23 agosto 2016

Hovercraft vs Aliscafo

Aliscafo in navigazione sul Lago Maggiore
Questi sono due mezzi che si sono sviluppati negli ultimi 40 anni del secolo scorso, nati per cercare di aumentare la velocità di trasferimento su acqua. Può  sembrare strano, ma i primi studi su questi mezzi si perdono nella storia. L'aliscafo è  il più giovane. I primi studi risalgono agli inizi della secolo, da parte dell'ingegner Enrico Forlanini. Per l'hovercraft dobbiamo andare più  indietro nel tempo. Nel 1716 lo scienziato svedese Swedenborg teorizzo sui vantaggi del cuscino d'aria. In tutti e due casi si dovrà  arrivare agli anni '50 per lo sviluppo delle due idee e la loro applicazione pratica.
Di primo acchito, si potrebbe dire che la differenza tra i due veicoli, è che l'aliscafo è ancora usato e l'hovercraft è già andato in pensione. Questo è vero solo in campo commerciale, mentre in campo militare è esattamente l'incontrario. Altra differenza è che l'aliscafo può muoversi solo su acqua, mentre l'hovercraft può viaggiare anche sulla terraferma. Basta che non ci siamo ostacoli più alti del cuscino d'aria sottostante.
A livello passeggeri la differenza è  la stessa che ci può essere  tra un aeroplano ed un ferry boat.  Per l'hovercraft devi fare il check in, recarti al giusto gate e, in caso di maltempo, devi usare le cinture di sicurezza. Per l 'Aliscafo vai al pontile, sali, ti siedi e vai.
Hovercraft all'arrivo a Calais
L'hovercraft come quello della foto, lo ho utilizzato cinque volte nell'attraversamento della Manica. Adesso riderete! Due volte ho caricato una FIAT 500 F, quelle col motore bicilindrico di un tempo. Altre due volte una FIAT Panda 30 in rodaggio. Nella traversata Francia - Inghilterra, di quest'ultimo viaggio, mi sono sentito male per le turbolenze. Chiedete a mio fratello che bella vomitata che mi sono fatto. Nonostante tutti gli improbabili e rottamosi mezzi di trasporto che ho utilizzato nella mia vita, è l'unico che mi ha dato problemi.
Ho avuto pure il piacere di pilotarlo due volte. La prima volta è stato nel 1989, sulle paludi intorno a Miami. Un piccolo biposto da diporto che su terra faceva i 120 Km/h e che su acqua arrivava ai 140.
La seconda volta era la primavera del 2000 sul delta del Niger. Un commerciale di 15 m / 50 posti, con velocità di crociera pari ad 80 Km/h.
Torniamo al povero aliscafo, dimenticato. Come abbiamo detto è una idea italiana, ma come al solito finita all'estero. I primi tentativi di sfruttamento commerciale avvengono agli inizi degli anni '50 negli Stati Uniti, ma senza successo. Ci riuscì in prima mondiale un cantiere svizzero che, nel maggio 1953 inaugurò la linea Locarno - Stresa. Ma i record ritornano in Italia. I Cantieri Rodriguez di Messina diventano i maggiori produttori di aliscafi ed anche dei più veloci (92,7 Km/h). Un loro aliscafo comparirà anche nel film Agente 007 - Thunderball Operazione Tuono.
In Italia sono utilizzati nei tre maggiori laghi prealpini, nel golfo di Napoli e sulla rotta Messina - Eolie.
A giugno 2016 è entrato in servizio l'aliscafo con il più grande payload. Il Gianni M può trasportare 350 passeggeri con una velocità di crociera di circa 70 Km/h. Ciò significa che la rotta Trapani - Pantelleria viene coperta in 90 minuti.
Un hovercraft come quello provato in Florida
Bibliografia:
Per Aliscafo su Wikipedia, clicca qui.
Per Hovercraft su Wikipedia, clicca qui.

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