28 luglio 2017

Milano torna all'antico?

Beppe Sala non è certo delle stesse mie idee politiche, ma lo avrei votato di sicuro.  Nonostante gli scandali che sono venuti dietro, come Commissario Straordinario di  EXPO ha operato bene, portando al successo l'esposizione.
Ora come Sindaco di Milano ha preso delle decisioni molto discutibili, ma anche alcune atte a lanciare Milano nel turismo mondiale.
In questi giorni si è incominciato a parlare dell'intenzione di riaprire i Navigli, interrati nel periodo fascista, per creare delle nuove vie, nel centro di Milano. In effetti si vuole riportare Milano ad essere una piccola Venezia, come era sino alla fine del XIX secolo. 
Entro il 2022 si vogliono riaprire i primi 2 Km di canale. Ma come si porterà l'acqua? Non possiamo certo sterrare via Melchior Gioia! Da Cassina de' Pomm al Tumbun de San Marc si vuole realizzare una tubazione di circa 2 metri di diametro, per portare l'acqua a Porta Nuova ed in piazza Cavour. Anzi in questa piazza si vuol realizzare una piccola spiaggia.
Da qui, lavorando in sinergia con i cantieri del Metro 4, si continuerà lungo la circonvallazione interna sino alla Conca dei Navigli ed al salto di Viarenna.
A seguito delle recenti sentenze giudiziarie, i barconi dei bar ancorati lungo il Naviglio Pavese, dovranno andare via, liberando il canale. Si potrà tornare a pensare ad una navigazione commerciale dalla Svizzera a Venezia.
A dir la verità, parlando di uso commerciale dei Navigli, nei  miei ricordi di bambino rimangono i barconi carichi di sabbia, che arrivavano in Darsena. Su quei barconi sono arrivati i marmi di Candoglia per il Duomo e la sabbia per i cantieri edili della ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Stiamo a vedere se le date annunciate saranno mantenute.

Bibliografia:
  • Per l'articolo del 27/7/17 sul Corriere Online, clicca qui.
  • Per l'articolo del 28/7/17 sul Corriere Online, clicca qui
  • Per la pagina "I Navigli", clicca qui.

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