19 maggio 2018

I Giorni di Opole - Il Museo della Canzone Polacca

La coda per entrare
I Giorni di Opole e' una manifestazione che dura tutto questo week end, nata dall' unione di una manifestazione comunale in occasione delle Pentecoste e XI Noc Muzeów.
Oggi dalle 17.00 alle 23.59 tutti i musei sono aperti al pubblico gratuitamente, con eccezione del Villaggio Silesiano, che apriva al pubblico alle 9.00 ed il Museo della Canzone Polacca, che apriva alle 18.00.
Escluso il Villaggio per la distanza dalla città e per la coda iniziata molto presto, abbiamo deciso di andare al Museo della Canzone Polacca. Nonostante la nostra decisione di andare dopo le 19.00, ci siamo sorbiti un'oretta di coda, prima di poter entrare nel salone del museo.
Il museo e' ricavato in un salone del corpo principale dell'Anfiteatro di Opole ed e' tutto multimediale. Ottima scelta per evitare che l'audio dei vari monitor possano disturbarsi vicendevolmente.
Il salone del museo
Non sono riuscito a trovare la data della realizzazione ed apertura, in Internet non e' che ci sia molto. L'unica cosa sicura e' che e' stato realizzato dopo la ristrutturazione del 2010.
Arrivati alla fine della coda, siamo stati muniti di cuffietta e ricevitore e dopo la spiegazione di come funzionasse, tassativamente in polacco, siamo stati buttati nel salone.
Salone lungo una trentina di metri e largo sei. Tutto bianco con monitor touch screen lungo tutte le pareti e consolle al centro.
Sulla balconata vi sono delle semisfere in cui vengono proiettati dei medley di spettacoli musicali di successo.
Quasi in fondo alla sala troneggiava un pianoforte a mezza coda, che mio suocero aveva venduto una quarantina di anni fa alla fondazione dell'anfiteatro.

Il pianoforte
Cimeli storici











Nei monitor puoi vedere le performance dei più famosi cantanti e cabarettisti polacchi o documentari sulla musica a partire dagli anni '20. Non appena la cuffietta entrava nella portata di un monitor partiva l'audio dedicato. Le consolle al centro non avevano il sistema automatico, ma bastava battere il suo codice per ascoltare il commento. Diciamo che si sarebbe dovuto ascoltare. A causa della affluenza, ognitanto non partiva o partiva in ritardo.
Per noi Italiani e' un mondo tutto da scoprire. Ad esclusione di Maryla Rodovicz, che e' stata piu' volte ospite di programmi RAI, sono tutti artisti sconosciuti. In effetti, dei tutti, conoscevo anche Edyta Górniak, arrivata seconda all'Eurovision Song Contest 1994.
Nonostante la difficolta linguistica, e' da vedere per la storia che racconta, presentata in maniera semplice e molto personalizzabile.

L'ingresso
La biglietteria











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