19 maggio 2020

Il sogno di una ragazza prima dell'alba

Karl Pavlovič Brjullov

Il sogno di una ragazza prima dell'alba (1833)

Non pensavo che raccontando di un mio sogno, potessi scatenare un simile putiferio.
Voi lettori avete fatto più commenti a questo post, che al resto del blog. Ciò è un bene, ma speriamo che continuate così.
Le domande che sono arrivate erano tutte sul quadro e su chi potesse essere il pittore. In effetti non lo conoscevo neanche io. Karl Pavlovič Brjullov è un pittore russo del XIX secolo, che ha attraversato vari periodi artistici. Nasce a San Pietroburgo a Dicembre 1799 e muore a Manziana, paesino sul lago di Bracciano, nel Giugno 1852. Il fratello Aleksandr era un architetto noto in tutta Europa.
Nasce da una famiglia di origine francese, fuggita in Russia a seguito della persecuzione degli Ugonotti. Il cognome originale Brüleau fu adattato alla lingua russa per ottenere delle borse di studio.
Nella sua carriera il pittore si interessò al Neoclassicismo, Romanticismo e Realismo. Oltre a pittore è stato incisore e ritrattista.
Storicamente Brjullov è più conosciuto per il quadro “Gli ultimi giorni di Pompei”, opera ispirata da una visita agli scavi di Pompei ed Ercolano, che trae il nome da una rappresentazione teatrale di Giovanni Pacini.

“Gli ultimi giorni di Pompei” (1827 - 1833)

Brjullov fu un esponente del tema del sogno che con quello dell’incubo si sviluppò al principio del XIX secolo in contrapposizione al positivismo francese ed inglese.
Il pittore seguendo l’esempio di William Blake, Johann Heinrich Füssli e Francisco Goya, dipinse numerosi quadri tra cui i più famosi sono il Sogno di una suora (1831), il Sogno di una fanciulla (1833) e I sogni della nonna e della nipote (1829 ), dipinti con la tecnica dell’acquarello. In questi dipinti si fondono la componente onirica, erotica e generazionale.
Se si aggiunge un fondo di psicanalisi ed allegoria arriviamo a Diana sulle ali della notte (1852), ultimo dipinto prima della morte, Diana addormentata viene portata in volo dalla Notte attraverso Roma. In questo volo si vede il Cimitero Acattolico del Testaccio, quasi testamento indicante dove il pittore volesse essere sepolto.


Bibliografia:

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