11 aprile 2017

Repetita iuvant

Ieri ho scritto che, oggi, avrei applicato la frase latina "Repetita iuvant" nel senso originale. Così "Prendiamo due piccioni con una fava" e pubblichiamo un altro post sul metodo usato per scriverli.
La domanda di scrivere di nuovo sull'argomento, arriva da un nuovo piccolo illetterato amico, che non vuole fare la fatica, di andare a cercare il post nel passato. A dir la verità io lo ho cercato invano, ma incominciamo ad essere troppi!
Non appena trovo il vecchio post su come si scrivono, aggiungerò un link per visualizzarlo.

L'argomento - Può essere il commento ad una notizia, far parte di una serie (ndr Perché si dice..., La mobilità a Milano ecc.) o derivanti dallo stato d'animo ed accadimenti.

Il titolo - Ovviamente deve essere legato all'argomento. Magari fatto in maniera che crei un equivoco che generi curiosità. Comunque deve essere corto, invitante e pure spiritoso.

Il testo - Chiamato anche corpo del post, deve essere non troppo lungo e conciso.
Se il testo è troppo lungo, porterebbe il lettore pigro a non leggerlo, ritenendolo noioso a priori.
Se stai scrivendo sul tuo stato d'animo o su qualcosa che ti è successo, non ci vuole molto. La sintesi e l'Italiano sono le cose più importanti. In poche righe devi trasferire al lettore le tue sensazioni.
Diventa un po' più lungo se parli di argomenti storici o di attualità. Devi prima fare una ricerca, per approfondire l'argomento e trovare i link a siti, che trattino lo stesso argomento o correlati.
I link ad altri siti servono a non dilungarsi troppo ed a dare un aiuto al lettore, che voglia approfondire di più, o che non conosca l'evento, o il personaggio che hai citato.
Poi devi cercare in Internet delle immagini che, come il titolo, devono essere accattivanti e, magari, spiritose. Servono per alleggerire la grafica, devono essere un complemento e non sovrastare il testo. Quindi bisogna vedere quale dimensione sia migliore e se è necessaria una didascalia esplicativa.

Correzione - Sarebbe meglio trovare un amico che ti faccia da correttore di bozze. Un estraneo trova più errori ed inesattezze, rispetto a chi lo ha scritto.
Se non sei così fortunato, il post va riletto tre o quattro volte, per sistemare la punteggiatura e correggere gli errori di battitura.
A questo punto si apre l'anteprima e si controlla se il tutto corrisponde alle tue aspettative!

Spero che i post, che ho scritto negli ultimi due anni, rispondano a queste linee. Io ce la metto tutta e che i lettori li apprezzino.

Aggiornamento:
Il precedente post su come si scrive un post, scusate il gioco di parole, risale all'8 Marzo 2016. Se lo volete rileggere, cliccate qui.


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