13 maggio 2020

Viaggio nei comuni lombardi

Comune di Morimondo
Città Metropolitana di Milano

Altitudine: 120 m  s.l.m. 
Abitanti: Comune 1.200 - Borgo 450


La storia
Il Monastero di Morimondo, nome che significa “morire al mondo”, venne fondato nel 1134 a Coronate, località ancora esistente a circa un chilometro dall'abbazia, dai monaci provenienti dal monastero cistercense di Morimond in Francia.
Nel 1136 essi si trasferirono in località “Campo Falcherio”, per fondarvi la nuova abbazia, cui danno il nome di Santa Maria di Morimondo. l’attuale sede.
Nel 1982, il Comune di Morimondo acquista il monastero e inizia una rigorosa opera di recupero architettonico, conclusa nel 2008.
Tutto il territorio si può visitare a piedi o in bicicletta. Grazie alla ciclabile che costeggia il Naviglio di Bereguardo da Abbiategrasso a Bereguardo e da Abbiategrasso alla darsena di Milano, sul sentiero E1 che collega il Mare del Nord al Mediterraneo si può effettuare famoso Cicloturismo.
Altre piste ciclabili sono il Sentiero del Giubileo, inaugurato nel 2000, e Sentiero delle Cinque Chiese, tra Morimondo e Besate.
Siamo nel Parco Regionale della Valle del Ticino. La zona è prevalentemente agricola, dove si possono trovare, cascine con orti e piante da frutto o terreni coltivati a riso, carne e latte a km zero. Qui si possono trovare fontanili, marcite, risaie; e poi pioppeti.
A Morimondo ci sono 14 cascine, altre sono diventate agriturismi,  con produzioni proprie (cotechino, riso, carni bovine).
Tutto il territorio si può visitare a piedi o in bicicletta.
Una passeggiata fino alle Conche del Naviglio di Bereguardo è d’obbligo. Da non dimenticare che sul Naviglio si può anche andare in barca.
La specialità del Borgo è la cassoeula con la polenta, piatto tipico lombardo, insieme con i risotti e il brasato.
Le fattorie di Morimondo troviamo il latte usato per lo stracchino e il gorgonzola. I salumi tutti di produzione locale sono (ottimi il cotechino e il salame, crudo e cotto). Nelle cascine ci sono ancora le coltivazioni di riso (varietà Carnaroli). Infine, il dolce tipico è l’abatino.

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