15 marzo 2024

Il Monte dei Cappuccini

 
La chiesa dei Cappuccini
Questo è stato un Venerdì culturale. Siamo andati a Torino, oltre per far visita a nostra zia, per vedere delle mostre. Mio fratello e la moglie avevano programmato di vedere la mostra di Robert Capa, mia figlia la mostra su Tim Burton al Museo del Cinema. Per chiudere la giornata, al pomeriggio abbiamo aggiunto una visita guidata al Parlamento Subalpino.
Ma che ho fatto io al mattino? Sono andato ai Cappuccini, era tempo che volevo tornarci. Pensato che ci ero stato alle elementari, negli anni '60.
E' un bel posto. Dal sagrato vedi la skyline di Torino, con una vista, se sei fortunato, sino al Gran Paradiso. Purtroppo il grattacielo di Intesa San Paolo rovina tutto.
Il nome reale è Santa Maria al Monte dei Cappuccini, bella chiesa tardo rinascimentale manierista con interni barocchi. Consacrata nel 1656, in occasione di una visita di Cristina di Svezia.
Costruzione molto travagliata per morte degli architetti, l'epidemia di peste del 1630 ed eventi bellici, ma completata con l'ausilio dei meglio nomi dell'arte, che esercitavano a Torino nel XVII secolo.
Presa a cannonate dagli Austriaci e dai Francesi, nei vari assedi di Torino e bombardata dagli Inglesi nella Seconda Guerra Mondiale è sempre risorta.
Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 metri, sul lato destro del Po, di fronte a Piazza Vittorio e Via Po. Di qui è facile controllare la città vecchia, con ottimi possibilità di portare avanti un assedio. Nella Seconda Guerra Mondiale all'interno della collina, fu ricavato un rifugio antiaereo di cospicue dimensioni. Ora i locali ricavati ospitano un laboratorio di fisica nucleare.
Il dopoguerra portò vari cambi sulla collina. Dismessa la funicolare, perché i danni erano tali, da rendere non economico il ripristino. Nei locali della birreria adesso c'è un ristorante e parte del monastero è occupato dal Museo Nazionale della Montagna.
Nel 1960 al posto della stazione alta della funicolare, è stata posta la statua della Vergine, dedicata ai lavoratori torinesi. La recinzione viene dalla grotta di Lourdes, che la diocesi francese regalò i lavoratori FIAT nel pellegrinaggio del 1958.
Dato che non ci sono parcheggi vicini, conviene salire a piedi dalla Gran Madre.

La Cupola











 

L'altare maggiore














Bibliografia:

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