nordest e Nordovest.

Personaggi famosi
  • John F. Kennedy (35° Presidente USA): 29 Maggio 1917 - Serpente di Fuoco.
  • Robert Downey Jr (Attore): 4 Aprile 1965 - Serpente di Legno.
  • J. K. Rowling (Scrittrice): 31 Luglio 1965 - Serpente di Legno.
  • Taylor Swift (Cantante): 13 Dicembre 1989 - Serpente di Terra.
  • Billie Eilish (Cantante): 18 Dicembre 2001 - Serpente di Metallo


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21 gennaio 2025

Format del blog "La mia cucina"

Questo post era stato pensato, per essere pubblicato in calce nel blog "La mia cucina", nato per
raccogliere i vari foglietti, su cui avevo annotato le ricette che volevo provare.
Per essere sicuro di poter disporre delle ricette in qualunque momento ed in qualunque parte io sia, ho pensato di creare un blog, rendendo le ricette fruibili a chiunque.
I chiunque, che sono anche utenti di questo blog, mi hanno chiesto di pubblicare un format vuoto, spiegando la logica che regge la scelta delle date in cui è pubblicato un antipasto anziché un secondo piatto.
Con un taglia e cuci ho trasferito la bozza del post dal blog originario a questo. Ho ad attato i colori al diverso fondo e ridotto la taglia dei titoli, così spero di accontentare un po' tutti.

.....
In questo post si vuole dare una spiegazione, come sono organizzate le ricette, che saranno via via pubblicate.

Ingredienti:
Qui saranno elencati gli ingredienti e le quantità necessarie alla realizzazione della ricetta.
Prima che qualcuno lo chieda, q.b. significa "quanto basta", un ingrediente di cui non c'è una grammatura predefinita, che dipende dal gusto personale.

Preparazione:
Spiegazione sintetica delle operazioni necessarie alla realizzazione della ricetta.

Difficoltà:
Bassa, facile, media, difficile, impegnativa.
Le mie ricette sono delle prime tre categorie di difficoltà.

Tempo:
Quanto tempo sarà necessario impegnare per arrivare alla fine.

Porzioni:
Quanti commensali riusciranno a mangiare con i quantitativi consigliati. Se beccate un commensale mangione tutto salta!

Varianti:
Modifiche possibili alla ricetta originali. In passato c'erano anche le varianti per adattarsi alla cottura con il Cucinabarilla. Purtroppo la macchina è stata abbandonata al suo destino.

Vino:
Quando conosco che tipo di vino possa andare bene, lo segno qui. 

Origine:
Dove ho trovato la ricetta.

Cenni storici:
Qui troverete la storia del piatto. Certe ricette hanno una ben precisa allocazione storica.

Questo per l'organizzazione della ricetta. Invece di seguito gli argomenti divisi per giorno di pubblicazione.

Lunedì        Antipasti
Martedì      Primi piatti
Mercoledì  Secondi piatti - 
Giovedì      Contorni
Venerdì      Pesce
Sabato        Dessert - Pane - Piatti unici
Domenica   Aperitivi - Cocktail
.....

18 gennaio 2025

A che serve la pagina Instagram?

E' una domanda che mi stanno facendo in molti, da tempo immemorabile. Solo ora mi è saltato il trip di giustificare questa scelta, che può sembrare oscura ai più. Solo il mastino Cheng è quasi arrivato alla verità nascosta.
Un post leggibile alla massa dovrebbe avere al massimo 50 righe e non più tre o quattro foto. I lettori più pigri evitano di impegnarsi in letture dal contenuto "profondo" o troppo lungo.
Altro problema è il copyright sulle foto che trovi in giro per Internet,. Non sempre è chiaro se sono coperte da diritti o se sono libere.
Allora che fai? Le scatti tu, in abbondanza, per essere sicuro della loro qualità. Ma se ne utilizzi tre delle altre che ne fai? Le cestini? Dispiace buttarle via o nasconderle in una cartella, in qualche angolo del server. Anche la scelta è difficile, certe volte hai dei seri dubbi sulla scelta.
Così mia figlia ha consigliato di aprire la pagina Instagram "iosono.15" dove si possano vedere le foto scattate, che non sono state utilizzate nei post.
L'unico problema sono i formati delle foto. Nel blog vanno bene tutti i formati. Quadrati o rettangolari non fa alcun problema. Instagram accetta solo formati quadrati, così in alcune foto verticali viene a mancare la fascia alta e bassa. 
Un'altra ragione sono le votazioni social legate a qualche programma TV. Per fare un esempio, nell'ultima edizione di Ballando con le stelle ho sostenuto Paolantoni con il mio voto social.
Però c'è un contro, la notifiche push di pubblicazioni altrui. Sono sommerso dalle notifiche dei reel di mia cognata, produttrice instancabile di ciò.















07 gennaio 2025

Perché si dice: "Pasto luculliano"?

Per dare una risposta al commento di Deni Modè, ho scomodato di nuovo il Dizionario Treccani per trovare una spiegazione migliore a quella che avrei potuto dare io.
In qualunque caso dobbiamo andare nella Roma repubblicana a cercare Caio Lucullo.
agg. [dal lat. Lucullianus]. – 1. Che si riferisce a Lucio Licinio Lucullo, uomo politico romano dell’ultima età repubblicana, soprattutto con allusione al suo fasto, che rimase proverbiale: la magnificenza dei conviti l.; quindi pranzo l., trattamento l., e sim., degno di Lucullo, sontuoso e raffinato. In gastronomia, aragosta l., aragosta spaccata a metà, gratinata e ricoperta di ostriche e di acciughe. 2. Marmo l.: tipo di marmo di tinta scura per inclusioni di sostanze carboniose, così chiamato perché, secondo la tradizione, sarebbe stato ammirato da Lucullo. ◆ Avv. lucullianaménte, con sontuosità e raffinatezza degna di Lucullo: cenare lucullianamenteun banchetto lucullianamente sfarzoso.

06 gennaio 2025

L'Epifania tutte le feste porta via

Così abbiamo finito con le festività natalizie 2024. Purtroppo la Befana porta gli ultimi regali, ma si porta via anche tutte le feste. 
Stamattina i bambini buoni hanno trovata piena la calzetta, che avevano appeso ieri, magari al camino di casa.Girando per Internet ho scoperto che esistono varie versioni di calze della Befana. quella dolce, quella salata, per neonati, quella di magro e persino quella vegana. Ai tempi miei ci si accontentava di quello che trovavi al mattino.
Allora non c'erano gli influencer che consigliano ai genitori cosa mettere nelle calze dei figli. Si metteva di tutto e persino l'eventuale carbone era di zucchero.
Il carbone era destinato ai bambini cattivi che si erano comportati male, salvo pentimenti dell'ultima ora.
A questo proposito mi ricordo un piccolo aneddoto in arrivo dal passato della mia famiglia. Eravamo in piena crisi energetica, con le domeniche a piedi. Ero a Torino, nella cucina di mia zia e la più piccola delle cugine stava facendo i capricci. Mia nonna le disse che se non la smetteva, la Befana le avrebbe portato del carbone. La risposta fu che andava bene il carbone, così se lo sarebbe venduto al mercato nero. La bambina aveva già le idee chiare!
Adesso ci tocca arrivare sino al Carnevale, che, fra parentesi, non so quando sia.

01 gennaio 2025

L' anno quadrato perfetto

Archiviato Natale, ci troviamo a festeggiare l'arrivo dell'anno 2025, definito come anno quadrato perfetto.
Prima di scoprire cosa significa, dobbiamo riflettere anche che il 2025 segna il primo quarto del XXI secolo. Sembra ieri quando festeggiammo il nuovo secolo, nella paura del millenium bug e di alcune predizioni sulla fine del mondo.
Nel calendario cinese è l'anno del serpente di legno e dovrebbe ispirare riflessioni, crescita e nuove opportunità.
Anno quadrato perfetto che significa ciò? Ho fatto una piccola indagine in Internet, dove ho trovato un articolo a riguardo.
Per prima cosa chiarire che non è una ricorrenza molto frequente. L'ultimo è stato il 1936 ed il prossimo sarà solo nel 2116. Nella storia ce ne sono stati solo 36. 
Questo è applicabile solo ai popoli che usano il calendario gregoriano. Con i calendario arabo, cinese o ebraico tutto cambia.
L'articolo di La Repubblica scrive che:
"Un anno il cui numero è il quadrato di un numero intero. 2025 = 45² è un anno quadrato perfetto. E' rappresentato dal quadrato della somma di tutte le cifre del sistema numerico decimale. (0 + 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 + 7 + 8 + 9)² = 2025."
Se volete leggere l'articolo completo, nella bibliografia troverete il link per arrivarci.
Comunque non pensiamo a certe alchimie matematiche e

Buon Anno a tutti!!!



Bibliografia:
Per l'articolo di La Repubblica, clicca qui.