10 maggio 2020

Alla riscoperta dell'orto - Il Basilico

Per prima cosa andiamo a scoprire perché il basilico è chiamata “Erba del re”. La pianta arriva dall’India ed è considerata sacra al pari della vacca. Il nome è greco “Basilikòs”, che in Italiano suona come “Reale”, difatti il ”Basileus” era il re. Il nome completo era Basilikon phyton”, che significa “Pianta maestosa e regale”. I Greci la ritenevano la più nobile tra le erbe e la riservavano ai re, e non a tutti.
A Roma diventa “Basilicum”, rimanendo sempre il re degli orti, e veniva usato per realizzare profumi e medicinali.
Appartiene alla famiglia delle Labiacee, arriva dall’India ed ha una essenza molto volatile ed è termolabile. Ne esistono circa una sessantina di specie che differenziano per l’essenza ed il colore delle foglie. Il più famoso è il “Genovese DOP”, coltivato nella zona di Prà, utilizzato per il pesto genovese.

Partiamo con delle caratteristiche base
Nome botanico: Ocimum Basilicum
Origine: Asia tropicale
Difficoltà di coltivazione: bassa

Requisiti per la coltivazione
Esposizione: posizione soleggiata, ma tollera la mezz'ombra.
Temperatura: ottimale a circa 20 - 25° C, teme le gelate.
Acqua: annaffiare moderatamente, controllando il grado di umidità del terreno soprattutto nel periodo estivo.
Terreno: standard leggero e ben drenato.
Concimazione: non è necessario eseguire questa operazione.
Fioritura: in Agosto.
Propagazione: per seme in Marzo - Aprile.
Questo è quanto scrive il foglio di Leroy Merlin, ma cosa si può dire di più?

Abbiamo detto che il basilico ha una essenza molto volatile ed è termolabile. Altra caratteristica negativa è che si ossida facilmente, quindi bisogna maneggiarlo con molta cura.
Va lavato all’ultimo momento, dopo aver staccato le foglie con le mani, perché il la lama del coltello ossida e rovina le fibre.
Si conserva in frigo, avvolto in panno o panna carta appena umida, non si può essiccare, ma si può congelarlo. Mia madre lo conservava tritato sott’olio e raramente in foglia intera.
In cucina lo dovete usare a fine cottura, ma sarebbe meglio metterlo direttamente crudo sul piatto, sia per estetica che per aroma e fragranza.
Il basilico ha un forte contenuto di sali minerali come Potassio, Calcio, Fosforo e Magnesio, ma anche Vitamina A e Vitamina C.
A livello medico favorisce la digestione ed il corretto funzionamento dello stomaco. Cura l’insonnia ed il mal di testa. É considerato un tonico per il sistema nervoso e per la mente.
L’olio essenziale di basilico viene usato in aromaterapia per l’insonnia ed i crampi allo stomaco. Come suffumigi cura la tosse ed il raffreddore. Quando mio fratello ed io eravamo piccoli, mia madre usava mettere sul termosifone, un pentolino con acqua ed olio di basilico.


Precedenti post sull'argomento:
  • Per il post "Alla riscoperta dell'orto - La Salvia" del 3 mag 2020, clicca qui.


Bibliografia:

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