08 aprile 2017

La Domenica delle Palme

Gesù Cristo entra in Gerusalemme
L'anno scorso ho trattato la Settimana Santa nella sua globalità, in un post ho sunteggiato sette giorni di liturgia della Chiesa Cattolica.
Quest'anno vorrei provare ad entrare nella singola giornata, non so se avrò abbastanza tempo libero, ma ci provo.
Incominciamo citando i due attentati davanti a due chiese copte in Egitto, ove si celebrava la festività odierna. Difatti la Domenica delle Palme è comune ai Cattolici, agli Ortodossi ed ai Protestanti. Le bombe davanti alla chiesa di Tanta e di Alessandria sono un chiaro esempio di intolleranza religiosa, verso una minoranza che essendo il 10% della popolazione, non è proprio da definire una minoranza.
Il Vangelo di oggi narra di Gesù che entra in Gerusalemme in groppa ad un asino circondato dalla popolazione in festa. Popolazione che lo condannerà a morte tra cinque giorni. Questa gente al passaggio di Gesù, agitava dei rami di palma e buttava sulla strada i mantelli.
Vediamo di chiarire perché nei Vangeli si parli di palme e perché nelle chiese vengano distribuiti dei rami di ulivo benedetto. Giovanni, nel suo Vangelo, parla di folle osannanti che agitano rami di palma, che è  simbolo di trionfo, ma non parla di ulivo.
E' semplicemente un problema di flora locale, legata alla migrazione della Chiesa Cristiana verso Roma. La Chiesa arcaica si è trovata davanti alla mancanza di palme nell'antica Roma. Scegliendo l'ulivo, che è simbolo di pace ed unità, si e sopperito a questa mancanza, iniziando una tradizione che si è tramandata sino a noi.
Se ci spostiamo più a nord i rametti di ulivo sono sostituiti da arbusti intrecciati e colorati portati in chiesa per la benedizione.
Il colore liturgico di questa Domenica è il rosso.

 Bibliografia:
  • Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
  • Per l'articolo di Famiglia Cristiana Online, clicca qui.
  • Per l'articolo del Corriere della Sera Online sugli attentati in Egitto, clicca qui.


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