30 marzo 2017

Ma quanto è pericoloso?

Da "Altroconsumo" - Febbraio 2017
Un mio piccolo illetterato amico mi ha posto una domanda. Il ragazzino, che non è più da considerare piccolo, essendo in prima media, mi ha chiesto il significato dei simboli su delle bottiglie che la madre tiene in lavanderia, su di uno scaffale posto ben in alto.
Ci viene in aiuto la rivista "Altroconsumo", ove ho trovato un articolo da cui ho tratto il box a lato.
La conoscenza dei simboli, ci dovrebbe aiutare ad evitare ogni pericolo, derivante dal maneggio di questi prodotti. In caso di incidente o, ancor peggio, ingestione, rivolgersi immediatamente al locale Centro Antiveleni. Per i residenti a Milano e provincia, si trova presso l'ospedale di Niguarda.
Comunque la raccomandazione principe è sempre l'uso con attenzione e cura, in ambienti ben ventilati e la conservazione lontano dalla portata dei bambini.
La madre del piccolo amico illetterato, fa bene a tenerli in alto, in uno scaffale della lavanderia. Non per altro per evitare, che quel terremoto della figlia più piccola (3 anni), se li possa bere.
 
Bibliografia:
Per l'articolo completo, clicca qui.
Per il sito del Cento Antiveleni, clicca qui.

29 marzo 2017

Extracomunitario a chi?

Oggi me ne successa una nuova. Pensavo che i clienti SKY fossero fuori di zucca, ma questi li battono.
Oggi ero da una coppia di nordafricani, ottimo Italiano, curati ed educati. Lui è arrivato in Italia per fare l'università ed è qui da vent'anni. Il problema era che non riuscivano a navigare con la connessione internet.
Provo la banda e trovo che il download è 1,5 mega, l'upload immisurabile talmente era sottoterra. Getto l'occhio sul tetto e noto che la antenna guarda a Sud, anziché ad Est. Chiedo al cliente se per caso si fosse girata. Il cliente asserisce che è sempre stata lì, così.
Chiamo il Centro Controllo e scopro che l'antenna è agganciata ad un ripetitore che è ad Ovest. Vado sul tetto e la giro giusta, senza neanche sbattermi più di un tanto, il ripetitore era li all'orizzonte e si vedeva ad occhio nudo.
Riprovo la banda con un bel risultato da 23 mega. Richiamo il Centro Controllo che conferma che la posizione è corretta.
A questo punto il cliente parte con una jaculatoria degna di chi ha studiato ad Oxford. "Quel porco di un extracomunitario non sa come si lavora, era un incapace...". La moglie rincarava: "Te lo ho detto che ci voleva un Italiano, quello stronzo sapeva dire a malapena buongiorno".
Tenendo conto che erano due persone di colore, dare dell'extracomunitario al malcapitato Georgiano che gli aveva fatto quel disastro, era come il bue che dà del cornuto all'asino.
Il signore asseriva che sta gente che arriva dall'estremo Est dell'Europa, che sono quasi Asiatici, rubano il lavoro alle persone oneste, che si guadagnano la pagnotta con il sudore della fronte.
Se non fossi andato via, chissà cosa altro avrebbe detto!
A voi il commento.

Il settimo giro di boa

Nell'ultima ora e mezza abbiamo avuto l'accesso n° 7.000, non so da dove e non so quando è stato. Alle 10,00 si era a quota 6998 ed adesso siamo a 7.003. Dato che gli accessi non segnalano nuove provenienze, il 7.000 deve arrivare da Francia o Polonia o Italia, sono le tre nazioni che si sono mosse in questi 90 minuti.
Non importa da dove arrivi, ma grazie di essere arrivato, come un grazie va a chi è arrivato prima ed a quelli che accederanno in futuro. 
52 giorni per questi mille accessi, sempre più veloci, rispetto ai 6 mesi che furono necessari per arrivare ai primi mille.
Grazie ancora a tutti coloro che mi seguono!

28 marzo 2017

Cinghiale

Questo è un post che volevo scrivere da tempo, ma il tempo manca!
L'argomento cinghiale è tornato di moda a seguito di alcune notizie, anche tragiche che sono arrivate in questi giorni da Roma e dintorni.
Oggi stavo andando a Fara Novarese da due clienti Linkem e nel tratto di strada tra Berlingo e Fara ho avuto un "incontro ravvicinato del terzo tipo". Stavo passando in un bosco, quando ho visto in distanza un animale scuro che correva in distanza. Quando lo ho raggiunto, mi sono accorto che era un bel cinghialotto che correva senza problemi in contromano.
La precedente esperienza con i cinghiali, è stata  quando lavoravo nella centrale sperimentale di Brasimone (BO). Essendo un area protetta, vi erano delle nutrite colonie di cinghiali lepri e cerbiatti. Erano così assuefatti all'uomo, che venivano a mangiare nella tua mano e si facevano persino accarezzare.
Purtroppo arrivano anche notizie di incidenti. Quindici giorni fa si è letto su tutti i giornali di uno scontro tra un cinghiale ed uno scooterista, dove l'uomo ha avuto la peggio.
Come potrete leggere sull'articolo del Corriere della Sera, gli animali scendono in città a cercare cibo nei bidoni della spazzatura. Poi essendo un animale assai prolifico di cibo ce ne vuole assai.
I politici non capiscono nulla della fauna italiana, arrivando a proporre soluzioni "definitive" per limitarne la diffusione e l'incremento.
Nella bibliografia ho aggiunto la ricetta delle pappardelle al ragù di cinghiale che, insieme alle costolette al pomodoro, è un ottimo piatto da assaggiare. Quando mi sono sposato, il cuoco polacco ha proposto lo smalez di cinghiale, che è proprio una prelibatezza.
Prossimamente tornerò a parlare del problema, dopo una piccola ricerca, per farmi un po' di cultura in merito
.
Bibliografia:
Per l'articolo del Corriere Online, clicca qui.
Per la ricetta delle pappardelle al sugo di cinghiale, clicca qui.

27 marzo 2017

Andare a zonzo

La parola "zonzo" non ha un preciso significato, ma si riferisce al rumore che fanno volando certi insetti. Il volo non ha una direzione ben definita, quasi da ubriaco che cammina sul marciapiede. Quindi "Andare a zonzo" vuol indicare il passeggiare, tipico di un turista, che va in giro per la città, senza una meta ben precisa, che, magari, per vedere le vetrine, salta da un marciapiede all'altro.
Il Vocabolario Treccani definisce:
żónżo s. m. [voce onomatopeica, riferita dapprima al volo di alcuni insetti]. – Si usa solo nella frase fam. andare a z., andare, passeggiare girellando qua e là, senza meta definita o scopo preciso, per svago o per trascorrere il tempo in qualche modo: aspetto che … sia pronta, per uscire e cominciare il giro della città, per andarcene a z. come infinitamente mi piace (Achille Campanile). Nell’uso ant., scherz., del cervello, andare a z., impazzire; mandare a uno il cervello a z., farlo impazzire.
Quindi questa frase può essere associata al verbo bighellonare, come conferma il sopracitato Vocabolario Treccani:
bighellonare v. intr. [der. di bighellone] (io bighellóno, ecc.; aus. avere). – Andare a zonzo senza meta, oziando; perdere il tempo invece di lavorare.
Insomma, una persona che non ha niente di meglio da fare tutto il giorno!

25 marzo 2017

Siamo in primavera, torna l'ora legale!

Come tutti gli ultimi week end di Marzo, anche quest'anno torna l'ora legale. Ci farà compagnia sino all'ultimo week end di Ottobre (28 > 29/10).
Per sei mesi tutta la Comunità Europea si sposterà ad Est, seguita da Svizzera, San Marino, Vaticano, Norvegia ed alcuni stati ex Jugoslavia.
La Libia aderisce all'ora legale UE, adattandola alla religione Islamica, cioè il cambio avviene il Venerdì, anziché la Domenica.
L'implicazione più evidente di questo cambio è che dormiremo un'ora in meno, tanto poi la ricuperiamo a fine Ottobre. Ma ci sono anche implicazioni personali o legate al lavoro. Vediamo cosa comporta per me.
  1. Aumenteranno i clienti che pretendono che si vada alle 17,30, tanto c'è un'ora in più di sole.
  2. Ryanair sposterà a sera il volo per Wroclaw. Si arriverà alle 23,15, così ho solo 1 ora e mezza per arrivare in stazione e prendere l'ultimo treno per Opole. Se l'aereo fa ritardo e perdo il pullman, devo aspettare il primo treno che è alle 4,30.
  3. I porcellini d'India staranno sballati per una settimana, Quindi pretenderanno la colazione un'ora dopo.
  4. Devo spostare le lancette di cinque orologi in casa più quello della macchina.
Queste mi sono venute in mente, ma sicuramente ce ne sono altre.
Altro che mucche svizzere che si straniscono o Spagnoli che sono al sole sino alle 23,00!
Se volete un po' di storia sull'ora legale in Europa, andate a leggere il post riportato nella bibliografia.

Bibliografia:

23 marzo 2017

M4, la linea avanza!

Sul Corriere Online di oggi è stato pubblicato un reportage fotografico sui lavori nei cantieri M4. Dopo le polemiche sul percorso ed i tempi di realizzazione, costi, appalti e poca trasparenza sull'avanzamento dei lavori, si vede qualcosa in più del progetto. In autunno ed in inverno ci sono stati due open day per la cittadinanza, che sono stati ben poco pubblicizzati, sollevando altra polvere.
Dal 18 Novembre 2016, quando ho scritto il post sulla linea, sono cambiate molte cose. Nei giorni scorsi sono partite le talpe nella corsa verso San Babila, si torna a pensare al prolungamento da San Cristoforo a Buccinasco e si ventila l'idea di arrivare a Segrate o Pioltello. Si parla di nuovo di aperture parziali, special modo della tratta Linate - Forlanini.
Di sicuro è la linea più profonda di Milano. A Dateo passerà a 30 metri sotto la piazza, essendo sotto il tunnel del Passante. Per la quasi totalità del percorso sarà immersa nell'acqua della falda freatica, sperando che non si allaghi come la Linea 2.
Egoisticamente spero nell'apertura anticipata della prima tratta. Mi permetterebbe di arrivare all'aeroporto in 1 ora circa. Vittuone - Forlanini con il passante 45 minuti, Forlanini - Linate Aeroporto 15 minuti. 3 minuti per passare dal Passante al Metro e 90 secondi di attesa del trenino,  vedete che che con 70 minuti max arrivi. Quando sarà completa, il cambio sarà più conveniente farlo a Dateo. 
Arriverà il 2022!

Bibliografia:
  • Per l'articolo del corriere della Sera (23/8/2015), clicca qui.
  • Per il reportage del Corriere della Sera (23/3/2017), clicca qui
  • Per la pagina sul sito Salini Impregilo, clicca qui
  • Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
  • Per il post sulla Linea 4, clicca qui

Un immagine trovata in Internet che illustra i ritardi nei lavori

21 marzo 2017

Tiramisù

Ieri abbiamo parlato della giornata mondiale della felicità, guardando le foto di quel mattacchione del Quocca, ma leggendo il Corriere Online ho scoperto che oggi è la giornata mondiale dei bambini con la sindrome di Down e del Tiramisù.
Con tutto il rispetto per chi decide certe evenienze, non capisco il nesso tra la sindrome di Down, situazione seria, specialmente quando i genitori non ci saranno più, ed il famoso dolce.
Ormai è un giorno mondiale di qualcosa in continuazione, quasi sempre approvato da qualche ente sovranazionale, vedi ONU e similari, ma si dovrebbe stare attenti a non fare certe coppie molto discutibili.
In qualunque caso, ritengo che sia esagerato avere una giornata mondiale del Tiramisù, basterebbe la certificazione DOP, sempre che si decidano dove è stato preparato per la prima volta!

Bibliografia:
  • Per l'articolo del Corriere della sera, clicca qui.

20 marzo 2017

Perché si dice: "Andare alla chetichella".

Per l'esattezza "Andare via alla chetichella" o "Andarsene all'inglese", come dir si voglia.
Che significhi esattamente non lo so, non sono riuscito a trovare le origini della parola "Chetichella". Si mormora che deriva dalla voce toscana "Cheto", che significa tranquillo, silenzioso.
La frase indica che una persona se ne va in silenzio, di nascosto senza dar nell'occhio. Quindi è una frase applicabile agli studenti, che vogliono sgabellare una lezione o un compito in classe, quando si allontanano da scuola.


Bibliografia:
Per "Andarsene all'inglese"  sulla Treccani, clicca qui.

18 marzo 2017

La festa del papà

Domani, per i paesi cattolici, ricorre la "Festa del Papà".
Ma perché ho scritto "Per i paesi cattolici"? Nei paesi cattolici questa ricorrenza viene associata al giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù Cristo. Nei paesi Anglosassoni e nello specifico il continente americano questa festa è celebrata la terza domenica di Giugno.
Leggendo la pagina di Wikipedia ho scoperto che in origine era a metà Giugno, nel giorno del compleanno del padre della promulgatrice. La prima volta è stata il 19 Giugno 1910.
Comunque è una reiterazione di una festa che era già celebrata dagli antichi Babilonesi. La prima assoluta è 4.000  anni fa, quando un certo Elmesu scrisse su di una tavoletta d'argilla gli auguri al padre.
In passato, in Italia, era una festa civile, come del resto lo è ancora in Canton Ticino, con altri cantoni del sud ed alcune province spagnole.
In questa occasione Umberto Eco scriveva:
“Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci. Ci si forma su scarti di saggezza”
In un sito ho trovato questa gif animata, molto carina.


Per chiudere, Buona Festa del Papà a tutti i papà ed ai nonni, che sono i papà dei papà.


Bibliografia:

17 marzo 2017

Hotel Transilvania

Pensavo di aver trovato i clienti più strani girando per SKY, ma mi sto rendendo conto che le sorprese non finiscono mai.
In uno degli interventi che ho fatto oggi, sono finito a casa di una famiglia romena originaria della Transilvania. Padre, madre e figlio, chiaramente di buona famiglia danarosa, ma con una apparenza un po' preoccupante. Lui allampanato, con i capelli impomatati pettinati all'indietro, maglioncino di cachemire grigio topo e pantaloni in gessato grigio antracite, Lei magrolina quasi  emaciata, con carnagione olivastra e capelli lunghi nerissimi, come i vestiti. Il ragazzino riccio, magrissimo con carnagione pallidissima ed i denti sporgenti. Insomma parte della famiglia del cartone Hotel Transilvania, mancava solo il nonno!
Dato che anche gli sconosciuti si confessano con me, il padre mi racconta del suo arrivo in Italia, al tempo di  Ceausesco, di come ha conosciuto la moglie, impiegata al consolato e del fatto come la cittadinanza li evitino. Sti tre non passerebbero inosservati a Milano, ti lascio pensare cosa possa succedere in un paesone di 20.000 anime.
Nonostante siano ortodossi, gli piacerebbe che il parroco benedicesse la casa a Natale, ma il prete salta sistematicamente la casa.
Tenete conto che questi abitano in un cascinale sperduto nelle campagne di Oleggio, ristrutturato da un noto architetto di Novara. Il tutto in una zona nota per i pipistrelli ed i gufi.
Per la cinta in legno, l'architetto ha evitato di usare paletti in legno appuntito, optando per orridi tubi metallici. Ufficialmente per una migliore sicurezza dei residenti.
Mi ha detto anche, cosa è successo a Napoli questa Primavera. Era andato con tutta la famiglia per una convention commerciale. Sceso in un noto albergo del centro, prima li hanno guardati male e poi sono incominciati ad apparire corni e cornetti. Al ristorante, sistematicamente, gli sconsigliavano le portate a base di aglio e nessuno si sedeva ai tavoli vicini. Peccato che Totò sia morto parecchi anni fa!
Alla festa di carnevale della scuola, come hanno vestito il bambino? Da vampiro ovviamente!
Andando via, gli ho consigliato di vedere il summenzionato film e di vestirsi in maniera più casual e colorata.
 

16 marzo 2017

Ma la gente aspetta a me per crepare?

Sembrerà strano, ma negli ultimi giorni, per tre volte, sono stati annullati gli appuntamenti, perché il cliente si doveva recare ad un funerale. Sembra quasi che siano delle scuse un po' macabre, per spostare l'appuntamento.
Vabbuò, può succedere, ma tre giorni di fila è una strana combinazione. Il problema è quando non ti avvertono, come è successo ieri, che arrivi e non trovi nessuno. Da maleducati stratosferici!
Finché giri a Milano non è un gran problema, ma a Borgomanero è una buca clamorosa.

15 marzo 2017

Che ci liberino dai bambini cinesi

Oggi ero a montare un impianto Linkem a casa di una famiglia cinese, padre, madre e bambinetto di tre anni circa.
Il padre non spiaccicava una parola d'italiano, la madre lo parlava correttamente, ma era un'oca completa. Il bambino era un incazzoso viziato e prepotente.
Tutte le volte che mi rivolgevo alla madre, incominciava ad urlare, tirare la gonna, insomma fare di tutto per impedire ogni comunicazione da parte mia. Quando ho spiegato alla madre come funzionava il tutto, il ragazzino non ottenendo attenzione, si è fregato la mia biro e la ha buttata nel gabinetto, tirando lo sciacquone. Roba da prenderlo a schiaffi!
Di bambini simili ne conosco anche di europei, ma questo penso che batta tutti.

14 marzo 2017

Come Google ci spia

Non mi ricordo se questo argomento è già stato trattato, ma repetita juvant. Il titolo accusa Google di spionaggio a nostri danni, ma non è il solo colpevole.
Sabato abbiamo fatto lo sgombero della sede Pro Loco, causa sfratto da parte del Comune. Uno degli argomenti trattati, mentre caricavamo sul camion le masserizie, era come Settegiorni ed Altomilanese avessero saputo dell'incorso. Due le possibilità, o una talpa, o info raccolte su Facebook o What's Up.
La gente comune pensa che tutto quello che postano sui vari  social sia al sicuro, ma nel sottobosco di internet si aggirano oscuri personaggi, fisici ed elettronici, che sono pronti a carpire ogni informazione che possa servire. Se ti va bene ti  ritrovi pieno di pubblicità o, in uno dei peggiori casi, con la casa svaligiata.
A scuola di mia figlia, la polizia tiene ogni anno delle lezioni sulla pericolosità dei social, come utilizzarli, cosa non fare o scrivere ed amenità simili.
Vi racconto cosa abbiamo combinato ad una nipote sconsiderata di un mio amico. La ragazzina (allora 14 anni) dava appuntamenti via Facebook a cani e porci, nonostante i genitori lo avessero proibito. Un bel dì, in accordo con il nonno (il mio amico) ed il padre, gli abbiamo dato degli appuntamenti in Piazza Duomo e dintorni. Io mi ero fatto passare per una sedicenne, collezionista dei Duran Duran. Non mi ricordo le altre due scuse addotte per gli appuntamenti.
Per primo vado io, sotto la statua di Dante in Piazza Scala. Per secondo il nonno in Piazza San Babila e per ultimo il padre in Piazza San Babila, che gli molla un paio di ceffoni ben assestati.
Questa volta è andata bene e la ragazzina ha capito, ma quante volte finisce male? Non sempre finisce in pizzeria, come abbiamo fatto noi.
Da Computer Bild Italia 209 - Settembre 2015
Ritorniamo a Google che, fra parentesi, ospita questo blog. Di sopra ho messo un box che ho trovato su di una rivista specializzata, che spiega come Google raccolga dati e che utilizzo ne faccia.
Questa attività si chiama profilazione ed è lo sport più diffuso al mondo. Anche più del calcio.
Tutti pensano che le tessere fedeltà che Esselunga, Coop o Carrefour ti danno, servano solo a raccogliere punti per i regali. Niente di più sbagliato! Con queste tessere i clienti fanno conoscere i loro gusti, dove comprano e quanto comprano. I supermercati elaborando i dati raccolti, ottimizzano gli acquisti ed il ricarico dei punti vendita.
E qui sorge un dubbio! I brand che non hanno tessere fedeltà, se ne fregano della soddisfazione del cliente? Ci sono anche altri metodi, come l'analisi delle videosorveglianze o i controlli della sicurezza.
Per concludere, non scrivete cose personali nei social o nei commenti ai post. Come avrete capito il "Grande Fratello" del romanzo "1984" di Orwell, era un dilettante, in confronto a Facebook, Twitter o Google.
Penso che ritorneremo spesso sull'argomento e su come difendersi da questa invadenza.

13 marzo 2017

Perché si dice: "Andare a Filippi".

A dir la verità, la versione corretta è: "Ci rivedremo a Filippi". Per spiegare la frase, dobbiamo tornare a Roma, come al solito!
Prima della citazione storica che spiega la frase, diamo il significato attuale. Quando dico a qualcuno. "Andremo a Filippi", voglio fargli capire che il tempo darà ragione a me, perché lui sostiene una tesi errata.
Il dizionario dei modi di dire, ci spiega il perché e scrive:
Ci rivedremo a Filippi!
  • Minaccia più o meno scherzosa che allude a una futura resa dei conti, al momento della vendetta, della giustizia, della punizione. È anche un invito alla prudenza.
  • Racconta Plutarco nella Vita di Cesare (69,11) che una notte del 42 a.C. apparve a Bruto il suo cattivo Genio, che dopo avergli fatto capire che gli Dei non avevano gradito l'uccisione di Cesare, gli annunciò con la frase “mi rivedrai a Filippi” un successivo incontro in quella località. Filippi era una cittadina della Tracia non lontano dalla costa del Mare Egeo, e proprio in quella piana, poco tempo dopo, l'esercito di Bruto si scontrò con quello di Antonio e Ottaviano riportando la vittoria in una prima battaglia. Durante la notte, però, comparve nuovamente il Genio, e dal suo silenzio Bruto comprese che alla fine sarebbe stato sconfitto. Così infatti avvenne, e Bruto si tolse la vita. Lo stesso episodio è riportato anche da Svetonio nella Vita di dodici Cesari (Bruto,36).
Quindi dobbiamo andare in Tracia e non a Filippi in provincia di Parma.
 
Bibliografia:

12 marzo 2017

Nomi e cognomi bizzarri

Come scrivevo ieri, vediamo  di tirar fuori un post sui nomi bizzarri od originali. Molti rispecchiano antiche professioni, quasi medioevali, come Tagliabue o Scannagatti. cognomi di fantasia dati a trovatelli o errori dovuti alla profonda ignoranza del popolo. Molte situazioni molto originali, sono state generate dalla legge sullo stato di famiglia del 1942.
Partiamo con una compagna di mia madre alle magistrali. La Signorina Elisabetta Pastina pensò bene di maritarsi con il Tenente di Vascello Paolo Brodo. Per la già citata legge, si ritrovò con dei documenti intestati alla Signora Elisabetta Pastina in Brodo. Carino no? All'università c'era una segretaria che aveva un cognome post matrimonio, che suonava assai assai volgare.
I migliori nomi bizzarri scaturiscono dall'ignoranza popolare. Al termine della Prima Guerra Mondiale, il Generale Armando Diaz firmò l'armistizio con gli Austriaci.  Il Bollettino della Vittoria che fu esposto su tutti gli albi pretori, finiva con la riga. "firmato : Diaz". Il popolino bue e grasso, nella profonda ignoranza di chi non era mai andato a scuola, capì che il Generale Diaz, di nome, facesse Firmato. Per la gioia della fine della Grande Guerra, parecchi bambini, nati dopo il 4 Novembre 1918, furono chiamati Firmato.
Altro caso di pazzia genitoriale è il nome Binario. Nel XIX secolo, nel boom della ferrovia, alcuni sconsiderati chiamarono i figli Binario. Da fucilare senza neanche il processo! Uno di questi superò tutti, quando morì il figlio. Sulla lapide scrisse "Qui giace Binario morto". Strasig!!!
Una decina di anni fa a Bareggio fu affisso un necrologio per la morte di Culetto Rosa. Pure qui pensai ad uno scherzo, ma poi scoprii che la vecchietta si chiamava veramente Rosa Culetto ed era pure une delle più anziane cittadine.
Un altro caso assurto alle cronache mondane, è il proprietario di un resort in odore di bustarelle, sulla costa adriatica, che si chiamava Marino Sale
Comunque non è un caso puramente italiano. Io per lavoro ho avuto a che fare con un russo, dal nome impronunciabile, che di cognome faceva Pomodoro, come lo scultore marchigiano Giò Pomodoro.
Qualche anno fa, mia moglie mi elencò una lista di cognomi polacchi, pieni di ortaggi, animali e significati strani. Qui non faccio esempi perché ho molti lettori ad Opole ed alcuni sono dei notabili.
Legalmente certe cose si possono fare. La legge italiana sancisce che puoi dare a tuo figlio qualunque nome, semprechè non creino situazioni di scherno, buoncostume o ingiuria. Rimane solo sperare nel buongusto e buonsenso dei genitori.
Se mi vengono in mente altri esempi, mi premurerò di scrivere il sequel.

11 marzo 2017

L'oca Giuliva

Ieri ero nel Novarese per un lavoro di riordino di un impianto TV e dati. Vicino alla palazzina un tipo, che sarebbe un ottimo esempio per il post di ieri, tiene dei cavalli in un capanno ed in un'altra villetta hanno un oca. Siamo in campagna e quindi non c'è nulla di strano.
Lo strano è il nome dell'oca, che quando me lo hanno detto, pensavo che mi stessero prendendo per i fondelli. Anche se è un animale, come fai a chiamare un'oca Giuliva, faccio notare che la G è maiuscola. E' proprio volerle male!
A me l'oca mi è sembrata più incazzosa che giuliva, starnazzava a tutto spiano e con una voce! Da sola faceva più baccano delle più famose oche del Campidoglio.
Andate a leggere il post "Perché si dice: Oca giuliva"  se volete sapere perché l'oca si dovrebbe offendere.
Penso che scriverò un post sui nomi bizzarri che vengono affibbiati ai cristiane ed agli animali.

L'oca Giuliva in un momento silenzioso.

10 marzo 2017

Ti.Lo.

Un lettore del Canton Ticino mi ha fatto notare che sarebbe necessario un post sul Ti.Lo. Mi sono informato ed eccolo accontentato.
Ti.Lo. o anche TILO è l'acronimo di "Treni Regionali Ticino Lombardia" ed è una società compartecipata tra le Ferrovie Federali Svizzere e Trenord. La società è nata per gestire il traffico transfrontaliero tra Milano e Lugano / Bellinzona. Non appena sarà pronta la tratta italiana della linea Mendrisio - Arcisate, unirà Malpensa al Canton Ticino, con una linea più diretta. La società gestisce anche delle linee turistiche, come la panoramica del Gottardo e due linee notturne destinate ai nottambuli del weekend.
Ogni anno raccoglie tra i 9.000.000 e 10.000.000 passeggeri, gestendo 6 linee celeri. E' una società che funziona meglio di Cisalpino, società FFS/Trenitalia, sciolta nel  2009.
Non è molto quello che ho trovato, ma non ho voglia di dilungarmi sulle caratteristiche tecniche del materiale rotabile.

Bibliografia:

09 marzo 2017

Ripristiniamo il reato di bestemmia?

Stamattina stavo commentando con un collega, l'aumento dei bestemmiatori negli ultimi tempi. E' stato un aumento esponenziale, specialmente tra le donne. Un altra categoria che si sente esercitarsi in espressioni, diciamo, "colorite", è composta da persone chiaramente non cristiane, sempre di una religione monoteista, un po' più rigida della nostra.
In Italia la bestemmia è stato reato penale sino al 30 Dicembre 1999, quando un Decreto legge lo ha depenalizzato, riducendolo a reato amministrativo. 
In certe giurisdizioni, come quella inglese è ancora considerato penale ad eccezione d'Inghilterra e Galles. 
L'assurdo è negli Stati Uniti dove la bestemmia è un diritto costituzionale. Voglio vedere se i Mormoni dello Utah la pensano alla tessa maniera.
Nei paesi mussulmani ove è in vigore la shar'ia, la bestemmia è punita con la morte.
Il dizionario Treccani recita:
bestémmia s. f. [lat. tardo blasphēmia, dal gr. βλασϕημία, rifatto secondo il verbo bestemmiare]. – 1. Espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio e i santi e le cose sacre: b. è un parlare oltraggioso contra il Signore, ed è direttamente contrario alla lode divina (Segneri); dire, tirare una b.; letter., proferir bestemmie; il vizio della b.; b. che fanno rabbrividire, iperb. che fanno tremar la terra. La teologia cattolica distingue una b. ereticale, quando contenga cose contrarie alla fede, una b. semplice, costituita da mera ingiuria, una b. imperativa, se esprima desiderio di un male a Dio; e inoltre una b. immediata, rivolta a Dio direttamente, e mediata, contro la Vergine, i santi, le cose sacre. 2. estens. a. Ingiuria, espressione offensiva contro persone o cose a cui è dovuta riverenza. b. Imprecazione. c. Giudizio gravemente erroneo, affermazione sconveniente, grosso sproposito (cfr. l’analogo uso estens. di eresia): non diciamo bestemmie, via!; Manzoni è un uomo grandissimo, ma non tutto quel che si crede, e troppo grossa bestemmia proferì quando esortava a lasciare i classici (Carducci). ◆ Pegg. bestemmiàccia; poco com. il dim. bestemmiùccia; accr. bestemmióne m., bestemmia particolarmente volgare o violenta.
In Italiano la parola porco, che antecede il nome di qualche rappresentante divino, dà l'impronta blasfema all'espressione. Ma perché porco e non un altro animale? Perché nell'antichità, il maiale era considerato  un animale impuro, lurido e quindi dare del porco era qualcosa di estremamente ingiurioso.
Lasciando perdere la più o meno legalità, la Commissione Europea che invita a liberalizzarla, invocando la libertà d'espressione e la mia posizione di bieco conservatore, ritengo che la bestemmia riveli lo scarso livello culturale e la stupidità di chi la profferisce. Datemi torto se volete, ma conosco tante persone che la pensano come me.


Bibliografia:
Per la pagina Wikipedia, clicca qui.
Per le leggi sulla blasfemia, clicca qui 

06 marzo 2017

Perché si dice: "Tutte le strade portano a Roma".

Ai tempi dell'antica Roma, le strade consolari partivano a stella dal foro romano. Quindi se partivi dalla periferia dell'impero, utilizzando una di queste strade, se i briganti non ti facevano fuori, prima o poi arrivavi a Roma.
Gli antichi romani erano anche un pochino presuntuosi asserendo che potevi raggiungere tutte le parti dell'impero partendo da Roma caput mundi. Per dimostrare ciò tre designer, presumo tedeschi, hanno fatto una studio, scoprendo 476.713 possibili punti di partenza, per raggiungere Roma. Lo studio è stato pubblicato da ADN Kronos a Natale 2015.
Un'altra ragione storica erano i pellegrinaggi verso Roma, che i fedeli effettuavano nel Medio Evo, in occasione degli Anni Santi. Sempre sperando di non trovare briganti.
Per concludere il significato è arrivare alla meta agognata, magari percorrendo anche strade ignote, tortuose e pericolose. E' un invito a tentare sempre l'avventura, senza abbattersi, per ottenere con fatica qualcosa.

Bibliografia:

04 marzo 2017

Bocconi fabbrica di falliti?

Aggiustiamo il tiro. Più che falliti bisognerebbe parlare di disadattati, che, tirati fuori dall'ambito dei loro studi, non sanno come organizzarsi e sopravvivere.
Negli ultimi tempi ho avuto a che fare con bocconiani, che oltre a sistemare televisori, My SKY e computer, ho dovuto spiegare come gestire una casa o fare la spesa.
Presi così tanto dal loro lavoro, non si sono mai interessati di nulla in casa. Quindi quando le mogli li abbandonano non sono in grado neanche di farsi un uovo in tegamino. Si va dal quarantenne che non sapeva come accendere il frigorifero, al cinquantenne che non aveva mai fatto un piatto di spaghetti al burro.
Il massimo è stato quello che è dovuto rientrare a Milano da Londra, causa brexit, dove aveva la colf indiana factotum, a cui ho dovuto spiegare come caricare lavastoviglie e lavatrice, spiegandogli che non poteva lavare colorati e bianco con la stessa macchinata. Dove portare  le camice a lavare. Che era meglio comprare dei precotti surgelati, che andare mane e sera al ristorante. Ed altre amenità simili.
Ho beccato pure quello abbandonato da moglie e dalla colf. Gli ho dovuto trovare la colf nuova.
Uno ha commentato, che alla Bocconi hanno corsi di ogni genere, ma non di sopravvivenza.
La cosa più divertente o tragica, secondo i punti di vista, è che un professore di questa università, mi ha confermato la situazione, aggiungendo degli altri parametri. Il maschio bocconiano che si separa o che deve abbassare il livello economico non è in grado di sopravvivere, come anche la femmina bocconiana che si sposa. La situazione migliora, se gli interessati sono di origine meridionale.
A sembra una situazione inverosimile, molto al limite, ma se vera c'è da preoccuparsi, non poco.

 

01 marzo 2017

Marzo

Marzo, terzo mese dell'anno, dedicato dai Romani al dio Marte. Mese che segna la fine dell'inverno e che ci spinge i primi tepori primaverile.
Quindi un mese di passaggi. Nello zodiaco passiamo dal segno dei Pesci al segno dell'Ariete. In astronomia si passa dall'Inverno alla Primavera. Per finire all'ultimo week end, con il passaggio dall'ora solare all'ora legale.
Per gli eventi abbiano la Giornata Internazionale della Donna (8 Marzo) e la Festa del papà  (19 Marzo). Nell'ultimo sabato si celebra anche Ora della Terra (20,30 > 21,30).
Il proverbio di questo mese fa risaltare l'instabilità del tempo.
Marzo è stato cantato da molti cantanti. Mina, Battisti, Giorgia e Jannacci. Se su Google scrivete "Marzo canzoni", vedrete quante ne vengono  fuori.
Per nati in questo mese non faccio un elenco, cito solo Gorbaciov, Spalletti, Garcia Marquez e Dalla.
Un solo morto, Giulio Cesare.
Marzo segna anche l'entrata nell' ultimo mese di questa serie di post. Con Aprile finiamo la disamina dei mesi dell'anno e da Maggio si parte per un viaggio nei segni zodiacali.
Per la saga dei "Perché si dice" tratteremo:

Bibliografia: