29 agosto 2016

Chi sono i Peanuts

La compagnia dei Peanuts
Il 23  Agosto è morta Donna Mae Johnston Wod. Mi chiederete chi è, ovviamente! E' un amore segreto di Charles M. Schulz, autore di Charlie Brown e dei Peanuts. La signora ha ispirato il personaggio della ragazzina dai capelli rossi, amore segreto di Charlie Brown, a cui non è riuscito mai a dichiararsi.
I Peanuts è uno dei contenuti del pane con cui mia madre mi cresciuto. I miei piccoli illetterati non li conoscono, per loro è preistoria.
Vediamno di conoscere i personaggi principali. Guardando la vignetta in alto, vediamo in primo piano Schroeder e Snoopy
Schroeder, sempre al pianoforte per suonare le composizioni di Beethoven, folle amore non corrisposto di Lucy e catcher nella squadra di baseball di Charlie Brown.
Snoopy, bracchetto dalle mille vite immaginarie, ultimo di una cucciolata di otto, nata nell'Allevamento delle Quercie. Dorme sul tetto della cuccia dove detta le sue memorie all'uccellino  Woodstook.
Dietro ad essi, da sinistra a destra Sally Brown, Charlie Brown, ignota, Piperita Patty, Lucy Van Pelt, Linus Van Pelt.
Sally Brown, sorella di Charlie Brown, follemente innamorata di Linus Van Pelt, con un pessimo rapporto con la scuola, che ritiene essere una perdita di tempo. Ha un pessimo rapporto anche con Snoopy, tanto da chiamarlo "Stupido bracchetto".
Charlie Brown, il nostro eroe, bimbo paffutello sempre vestito con un maglione giallo con una greca nera. Figlio di un barbiere ed eterno perdente, specialmodo a baseball. Come abbiamo già detto, follemente innamorato della ragazzina dai capelli rossi.
Piperita Patty, è un personaggio arrivato nel 1966, capitana della squadra di baseball che sconfigge sistematicamente quella di Charlie Brown. Al successo atletico non si accompagna ai risultati scolastici, dove va per dormire.
Lucy Van Pelt, sorella maggiore di Linus, fa i peggio scherzi a Charlie Brown. Tenta di irretire in continuazione Schroeder, senza mai riuscirci. Gestisce un chiosco psichiatrico dove, per 5 cents, dà consigli inutili.
Linus Van Pelt, sempre con la coperta appoggiata all'orecchio ed il dito in bocca. Bambino molto saggio, profondo conoscitore delle Sacre Scritture. Anche lui gioca nella squadra di baseball, come seconda base.
Più avanti scrivero un post Peanuts 2 o dei post dedicati ai singoli personaggi.
Comunque avete notato quanti amori non corrisposti?

Bibliografia:
Per l'articolo del Corriere della Sera: "E' morta la ragazzina dai capelli rossi", clicca qui.
Su Wikipedia c'è un'ampia trattazione del caso "Peanuts" e la loro evoluzione.
Per la voce "Charlie Brown" su Wikipedia, clicca qui.




28 agosto 2016

Unicredit Pavillon

L'ingresso dell'Unicredit Pavillon
 Questo potrebbe essere un primo post sui progetti che girano intorno alla Piazza Gae Aulenti, a Porta Nuova. Questa piazza la ho vista per la prima volta in inverno, con un po' di nebbia e la pista per il pattinaggio sul ghiaccio. Mi ha fatto una strana impressione, mi ha fatto pensare ad un Rockfeller Center dei poveri. Da allora parecchi progetti sono arrivati a conclusione, ma tanti ancora devono essere conclusi.
Sto scrivendo che è ancora Sabato, ma voi lo leggerete Domenica, quindi diciamo ieri, con mia cognata e mia nipote, siamo andati All'ATM Point di Porta Garibaldi ed al ritorno ci siamo fermati a vedere una mostra.
Prima di ieri, non ero mai entrato all'Unicredit Pavillon, una struttura in legno e ferro realizzata dall'architetto De Lucchi, per usi espositivi e concertistici. Viene presentato come un "Seme pronto a radicare e germogliare", in effetti assomiglia ad un seme di pera, ma non trascina e non dà una grande sensazione. Tra le attività ospitate vi è anche un nido per bambini da 3 a 36 mesi.
Sino al 28 Agosto c'è una mostra di arte elettronica di Miguel Chevalier intolata "Onda Pixel". Le opere realizzate con la stampante 3D le ho trovate notevoli, specialmente nell'ambientazione con opere di altri artisti. L'opera principale, che era una multiproiezione di frattali su di un pavimento non mi entusiasmato per niente. Gli unici che si esaltavano con questa opera erano i ragazzini che potevano correrci sopra. Andate a vedere il mio filmato, per capire.Il video è pubblicato sul mio canale You Tube, se lo volete vedere cliccate qui.
Il filmato in cui l'artista presenta le sue opere ed il suo metodo di lavoro era in Francese con sottotitoli in Inglese, non è il meglio per un'esposizione in Italia. Infatti gli spettatori erano abbastanza annoiati.
Per dirlo in breve, una solenne bocciatura della struttura e della mostra.
Devo chiedere a mia mia cognata se mi scrive qualcosa sul punto di vista artistico.



27 agosto 2016

Un piatto di spaghetti all'Amatriciana per i terremotati.

Oggi, via What's Up della Pro Loco Sedriano, mi è arrivata la notizia che l'Associazione
Commercianti di Sedriano ha aderito all'iniziativa una "Amatriciana solidale".
Il messaggio annuncia che Sedrianasco ha organizzato l'evento "L'Amatriciana solidale in piazza". Sabato 3/9 sera e Domenica 4/9 mezzogiorno, si potrà mangiare un piatto di spaghetti all'Amatriciana + bibita a € 5,00. L'incasso sarà devoluto interamente a favore delle popolazioni terremotate.
Questo è il riassunto del messaggio, depurato delle info ad uso interno.
Quindi se qualche lettore della zona vuol partecipare a questa colletta venga a mangiare con tutta la famiglia.
 ...
Approfitto di questo post per spiegare il silenzio del blog sull'argomento. Di terremoti ne ho visti alcuni, in varie posizioni operative. Quello che fanno vedere i media sono situazioni depurate, perché la realtà non è immaginabile, non trasmissibile. Sopratutto di opinionisti ce ne sono anche troppi in TV, non voglio aggiungermi all'elenco.
Da militare ho partecipato alla ricostruzione del Friuli. Un anno dopo vi erano centri rurali rasi al suolo, ancora come erano il giorno dopo.
Nel 1980 ho partecipato alla campagna di soccorso in Irpinia. Erano gli albori della Protezione Civile e tutto era ancora basata sulla buona volontà dei singoli. Fra le tante cose fatte allora, da ex Ufficiale Autiere, guidavo dei camion. Una volta il carico erano delle bare. Mesi dopo mi dissero che erano piene.
L'Acquila 2009, puntata di un giorno per piazzare le parabole necessarie per ristabilire le comunicazioni telefoniche.
Per questo conosco la differenza tra la realtà e lo show televisivo.
Nel week end pubblico la ricetta del sugo all'Amatriciana sul blog "La mia Cucina".

Bibliografia:
Per l'articolo "Chef stellati in campo per Amatrice", clicca qui.

26 agosto 2016

Il sole di mezzanotte

Incomincia la stretta finale sui compiti delle vacanze, specialmodo su certi compiti idioti che vengono dati per occupare il tempo dei ragazzini. Ieri quando ero dal ferramenta, sono stato avvicinato da uno dei miei piccoli illetterati. Il ragazzino mi ha chiesto come poteva spiegare il sole di mezzanotte.
Vabbene che non è più un poppante, dato che andrà in 5a elementare, ma si vuol rovinargli le vacanze!
Vediamo di spiegare in quattro parole. La Terra ha due movimenti principali, la rotazione intorno al sole e la rotazione intorno al proprio asse. L'asse terrestre ha una inclinazione di circa 23° rispetto al piano dell'orbita che rimane fissa per tutta la rivoluzione intorno al sole. Per la combinazioni dei movimenti si ha l'impressione che l'asse terrestre oscilli da destra a sinistra. Questa oscillazione presunta genera l'alternanza delle stagioni, le ore di insolazione ed il giorno e la notte polare.
Oltre il circolo polare, in estate, il sole si abbassa e si alza senza mai scendere sotto l'orizzonte gernerando la situazione chiamato "Sole di mezzanotte".
Immagine tratta dal sito Biografie Online.it
Man mano che ti avvicini al polo aumentano i giorni in cui si avrà l'evento, ma per rifrazione si può avere luce, anche per quel poco tempo che il sole è sotto l'orizzonte, in luoghi al di sotto del circolo polare. A causa della rifrazione, mia madre prese una cantonata, uscendo da un ristorante a Stoccolma. A fine di un Giugno, non chiedetemi l'anno, i miei erano a cena con degli Svedesi, fornitori di mio padre. Intorno alle 23,30 escono dal ristorante e mia madre fa un commento sulla bellezza su quello che lei riteneva essere il tramonto. Gli Svedesi risposero che era veramente bello, ma che era l'alba del giorno dopo!
Questa è una spiegazione fatta terra terra, in quattro righe. Se volete saperne di più consultate i link della bibliografia.
Una cartolina da Capo Nord
Il fatto che era il mio turno ad essere servito, mi ha salvato da un altra spegazione. Mi informo e poi vi scrivo qualcose sull'aurora boreale.
Per rimanere sull'astronomia, potrei rispolverare perché un satellite per telecomunicazioni lo vediamo fermo, anche se si muove.







Bibliografia:
Per "I movimenti della terra" su Wikipedia, clicca qui.
Per "Inclinazione assiale" su Wikipedia, clicca qui.
Per "Il Sole di mezzanotte " su Wikipedia, clicca qui.
Per "Il Sole di mezzanotte " su Biografie Online.it, clicca qui.

25 agosto 2016

Mia madre era una originale.

Questo post deriva da una provocazione di mia moglie. Due o tre sere fa, dopo la pubblicazione del post sul lavandaio cinese Oh Ke Kulo, si stava parlando di vari anedotti su di me o sulla mia famiglia.
Ad un certo punto si va a parlare di mia madre e racconto alcuni episodi su di lei. Quello su cosa è successo al ristorante La Parolaccia di Roma è un po' volgare, ma carino. Il frasario non è certo all'altezza di una signora di buona famiglia meridionale, ma il luogo ispira.
A fine serata mia moglie insisteva che non avrei mai pubblicato un post su quella serata. Ecco qua un riassunto.
Da premettere che mia madre era una donna casa e famiglia, elegante, che sapeva come districarsi in tutte le situazioni. Ma attento a non pestarle i piedi, non per altro per la tua sicurezza. Ti avrebbe sistemato usando il tuo stesso metodo o, nel caso specifico, la tua stessa verbalità.
Nel XX secolo a Roma c'erano due ristoranti molto in, Il Nazareno e la Parolaccia. Nel primo la caratteristica era che i camerieri erano vestiti come Gesù Cristo. Nel secondo la gente va, tuttora, per essere insultata, piuttosto volgarmente.
Correva il 1977, in autunno. Ero al corso allievi ufficiali alla Cecchignola. Una sera andiamo a mangiare in questo ristorante e ci prendiamo una bordata di insulti. La maggior dose la prendo io, perché ero in divisa.
Qualche giorno dopo ci ritorniamo invitati da un parente di mio padre, che abitava a Trastevere vicino al ristorante. Entrando il capo sala si rivolge a mia madre dicendo: " La puttanona di Milano è tornata a trovarci!". Mia madre senza fare una piega gli risponde: "La baldracca di tua madre come sta?". Al che tutta la sala scopiò a ridere. Da quel momento i camerieri si rivolsero a mia madre con molto rispetto. "Signora vuole un po' di vino?" o "Signora ripete di carne?". Che cosa dire? Normalmente era di un liguaggio molto forbito e non così "oxfordiano".
Si è ripetuta una dozzina di anni dopo. Stavo entrando in casa a termine da un viaggio in Estremo Oriente, quindi era metà Dicembre 1991. La trovo al telefono che sta snocciolando un dizionario degno di un camallo del Porto di Genova. Alla fine della jaculatoria, le chiedo con chi ce l'avesse. Mi racconta che erano alcuni giorni che telefonava un esibizionista, che le faceva profferte piccanti in maniera assai volgari. Al mattino era stata in Questura a chiedere consiglio su cosa fare. Il poliziotto prendendo la segnalazione, le consigliò di mostrarsi molto decisa, in caso di altre telefonate. Non penso proprio che intendesse decisa in questa maniera, ma il risultato fu ottimo. L'esibizionista non telefonò più!

Bibliografia:
Per il sito ufficiale del ristorante "La Parolaccia", clicca qui.
Per "La parolaccia" su Wikipedia, clicca qui.
Per "La parolaccia" su You Tube, clicca qui.

24 agosto 2016

El Gamb de legn

Il Gamba di legno all'angolo di casa mia, negli anni '50.
Le cose strane della vita. Io, meridionale convinto, mi ritrovo a scrivere di qualcosa tipicamente milanese, che era in auge quando non ero neanche nato.
Era tempo che se ne parlava con alcuni concittadini, che chiedevano perché non scrivessi qualcosa sullo storico trenino.
E' passato alla storia per la linea Milano - Magenta - Castano Primo, ma vi erano altre linee intorno al capoluogo. Milano - Monza, Milano - Lodi e Milano - Gallarate erano le linee più frequentate.
Nel periodo di massimo splendore, erano  in esercizio 150 motrici Henschel e con esse si arrivava anche a Bergamo, Pavia e Carate Brianza. Sulla tratta Milano - Vittuone, l'ultima corsa fu il 31 Agosto 1957. Il 28 Giugno 1958 si chiude definitivamente l'epopea. con l'ultima corsa sulla Milano - Trezzo - Bergamo.
Non sopravvisse all'elettrificazione delle linee. Sulla tratta per Magenta fu sostituita da un servizio di corriere che esiste ancora ora, nonostante l'avvento del Passante.
L'originale silhouette della motrice aveva una ragione di sicurezza. Dato che il treno passava molto vicino ai marciapiedi, ove esistevano, bisognava proteggere i passanti dai getti di vapore bollente e da eventuali  sassi che potessero essere sollevati dalle ruote. Così  fu studiata questa ingegnosa carenatura, che i tecnici chiamarono "grembiale". Rimaneva solo da evitare che la gente finisse sotto le ruote.
Un plastico con il trenino in Via Fagnani a Sedriano
E come ci finivano sotto! Si narra che il nome Gamba di legno derivi da un incidente successo nella rimessa di Corso Vercelli. Un manovratore inciampò ed una motrice gli amputò una gamba. All'uomo fu applicata una protesi in legno e con questa ricominciò a lavorare.
Un'altra versione è che queste motrici avevano l'imbiellaggio di trazione in legno anziché ferro.
I cimeli di questo pezzo di storia Milanese, sono conservati al Museo della Scienza e della Tecnica e, dall'anno scorso, in una edicola a Settimo Milanese.

Questo è un murales fatto sulla facciata di una casa alle Roveda. E' in Via San Massimo angolo Via Tiepolo, dove c'è il Bar S. Remigio.
E' stato restaurato nella primavera 2014, ma è già rovinato di nuovo.









Bibliografia:
Per Wikipedia, clicca qui
Per Museo della Scienza, clicca qui.

23 agosto 2016

Hovercraft vs Aliscafo

Aliscafo in navigazione sul Lago Maggiore
Questi sono due mezzi che si sono sviluppati negli ultimi 40 anni del secolo scorso, nati per cercare di aumentare la velocità di trasferimento su acqua. Può  sembrare strano, ma i primi studi su questi mezzi si perdono nella storia. L'aliscafo è  il più giovane. I primi studi risalgono agli inizi della secolo, da parte dell'ingegner Enrico Forlanini. Per l'hovercraft dobbiamo andare più  indietro nel tempo. Nel 1716 lo scienziato svedese Swedenborg teorizzo sui vantaggi del cuscino d'aria. In tutti e due casi si dovrà  arrivare agli anni '50 per lo sviluppo delle due idee e la loro applicazione pratica.
Di primo acchito, si potrebbe dire che la differenza tra i due veicoli, è che l'aliscafo è ancora usato e l'hovercraft è già andato in pensione. Questo è vero solo in campo commerciale, mentre in campo militare è esattamente l'incontrario. Altra differenza è che l'aliscafo può muoversi solo su acqua, mentre l'hovercraft può viaggiare anche sulla terraferma. Basta che non ci siamo ostacoli più alti del cuscino d'aria sottostante.
A livello passeggeri la differenza è  la stessa che ci può essere  tra un aeroplano ed un ferry boat.  Per l'hovercraft devi fare il check in, recarti al giusto gate e, in caso di maltempo, devi usare le cinture di sicurezza. Per l 'Aliscafo vai al pontile, sali, ti siedi e vai.
Hovercraft all'arrivo a Calais
L'hovercraft come quello della foto, lo ho utilizzato cinque volte nell'attraversamento della Manica. Adesso riderete! Due volte ho caricato una FIAT 500 F, quelle col motore bicilindrico di un tempo. Altre due volte una FIAT Panda 30 in rodaggio. Nella traversata Francia - Inghilterra, di quest'ultimo viaggio, mi sono sentito male per le turbolenze. Chiedete a mio fratello che bella vomitata che mi sono fatto. Nonostante tutti gli improbabili e rottamosi mezzi di trasporto che ho utilizzato nella mia vita, è l'unico che mi ha dato problemi.
Ho avuto pure il piacere di pilotarlo due volte. La prima volta è stato nel 1989, sulle paludi intorno a Miami. Un piccolo biposto da diporto che su terra faceva i 120 Km/h e che su acqua arrivava ai 140.
La seconda volta era la primavera del 2000 sul delta del Niger. Un commerciale di 15 m / 50 posti, con velocità di crociera pari ad 80 Km/h.
Torniamo al povero aliscafo, dimenticato. Come abbiamo detto è una idea italiana, ma come al solito finita all'estero. I primi tentativi di sfruttamento commerciale avvengono agli inizi degli anni '50 negli Stati Uniti, ma senza successo. Ci riuscì in prima mondiale un cantiere svizzero che, nel maggio 1953 inaugurò la linea Locarno - Stresa. Ma i record ritornano in Italia. I Cantieri Rodriguez di Messina diventano i maggiori produttori di aliscafi ed anche dei più veloci (92,7 Km/h). Un loro aliscafo comparirà anche nel film Agente 007 - Thunderball Operazione Tuono.
In Italia sono utilizzati nei tre maggiori laghi prealpini, nel golfo di Napoli e sulla rotta Messina - Eolie.
A giugno 2016 è entrato in servizio l'aliscafo con il più grande payload. Il Gianni M può trasportare 350 passeggeri con una velocità di crociera di circa 70 Km/h. Ciò significa che la rotta Trapani - Pantelleria viene coperta in 90 minuti.
Un hovercraft come quello provato in Florida
Bibliografia:
Per Aliscafo su Wikipedia, clicca qui.
Per Hovercraft su Wikipedia, clicca qui.

22 agosto 2016

Come si va da IKEA

Come si va da IKEA? Questa è  una domanda ricorrente in Agosto, da parte di chi non possiede un auto o non la voglia usare. Milano è deserta, ma IKEA fa sold out in tutti e tre i negozi. Evitate il 14 Agosto, se non volete rimanere per ore in coda alle casse.
I negozi di Milano sono tre, Carugate, San Giuliano Milanese ed il mio preferito Corsico.

Carugate: andate sino a Cologno Nord con la MM2 (Verde), di qui prendete la corriera Z305. Al pomeriggio più le mattinate di Sabato e Domenica c'è anche la navetta IKEA.

San Giuliano Milanese: sarà il più grande, ma anche il più sfigato. Andate con la MM3 (Gialla) sino a Rogoredo o San Donato, poi il pulman 140.

Corsico: Questo è il più servito. Scendete al capolinea Bisceglie della MM1 (Rossa), qui potete scegliere tra il pulman 327 o la navetta IKEA. Se prendete la navetta e poi fate degli acquisti, il biglietto vi sarà rimborsato sotto forma di sconto. Due Euro risparmiati, due Euro quadagnati.

Gli orari dei mezzi con destino IKEA Corsico
Per gli orari dei tre negozi e dei mezzi di trasporto, clicca qui


21 agosto 2016

Istruzioni d'uso

Alcuni lettori un po' orbi, si sono lamentati che le foto sono troppo piccole. Coi browser Windows based non c'è problema. Se cliccate su di una foto, si apre un slide show con le foto a tutto schermo. Ci navigate dentro con la freccia sinistra e destra. Per i browser Linux penso che sia uguale, ci devo provare.
Provate anche i link (ndr. le parole in giallo), mica mordono!
Buonanotte!!!

Isole Borromee

Anche sulle isole si sprecano le scale
Sabato 13 Agosto, siamo andati a visitare le Isole Borromee, sul Lago Maggiore. Per ragioni di costi del traghetto, abbiamo visitato solo l'Isola Bella e l'Isola dei Pescatori. Sempre per colpa del traghetto (vedi orari), abbiamo deciso di portarci dietro dei panini da mangiare seduti in un prato.
Siamo partiti da Arona con l'aliscafo della linea Arona - Locarno, che ci doveva portare a Stresa, dove dovevamo prendere il  traghetto. Dato che a bordo eravamo circa 30 persone che dovevamo andare all'Isola Bella, il comandante ha deciso  di fare una fermata straordinaria e sbarcarci direttamente. Meglio così!
un pittore di acquerelli
Come già avevamo fatto ad Orta (vedi post di ieri), per prima cosa abbiamo bighellonato per i vicoli. Le due signore si sono fermate a tutte le bancarelle di borse, che erano sull'imitazione di lungolago. lo sport preferito di mia figlia è stato cercare dei posti carini dove fare delle foto per il concorso "Io ed un libro". Claudio (ndr. il mio collega) ed io ad aspettare che le tre si schiodassero.
Sempre per ragioni di costi, abbiamo evitato il giro guidato alla villa dei Conti Borromeo. Volevano € 50,00 a cranio, per un giro di circa 90 minuti, da fare in gruppi da 25 turisti. Ovviamente in coda c'erano solo Cinesi!
Il palazzo dei Conti Borromeo
Parlando di turisti stranieri, in questi due sabati abbiamo prestato attenzione alle lingue parlate. A parte i Cinesi che li riconosci per gli occhi a mandorle, i turisti piu diffusi erano Olandesi o Arabi. In pochi parlavano Inglese, Tedesco, Russo o Francese. Di Giapponesi se saranno visti una decina, non di più. La crisi ha fatto cambiare tipologia di turista.
Girando, girando abbiamo fatto le 13.00 ed era quasi ora del traghetto per l'Isola dei pescatori. Intanto che aspettavano, ci siamo presi un acconto dei panini
All'Isola dei Pescatori per me e mia moglie è una seconda volta. Ci eravamo già stati nella primavera del 2001 per il matrimonio di mio fratello. Il suocero era di Stresa ed aveva organizzato chiesa e pranzo sull'isola. Si favoleggia che avesse anche un banco nella chiesa dell'isola. Mi figlia si è divertita a cercarlo, ma con quel cognome ce ne erano tre di banchi!
L'Isola dei Pescatori dal traghetto
Anche qui sali e scendi per vicoli scalinati, facendo lo slalom tra i tavolini dei bar e ristoranti. Come è cambiata, in male, in questi 15 anni! Delle due isole è la più venduta ai turisti.
L'ormeggio
Ci siamo trovati un bel posto all'ombra e abbiamo dato fondo ai panini. Daniela (ndr. la moglie del mio collega) aveva fatto una quiche alle verdure, che è finita assai velocemente. Poi ci siamo spostati al bar per il caffè.
Quest'isola ha un'architettura molto particolare, legata alle attività che giravano intorno alla pesca. I lunghi balconi rivolti al sole, dove appendere il pesce ad essiccare, i posti all'ombra dove riparare le reti ed i negozietti, ora di artigianato, ove vendere i prodotti.
La chiesa di San Vittore, inizialmente in stile romanico e poi ampliata in stile gotico, è parrocchia dal XVII secolo e con 57 fedeli deve essere la parrocchia più piccola nella storia della chiesa.
I vicoli dei pesi
Dopo un aperitivo su un belvedere con vista dell'Isola Madre e della costa lombarda abbiamo ripreso il traghetto, verso Stresa. Qui in attesa della nave che ci riporterà ad Arona abbiamo fatto un giro sul lungolago.
Il ritorno ad Arona è stata una crociera sul lago. andando a zig zag abbiamo potuto vedere tutte e due le sponde, piemontese e lombarda.
La prima fermata è stata all'Eremo di Santa Caterina dal Sasso. chiesa ricavata dalla roccia su uno spuntone protervo verso il lago. Si narra che sia stato costruito da un usuraio salvatosi da una tempesta per intercessione della Santa. Quest'uomo si ritirò qui e visse come un eremita.
Molto prosaicamente è stato il set dei "Promessi Sposi", nella versione di Nocita,  quale convento di Fra Cristoforo e de "La stanza del vescovo" di Risi.
L'eremo di Santa Caterina
Ritornati sulla sponda piemontese abbiamo fatto scalo a Belgirate, paese famoso per un paio di ristoranti pluristellati. Riattraversiamo il lago verso la Lombardia per gli approdi di Ispra e Ranco.
Finalmente arriviamo ad Arona. Un gelato per rinterprarsi  e via verso la collina per vedere la statua di San Carlo Borromeo. La statua, chiamata anche Colosso di San Carlo, è la seconda statua più alta al mondo, dopo la Statua della Libertà di New York. Purtroppo la fotografia non è delle migliori, ma eravamo girati verso il sole al tramonto.
Il Colosso di San Carlo
Mi sono dilungato, ma non ho scritto su tutto quello che abbiamo visto. E' stata una giornata pienotta che ha soddisfatto un po' tutti. Anche in Italia ci sono dei bei posti da vedere, la prossima gita sul lago sarà per vedere l'Isola Madre ed i giardini botanici di Villa Taranto.

Per i siti ufficiali clicca il nome







20 agosto 2016

Orta San Giulio

L'isola di San Giulio vista da Orta
Forse era da intitolare Lago d'Orta o Cusio, se si vuole usare il nome antico.
Due sabati d'Agosto, con moglie, figlia, un mio collega del luogo e sua moglie, li ho impiegati per fare un giro sui due laghi prealpini più occidentali.
Quindi il 6 Agosto abbiamo preso la macchina e siamo andati a pranzo da questi signori, in quel di Agrate Conturbia e, nel pomeriggio, ci siamo fatti un giro sul lago.
Partiamo con alcuni cenni sul lago. E' un lago morenico generato dal fronte meridionale del ghiacciaio del Sempione. All'incontrario degli altri laghi prealpini, il fiume emissario fluisce a Nord, che, tramite vari conferimenti in altri corsi d'acqua, porta l'acqua prima nel Toce e poi nel Lago Maggiore. A causa delle industrie chimiche e tessilli era uno dei laghi più inquinati del mondo, Negli anni '80 sono partite delle azioni decontaminanti, che hanno avuto un discreto effetto.
Il convento delle Suore Benedettine
Lasciata la macchina nel parcheggio interrato, siamo scesi verso il lago attraverso delle viuzze assai caratteristiche. Ci siamo presi un gelato nel negozio di amici del mio collega e ci siamo messi a bighellonare per il paese. Dopo aver fatto un giro per i carrugi di Orta, abbiamo comprato un biglietto circolare per il vaporetto e siamo partiti alla scoperta del lago.
Prima fermata Isola di San Giulio, luogo che a dimensione, può competere con un atollo delle Maldive. Al centro vi il monastero benedettino e la chiesa, dove riposano le spoglie di San Giulio. Il resto dell'isola è occupato da seconde case ed un ristorante di grido. Devi avere buone gambe dato che è tutto un sali e scendi. L'isola, ribattezzata "Borgo Ventoso", è stata anche set del film di Tornatore "La corrispondenza".
Seconda fermata il paese di Pello. Abbiamo fatto un giro sul lungolago, che era veramente lungo, circa 500 metri, il mio collega e la sua signora si sono presi un altro gelato. Di fronte all'imbarcadero c'è una gelateria rinomata per il gelato al gianduiotto.
Ormai al tramonto abbiamo fatto ritorno ad Orta con l'ultimo battello, che faceva anche servizio sulle frazioni.
Le scalinate verso il lago
Il Municipio di Orta San Giulio










Le scalinate dell'Abbazia Mater Ecclesiae
I negozi di Orta San Giulio
L'imbarcadero dell'isola

19 agosto 2016

Take me up

Per continuare il discorso di stanotte, questa è un'altra inglesizzazione di prodotti nostrani. Questa volta siamo a New York nel 1989. Luogo: ristorante Tony Roma's sulla 3a Avenue, vicino alle Nazioni Unite. Ristorante dove si mangiano costolette in tutte le salse con le mani, senza forchette e coltello. Alla fine della cena il cameriere, emigrato da Afragola, ci propose un dolce. Ci fece l'elenco di cosa era disponibile, tra cui 'sto "Take me up", come al solito che cacchio è? 
Quando scopriamo che era un volgarissimo "Tiramisù", neanche di buona qualità, gli chiediamo di parlare come mangiava. La risposta fu che eravamo in America e che mangiavamo schifezze americane e quindi il dolce lo dovevamo chiamare in inglese. Strasig!!!
Per vostra informazione, se in America vi offrono del "Blue cheese", sappiate che è Gorgonzola o Roquefort.
Domani parliamo di turismo in giro per l'Italia.

Oh Ke Kulo & Beatiful Country

Questo post lo possiamo far risalire al 1971, è roba da preistoria, ma molto significativa nella mia storia.
Nell'estate di quell'anno, mio padre mi spedì in Inghilterra, in un sobborgo di Londra di nome Dulwich, un paesino al confine con Forest Hill e Crystal Palace. Paesino ridente, ma c'era un bel pub, ove io non potevo entrare, avendo solo 17 anni, qualche negozio e nulla più.
Dato che i miei amici che erano già andati in Inghilterra, in college, avevano imparato tutte le lingue possibili, ma non l'Inglese, mio padre mi prenotò un letto in un bed & breakfast, di proprietà di una tipica signora inglese di una certa età di nome, guarda caso, Miss Marple.
Questa signora aveva una certa abilità nello storpiare i nomi stranieri e raccontare gli eventi a modo suo. Ma era una signora molto pratica ed organizzata, che risolveva i problemi degli ospiti o li indirizzava da chi poteva risolverli.
Un bel dì, ebbi bisogno di una lavanderia, le chiesi dove andare e lei mi indico dove trovare la lavanderia cinese. Mi disse di andare giù per la collina, al pub girare a sinistra e prendere la prima via a destra. Fin qui tutto chiaro, ma aggiunse che la lavandria la avrei riconosciuta dall'insegna con scritto "Oh Ke Kulo, Laundry in Dulwich since 1957". A questo punto sono scoppiato a ridere.
In Inglese oh ke kulo non ha alcun significato, ma in Italiano si! Il bello è stato spiegare a Miss Odessa Marple, Ody per gli amici, perchè ridessi, non è stato semplice!
Il meglio è venuto quando ho visto il Signor Oh Ke Kulo. Il classico mandarino dei film, di età non definibile e con un Inglese improbabile.
Però professionalmente ineccepibile, puntuale, giusto prezzo e camice ben stirate.
A Milano direbbero tiremm' inanz. Passiamo a Beatiful Country. Una sera, rientrando per cena, incontro la signora, che mi racconta di essere andata ad una fiera agraria con una amica. In uno stand le avevano offerto un assaggio di un formaggio italiano, il Beatifull Country appunto. Mi chiese se lo conoscessi, ma che cacchio di formaggio, potesse essere non lo sapevo. Le chiesi se avesse visto la forma e se potesse descriverla. Lei disse che era una forma tonda. Ma và! Avvolta in una carta geografica dell'Italia e una foto di Cristoforo Colombo. A questo punto stavo per mandarla al diavolo. Era il Bel Paese Galbani e l'uomo sulla forma era l'Abate Stoppani che, con il suo libro "Il Bel Paese", inspiro Egidio Galbani, fondatore dell'omonimo caseificio. Il tutto succedeva nel lontano 1906 e 110 anni dopo è ancora il formaggio più mangiato in Italia.

La reclame del formaggio "Beatiful Country"

18 agosto 2016

La classe delle memorie

Questa domanda mi è stata fatta da un signore maturo, un cliente a cui seguo i dieci computer della ditta. Che cosa è quel numerino che appare in un cerchietto, su tutte le memorie SD?
Per prima cosa cosa chiariamo l'acronimo SD. La sigla identifica una memoria flash, cioè una memoria statica allo stato solido e non con disco rotante, denominata "Secure Digital". I formati sono tre, STD, miniSD e microSD. I computer moderni hanno un lettore per il formato standard. Esistono degli adattatori per usare i formati più piccoli negli slot STD. Qualora il PC non ne fosse dotato o per macchine datate, esistono dei lettori da attaccare ad una porta USB. Le taglie partono da 4 Gb, se ne trovi ancora, a 512 Gb per il formato STD.
Scelto il formato e la taglia, dobbiamo decidere la classe che meglio si adatta all'uso che ne dobbiamo fare. La classe indica la velocità di trasferimento delle informazioni, in scrittura ed in lettura.
In effetti i dati da controllare sono due e non uno, come il signore pensasse. Il primo, un numero all'interno di una C, indica la minima velocità garantita di trasferimento dei dati, 4 per 4Mb/s, 10 per 10 Mb/s e così via. Il secondo, che si sta diffondendo adesso, è un numero all'interno di una U, che indica la velocità minima di scrittura. Questo dato, chiamato UHS (Ultra High Speed), è molto importante nell'uso fotografico o video. Più è alto il valore, più è alta la qualità dell'immagine che posso trattare. Con una scheda UHS-I 3, cioè 30 Mb/s in scrittura, posso trattare un video 4K.
Io per scelta di semplicità uso solo schede classe 10, ma sto pensando di passare alle U3. Devo fare un inchiesta di mercato sui costi/benefici di un cambio simile.
Se volete un acconto sull'argomento, andate a leggere il post di Aranzulla, che non sarà degno di essere citato in Wikipedia, ma che scrive post fatti molto bene e molto chiari.

Bibliografia:
Salvatore Aranzulla: "Quale scheda SD comprare".
Per l'argomento su Wikipedia, clicca qui.

17 agosto 2016

Perché si dice:"una rondine non fa primavera"?

Siamo sempre li,  tutto viene dal latino. Infatti in latino esiste il detto " Una hirundo non facile ver", che è  proprio il nostro detto.
Dicendo ciò  s'intende che un evento isolato non fa una regola. Le rondini arrivano in grandi storni a primavera, quindi la visione di un solo esemplare, non ti garantisce l'inizio della primavera.
Nelle opere dei  maggiori scrittori dell'antica Grecia, possiamo trovare parecchie citazioni sul connubio rondine/Primavera. Aristofane negli "Uccelli" o Sofocle in "Antigone". Aristotele nell'opera "Etica Nicomachea" scrive:
“Come una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”
Erasmo, nella raccolta di proverbi "Adagi", spiega il proverbio, affermando che rare buone azioni non possono far definire un uomo buono.

16 agosto 2016

Agosto


Siano arrivati al mese intitolato a Cesare Augusto, ottavo mese dell'anno e mese delle agognate ferie.
Negli anni '60, nel pieno boom economico, le città si svuotavano e tutti gli esercizi chiudevano. In questo mese era difficile trovare tutto, persino medicinali e pane. Andate a leggervi l'articolo "Ferragosto con i marziani", pubblicato dal Corriere della Sera il 15 Agosto 1964 e riproposto ieri dal Corriere Online. Il primo colpo lo diede la "congiuntura", termine inventato da Aldo Moro ed accoliti. La popolazione ridusse le vacanze da un mese a quindici giorni, magari scegliendo una pensioncina alla periferia del centro balneare prescelto.
Le varie crisi economiche, la crisi del petrolio ed ora il terrorismo, hanno dato il colpo di grazia. Quest'anno, dopo anni di magra, si sono rivisti il tutto esaurito e le code in autostrada.
Torniamo al mese d'Agosto. Il clou del mese è il giorno di Ferragosto, festa di precetto per i Cattolici, essendo dedicato all'Assunzione di Maria Vergine. Anche se può sembrare una festa di origine religiosa, ha un origine pagana. Difatti nell'antica Roma c'erano le feriae Augusti, che si celebravano al primo del mese. La Chiesa Cattolica sposto tutto a metà mese, instituendo la festa dell'Assunta.
Il 16, a Siena, c'è il Palio dell'Assunta, che discende dalle tradizioni romane, portandosi dietro le solite polemiche degli animalisti e degli ecologisti.
Il film più famoso, dedicato ad Agosto, è "IL sorpasso" di Dino Risi, con Vittorio Gassman, Jean LuisTrintignant e Catherine Spaak
A Ferragosto si svolge il melodramma "Pagliacci" di Leoncavallo.
Il proverbio del mese è: "D'Agosto, moglie mia non ti conosco", che non è un invito a far le corna alla moglie, ma un invito a non agitarsi troppo con il caldo.
Questo mese non pubblichero post su "Perché si dice...", si riprende a Settembre. 
Chiudo con lo Zodiaco e la Smorfia.
  • Per lo Zodiaco, siamo nel Leone sino al 23, per passare nella Vergine.
  • Per la smorfia napoletana, Ferragosto fa 45.
Bibliografia:
Per le quattro righe di Wikipedia, clicca qui.
Per il lemma su Wikizionario, clicca qui.
Per gli eventi di Agosto su Wikivoyage, clicca qui.
Per i compleanni VIP, clicca qui.
Per il meteo di Agosto, clicca qui.

15 agosto 2016

I am back, again.

Sono tornato a scrivere dopo un bel po' di assenza. La famiglia in Italia, disastri da maltempo e lavoro ordinario mi hanno distratto dal blog. Non ho avuto neanche il tempo di pubblicare i post già scritti.
Nel frattempo ho fatto delle foto per andare avanti con la pagina dedicata ai Navigli, ho preso note nelle gite fatte e ho pure un elenco di rihieste da amici grandi, pure loro illetterati. Strasig!!!
Avrei anche una piccola polemica sulla storia infinita se negozi devono essere aperti nei giorni festivi o se devono essere chiusi.
Il post di domani sarà l'arretrato su Agosto. Il "perché si dice..." lo riprenderò a Settembre, in questi giorni ricupererò solo il "perché" saltato a Luglio.
Speriamo di avere tempo, anche per riprendere a scrivere le ricette sul blog "La mia cucina". Facendo ordine in casa, ho trovato altri ritagli di giornali con ricette che ho già provato o che mi ripropongo di provare e, magare, modificare.
Di carne da mettere al fuoco ce ne è tanta, speriamo di riuscirla a cucinare!