Anche questa volta dobbiamo tornare alla Roma dei secoli scorsi. Entriamo in un osteria di Trastevere o Borgo Pio, una non troppo rinomata ed ordiniamo un bianchino dei colli romani, bello fresco. Se l'oste vi porta il vino ed un piattino di finocchi e ravanelli, prima di mangiare un pezzo di finocchio, odorate o assaggiate un sorso di vino, sicuramente non è buono o sta andando in aceto.
Quindi "Infinocchiare qualcuno" significa imbrogliare o truffare qualcuno. Spieghiamo il perché. Il finocchio contiene anetolo, essenza che ha la facoltà di alterare i sapori, quindi mangiando il finocchio non si sente il fondo di aceto o l'eccessivo spessore del tannino.
Nel medioevo il finocchio e l'aneto venivano cucinati con le carni per mimetizzarsi il sapore di rancido che potevano prendere dopo qualche giorno dalla macellazione. Con l'arrivo delle spezie dall'oriente, furono sostituiti dalla cannella e la noce moscata.
Quindi "Infinocchiare qualcuno" significa imbrogliare o truffare qualcuno. Spieghiamo il perché. Il finocchio contiene anetolo, essenza che ha la facoltà di alterare i sapori, quindi mangiando il finocchio non si sente il fondo di aceto o l'eccessivo spessore del tannino.
Nel medioevo il finocchio e l'aneto venivano cucinati con le carni per mimetizzarsi il sapore di rancido che potevano prendere dopo qualche giorno dalla macellazione. Con l'arrivo delle spezie dall'oriente, furono sostituiti dalla cannella e la noce moscata.
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