30 giugno 2016

Perché alcune parole dei post sono in giallo?

Questa domanda non arriva da un piccolo illetterato, ma dalla madre di un mio piccolo lettore. Non per far polemica, ma è una delle madri che si sono lamentate per i due post sulla Littizzetto. Si lamentò, ma adesso è una affezionata lettrice.
La Signora, Consuelo, che alla faccia del nome non è Spagnola, ma dell'entroterra di Trapani, l'accento la tradisce, si vergogna di chiedere al figlio perché alcune parole sono scritte in giallo. Io dico, prova a cliccare sopra e vedi cosa fa il computer, mica ti morde, tuttalpiù ti fa una pernacchia.
Spiegazione: quando la parola è scritta in giallo, significa che nasconde un link ad una pagina esterna al blog. Per esempio Wikipedia. Questo si fa per non dilungarsi in spiegazioni. Chi scrive non sa il livello culturale del lettore. Con la globalizzazione indotta da Internet il blog può essere letto in tutto il mondo. Tu non sai se ti legge un contadino della Papua - Nuova Guinea o un Premio Nobel. Provate a cliccare sulle quattro parole in giallo di questo post e vedrete che si apriranno altrettante pagine di Wikipedia.
Ritornando alla Signora Consuelo. Quando la ho incontrata dal ferramenta di Bareggio, si è raccomandata di spiegare al pubblico del blog, perché alla dolce età di 50 anni fa certe domande, che lei ha definito idiote.
Il problema è stato il padre buonanima, santa persona tutto casa e lavoro, ma molto Siciliano vecchia maniera. Per lui una "femmina" era buona solo per gestire casa ed essere madre. Così la ha portata alla terza media e poi gli ha detto di trovarsi un lavoro ed un marito. La Signora dice che la fortuna è stata che, al momento di registrare la sua nascita all'anagrafe, si è ravveduto chiamandola Consuelo e non Consolazione come la bisnonna.

29 giugno 2016

Dire "Buon appetito" è da maleducati?

Ieri ero a Veruno per una videosorveglianza e per festeggiare il mio compleanno, sono andato a mangiare una pizza con un mio collega ed una comune cliente. A tavola abbiamo dibatuto sulla più o meno liceità di augurare "buon appetito" ai commensali. Riconoscendo la mia scarsa preparazione sull'argomento, mi sono andato ad informare.
Sul sito "leitv.it" ho trovato questa spiegazione:
Galateo e buone maniere sono i protagonisti dei nostri pranzi e delle nostre cene, soprattutto quando siamo ospiti o quando invitiamo qualcuno. Vi siete mai chiesti se e quando dire “buon appetito”?
Il divieto al “buon appetito” è di casta: della nobiltà prima e della borghesia poi per imitazione.
Dire “buon appetito”, per il vecchio galateo non è accettabile. Questa espressione è stata bandita con l’arrivo sulla tavola della forchetta, una presenza relativamente recente che ha rivoluzionato le abitudini. Prima si mangiava con le mani, la forchetta ha determinato il distacco dal cibo, prevalentemente sulle tavole dei nobili e della ricca borghesia. Per loro dire “buon appetito” sottintendeva la necessità di mangiare.
Insomma, se volete essere chic e in fondo vi sentite nobili dentro, il “buon appetito” dovrà essere bandito. Sostituitelo con un cordiale “buon pranzo”!
Invece su di un sito alternativo ho trovato una integrazione che chiarisce meglio. Le spiegazioni sono principalmente due e risalgono al XVIII secolo. La prima è roba da Rivoluzione Francese. A quell'epoca La nobiltà organizzava dei gran banchetti e feste. Ad un certo punto veniva permesso alla servitù di mangiare paretecipando al banchetto, in altri luoghi ovviamente, L'inizio era quanto uno dei notabili augurava "Buon appetito" alla servitù presente. Ovvio segno di classismo offensivo se un "superiore" augura buon appetito ad una casta "inferiore".
La seconda è la stessa della citazione già fatta. In Francia si cessò di dire "buon appetito" dopo l'avvento della forchetta. Si ritenne che tale augurio mettesse in evidenza l'esigenza animalesca di cibarsi per nutrirsi e non la volontà di stare a tevola per diletto.
E' da ben dire, che i punti di vista cambiano di paese in paese. I francesi l'hanno abolito, ma oggigiorno i camerieri augurano "bon appetit" ai clienti del ristoranti. Nei paesi di lingua anglosassone i camerieri dicono "enjoy your meal".


28 giugno 2016

28 Giugno

Oggi sono 62, incomincio ad essere vecchio! Purtroppo sono nato a Torino il 28 Giugno 1954, in una casa di un oscuro quartiere di Nord- Est. Non chiedetemi perché sono nato a casa e non in una clinica o ospedale. Non lo so e mia madre non me lo ha mai detto. Se non mi ricordo male la via si chiamava Via Pinasca. Per chi conosce minimamente Torino è nella zona di Piazza Bernini.
A quei tempi mio padre lavorava alle Ferriere Piemontesi, le acciaierie proprietà della FIAT, poi diventate Teksid. Così io sono la prima generazione nata al Nord.
Fin da piccolo sono stato un viaggiatore. A neanche un mese, mia madre mi ha cacciato su di un treno e siamo partiti per Taranto. A quei tempi non c'era Frecciarossa o Italo, ma delle rumorosissime vaporiere, che a malapena raggiungevano i 100 km/h. Insomma 14 ore di viaggio, a fine Luglio, senza aria condizionata. Nove anni dopo salivo sul mio primo aereo, uno scassatissimo DC3 Alitalia, che ci ha messo tre ore e mezza per fare Milano Bari.
Pensate che, allora, l'autostrada Torino - Milano aveva tre corsie senza guardrail, per tutti e due sensi di marcia. Tantevvero che ogni tanto qualcuno si inzuccava, in sorpasso. L'Autostrada del Sole non esisteva ancora. Sarà inaugurata solo nell'Ottobre 1964.
Ho fatto le elementari alla Scuola Svizzera di Torino, perché i figli dei dirigenti FIAT, di allora, dovevano istruirsi a quella scuola. Ecole, come la chiamava la direttrice, Frau Lutz, dal Canton Argovia, frequentata dai succitati figli dei dirigenti FIAT, dai rampolli della borghesia medio-alta e della nobiltà torinese.
Ci trasferiamo a Milano nella primavera 1964, giusto in tempo per l'inaugurazione della prima linea della metropolitana
Nel 1968, sono in prima liceo durante la rivoluzione studentesca. Ero iscritto al Vittorio Veneto, che, insieme al Berchet ed il Parini, era il liceo più esagitato di Milano. Si andava a scuola uno o due giorni alla settimana. Risultato: Bocciatura politica con 5 in quattro materie.
Dò la maturità nel Luglio 1974, senza prepararla, mentre ero convalescente di un morbillo, non si sa come preso. Durante lo scritto di matematica mi sono sentito male, a rischio ambulanza. 39/60 e ringraziare di avercela fatta.
Nel Luglio 1977 parto per il servizio militare come Allievo Ufficiale del Servizio Automobilistico. Corso Allievi estivo a Roma. Risultato: Mi disfo un menisco e concludo il corso zoppicante. Prima Nomina a Udine dove finisco nei servizi esteri. Richiamato nel 1983, che evito come cittadino italiano residente all'estero, e nel 1988, dove mi ciuccio tre mesi e mezzo di naja supplementare.
Sino al 2000 giro il mondo per lavoro. In quell'anno mi sposo con una professoressa di lingue polacca e nel 2002 nasce nostra figlia.
Mi sono dilungato un po'. Ho saltato molti fatti della mia vita, ma non potevo fare come uno scrittore americano, che riassunse la sua vita in: 
"Un uomo nacque, visse e morì"
Per sapere qualcosa d'altro dovete aspettare il 28 Giugno 2017

27 giugno 2016

E' morto Bud Spencer!

Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer
Solo ora scopro che, nel pomeriggio, è morto Bud Spencer, il gigante buono di tanti film della mia gioventù. Campione olimpionico di nuoto, attore, compositore di canzoni e pilota automobilistico.
Famoso per la coppia western con Terence Hill, Don Matteo per i più giovani, nella fortunata serie di Trinità. Serie di successo in tutta Europa.
Successo personale Europeo ed Americano è stata la serie di Piedone lo sbirro.
Poi per tornare al successo di coppia con Terence Hill nel film "Altrimente ci arrabbiamo".
Il nome d'arte viene dalla birra Budweiser, venduta negli anni '60 come Bud, e Spencer Tracy, attore che lui ammirava.
Il mio ricordo di lui, è una stretta di mano stritolante, quando un comune amico me lo presentò a Roma, nella seconda metà degli anni '90.
Su Repubblica c'è un bel articolo sulla sua vita. Per leggerlo clicca qui.

Perche' si dice: "cantare una ninna nanna"?

La ninna nanna  è una melodia rilassante per bambini, che li dovrebbe indurre al sonno.
Quindi cantare una ninna nanna, vuol indicare un'azione fatta ai fini di portare tranquillità in qualche situazione agitata.
Per ingrassare il post trattiamo la voce ninna nanna fuori delle maniere di dire. Non è un atto tipicamente delle mamme protezioniste italiane. Sono diffuse in tutte Europa, nelle varie tradizioni, tanto che la Comunità Europea ha lanciato un programma di conservazione chiamato "Lullabies of  Europe".
In francese si chiamano "Berceuse", ed in Inglese "Lullaby" ed in questa particolare forma di arte si sono cimentati i maggiori compositori.  La più famosa tra le ninna nanne è sicuramente Wiegenlied di Johannes Brahms, scritta dal compositore tedesco per una certa Berta Faber in occasione della nascita del suo secondo figlio. Per chiarezza è la melodia usata nei carillon. 
In Italiano vi è una caratteristica unica. Nella nostra lingua, quando raddoppi la parola la lettera "i" indica una vicinanza e la lettera "a" una lontananza. Ragiona su "lì e là", "zig zag", "tic tac". Quindi nel caso particolare è il cantare una canzoncina mentre la culla dondola, avvicinandosi ed allontanandosi dalla mamma.
Storicamente è una parola molto studiata. Già nel 1612 l’Accademia della Crusca, ne studiava l'etimologia, attribuendo l'origine alle balie.

Bibliografia:
Per "ninna nanna" su Wikipedia, clicca qui
Per ascoltare Wiegenlied, clicca qui.
Una ninna nanna di Claudio Baglioni contro la guerra, clicca qui

26 giugno 2016

Domenica

Siamo arrivati alla fine della settimana, alla Domenica, in latino "dies Solis", il giorno del sole. La dedica a Soli Invictus durò sino al l'editto di Tessalonica, in cui Teodosio proclama il Cristianesimo religione di stato, cambiando il nome in dies Dominica, cioè giorno del Signore. Il giorno del sole rimane nella lingua inglese, Sunday,  e nella lingua tedesca Sonntag.
Scorriamo la Domenica in altre lingue. In Francese "Dimanche", in Spagnolo "Domingo" ed in Esperanto "Dimanco".
Anche sull'ultimo giorno della settimana non c'è  uniformità. Nei paesi anglosassoni, nei paesi di lingua portoghese e nella liturgia cattolica è considerato il primo giorno della settimana, mantenendo la tradizione latina.
Su Wikipedia, alla voce "Domenica", si può  trovare un'ampia trattazione su cosa fatto da Costantino e Teodosio ed sul significato morale e religioso di tali atti.
La Domenica è stata parte di tanti titoli di canzoni, film, e poesie. "Domenica è sempre Domenica" cantata da Mario Riva o Renato Rascel, è stata la colonna sonora dell'omonimo film, diretto da Camillo Mastrocinque nel 1958. "Sunday bloody Sunday" degli U2, pubblicato come singolo nel 1983. Queste due tanto per citarne una di lingua italiana ed una di lingua inglese. Come film possiamo citare "La donna della Domenica", tratto dal libro di Fruttero e Lucentini e diretto da Comencini  nel 1975.
Per la poesia torniamo da Giovanni Pascoli, che scrisse "Domenica", breve, ma incisiva.
Se volete il lemma su  Wikizionario, clicca qui

25 giugno 2016

Bollettino medico

Self service
24 ore dopo, la paura è passata. Schizzo ha smaltito completamente l'anestesia ed è tornato il solito coccolone.
Oggi per festeggiare hanno ricevuto una cassetta completa di foglie di carote. Pasquale ha pensato ai due porcellini quando è andato a comprare la verdura ad Arluno. 
Al di là di tutto oggi si è abbuffato di fieno e foglie di carote. Ha disdegnato la lattuga ed ha incominciato a mangiare il pellettato Alfa Alfa e la vitamina C.
Il problema è la zampetta anteriore, si sgonfiata un po', ma non sta bene ancora. Per fortuna non zoppica, cammina regolarmente con il tipico andamento dei porcellini d'India. Avreste dovuto vedere le scene che ha fatto per le medicazioni. io lo tenevo fermo e Pasquale gli massaggiava le zampette con la crema. Si agitava tutto e faceva i peggio versacci. Neanche lo stessimo scuoiando vivo! Pensare che sta scena la dovremo fare tutte le sere per tre settimane. La gatta Lilly lo guardava con una faccia! Quante storie per un po' di crema!
Altra scena è stata in farmacia. Stamattina vado alla Farmacia Comunale, che è l'unica a Sedriano a vendere medicinali veterinari. Do al farmacista la ricetta e questo mi chiede: "pediatrico o per adulti?". Ed io: "per porcellini". Il farmacista non aveva letto che la ricetta era di un veterinario.
Se ci sono sviluppi, ve lo farò sapere.

24 giugno 2016

Povero Schizzo!

Schizzo passeggia sulla insalata
Povero Schizzo davvero! Oggi il veterinario è dovuto intervenire d'urgenza sui denti, in anestesia generale.
Mercoledì sera, quando sono tornato da lavoro, lo ho trovato assai moscio, che mangiava a fatica. Ieri sera lo ho portato dal veterinario, che lo ha controllato tutto. Dopo avergli puliti i denti, che erano pieni di residui, il dottore ha deciso che andavano regolati i denti e controllata tutta la bocca.
Così stamattina alle 10.00 ricovero ed a mezzogiorno l'operazione. Per fortuna è andata bene, si è risvegliato da solo ed ha rincominciato a mangiare con appetito. Oggi gli hanno riscontrato anche un problemino alla zampa anteriore destra, una forma artitica con gonfiore e degrado della cute. Cura, tre settimane di crema antibiotica due volte al dì.
Alle 18.00 lo hanno dimesso ed è tornato a casa. Non appena mi ha visto, si voleva buttare giù dalle braccia dell'infermiera. Tornato a casa ha voluto tante coccole e stare in cortile a curiosare su chi passava.
Sulla cartella clinica è diventato Skizzo. Niente di male, ieri sera il dottore stava creativo. Ad Ottobre, visita di controllo.

21 giugno 2016

Il porcellino Toby

Toby in mano a Pasquale
Come ho scritto Giovedì scorso, è arrivato un nuovo porcellino d'India. E' stato registrato dal veterinario come Toby. E' un caviotto di circa tre mesi, grigio antracite con ciuffo biondo, abbastanza sull'agitato, tanto che all'inizio veniva chiamato Terremoto.
Lunedì lo ho portato dal veterinario, per una visita di controllo. Lo ha trovato in forma e mi ha spiegato che è un mix tra due razze a pelo lungo. Non è un Peruvian perché non ha i tre colori chiari, tipico di questa razza ed ha il musetto più a punta. La pelliccia non ha le rose sulla schiena, ma ha scriminatura a centro schiena tipica di un'altra razza andina. Ha due occhioni grossi che lo rendono più amorevole.
Il bello è stato quando è scappato e si è infilato sotto un mobile. Il veterinario, sdraiato per terra,  ha tentato per dieci minuti di tirarlo fuori, dandogli del disgraziato, fetente e delinquente.
Ha dei gusti differenti da Schizzo, mangia di tutto in quantità industriale. Non vuole mela e kiwi, ma gradisce le pesche ed il melone. Dell'insalata mangia sia le foglie interne come quelle esterne, ma non disdegna i torsoli. Pomodori e carote si, peperoni no. Adesso sto insegnandoli a mangiare il fieno, che fa bene ai denti ed alla digestione. Non mangia pellettato e non so come farò per la vitamina C.
Un bel profilo
Incomincia ad abituarsi a vivere in casa e non in giardino. i rapporti con Schizzo sono buoni sin dal primo giorno. Schizzo gli dà i bacini e carezze con la zampa, ma Toby non lo caga per niente.
In settimana arriva la nuova gabbia, con base più grande ed a due piani. Me la ha venduta la Giusy con uno sconto interessante. E' a due piani con la scala interna, una mangiatoia per piano ed una piccola terrazza.
Quando mia suocera ha visto il porcellino via Skype, prima lo ha chiamato "Gufo" e poi "Puffo". Così dopo Toto Figliolino, Schizzo Pantegana, ora abbiamo Toby Gufo-Puffo.

20 giugno 2016

Perché si dice: " Grazie mille"?

L'origine della frase "Grazie mille" è  molto dibattuta. Popolarmente è attribuita ad un senatore del Regno Sabaudo, che iniziò  così una locuzione, ringraziando la Spedizione dei Mille e Giuseppe Garibaldi.
In effetti l'origine deriva dal fatto che "mille" è  un numerale indeclinato che, in Italiano, è usato per indicare grandi quantità, anche di qualcosa immateriale ed impalbabile come "grazie"
.
Già Catullo lo usava in una sua ode:
“Da mi basia mille, deinde centum, dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum”
Traduzione in Italiano per chi non sapesse il Latino
“Tu dammi mille baci, e quindi cento, poi dammene altri mille, e quindi cento, quindi mille continui, e quindi cento.”
Più recentemente, anche Pascoli ne fa uso in una poesia:
“Diceano i grilli grazie mille in coro”
 Max Pezzali la ha utilizzata per un singolo pubblicato nel 2010. Se volete vedere il videoclip, cliccate qui.
Stranamente su Wikipedia non c'è nulla, ma c'è qualcosa su Wikizionario, clicca qui.

19 giugno 2016

Clio ed i magnifici 4

Ecco la prima foto ufficiale dei cucciolotti. Il titolo rispecchia l'oggetto della mail, ma i cuccioli sono sei. Tre femmine e tre maschi.

Clio ed i suoi cucciolotti
Congratulazioni a mamma gatta ed ai padroni!!!

Sabato

Che bello, siamo arrivati al week end. Una volta tanto  non deriva dal Latino "Saturni dies", come l'Inglese Saturday, ma dal Shabbath ebraico.
Il Sabato è  sempre stato conteso dal riposo e dal lavoro. I fedeli di religione ebraica, dal tramonto del Venerdì , al tramonto del Sabato non fanno niente. Non sono mai andato in Israele, ma a Milano ho amicizie nella Comunità  Ebraica. Tutte le volte che propongo di fare qualcosa in questo periodo mi trattano da eretico.
Nella scuola italiana il Sabato è  libero alle elementari ed alla università, di lezione alle scuole medie e nelle secondarie.
Nella storia è  famoso il Sabato  Fascista, ove la popolazione era obbligata a lavorare gratis per la grandezza del Fascio e dell'Impero. A dir la verità non tutta la popolazione doveva lavorare al mattino del Sabato, ma tutti dovevano partecipare alle attività ginnico-culturali organizzate dai gerarchi o podestà.
Nella letteratura è  Giacomo Leopardi che porta alla notorietà questo giorno. Nel "Sabato del villaggio" descrive in versi come gli abitanti di un villaggio, spendono questo giorno di riposo.
Nel cinema è  John Travolta che lo rende famoso nel 1977. "La febbre del Sabato sera" è la storia di varie persone che vivono per andare a ballare al Sabato sera e partecipare ad una gara di ballo.
A Natale 2014, Jovanotti ha pubblicato il singolo "Sabato".
Nelle elezioni italiane, il Sabato dovrebbe essere un giorno di silenzio e di riflessione. Servirebbe a tacitare i clamori della campagna elettorale prima delle urne.
Se vuoi leggere le quattro righe con cui Wikipedia liquida Sabato, clicca qui.
Per il lemma Sabato su Wikizionario, clicca qui.

18 giugno 2016

La famiglia aumenta

Per ora è solo un'informazione di servizio, ma presto ci saranno i post e le foto.
Giovedi, Clio, la gatta di Giusy e Gianni, ha dato la luce a sei splendidi gattini.
Invece io ho adottato un piccolo porcellino d'India, grigio antracite con ciuffo biondo, tipo cavia, di circa tre mesi. Non ha ancora un nome, per ora lo chiamo Terremoto, per il casino che fa. Rispetto a Schizzo è un tantino agitato.

Che significano i numeri sulle uova?

Questa è una domanda fattami quando non esisteva ancora questo blog. Con sincerità vi confesso che sapevo che indicassero l'origine dell'uovo, ma che ignoravo la chiave d'interpretazione.
La mia crassa ignoranza è durata fino a che non ho letto il numero di Maggio della rivista di Altroconsumo. Qui ho trovato un articolo molto succinto dove spiegano tutto.
Il codice si presenta nella forma:
0 IT 045 BO 001 30.04 - Entro 29.05
Vediamo ora come decodificarlo

Il primo digit indica come è allevata la gallina
  • 0 la gallina è allevata in farm biologiche. Non ci sono gabbie e ogni gallina ovaiola ha accesso ad almeno 4 mq di area all'aperto. I mangimi sono controllati e bio.
  • 1 la gallina ha accesso a 2 mq di area all'aperto. Nelle aree chiuse, la massima densità è di 9 galline / mq.
  • 2 è un allevamento a terra, cioè la gallina è allevata in capannoni divisi in livelli, massimo 4 di altezza minima 45 cm, senza accesso ad aree esterne. Teoricamente le galline poissono passare da un livello all'altro.
  • 3 gallina allevata in gabbia. Ogni animale deve avere almeno 750 cmq a disposizione per razzolare ed appollaiarsi.
Il secondo ed il terzo digit indicano la nazione di provenienza
  • IT Nei supermercati italiani si trovano solo uova nazionali. Di fatti siamo esportatori.
Il quarto, quinto e sesto digit indicano il comune di origine
  • xxx Per conoscere il codice comune bisogna andare a consultare l'elenco su www.istat.it.
Il settimo e l'ottavo digit indicano la provincia di origine
  • yy qui viene la sigla postale della provincia
Il nono, decimo, undicesimo digit identificano l'allevamento
  • zzz non è chiaro dove si possa trovare l'elenco degli allevamenti.
Le ultime due informazioni sono la data di deposizione e la data di scadenza. Tra queste due non possono trascorrere più di 28 giorni. L'esercente ha l'obbligo di ritirare le uova dallo scaffale 7 giorni prima della scadenza.


Lo ho fatta lunga, ma adesso sappiamo come seguire la filiera delle uova, dalla gallina al nostro piatto.

16 giugno 2016

Quanto conservarle? Aggiornamento

Sul numero di Maggio 2016 della rivista di Altroconsumo, ho trovato un eccezione a quanto già scritto.
Abbiamo detto che la dichiarazione dei redditi va conservata per 5 anni dal deposito. Ciò è vero se non ci sono detrazioni per ristrutturazioni, riqualificazione energetica o innovazione tecnologica.
Se si è in questo caso i 5 anni decorrono dall'anno dell'ultimo pro-rata della detrazione.
Essendo le rate 10, bisogna contare:

Detrazioni 10 anni + prescrizione 5 anni = 15 anni

Il tutto a partire dal 31 Dicembre successivo all'ultima rata.

Perché si dice: "Aprile dolce dormire"?

Andava pubblicato Lunedì scorso, ma con i casini con cui è iniziata la settimana...

Sono un po' in ritardo, ma fatelo buono per l'anno prossimo! Questo modo di dire mi è stato suggerito da un mio amico a metà  Maggio, quindi spiegato il  ritardo.
La maniera di dire si basa principalmente sul fatto che in Aprile incominciano i primi caldi, inizia la primavera ed il corpo deve adattarsi alle nuove condizioni.
Ma c'è anche una ragione scientifica. Il cervello umano è  un raffinatissimo computer e come tutti i computer di tanto in tanto deve fare una pulizia delle memorie ed una deframmentazione. Recenti studi asseriscono che il cambio di stagione ed i primi caldi favoriscano questa opera di pulizia. Ovviamente vi è un dispendio extra  di energie, che portano a questo stato di torpore. Comunque è il nostro orologio biologico che, seguendo i ritmi circadiani e circannuali, fa tutto ed in un paio di settimane va completamente a posto.
Su Wikipedia, alla voce "Aprile doce dormire" vi sono altre filastrocche e versi di canzoni sull'argomento, tirando in ballo persino Guccini.


15 giugno 2016

Siamo a 2000

Siamo arrivati a 2000 accessi! In meno di tre mesi abbiamo raddoppiato le visualizzazioni. Il 25 Marzo si festeggiava il millesimo accesso ed oggi, dopo solo 82 giorni, si festeggia il raddoppio.
Da quel 6 Novembre 2015, data ormai lontana, quando fu pubblicato il primo post di un blog nato per far prove e destinato a morire, di strada ne è stata fatta.
Il tempo è poco e, certe volte, faccio fatica a trovare il tempo da dedicarci. Ma è diventato forte, è riuscito a sopravvivere al suo destino e crearsi il suo spazio ed i lettori, pigri e stitici di commenti, ma assidui.
Come ho scritto più volte i commenti arrivano con tutti i mezzi, ma mai in coda ai post. Un altro cruccio lamentato sin dall'inizio, è che il blog era letto più all'estero che in Italia. Ora la situazione è un po' cambiata. Gli Italiani hanno incominciato a vedersi, adesso sono i più numerosi per singola nazione e gli Americani i secondi, ma se sommi tutti gli accessi, l'ottanta per cento dei lettori sono stranieri.
Ma chi se ne frega delle statistiche, l'importante è l'esser letti. Rispetto a blog rinomati, 2000 accessi sono una goccia in mezzo al mare, ma io mi accontento, non speravo tanto.
Sono stati pubblicati 117 post e 18 sono in cantiere, le bozze sono pronte, vanno rilette e pubblicate al giusto momento.
Da poco meno di un mese c'è anche il blog block notes "La mia cucina", dove sto pubblicando le ricette che mi girano per cucina. Voi le potete leggere ed io non le perdo!
Un grazie grandissimo a tutti i lettori ed alla Signora Maesta di una scuola elementare, che usa il blog per far ragionare i bambini.

14 giugno 2016

Ma che giorno di m...!

Visto che ci sono dei minori che leggono, non posso finire le mie considerazioni sulla giornata odierna. Dato che ci sono madri "benpensanti e puritane", non voglio finire a proteste, come con i post sulla Litizzetto.
Incomincia che mi sono dovuto alzare alle 06.30, contravvenendo alle prescrizione dei medici, che prevedono la sveglia alle 07.00, ma se non facevo così non sarei mai arrivato alle 08.30 in centro a Milano.
Prendo la macchina, ma questa non si avvia. Riapri casa, prendi l'avviatore e vai.
Dal benzinaio la macchinetta automatica si ciuccia € 20,00, ma non eroga il corrispettivo in benzina. Metti altri soldi e fai benzina. Stasera devo andare sul sito della compagnia petrolifera, fare emettere il coupon e ritornare a prendere la benzina che mi spetta.
Lascio la macchina al capolinea del metrò e vai in centro. Scendo a San Babila e percorro a piedi tutta Via Durini. Attraverso in diagonale Largo Augusto per dirigermi verso Corso di Porta Vittoria. A questo momento che succede il misfatto! Da Via Cesare Battisti arrivano due in motorino che mi strappano la borsa degli attrezzi, che avevo a tracolla. Ovviamente casco integrale e niente targa.
Imprecando come un Turco, percorro l'ultimo isolato del mio viaggio.
Arrivato dove dovevo andare, racconto tutto ai due operai di un mio collega. Questi scoppiano a ridere e non si fermavano più! Quando hanno ripreso contegno, chiedo che cosa c'era da ridere. il più giovane mi risponde che avrebbe voluto vedere la faccia all'apertura del borsello. Quattro cacciaviti, una forbice ed un nastro isolante, che bel bottino per uno scippo!
Facciamo due conti in tasca agli scippatori. Un borsello in plastica finta pelle, comprato Sabato da Cinesi per € 8,00, dopo aspra trattativa stile souk arabo. Quattro cacciaviti comprati da Leroy Merlin a Gennaio per 7,99. Il nastro isolante € 1,20 max ed era pure usato per metà. Le forbici erano il bottino più interessante. Ogni volta che ne compro una, il mio amico Gianmario mi ladra € 12,00. Mal contati € 30,00 di tutto.
Con gli sgignazzanti portiamo a termine il lavoro e nel pomeriggio riprendo il metrò, ricupero la macchina e vado dal Gianmario. Ritiro il materiale che "dovrei portare" ad un cliente e compro un paio di forbici nuovo.
A questo punto telefona un mio amico meccanico, disperato al limite del suicidio. Ha comprato un sollevatore nuovo. L'assistenza glie lo ha montato nel pomeriggio, ma non collegato all'energia elettrica perchè non avevano il cavo trifase. Corri dal fornitore a comprare il cavo, annulla la consegna del materiale ed improvvisati elettricista.
Torno a casa giusto in tempo per evitare una sgrandinata con tuoni e fulmini. Anche adesso che sto scrivendo sta iniziando un altro acquazzone. Domani mattina dovrò alzarmi presto di nuovo per caricare la macchina, dato che non posso farlo stasera con la pioggia.


12 giugno 2016

Venerdì

Siamo arrivati all'ultimo giorno di lavoro.Venerdì nelle lingue neolatine deriva da Venèris dies, cioè giorno di Venere. Nelle lingue anglosassoni deriva dalla dea Freyja, corrispondente a Venere, così in Inglese Friday ed in Tedesco Freitag. In Portoghese, che segue il Latino ecclesiastico, si parla di sexta-feira.
Scorriamo il Venerdì in altre lingue. In Francese "Vendredi", in Spagnolo "Viernes" ed in Esperanto "Vendredo".
Per il Venerdì nella storia non ho trovato molto. Cristoforo Colombo salpo da Palos di Venerdi.
Nelle tre religioni monoteiste il Venerdì è un giorno molto importante. Per noi Cattolici il Venerdì è il giorno della passione di Gesù Cristo, giorno di magro. Il Venerdì Santo precede la Pasqua di due giorni.
Per gli Ebrei, il tramonto del Venerdì segna l'inizio dello Shabbath, giorno di preghiere.
Per i Mussulmani è il giorno santo, di preghiere nelle moschee.
Per il detto "Nè di Venere nè di Marte, non si parte nè si da arte", già citato nel post "Martedì", il Venerdì viene considerato funesto a causa della morte di Gesù Cristo.
Per rimanere nel funesto, di Venerdì 17 rimanete a casa, nel vostro letto. Credetemi è meglio!
Su Wikipedia ci sono le solite quattro righe che riguardano il Venerdì. Su Wikizionario troverete il lemma Venerdì.

11 giugno 2016

Quanto conservarle?

Questo post nasce dalla disavventura della madre di un mio amico. Nota compagnia energetica ha contestato all'arzilla vecchietta (89 anni ben portati) che, negli ultimi due anni, non aveva pagato due fatture. Dato che la signora era sicura di averle pagate via posta, chiama il call center, per dire che le aveva già pagate. Ovviamente questi richiedono l'evidenza di questo pagamento, peccato che la vecchietta le avesse buttate, essendo di due anni prima.
Ordunque la ricevuta è un bene prezioso, specialmente quando ti contestano un mancato pagamento. E uso comune, in caso di perdita dei dati, far sbattere l'utente a cercarli. E' più semplice! Inoltre se becchi l'incauto, ci fai pure un utile. A me è successo con il comune, dove ho risieduto sino al 2002, che contestava il fatto che io non avessi mai pagato l'ICI e, più recentemente, con la stessa compagnia energetica, con cui ho due cause in ballo, per la stessa ragione.
Ritorniamo a coppa sul quanto tempo. L'onere di conservazione varia secondo l'utenza, ma il conteggio è sempre + 1 anno, cioè devi partire a contare dal 31 Dicembre successivo. Vedremo che ci sono le debite eccezioni.
Ci sono anche degli assurdi. l'ex canone RAI, ora tassa di possesso, la devi conservare per 10 anni, ma la ricevuta di un versamento IVA solo 5 anni.
Vediamo un po' dove andiamo a finire. Tra parentesi l'ultimo anno buttabile.

10 anni (2005)
  • Tassa di possesso TV (ex canone RAI)
  • Attestazione contributi previdenziali (da fine lavoro)

5 anni (2010)
  • Pagamenti IRPEF ( dall'anno successivo a quello della dichiarazione annuale)
  • Pagamento IVA ( dall'anno successivo a quello della dichiarazione annuale)
  • Dichiarazione dei redditi (dall'anno di deposito)
  • Affitti e quote condominiali
  • Bollette utenze
  • Multe infrazioni stradali
  • Pagamenti tramite conto corrente
  • Mutui (il conto parte dalla data di scadenza della rata
4 anni (2011)
  • ICI / IMU / TASI
  • Tassa Nettezza Urbana / TIA / TARSU / TARI
3 anni (2012)
  • Cambiali
  • Tassa di possesso auto
  • Parcelle professionali
2 anni (2013)
  • Scontrini beni durevoli
1 anno (2014)
  • Ricevute ed operazioni bancarie
  • Ratei assicurativi (dalla scadenza)
6 mesi (2015)
  • Ricevute alberghi, pensioni e vacanze
Qualora dovessi trovare altre scadenze, pubblicherò un altro post.
Buon archivio a tutti!!!

08 giugno 2016

Gradimento

Novità Editoriale

La novità di oggi è la possibilità di dare un voto al post. La moglie di un mio collega, che il popolino bue e grasso definisce nota blogger gossippara, dove puoi leggere il meglio della piazza di Corbetta, mi ha spiegato come mettere i flag di reazione del pubblico. Ha un po' del "Mi piace" di Facebook, ma con la possibilità di dare dei voti intermedi. All'inizio c'erano solo le tre possibilità originali di Blogger, cioè Divertente / Interessante / Eccezionale. Già io li ritenevo pochini, ma Gianni mi ha fatto notare che mancava il non gradimento. Mi diceva che a lui i post sui giorni della settimana non gli piaciono e che, quindi, deve esplicare il suo non gradimento. Ha ragione! Come dico sempre in questo blog manca un dibattito critico. I lettori, che mi conoscono, mandano commenti con tutti i mezzi possibili ed immaginabili, ma nessuno commenta pubblicamente il post. Si vergognano!!!
Scusate se insisto, mi va bene che mi scriviate SMS, mail o Wath's up, ma ciò rimane tra me e chi mi ha scritto. Un commento in coda al post apre un dibattito con altri lettori e mi dà un aiuto più incisivo a migliorare.
Torniamo ai flag. Con l'imbeccata tecnica di un altro amico, ho inserito anche il flag "Poco interessante". Volevo aggiungere anche "Eccezziunale veramente", stile primo Abbatantuono, ma mi sembrava troppo autocelebrativo e, soprattutto, nessuno me lo avrebbe mai dato.
Oggi era l'ultimo giorno di scuola. A mezzogiorno si sono chiuse le porte ed arrivederci al 1 Settembre. Nel pomeriggio mi ha telefonato una maestra di Bareggio, che mi ha ringraziato dell'iniziativa. Mi ha detto, che gli alunni hanno voluto commentare i post di "Io sono..." e le ricette di "La mia cucina" all'ultima ora di lezione. Anche questa è una soddisfazione!
Alcuni lettori mi hanno chiesto l'indirizzo di "La mia cucina". Se siete su questo blog andate nella parte alta della colonna destra, qui troverete la voce "Giancarlo nel WEB", dove troverete il link al blog di ricette. Questo blog va rilento, perché non ho molto tempo per gestirlo. Sono tutte ricette già provate, ma bisogna trascriverle, concellando tutte le tracce di pubblicità, in quelle collezionate.

07 giugno 2016

Lorem ipsum

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipisci elit, sed eiusmod tempor incidunt ut labore et dolore magna aliqua. Ut enim ad minim veniam, quis nostrum exercitationem ullam corporis suscipit laboriosam, nisi ut aliquid ex ea commodi consequatur. Quis aute iure reprehenderit in voluptate velit esse cillum dolore eu fugiat nulla pariatur. Excepteur sint obcaecat cupiditat non proident, sunt in culpa qui officia deserunt mollit anim id est laborum
Quante volte siete incappati in questo testo in latino maccheronico? E' un testo senza senso logico, con parecchie parole storpiate, estrapolate da un testo di Cicerone " De finibus bonorum et malorum" (ndr. "Sui confini del bene e del male"). Che il testo derivasse da questa opera, è stato scoperto nei primi anni '60, da un un professore di Latino, di un college della Virginia. In cinque secoli di esistenza, tutti lo hanno usato, ma nessuno si è mai domandato da dove arrivasse.
Facciamo un po' di storia. Il testo è stato usato, per la prima volta, da un ignoto tipografo per fare una dimostrazione dei caratteri usati da lui. Nei secoli è stato usato per prove di stampa e riempitivo, diventando uno standard tipografico. In effetti la distribuzione uniforme dei caratteri, lo rende leggibile con immediatezza, come se fosse un normale blocco di testo.
Sempre negli anni '60 divenne molto popolare con i caratteri trasferibili "Letraset", mentre ai nostri giorni è famoso per la pagina test delle stampanti di ogni marca. Un'altra utilizzazione attuale è l'uso per testare il corretto funzionamento dei database nei server.
In Wikipedia se cercate "Lorem ipsum", trovate una trattazione più completa ed il testo in latino ed in italiano dell'opera di Cicerone.

06 giugno 2016

Perché si dice: "Arrabbiato come una iena"?

Si può dire anche "Arrabbiato come una biscia", non capisco la differenza. Tutto parte dalle caratteristiche del povero animale, abitudini ed aspetto.

Per mangiare caccia grandi erbivori o contende le prede ai leoni. Quando frega la preda a felini più grossi, lo fa con rabbia e cattiveria.
Se invece consideriamo l'aspetto, la grossa dentatura sporgente, gli da un aspetto cattivo ed incazzato. Se sentiamo il verso, sembra che rida dei nemici e prede.
Mettendo tutto insieme, ne viene fuori un paragone con un umano particolarmente aggrssivo ed arrabbiato, che agisce in maniera crudele approfittando di un momento di debolezza del nemico
A riguardo della biscia non ho trovato nulla di particolare. Non appena trovo qualcosa ve ne porterò a conoscenza. Gente poco polically correct, potrebbe dire anche "Arrabbiato come un negro", ma non è molto gentile verso gli Africani.

05 giugno 2016

Giovedì

Abbiamo girato la boa di metà settimana e ci avviamo verso il sospirato week end. Giovedì in latino era Iovis dies, cioè giorno di Giove, dio del tuono. Nelle lingue di derivazione sassone il dio è Thor, pure lui dio del tuono. Così in Inglese Thursday ed in Tedesco Donnerstag.
Scorriamo il Giovedì in altre lingue. In Francese "Jeudi", in Spagnolo "Jueves" ed in Esperanto "Jaudo".
Il Giovedì sembra essere il giorno più importante della settimana. Per i Cattolici vi sono tre eventi. Il Giovedì Santo, 3 giorni prima di Pasqua. L'Ascensione, 40 giorni dopo Pasqua ed il Corpus Domini, 60 giorni dopo Pasqua.
Di Giovedì, grasso, inizia Carnevale.
In Gran Bretagna si vota sempre di Giovedì.
In America, il quarto Giovedì di Novembre, si festeggia il Giorno del Ringraziamento. Sempre qui la Grande Depressione, iniziò di Giovedì, nero.
Non chiedetemi perché si dice "Giovedì gnocchi" o perché, nei collegi, al Giovedì ci fosse il dolce. Mi informo e ve lo comunico
Su Wikipedia troverete "Giovedì" in quattro righe, e su Wikizionario il lemma "Giovedì".

04 giugno 2016

Zanzare!!! 2

Sabato scorso ho incominciato a parlare di zanzare, ora vediamo di andare avanti, riassumendo un articolo della rivista di Altroconsumo, pubblicato sul numero di Maggio.
Il clou dell'articolo è la spiegazione, di come è stato condotto il test sui vari repellenti provati. La parte che interessa a noi è come attuare un prevenzione di questo flagello.
Per prima cosa bisogna chiarire che nessun metodo è sicuro al 100%, alcuni sono più efficaci ed altri meno. La seconda cosa è che solo la zanzara femmina punge.
La prevenzione si basa, prevalentemente, sull'impedire la proliferazione delle larve. Dato che queste  si sviluppano nelle zone umide, bisogna eliminare ogni ristagno d'acqua. Svuotare regolarmente i sottovasi, pulire le gronde dalle foglie secche e, se il vostro giardino ha fontane o laghetti, riempire questi sazi di pesci rossi o carpe. Sempre restando nel campo dei predatori, ci si potrebbe fornire di una bat-casa. Un pipistrello adulto può arrivare a mangiare 6.000 zanzare per notte. In un altro post vi descriverò come si adotta una famiglia di pipistrelli.
Altra prevenzione è utilizzare degli spray larvicidi, da spruzzare nei tombini e nei pozzetti. Il problema base, che in questo momento di ristrettezze, i comuni hanno tagliati i fondi o cancellato del tutto queste attività.
La zanzara è guidata dalla luce e dall'anidride carbonica emessa dal sudore, ma non è così semplice vivere al buio lavandosi continuamente. In casa le reti installate alle finestre sono il sistema migliore come effetto e come economia. Si va da pochi Euro per le zanzariere usa e getta, che vanno bene per le finestre, ma non per una porta finestra, ad un centinaio di Euro, per quelle montate su di un telaio, che permette la loro apertura.
Per ragioni pubblicitarie e di copyright, ho dovuto saltare le prove sui prodotti e come sono state condotte. Ho aggiunto i pipistrelli alla prevenzione.
Se volete un'informazione più completa andate sul canale www.youtube.com/altroconsumo o sul sito c'è il video altroconsumo.it/salute/pelle-sole.


03 giugno 2016

4 Giugno 1859

La battaglia di Magenta - E' riconosciuta come la prima battaglia della seconda guerra d'Indipendenza, vittoria della coalizione Franco-Piemontese contro l'impero Austo-Ungarico ormai in declino.
Come al solito qualcosa di più scenografico passa alla storia, a danni di qualcosa di meno conosciuto. In effetti la prima battaglia è stato a Montebello, ma Magenta è l'epilogo con combattimenti casa per casa. I combattimenti finirono con la presa di Casa Giacobbe, quartier generale austriaco. L'argomento è trattato molto bene in Wikipedia alla pagina "La battaglia di Magenta", quindi non mi dilungo sulla parte storica.
Ai tempi attuali si svolge la commemorazione della battaglia, Coinvolge le vie del centro storico della città, con l'impiego di quasi 300 figuranti ogni anno. Vi sono anche delle manifestazioni parallele, percorsi storici culturali e la Notte Rosso Magenta.
Sapete cosa rappresenta il colore magenta? Non rispondetemi che il colore di una cartuccia della stampante di papà! Il colore magenta rappresenta e ricorda il colore del sangue dei soldati Zuavi, versato nelle battaglie sfociate nella conquista di Magenta.
Esistono tre percorsi storici, a secondo del tempo a disposizione, da una a tre ore. In un ora si vede solo il sito della battaglia, vicino alla stazione ferroviaria, e la chiesa di San Martino. Non appena ho un pomeriggio libero farò quello di tre ore
Esiste anche un sito ufficiale sulla "Battaglia di Magenta".

01 giugno 2016

2 Giugno

Lo Stellone Della Repubblica
2 Giugno, Festa della Repubblica Italiana. Sono passati sett'anni dal referendum Monarchia / Repubblica, prima votazione a suffragio universale, con cui il Popolo Italiano ha scelto la futura forma istituzionale.
Si votò il 2 ed il 3 di giugno 1946 ed il 2 giugno 1948 Luigi Enaudi, primo Presidente Italiano, celebrò la prima Festa della Repubblica.
Festività travagliata e contestata. Fu sospesa più volte, nel 1963 per rispetto a Papa Giovanni XXIII morente, nel 1976 per non distogliere militari dal soccorso alle popolazioni del Friuli terremotato. Nel 1977 incappa nella famigerata legge sulle festività, che la declassa a festa mobile. Nel 1989 fu soppressa la sfilata militare.
La sfilata al Colosseo
Nel 2001, Carlo Azeglio Ciampi le ridà dignità ed onorabilità. Nel 2004, lo stesso Presidente invita alla sfilata, i rappresentanti delle forze armati dei paesi europei e della NATO. Da quell'anno sfileranno anche la Protezione Civile e la Polizia Municipale di Roma, in rappresentanza delle polizie dei Comuni Italiani.
Nel 1961, in occasione del Centenario dell'Unità d'Italia, la sfilata si svolse a Torino, in Corso Stati Uniti.
I punti più attesi della sfilata delle bande dei Carabinieri e dei Bersaglieri. Quest'ultima chiude la sfilata, suonando mentre corre.
Ogni annoviene assegnata una tematica differente alla sfilata. Non sono riuscito a trovare la tematica di quest'anno. Nel 2015 fu il centenario della Grande Guerra.
Per conoscere il cerimoniale andate sulla pagina di Wikipedia dedicata alla "Festa della Repubblica". Esiste anche un sito ufficiale.