19 novembre 2016

Io sono...

Sii umile
In tanti mi chiedono perché il blog è stato chiamato "Io sono...". Hanno tanto insistito e continuano ad insistere che vogliono una spiegazione sull'origine ed il significato del titolo. Qualcuno è andato a pensare che ci sia un significato occulto, quasi subliminale. So che deluderò tanti lettori, ma non c'è un perché, non nasconde niente, è soltanto la prima cosa che mi è passata per la mente.
Con l'aiuto di immagini che ho trovato in Google vediamo di trovare un perché e di dargli una dignità.
Le immagini le ho scelte pensando che possano rappresentare alcune sfaccettature del mio carattere contorto.
Con la prima vignetta vorrei protestare contro coloro che pensano di essere detentori della scienza infusa. Con il loro egocentrismo e narcisismo creano dei punti di attrito nei rapporti con il resto dell'umanità. Il culto del Io ha portato solo tragedie e lutti in tutte le nazioni.
I miei piccoli illetterati amici ritengono che io sia un tuttologo. Alcuni clienti pensano che io sia un genio e pendono dalle mie labbra, ma è un punto di visione sbagliato.
Correggi: "Io sono una chiavica"
Io sono solo una persona come tante che, diversamente ai più, si guarda intorno e cerca di capire come tutto gli gira intorno. Quindi io sono un nessuno, non sono un genio e non sono perfetto. Per finire il discorso mi considero una chiavica.
Con la terza vignetta vorrei invitare la gente ad essere se stessa, di evitare quelle omologazioni che la cosiddetta società civile tenta di dare.
Il Dizionario della Treccani da questa spiegazione alla parola:
"Che non dipende o non è ispirato, suggerito da altri esempî o modelli, che non ha somiglianza con altre opere analoghe e ha quindi una sua novità, un suo carattere proprio".
Sii diverso dagli altri
Io ritengo di essere così. Da studente non avevo il Monclér, indossavo le Timberland perchè erano solide e comode e non perchè erano di moda. Ai tempi odierni non guardo programmi strappalacrime o gossippari, alla De Filippi per intenderci, ma guardo programmi più edificanti e culturalmente impegnati. Questi programmi demenziali esistono perché la gente comune si identifica coi personaggi ed i loro casi, sempre falsi e romanzati, creando audience e introiti pubblicitari.
Della stessa parola si dà anche un altro significato:
"Singolare, strano, bizzarro e sim., detto di persona".
 Anche questa volta La Treccani mi definisce. Mi ritengo una persona singolare ed un po' strana, cosa che che intrippa molti miei clienti.
Per chiudere questo primo post sul titolo "Io sono...", possiamo concludere che sia da aggiungere:"...uno che vive la sua vita indipendente dal comune giudizio".
Settimana prossima  vedremo come questi non siano i soli significati.

Bibliografia:
Per "Io sono" su Wikipedia, clicca qui.

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