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La cupola da Via G. Ferrari |
Oggi siamo andati ad arrampicarci nella cupola antonelliana della basilica di San Gaudenzio. Purtroppo era una giornata brumosa, senza visibilità e dalla balconata abbiamo visto Novara.
Stando alla guida che ci ha portato in giro, in una giornata ideale si vedono i grattacieli di Milano e nelle giornate ventose la visuale va dal Monviso al Resegone con l'aggiunta degli Appennini.
Questa è un'altra opera dell'architetto Alessandro Antonelli, realizzata in quarant'anni, in contemporanea alla Mole di Torino.
Partiamo dalle cifre della cupola, Alta 121 metri (126 m con la statua), pesa 5572 tonnellate ed è stata costruita con 2046 metri cubi di mattoni, prodotti in una fornace situata dove ora c'è lo stadio.
La Basilica di San Gaudenzio ha uno staff che segue quotidianamente la sua manutenzione. Dal 1552 la "Fabbrica Lapidea" cura la costruzione, prima, e la manutenzione, ora, della Basilica, un'attività simile alla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Per la costruzione della cupola la Fabbrica Lapidea si è finanziata con la "Imposta del Sesino" ripristinata dal Re Carlo Felice di Savoia e con un primordiale crowdfunding. Trovati i finanziamenti, nel 1840 lo studio di fattibilità fu affidato ad Antonelli, che presenterà il primo progetto nel 1841 e nel 1844 iniziò i lavori di costruzione.
Il contratto prevedeva la cupola ed il rifacimento della facciata. Di questa si realizzarono solo la porta in noce e gli angeli in ferro fuso.
I lavori andarono avanti lentamente a causa delle interruzioni dovute alle guerre d'indipendenza. Nel 1855 viene presentato un progetto aggiornato. Nel 1860 vede la luce un terzo progetto sempre più audace, che alza la cupola sino 121 metri sul pavimento. A metà Maggio del 1878, viene posata la statua del Cristo Salvatore che alzerà la costruzione ai 126 metri attuali.
Nel 1887 si chiusero tutti i cantieri ed il Vescovo di Novara inaugurò la struttura
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Mia figlia in imbragatura ed elmetto |
Qui scatta il secondo limite di età, puoi proseguire solo se hai più di 14 anni.
Altri 143 gradini su di una scala a chiocciola, agganciati ad una fune di sicurezza arrivi al punto più alto raggiungibile a quota 100. Di qui hai una visuale delle Alpi e del campanile 8 metri più in basso.
Se sei di ginocchia e caviglie buone, con più di 6 anni, è un'escursione da provare. Le guide sono molto preparate e gentili, riescono a farti passare le due ore della visita senza che tu te ne accorga. E' più semplice della visita alla cupola di San Pietro o di Saint Paul, quindi abbordabile da quasi tutti.
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La torre campanaria |
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