09 settembre 2018

Goji home made

I fiori del mio Goji
Non so se in passato ho scritto qualcosa a riguardo della mia pianta Goji. A dirla tutta  di  bacche di Goji, fiorellini viola e frutti rossi.
E' una pianta che ho comprato in svendita all'Eurospin, quattro anni fa. Dopo tre stagioni disperanti dove ha prodotto una decina di bacche in croce ed il rischio di decesso, quest'anno sta dando qualche soddisfazione.
La scorsa stagione, la mia pianta ha contratto una specie di mal bianco, costringendomi ad una drastica potatura e perdita del raccolto. Forse questa azione ha favorito la crescita rigogliosa di quest'anno, con tantissimi fiori lillà, che si stanno trasformando in frutti. Ad ottobre vedremo come andrà il raccolto .
Casa mia è un lato di una corte lombarda, con gli appartamenti a lato di un'ampia corte che usiamo come parcheggio per le nostre auto. Sul lato di competenza ogni condomino ha messo delle piante.
Nell'angolo di sinistra del mio lato, ho un vaso con il Goji e, da quest'anno, un lampone ed una mora. Quest'ultime due piantine son assai indietro, per me il caldo estivo ne ha danneggiato la crescita.
Il Goji ed il Gelsomino
Adesso vediamo come si presenta la pianta. E' un rampicante di circa due metri di altezza che arriva dalle montagne del Tibet. Può essere messo a dimora al sole e non ha bisogno di tanta acqua e tanta terra. Resiste bene al freddo, ma soffre le temperature superiori ai 30°C.
In Luglio ed Agosto, la pianta si riempie di numerosi fiori colorati tra il lilla ed il viola. Se le api ci aiutano, questi fiori si tramutano in bacche rosse che assomigliano a dei pomodori datterini in miniatura. La maturazione è tardiva, la raccolta sarà a circa metà Ottobre.
La versione commerciale per l'Italia è un frutto disidratato in sacchetti. I valori nutritivi sono in linea con i frutti di bosco nostrani, ma con ottimi apporti di vitamina C, omega 3 ed omega 6.
Gli effetti contro il colesterolo, rischi vascolari ed età sono clinicamente provati. Ma questi sono solo parte dei benefici ottenibili con il consumo di queste bacche. Cinque o sei bacche fresche danno l'apporto giornaliero di vitamina C. Il consumo estivo possono essere un veicolo di reintegrazione dei sali come potassio, zinco, ferro, calcio e selenio.
Per chiudere, le bacche di Goji non sono miracolose, ma hanno ottimi effetti antiaging, antitumorali ed antiossidanti con protezione delle malattie del ricambio.


Bibliografia:

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