29 giugno 2016

Dire "Buon appetito" è da maleducati?

Ieri ero a Veruno per una videosorveglianza e per festeggiare il mio compleanno, sono andato a mangiare una pizza con un mio collega ed una comune cliente. A tavola abbiamo dibatuto sulla più o meno liceità di augurare "buon appetito" ai commensali. Riconoscendo la mia scarsa preparazione sull'argomento, mi sono andato ad informare.
Sul sito "leitv.it" ho trovato questa spiegazione:
Galateo e buone maniere sono i protagonisti dei nostri pranzi e delle nostre cene, soprattutto quando siamo ospiti o quando invitiamo qualcuno. Vi siete mai chiesti se e quando dire “buon appetito”?
Il divieto al “buon appetito” è di casta: della nobiltà prima e della borghesia poi per imitazione.
Dire “buon appetito”, per il vecchio galateo non è accettabile. Questa espressione è stata bandita con l’arrivo sulla tavola della forchetta, una presenza relativamente recente che ha rivoluzionato le abitudini. Prima si mangiava con le mani, la forchetta ha determinato il distacco dal cibo, prevalentemente sulle tavole dei nobili e della ricca borghesia. Per loro dire “buon appetito” sottintendeva la necessità di mangiare.
Insomma, se volete essere chic e in fondo vi sentite nobili dentro, il “buon appetito” dovrà essere bandito. Sostituitelo con un cordiale “buon pranzo”!
Invece su di un sito alternativo ho trovato una integrazione che chiarisce meglio. Le spiegazioni sono principalmente due e risalgono al XVIII secolo. La prima è roba da Rivoluzione Francese. A quell'epoca La nobiltà organizzava dei gran banchetti e feste. Ad un certo punto veniva permesso alla servitù di mangiare paretecipando al banchetto, in altri luoghi ovviamente, L'inizio era quanto uno dei notabili augurava "Buon appetito" alla servitù presente. Ovvio segno di classismo offensivo se un "superiore" augura buon appetito ad una casta "inferiore".
La seconda è la stessa della citazione già fatta. In Francia si cessò di dire "buon appetito" dopo l'avvento della forchetta. Si ritenne che tale augurio mettesse in evidenza l'esigenza animalesca di cibarsi per nutrirsi e non la volontà di stare a tevola per diletto.
E' da ben dire, che i punti di vista cambiano di paese in paese. I francesi l'hanno abolito, ma oggigiorno i camerieri augurano "bon appetit" ai clienti del ristoranti. Nei paesi di lingua anglosassone i camerieri dicono "enjoy your meal".


Nessun commento:

Posta un commento