30 maggio 2020

Testa di c...!!!

Prima del lockdown asserivo che la gente dovesse cambiare il pusher, ma ora, a quindici giorni
dall'apertura delle gabbie, mi sto convincendo che la quarantena abbia toccato il cervello del popolo.
Andare in macchina non è mai stata una attività delle più tranquille, stop e precedenze sconosciute ai più, rosso del semaforo pura convenzione borghese e le frecce usate solo dagli Indiani erano la normalità.
Adesso ti insultano se chiedi il rispetto del codice della strada o fai notare che non sono i padroni della via o del marciapiede. Adesso vi racconto cosa mi è successo oggi.
Stamattina stavo andando a Seguro, passando dalla cittadella Italtel a Castelletto. La strada che passa tra i capannoni è una via alberata, abbastanza larga e diritta. Qui ho incrociato un ciclista che andava a zig zag parlando al cellulare. Un colpo di clacson per avvertire del mio passaggio, ma non lo avessi mai fatto! Sto bovaro si è esibito in una giaculatoria stile camallo del porto di Genova.
Al pomeriggio è stato meglio. Stavo andando dal mio assicuratore, che mi aveva chiesto se potevo montargli delle appliques, nella casa nuova.
Stavo percorrendo una delle viette dietro il cimitero di Cornaredo, quando un ciclista di mezza età esce da una via laterale, in contro mano, facendo una curva ad alta velocità. Prima che si spiaccicasse sul mio parabrezza, do una strombazzata. Questo incosciente mi si appella con un sonoro “Testa di cazzo!”. Boh!!! Fate voi, io non commento.

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