04 ottobre 2016

Se non li vedo, non ci credo!

Questa volta faccio il San Tommaso di turno.
Ormai è un mese che si susseguono conferenze stampa sulle nuove politiche di Trenitalia, nei confronti dei poveri pendolari lombardi. Il leit motiv di tutte sono i treni Armonia e Caravaggio, che dal 2017 "dovrebbero" correre sui binari lombardi, per alleviare le sofferenze dei pendolari. Perché, anche se non sembra, i ferrovieri nostrani hanno a cuore il benessere dei malcapitati utenti.
Per migliorare la situazione dei trasporti si stanno sacrificando, assorbendo completamente Trenord, che hanno un management composto da imberbi, ma ha un sevizio che è decente, per lo memo sulla S6.
Che forse si siano rinsaviti? Dopo anni di una politica diretta esclusivamente verso i FrecciaRossa, si sono ricordati dei pendolari? Macché! E' solo che devono far digerire la cancellazione di alcuni treni sull'asse Brescia > Bergamo > Milano. Difatti il 10 Dicembre si inaugura la TAV tra Treviglio e Brescia e con l'orario invernale saranno cancellate delle coppie di treni tra Brescia e Milano.
Piccolo problema, sui FrecciaRossa non si può viaggiare con l'abbonamento pendolari, perché vige la prenotazione obbligatoria. Il risultato è che ho fai l'abbonamento FrecciaRossa, o ti stipi ancora di più a sardina, nei treni rimanenti.
Quando sono incominciate le proteste ecco i treni nuovi! Quindi, avendo paura che sia una manovra per mettere un tappo in bocca, se non li vedo viaggiare, non ci credo!
Un altra cosa che dovrebbero fare, è uniformare il comportamento dei controllori. Ieri ho preso un treno gestito da LeNord. Dato che a Vittuone è rimasta solo una obliteratrice, che spesso non funziona, sono salito sul treno senza biglietto timbrato. La controllessa, assai stronza, ha contestato ciò a tutti i passeggeri saliti a Vittuone e ci ha fatto pagare un nuovo biglietto, dicendo che la dovevamo pure ringraziare del fatto che non ci facesse pagare la multa. Strasig!!! I suoi colleghi delle altre compagnie fanno uno scarabocchio, lo strappano o lo bucano con una biro e passano via.
Il viaggio è costato € 2,95 del biglietto a terra e € 7,10 del biglietto in treno. OK, va bene che il primo biglietto lo usato per tornare, ma adesso capirete perché si legge che ne hanno picchiato uno.
Comunque all'estero succede anche di peggio. Andate a leggere il post "Un ritorno tutto in ritardo", nella parte riguardante il tragitto in treno.

Bibliografia:
Per l'articolo "Svelati i nuovi treni regionali Trenitalia", clicca qui.
Per l'articolo "Pendolari, ora si svolta!", clicca qui.

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