28 gennaio 2016

Il Giorno della Memoria

I miei lettori che usano altre vie, per farmi avere il loro gradimento, mi hanno chiesto come mai ho preferito il Carnevale di Viareggio al Giorno della Memoria.
Non sono un negazionista, ho conosciuto molti sopravvissuti all'Olocausto ed ho parecchi amici di religione Ebraica. Le ragioni sono state varie. I media hanno parlato abbondantemente  dell'argomento e le insegnanti dei miei piccoli amici illetterati hanno tenuto delle lezioni storiche dove, stranamente, hanno partecipato anche i compagni di altre fedi, senza che i genitori facessero storie, stile Crocefisso si... Crocefisso no...
Ma la ragione principale è che che non mi sento all'altezza, di trattare un argomento simile. Che tu lo chiami Olocausto, Shoah o più genericamente genocidio, è una trattazione di un argomento serio, di un pezzo di storia che ha segnato per sempre il genere umano.
Nella primavera del 1996 ho fatto il primo viaggio di lavoro in Polonia e il primo week end è stato dedicato alla visita ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau. Lì ho potuto toccare con mano quanto mi era stato raccontato da amici ebrei di mio padre. Non è descrivibile l'impressione che ho provato in quei posti. E' stata così forte che, nel Febbraio 1998, ho voluto tornare lì.
Il percorso che fai nel museo, ricavato nelle baracche del campo di concentramento, ti mostra tutto l'orrore di quegli anni. Le borse di cartone con il nome del prigioniero, il mucchio di scarpe e le coperte fatte con i capelli dei deportati urlano il dolore di quella povera gente.
Purtroppo il genere umano non ha imparato nulla da ciò. Srebrenica, i Curdi, gli Armeni, Darfur ed altri casi simili hanno riproposto la stupidità di queste azioni.
Andate a vedere il sito RAI dedicato, intitolato "Il Giorno della Memoria, per non dimenticare"

Nessun commento:

Posta un commento