09 marzo 2017

Ripristiniamo il reato di bestemmia?

Stamattina stavo commentando con un collega, l'aumento dei bestemmiatori negli ultimi tempi. E' stato un aumento esponenziale, specialmente tra le donne. Un altra categoria che si sente esercitarsi in espressioni, diciamo, "colorite", è composta da persone chiaramente non cristiane, sempre di una religione monoteista, un po' più rigida della nostra.
In Italia la bestemmia è stato reato penale sino al 30 Dicembre 1999, quando un Decreto legge lo ha depenalizzato, riducendolo a reato amministrativo. 
In certe giurisdizioni, come quella inglese è ancora considerato penale ad eccezione d'Inghilterra e Galles. 
L'assurdo è negli Stati Uniti dove la bestemmia è un diritto costituzionale. Voglio vedere se i Mormoni dello Utah la pensano alla tessa maniera.
Nei paesi mussulmani ove è in vigore la shar'ia, la bestemmia è punita con la morte.
Il dizionario Treccani recita:
bestémmia s. f. [lat. tardo blasphēmia, dal gr. βλασϕημία, rifatto secondo il verbo bestemmiare]. – 1. Espressione ingiuriosa e irriverente contro Dio e i santi e le cose sacre: b. è un parlare oltraggioso contra il Signore, ed è direttamente contrario alla lode divina (Segneri); dire, tirare una b.; letter., proferir bestemmie; il vizio della b.; b. che fanno rabbrividire, iperb. che fanno tremar la terra. La teologia cattolica distingue una b. ereticale, quando contenga cose contrarie alla fede, una b. semplice, costituita da mera ingiuria, una b. imperativa, se esprima desiderio di un male a Dio; e inoltre una b. immediata, rivolta a Dio direttamente, e mediata, contro la Vergine, i santi, le cose sacre. 2. estens. a. Ingiuria, espressione offensiva contro persone o cose a cui è dovuta riverenza. b. Imprecazione. c. Giudizio gravemente erroneo, affermazione sconveniente, grosso sproposito (cfr. l’analogo uso estens. di eresia): non diciamo bestemmie, via!; Manzoni è un uomo grandissimo, ma non tutto quel che si crede, e troppo grossa bestemmia proferì quando esortava a lasciare i classici (Carducci). ◆ Pegg. bestemmiàccia; poco com. il dim. bestemmiùccia; accr. bestemmióne m., bestemmia particolarmente volgare o violenta.
In Italiano la parola porco, che antecede il nome di qualche rappresentante divino, dà l'impronta blasfema all'espressione. Ma perché porco e non un altro animale? Perché nell'antichità, il maiale era considerato  un animale impuro, lurido e quindi dare del porco era qualcosa di estremamente ingiurioso.
Lasciando perdere la più o meno legalità, la Commissione Europea che invita a liberalizzarla, invocando la libertà d'espressione e la mia posizione di bieco conservatore, ritengo che la bestemmia riveli lo scarso livello culturale e la stupidità di chi la profferisce. Datemi torto se volete, ma conosco tante persone che la pensano come me.


Bibliografia:
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