21 agosto 2016

Isole Borromee

Anche sulle isole si sprecano le scale
Sabato 13 Agosto, siamo andati a visitare le Isole Borromee, sul Lago Maggiore. Per ragioni di costi del traghetto, abbiamo visitato solo l'Isola Bella e l'Isola dei Pescatori. Sempre per colpa del traghetto (vedi orari), abbiamo deciso di portarci dietro dei panini da mangiare seduti in un prato.
Siamo partiti da Arona con l'aliscafo della linea Arona - Locarno, che ci doveva portare a Stresa, dove dovevamo prendere il  traghetto. Dato che a bordo eravamo circa 30 persone che dovevamo andare all'Isola Bella, il comandante ha deciso  di fare una fermata straordinaria e sbarcarci direttamente. Meglio così!
un pittore di acquerelli
Come già avevamo fatto ad Orta (vedi post di ieri), per prima cosa abbiamo bighellonato per i vicoli. Le due signore si sono fermate a tutte le bancarelle di borse, che erano sull'imitazione di lungolago. lo sport preferito di mia figlia è stato cercare dei posti carini dove fare delle foto per il concorso "Io ed un libro". Claudio (ndr. il mio collega) ed io ad aspettare che le tre si schiodassero.
Sempre per ragioni di costi, abbiamo evitato il giro guidato alla villa dei Conti Borromeo. Volevano € 50,00 a cranio, per un giro di circa 90 minuti, da fare in gruppi da 25 turisti. Ovviamente in coda c'erano solo Cinesi!
Il palazzo dei Conti Borromeo
Parlando di turisti stranieri, in questi due sabati abbiamo prestato attenzione alle lingue parlate. A parte i Cinesi che li riconosci per gli occhi a mandorle, i turisti piu diffusi erano Olandesi o Arabi. In pochi parlavano Inglese, Tedesco, Russo o Francese. Di Giapponesi se saranno visti una decina, non di più. La crisi ha fatto cambiare tipologia di turista.
Girando, girando abbiamo fatto le 13.00 ed era quasi ora del traghetto per l'Isola dei pescatori. Intanto che aspettavano, ci siamo presi un acconto dei panini
All'Isola dei Pescatori per me e mia moglie è una seconda volta. Ci eravamo già stati nella primavera del 2001 per il matrimonio di mio fratello. Il suocero era di Stresa ed aveva organizzato chiesa e pranzo sull'isola. Si favoleggia che avesse anche un banco nella chiesa dell'isola. Mi figlia si è divertita a cercarlo, ma con quel cognome ce ne erano tre di banchi!
L'Isola dei Pescatori dal traghetto
Anche qui sali e scendi per vicoli scalinati, facendo lo slalom tra i tavolini dei bar e ristoranti. Come è cambiata, in male, in questi 15 anni! Delle due isole è la più venduta ai turisti.
L'ormeggio
Ci siamo trovati un bel posto all'ombra e abbiamo dato fondo ai panini. Daniela (ndr. la moglie del mio collega) aveva fatto una quiche alle verdure, che è finita assai velocemente. Poi ci siamo spostati al bar per il caffè.
Quest'isola ha un'architettura molto particolare, legata alle attività che giravano intorno alla pesca. I lunghi balconi rivolti al sole, dove appendere il pesce ad essiccare, i posti all'ombra dove riparare le reti ed i negozietti, ora di artigianato, ove vendere i prodotti.
La chiesa di San Vittore, inizialmente in stile romanico e poi ampliata in stile gotico, è parrocchia dal XVII secolo e con 57 fedeli deve essere la parrocchia più piccola nella storia della chiesa.
I vicoli dei pesi
Dopo un aperitivo su un belvedere con vista dell'Isola Madre e della costa lombarda abbiamo ripreso il traghetto, verso Stresa. Qui in attesa della nave che ci riporterà ad Arona abbiamo fatto un giro sul lungolago.
Il ritorno ad Arona è stata una crociera sul lago. andando a zig zag abbiamo potuto vedere tutte e due le sponde, piemontese e lombarda.
La prima fermata è stata all'Eremo di Santa Caterina dal Sasso. chiesa ricavata dalla roccia su uno spuntone protervo verso il lago. Si narra che sia stato costruito da un usuraio salvatosi da una tempesta per intercessione della Santa. Quest'uomo si ritirò qui e visse come un eremita.
Molto prosaicamente è stato il set dei "Promessi Sposi", nella versione di Nocita,  quale convento di Fra Cristoforo e de "La stanza del vescovo" di Risi.
L'eremo di Santa Caterina
Ritornati sulla sponda piemontese abbiamo fatto scalo a Belgirate, paese famoso per un paio di ristoranti pluristellati. Riattraversiamo il lago verso la Lombardia per gli approdi di Ispra e Ranco.
Finalmente arriviamo ad Arona. Un gelato per rinterprarsi  e via verso la collina per vedere la statua di San Carlo Borromeo. La statua, chiamata anche Colosso di San Carlo, è la seconda statua più alta al mondo, dopo la Statua della Libertà di New York. Purtroppo la fotografia non è delle migliori, ma eravamo girati verso il sole al tramonto.
Il Colosso di San Carlo
Mi sono dilungato, ma non ho scritto su tutto quello che abbiamo visto. E' stata una giornata pienotta che ha soddisfatto un po' tutti. Anche in Italia ci sono dei bei posti da vedere, la prossima gita sul lago sarà per vedere l'Isola Madre ed i giardini botanici di Villa Taranto.

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