Navigli

- Pagina in costruzione -


In questa pagina vorrei fare una gita lungo i Navigli, in bicicletta per godere dei paesaggi che li circondano e cercare di vederli come Leonardo da Vinci, quando li progettò. Partiamo!!!


Il Naviglio Grande

L'incile nuovo
Questa è la bocca di presa dell'acqua del Ticino. Qualche chilometro più a monte, nel comune di Somma Lombarda, il canale preleva l'acqua dal fiume e parte il percorso che lo porterà a Milano, in Darsena. In questo punto corre ancora parallelo al fiume, a poche centinaia di metri dall'alveo dello stesso.
Non è più il canale originale, ma un canale in cemento, largo circa 30 metri, costruito per portare più acqua a Turbigo, dove vi è una centrale termoelettrica.


Il ponte di Cassinetta
Il ponte sul Naviglio a Cassinetta di Lugagnano (MI). Piccolo comune abitato da poco meno di 2.000 abitanti, conosciuto per le ville dei nobili patrizi milanesi e per il ristorante pluristellato "Antica osteria del ponte", ormai chiuso per trasferimento in un albergo di Milano.








Le cascine di Albairate
Un paio di chilometri dopo, entriamo nel comune di Albairate (MI), Qui siamo alle spalle dello stabilimento di Bruno Castoldi, re indiscusso di motofalciatrici ed idrogetti da record.










Il Castelletto di Abbiategrasso

L'inizio del Naviglio di Bereguardo all'uscita di Abbiategrasso. Ora è solo un canale irriguo, ma sino al completamento del Naviglio Pavese, è stata una via d'acqua molto importante per il trasporto del sale.








 
Verso Vermezzo

Il Sole bacia il Naviglio che porta l'acqua verso Milano.














L'attraversamento di Trezzano
A Trezzano sul Naviglio il canale divide la cittadina nella città nuova, a sinistra, e nella città vecchia, a destra.
In fondo si può vedere il Ponte Gobbo.







Le postazioni delle lavandaie




 
Prima di arrivare in Darsena, troviamo il Vicolo delle Lavandaie. A dir la verità il nome corretto è Vicolo dei Lavandai, nel senso di lavanderie.
Qui lavandaie professioniste o la servitù delle famiglie patrizie, lavavano a mano i pammi nelle acque gelide del Naviglio. Estate o inverno erano lì a lavare, con il sapone che producevano a casa con grasso e cenere. Mestiere insano che portava alla morte in giovane età.
La Darsena verso Piazza XXIV Maggio

















 
Siamo arrivati a Milano. La Darsena è stato il porto della città sino agli anni '60, a cui è seguito un lento declino, con inaccettabile degrado. Qui sono arrivati i marmi destinati al Duomo, la sabbia per il cemento necessario alla ricostruzione post bellica e generi alimentari. Nei ricordi di bambinetto vi sono ancora i silos per il carico della sabbia sui camion e le benne scaricavano le chiatte ormeggiate.
Il sito è stato ricuperato in occasione di EXPO 2015 e restituito alla cittadinanza.
Domanda! Voi lo sapevate che a Milano c'è una Capitaneria del Porto? Strano, ma è vero! Vi è un Capitano del Porto con regolare ufficio. Tre persone in croce, ma ci sono.


La Darsena verso Piazza Cantore
Qui finisce il Naviglio Grande e da qui parte il Naviglio Pavese, che porterà l'acqua non utilizzata per l'irrigazione, a ributtarsi nel Ticino a Pavia.
In passato è stata sede della Fiera di Senigallia, dopo lo sfratto dalla storica sede di Via Calatafimi.
Ora è sede di manifestazioni estive organizzate da vari enti. Per il calendario, clicca qui.





Uno dei catamarani che solcano il Naviglio Grande

Nella storia, il Naviglio è servito per trasporto merci ed irrigazione, ma fin dai tempi di Leonardo da Vinci si era pensato di utilizzarlo per navigazione passeggeri. Ora sono solcati da catamarani, che possono essere utilizzati come boatbus o sightseing. Per i percorsi clicca qui.












Il Naviglio Pavese


Il Naviglio Grande inizia la sua corsa in Darsena, per andarsi a buttare nel Ticino vicino al Ponte della Becca a Pavia. 


L'incile del Pavese alla Darsena
Tutti i Navigli sono soggette alle asciutte stagionali ed alle nebbie invernali.
Le asciutte avvengono nei periodi in cui l'agricultura non richiede acqua. Il programma viene emesso ogni anno dal Consorzio di Bonifica Est Ticino - Villoresi, con una delibera pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
I periodi di secca sono necessarie per
le manutenzioni delle sponde e la rimozione di corpi estranei gettati da ignoti vandali.
La chiusa di Conca Fallata
Sul Naviglio grande ci sono vari salti, dodici per l'esattezza, con le chiuse progettate da Leonardo da Vinci.
Il primo salto è a Conca Fallata, al limite di Milano. Ha un dislivello di 4,80 m ed una storia assai travagliata.
Dal 1579 è un monumento allo spreco del denaro pubblico.











Il Naviglio Martesana


El Tombon de San Marc
Questo è cosa rimane di un luogo chiamato "El Tombon de San Marc" un'altra darsena che si estendeva dal Ponte delle Gabelle sino alla chiesa di San Marco. Questo porto, dove fino agli anni '20 si è scaricata la carta destinata al Corriere della Sera, prendeva acqua dal fiume Adda attraverso il Naviglio Martesana.
La Conca dell'Incoronata
Nel periodo fascista fu interrato, come anche la Cerchia dei Navigli, per realizzare le circonvallazioni ed alcune vie di scorrimento. Così Milano perse le sembianze di Amsterdam nostrana.
La Conca dell'Incoronata serviva a colmare il dislivello tra la Martesana e la cerchia. I primi studi si possono trovare nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, ma realizzazione avvenne sotto Lodovico il Moro.
L'interramento è stato completato nel 1929 e nel 1967 il luogo fu messo sotto tutela come sito di interesse storico.









Il Ponte delle Gabelle
Il canale della Martesana occupava gli spazi che, attualmente, sono Piazza San Marco, Via San Marco e via Melchior Gioia. E' stato interrato sina alla Cassina del Pomm, da dove parte una pista cicloturistica, che dovrà seguire il canale sino al Parco dell'Adda.
Nei Promessi Sposi, si presume che il Ponte delle Gabelle sia stato attraversato da Renzo Tramaglino al suo arrivo a Milano.













Milano, piccola Amsterdam

Questa mappa la ho trovata in Internet.













>>> Ovviamente le foto sono fatte tutte con uno smartphone <<<


Tornate su questa pagina tutte le settimane. Ci sarà di sicuro qualcosa di nuovo.

Bibliografia:
Per la storia dei Navigli su Wikipedia, clicca qui.
Per il sito ufficiale dei Navigli, clicca qui.
Su Nuok.it: "Alla ricerca dei Navigli scomparsi"

Nessun commento:

Posta un commento