La ninna nanna è una melodia rilassante per bambini, che li dovrebbe indurre al sonno.
Quindi cantare una ninna nanna, vuol indicare un'azione fatta ai fini di portare tranquillità in qualche situazione agitata.
Per ingrassare il post trattiamo la voce ninna nanna fuori delle maniere di dire. Non è un atto tipicamente delle mamme protezioniste italiane. Sono diffuse in tutte Europa, nelle varie tradizioni, tanto che la Comunità Europea ha lanciato un programma di conservazione chiamato "Lullabies of Europe".
In francese si chiamano "Berceuse", ed in Inglese "Lullaby" ed in questa particolare forma di arte si sono cimentati i maggiori compositori. La più famosa tra le ninna nanne è sicuramente “Wiegenlied” di Johannes Brahms, scritta dal compositore tedesco per una certa Berta Faber in occasione della nascita del suo secondo figlio. Per chiarezza è la melodia usata nei carillon.
In Italiano vi è una caratteristica unica. Nella nostra lingua, quando raddoppi la parola la lettera "i" indica una vicinanza e la lettera "a" una lontananza. Ragiona su "lì e là", "zig zag", "tic tac". Quindi nel caso particolare è il cantare una canzoncina mentre la culla dondola, avvicinandosi ed allontanandosi dalla mamma.
Storicamente è una parola molto studiata. Già nel 1612 l’Accademia della Crusca, ne studiava l'etimologia, attribuendo l'origine alle balie.
Bibliografia:
Per "ninna nanna" su Wikipedia, clicca qui
Per ascoltare Wiegenlied, clicca qui.
Una ninna nanna di Claudio Baglioni contro la guerra, clicca qui
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