22 luglio 2018

Coca Cola

Quando i medici mi hanno proibito la Coca Cola, per i miei noti problemi di stomaco, in primis ho pensato che fosse per il gas contenuti nella bibita. Ma le altre bibite gassate sono ridotte al minimo, come mai questa e' vietata? Da cosa ho scoperto mi sono potuto spiegare tantissime cose. Adesso ho deciso di riordinare il materiale e pubblicarlo sul blog.
E' risaputo che la formula sia sconosciuta e gelosamente custodita nel caveau di una banca di Atlanta. Per sommi capi gli ingredienti si possono riassumere in distillato di foglie di coca, distillato di noci di cola, acido fosforico, caramello ed acqua. Ma come e dove e' nata questa bibita e come ha fatto a diffondersi in tutto il mondo?.
John Stith Pemberton, "farmacista" ad Atlanta, nel 1885 lancia sul mercato il "Pemberton's French Wine Coca", miscela di alcool e foglie di coca, copiato dalla ricetta di un farmacista corso. Ne l'americano Pemberton e ne il corso Mariani sapevano che l'infuso delle foglie di coca avesse una forte concentrazione della molecola di cocaina.
Nel 1886 il primo Proibizionismo obbliga a sostituire l'alcool con l'infuso di noci di cola. Cosi la miscela anti dolorifica si trasforma in bibita analcolica e nasce il marchio "Coca Cola".
Nel 1888, poco prima di morire, l'inventore vende formula e marchio all'uomo d'affari Asa Candler.
La bevanda sbarcherà in Italia nel 1927.
Il problema della concentrazione di cocaina e' stato risolto, creando una società, sotto controllo della DEA, specializzata nella produzione del distillato senza contenuto dell'alcaloide. Le piante vengono coltivate in Perù e poi portate in New Jersey, dove con un procedimento simile alla produzione del caffè decaffeinato, le depurano dalla cocaina.
Ma perché la Coca Cola mi fa male? Io soffro di un'esofagite da riflusso con complicanza di ernia iatale e strascichi di Helicobacter Pilori. Per questa ragione alcune sostanze o cibi e bevande mi sono vietate. Vediamo le ragioni ad una alla volta.

Bevande gasate: Queste fanno male a tutti. L'anidride carbonica presente nelle bibite riduce momentaneamente la sensazione di sete, ma si libera nello stomaco gonfiandolo. Dai oggi e dai domani non fa certo bene.

Acidità: La Coca Cola contiene, ufficialmente, acido fosforico. Certi chimici parlano di acido orto fosforico, ma cambia nulla, il pH della bibita e' 2,5. Dato che prendo degli inibitori della pompa protonica, per ridurre l'acidita dei succhi gastrici, mi sembrerebbe stupido far aumentare l'acidita bevendo la Coca Cola. Di qui l'effetto digestivo che ha quando la bevo, raramente, e perché il succo di limone e l'aceto mi sono stati contingentati.

Caramello: E' un colorante sintetico (E150d) che da la caratteristica colorazione marroncina. Su questo colorante ci sono parecchie dispute sulla sua salubrità. Sembra che unito allo sciroppo di glucosio, presente nella bibita, potrebbe dare il la ad una degenerazione dell'Helicobacter Pilori.

Ora vediamo come si e' diffusa nel mondo. Ancora adesso la distribuzione e' basata su di una catena di imbottigliatori che allungano con acqua minerale gasata il concentrato che arriva dagli stabilimenti di Atlanta. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Coca Cola era il fornitore di soft drink dell'esercito americano.  Le forniture venivano effettuate portando in giro il concentrato e diluendolo nelle varie basi americane sparse per il mondo. I veterani tornando a casa la continuarono a bere come gli abitanti locali che vivevano interno alle basi.


Bibliografia:

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