27 novembre 2017

Che significa "Essere una cozza"

Alcuni lettori hanno chiesto lumi sulla mia affermazione, fatta in un post di quale tempo fa. In quel post avevo definito il piccolo Cheng una cozza, ma é  un maschietto e non una femminuccia e, perdipiù un bel bambino. Essere una cozza ha due significati ben distinti tra loro. Il primo, quello che hanno inteso i lettori del post, é  molto maschilista ed irrisorio per la donna. Se una donna viene definita cozza, significa che é  bruttina e non ha niente di personale. Io mi sono sempre domandato come possa essere nato il connubio tra il mitile nero e sgraziato ed una donna priva di grazie. Lo ho anche chiesto a dei giovani, che usano questa terminologia, ma non ho tirato un ragno dal buco.
Invece il secondo significato é  quello che era nel mio intendimento. La cozza si attacca fortemente a tutto ciò che trova in acqua, quindi se definisci qualcuno cozza vuoi dire che é una persona appiccicosa, che si attacca a te, quasi con intenti persecutori. Per questa cosa ho definito il piccolo Cheng una cozza. É  un mastino che persevera nel suo intento sino ad arrivare allo scopo. Mi sa che da brava cozza farà  carriera nella vita.

26 novembre 2017

Milano Skyline - Torre Velasca

La Torre Velasca trovata in Internet
La Torre Velasca, secondo grattacielo costruito a Milano, è uno dei simboli della rinascita dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale. Causa di aspri dibattiti sulla sua presunta bruttezza, tanto da essere inserita nella classifica degli edifici più brutti d'Europa, stilato dal Daily Telegraph nel 2012.
Note le vedute opposte di Philippe Daverio e Vittorio Sgarbi, sull'estetica del grattacielo. Daverio lo definisce un capolavoro assoluto che rappresenta l'idea d'architettura meneghina. Sgarbi invece lo giudica come "il paradigma della civiltà dell'orrore". Nonostante le disparità di giudizio la Torre Velasca è sottoposta ai vincoli della Sovrintendenza ai Beni Culturali dal 2011.
La torre alta 106 metri per 26 piani fu completata in meno di un anno nel 1957 e l'attuale proprietario è l'assicurazione Unipol Sai. Il nome deriva dalla piazza in cui è stata eretta, intitolata al governatore spagnolo Juan Fernández de Velasco.
Il progetto è dello Studio BBPR che, su incarico della società Rice, curò il progetto e la sua realizzazione.
I primi diciotto piani sono destinati ad uffici e negozi, mentre negli ultimi 8 sono  sono stati realizzati degli appartamenti di lusso. Qui ha dimorato sino alla morte il comico Gino Bramieri.
L'originale forma a fungo è dovuto alla necessità di avere una superfice adeguata alla realizzazione degli appartamenti. Lo stile a cotrafforti rovesci mi fa pensare ad uno sport in voga a Milano dopo la guerra. Approfittando delle distruzioni causate dai bombardamenti, che coinvolse anche l'assessorato all'Urbanistica, parecchi proprietari di stabili, sopraelevarono gli stabili, anche con stili diversi dall'originale. Conoscendo questo fatto, la silhuette della torre fa pensare che gli ultimi otto piani siano una sopraelevazione a posteri. Lo stile riportato nei testi è: "Razionalismo italiano che può collegarsi al Neoliberty, ma con accenni di Brutalismo".
Per altre informazioni consultate le pagine consigliate.

 Vista Est


Post già pubblicati:
 
Bibliografia:


25 novembre 2017

Stranezza e/o anomalia

Giovedì 23 è successa una cosa strana Ci sono stai 449 accessi, puntati su due soli post.
Il più cliccato è stato "Perchè si dice: Perdere la Trebisonda?", seguito da "Quando Marconi sparò". Dato che il primo post ha collezionato 405 clic, rimarrà al primo posto della Top Ten a lungo. Ovviamente il post "Come si va da IKEA" è stato relegato al secondo posto.
Altra stranezza è che gli accessi sono in maggioranza dagli Stati Uniti e dalla Polonia. L'Italia ha 45 accessi, che da sola ha fatto di più della normale media giornaliera.
Nella primavera 2016 era successo qualcosa di simile, ma non queste dimensioni. Nelle 24 ore c'erano stati 136 accessi, sparsi per tutta Europa, non così localizzati come questa volta.
Il mio anico Gianni, che deve ancora scrivere qualcosa per la pagina "Porta Nuova", ha giustificato dicendo che è causa dell'appello fatto il 18 Novembre. In quella data scrissi che, per fare altri mille accessi, bisognava battere il record di 26 giorni. Ma 449 accessi in un giorno... troppa grazia Sant'Antonio!

La Comunità aumenta

Ho appena avuto una notizia, che era aspettata da un momento all'altro.
Stanotte alle 03.00, la Giusy ha scodellato un bel maschietto di 3,3 chili. 
Giovedì sera ero stato a cena da loro e non sembrava così imminente. Abbiamo fatto anche la considerazione che il bimbo nasceva Sagittario, con ovvie commenti sul presunto carattere del ragazzino.
Non rimane altro da fare che congratularsi con i genitori Giusy e Gianni e dare il benvenuto al piccolo Giona.

24 novembre 2017

Il palmeto di Milano

Settimana scorsa sono riuscito a vedere il palmeto dello scandalo. In effetti in Piazza Duomo ci mancava solo un palmeto ed un bananeto. Come dice Matteo Salvini, ora manca solo una scimmia che salti da un albero all'altro.
In effetti è un'idea non proprio appropriata, quasi sacrilega per questa piazza. Non è da negare che sia un'idea originale e carina, che dà un'aria cosmopolita alla città. Molto probabilmente in un altra piazza...


Howard Schultz, AD di Starbucks e sponsor dell'allestimento, si è mostrato sorpreso dalla reazione della cittadinanza e dai post dei soliti "Benpensanti".
Pure il Sindaco Sala ha ammesso di non essere "così entusiasta dell'idea, ma c'è stato un bando e la sovrintendenza si è espressa in modo positivo".
Come ho scritto sopra pure a me è sembrato un atto osèe, ma non da condannare senza appello, ma si sa i Milanesi sono conservatori assai. Sicuramente se questo giardinetto fosse stato realizzato in piazza Castello, sarebbe passato inosservato.
Chi sa se a Natale mangeremo i datteri secchi "Made in Milan".
Vi lascio ai commenti ed alle vostre opinioni

Bibliografia:

22 novembre 2017

I segni zodiacali - Sagittario

Immagine tratta dal sito www.segnizodiacalidate.it

Oggi scriverò del segno dello Sagittario, nono segno dello Zodiaco ed ultimo invernale. Sempre tenendo d'occhio le effemeridi, il segno va dal 23 Novembre al 21 Dicembre.
E' un segno maschile, governato da Giove. La sua qualità è Mutevole e l'elemento Fuoco. Il colore dello Sagittario è l'azzurro, la pietra è il Turchese ed il giorno fortunato il Giovedì. Il segno opposto sono i Gemelli.

Il simbolo del Sagittario

L'oroscopo di "La Repubblica" scrive:
Il segno del Sagittario è quello, nello Zodiaco, che ha maggiore propensione all’'esplorazione del diverso o del lontano da sé. Affinché questo viaggio di scoperta gli sembri fattibile, è dotato di un ottimismo che non ha pari. Ha una fortissima volontà di conquista, che lo porta a raggiungere mete che, forse, non interessano ad altri, ma che sono esclusivissime. 
La grande predisposizione del Sagittario alla scoperta è però accompagnata da una certa mancanza d'’attenzione. Difatti, nella sua foga di viaggiare, di scoprire, questo segno perde di concentrazione e ha una sottovalutazione dei pericoli. 
Il Sagittario, che conosce tante diverse realtà, si considera, a suo modo, depositario di molti aspetti della verità umana e può risultare un po’' superbo. Non a caso, il segno del Sagittario è stato a volte accostato alla figura del missionario, ovvero di colui che si allontana dall'’ambiente casalingo per insegnare agli altri o addirittura convertirli. C’è da dire che non ha un atteggiamento di superiorità di tipo antipatico: il Sagittario è generoso e buono e non sottovaluta mai gli altri, se non per distrazione.
Nei sentimenti, il rapporto con un Sagittario non è semplicissimo, vista la natura mobile di questo segno. Essendo uno sportivo, vede l’'atto amoroso quasi come un confronto fisico, rispetto al quale bisogna essere sempre all'’altezza! Anzi: affinché il Sagittario rimanga fedele al partner, quest’'ultimo deve sempre offrirgli mete più difficili da raggiungere, cosicché il focoso Sagittario si senta stimolato e non volga la propria attenzione altrove.
Anatomicamente, il Sagittario corrisponde alla gamba, dalla caviglia alla coscia. Ciò è perfettamente in linea con la caratteristica principale del segno, quella di camminare, correre e scoprire.

Bibliografia:

19 novembre 2017

La skyline di Milano

Il Duomo
Come ho scritto un mesetto fa, partiamo con una serie di post sui luoghi storici o di interesse, come sono visti dal tetto di un mio cliente o dalle finestre di un'altra cliente. 
La terrazza del cliente che abita in Via Torino sarà il punto di vista privilegiato, essendo al centro dei monumenti principali e, sopratutto, essere un settimo piano che sovrasta i tetti dei dintorni.
Il giorno in cui ho fatto le foto, c'era un vento che ti portava e permetteva di vedere dagli Appennini alle Alpi.
L'altro punto di vista, pure questo un settimo piano, puoi vedere CityLife, il Parco Sempione e l'immancabile Porta Nuova.

La Torre Velasca
E' un'opera di un certo peso, che dovrebbe portare una certa esperienza su come realizzarla. Mi sono già reso conto che le foto fatte con lo smartphone non siano le migliori. Ci vuole una macchina fotografica, anche compact, con uno zoom meccanico.
Devi approfittare delle giornate di sole con un vento leggero che sollevi la coltre di smog, che affligge Milano in questi ultimi inverni.
Per la parte storica ho assoldato un mio amico archeologo, più avvezzo di me nelle ricerche bibliografiche e storiche. Wikipedia aiuta molto, ma non entra troppo nei meriti della storia dell'arte.
Parlare della skyline storica di Milano ci porterà a trattare anche luoghi che non si vedono dai tetti. Un esempio è il Cimitero Monumentale, terra sacra dove sono sepolti i notabili milanesi od altri personaggi, che hanno dato lustro alla città. La ridotta altezza delle cappelle o del Famedio non ci permettono di vederlo nella skyline.
Il Castello Sforzesco
Si partirà con i luoghi visibili guardando ad Est della nostra terrazza. Saranno cinque puntate che incominceranno dalla discussa Torre Velasca, uno dei simboli della Milano che si risollevava dai danni della Seconda Guerra Mondiale.

La Torre Branca e L'arco della Pace

I grattacieli di Porta Nuova
CityLife e la torre RAI






Quindi andiamo ad incominciare! Domenica prossima la prima puntata di questa avventura, che durerà a lungo. Milano non è Roma, ma i luoghi d'interesse sono tanti lo stesso. Con l'EXPO, la città si riscoperta meta turistica, tanto da riuscire ad avere più visitatori di Roma e Firenze.
L'ultima foto del post ci accompagnerà sino a Capodanno, le cinque puntate che ho già annunciate.

La vista Est
Tornate spesso a leggere i vari post. Potrebbero esserci delle foto aggiunte. Il tempo è poco, le foto sono da fare e quindi aggiunte a posteri.

18 novembre 2017

Dimenticanza.

Mi sono dimenticato di notificare un evento!!!
Giovedì pomeriggio è arrivato il 13.000° visitatore. Questa volta per fare 1.000 visitatori ci è voluto 1 giorno in più, ma nel mio piccolo 27 giorni sono notevoli.
Ne approfitto per esaudire i desideri del mio lettore svizzero, assiduo lettore, anche se non si registra tra i lettori fissi. Il signore ha chiesto di pubblicare la Top Ten dei post più letti nel mese.
La Top Ten assoluta la trovate in coda ai post.
Eccolo accontentato!!!
  1. Come si va da IKEA
  2. Istruzioni d'uso
  3. Metropolitana Milanese - Linea 6
  4. Il fuso orario dell'Europa centrale
  5. Scarpantibus
  6. Perché si dice: "Perdere la Trebisonda"?
  7. Gratis et amore dei
  8. Perché si dice: "Arrabbiato come una iena"?
  9. Perché si dice: "Avere sale in zucca"?
  10. Mangiare a Wroclaw
Ovviamente è la classifica fissata alle 09.15 CET del 19 Novembre 2017. Intanto che scrivevo la classifica è cambiata. Alla pubblicazione il post "Gratis et amore dei" aveva perso un posto.
Grazie ancora e speriamo che il 14.000° visitatore abbatta il muro dei 26 giorni.

17 novembre 2017

La giornata mondiale del gabinetto

L'elogio del WC
Oggi sono andato da un cliente in centro Milano. Ovviamente sono andato con i mezzi, dato che in Via Torino è impossibile parcheggiare.
Sul Passante da Vittuone a MI Repubblica ho fatto quattro grassi pettegolezzi con dei conoscenti. Sul Metrò 3 mi sono letto il quotidiano Metro. Vedevo passeggeri, che stavano leggendo lo stesso quotidiano, ridacchiavano, ma non riuscire a scoprire il perché. Lo scoperto quando sono arrivato a pagina 4. Ci ho trovato un articolo, a quasi tutta pagina, dal titolo:
La giornata mondiale del WC
La geopolitica del gabinetto
OK, lo sapevo già che sulla tastiera di un computer ci fossero  più batteri che sull'asse del WC, ma che l'ONU si fosse scomodata per indire una giornata dedicata al WC, mi giunge proprio nuova.
Ma c'è di più! Esiste anche la WTO, World Toilet Organization, il cui fine è dare un gabinetto a tutta l'umanità, entro il 2030.
Per questo fine, Bill Gates e moglie hanno investito 710.000 USD, nel progetto di un gabinetto ad alta tecnologia che possa funzionare anche senza acqua. Dovrebbe essere in grado di produrre energia e acqua da cagate e pisciate. Ma sulla ISS non ce l'hanno già?
Esiste anche un cartello industriale, la Toilet Board Coalition, a cui aderiscono i maggiori gruppi industriali. Metro cita Unilever e Tata, non mi meraviglierei che ci fosse anche la Nestlè. La trovi dappertutto!
Vista così può sembrare una grandissima stronzata, ma non lo è. Lasciando perdere le potenziali epidemie, che si potrebbero scatenare a causa della mancanze di gabinetti, bisogna capire che è anche una fonte di inquinamento ambientale non trascurabile.
Lo sapevate voi che il gabinetto moderno fu inventato da un orologiaio nel 1775? Quindi ha 242 anni. Per arrivare alla forma attuale è stata necessaria un'evoluzione durata un secolo.
Dallo stesso articolo del Giornale.it, ho scoperto che lo sciacquone è stato inventato nel 1886, sempre in Inghilterra. I ritagli di giornale sono stati sostituiti dalla carta igienica alla fine del XIX secolo.
Prossimamente farò un'indagine se esiste anche una giornata mondiale del bidet.
Il 19 Novembre ricordatevi di portare un mazzo di fiori al vostro gabinetto!

Bibliografia:

13 novembre 2017

Mio padre è una locomotiva?

Il banco dell'ortofrutta dell'Eurospin è sempre più pericoloso. Stasera sono andato a vedere se erano arrivati i peperoni rossi per i porcellini e lì mi ha fermato un GIA (Grande Illetterato Amico), fratello liceale di un PIA.
Il ragazzotto non aveva capito perchè un padre che fuma sia una locomotiva. Niente di nuovo, anche ai bei tempi del mio liceo, girava questa battuta, E' una delle tante maniere di spiegare il paradosso nel sillogismo socrateo o socratico, come dir si voglia.
A dir la verità è una trovata di Aristotele e non di Socrate. Penso che sia passata alla storia come socrateo perchè negli esempi, veniva disturbato sempre Socrate.
Per farla semplice il sillogismo si basa su delle premesse, maggiore e minore ed una conclusione, che può essere vera o falsa.
Per esempio:
  • Premessa maggiore > Mio padre fuma
  • Promessa minore > La locomotiva fuma
  • Conclusione > Quindi mio padre è una locomotiva
Ovviamente è una conclusione falsa.
Se vogliamo fare un esempio con conclusione vera, scomodando Socrate, abbiamo:
  • Premessa maggiore > Gli uomini sono mortali
  • Premessa minore > Socrate è un uomo
  • Conclusione > Socrate è mortale
Comunque il sillogismo non è una esclusiva della filosofia Aristotelica. Nel Medio Evo lo ritroviamo anche nella filosofia scolastica e, in tempi più moderni, Leibnitz e Kant ne tentano una riforma.
Nella logica matematica, lo ritroviamo nella proprietà transitiva.
Questa è una spiegazione data nel tempo della coda alla cassa, attingendo ai ricordi di un liceo finito 33 anni fa! Il ragazzo ha capito e la madre si è profusa in mille scuse per la "sfacciataggine" del figlio.
Se ne volete sapere di più, andate alle pagine che vi suggerisco.

Bibliografia:

04 novembre 2017

Mangiare ad Opole - Pierogarnia Franciszkańska

Il manifesto del locale
Mi sa che ho trovato un altro filone di post. "Mangiare a..." potrebbe essere un'ottima idea, dove dare dei consigli, come e stato il post "Panetteria da Placido".
Con mia moglie siamo andati a provare un posticino, consigliato da sua zia Kristina, vicino al convento dei Francescani. Si tratta di un ristorante con take away, di due locali max 40 mq + cucina, otto tavoli in tutto.
Qui si servono i tipici pierogi polacchi, una specie di tortellone di ripieni diversi, cotti al vapore, conditi con burro fuso e, se si vuole, panna acida. Per gli indecisi ci sono dei piatti mix di pierogi con vari ripieni.
L'arredamento
Secondo il tipo di ripieno, i piatti sono di 10, 12, 20 pierogi. Noi italiani con 12 pezzi ci mangiamo comodamente in due. Ordini al banco dichiarando se li mangi li o se li porti via, paghi, ti cerchi un tavolo ed aspetti. Non appena pronti te li portano al tavolo. Quando decidi di andare via, porti i piatti alla finestra della cucina. Quindi come potete vedere e un posto molto tranquillo e minimalista.
Adesso interessiamoci dei ripieni. Per me che da vent'anni vado avanti ed indietro dalla Polonia, parlare di "Ruskie", "Franciszkańskie" o "Z mięsem" ha un significato, ma per un povero turista non ha alcun valore.
La base del ripieno e uguale per tutti. Patate, sale, pepe ed un formaggio bianco locale sono comuni a tutti i ripieni. Se ordiniamo  
  • "Ruskie" sapremo che agli ingredienti base sono state aggiunte delle cipolla.
  • "Franciszkańskie" l'aggiunta e di pancetta stile bacon.
  • "Z mięsem" ha il ripieno con carne di maiale.
  • "Z szpinakiem" vengono aggiunti gli spinaci.
Per i pierogi "Z kapusta i grzybami" il discorso ripieno e diverso. All'interno viene messo un mix di crauti e funghi cotto in padella.

Il banco degli ordini






I pierogi con burro fuso e cipolle agre









L'indirizzo del ristorante:

Pierogarnia Franciszkańska
ul. Franciszkanka 1
Opole
 

Il menu del locale
Bibliografia:




02 novembre 2017

Le mutande porcellose

Nel pomeriggio, con mia moglie, siamo andati a fare un giro per "Second hand shop". Traducendo il nome in italiano si andrebbe a pensare a negozi dove si trovino vestiti usati. Si trovano i vestiti usati, ma anche fondi di magazzino nuovi o abiti fallati, con tanto di etichetta con il prezzo originali.
Il sistema di vendita è a peso con prezzo a scalare. La merce ha un turn over di una settimana. Il primo giorno paghi il prezzo pieno, il secondo giorno c'è uno sconto del 10% e cosi via, scalando ogni giorno. Al settimo giorno comprerai i vestiti con il 70% di sconto. Tanto è vero che oggi ho trovato un paio di jeans Hugo Boss per € 11,00.
Intanto che mia moglie si provava dei vestiti, mi sono seduto su di uno scatolone vicino alla cassa e mi sono goduto lo spettacolo delle massaie a caccia.
La prima che ha attirato la mia attenzione è stata una sulla trentina, con un neonato in un marsupio. Era chiaramente alla ricerca di vestiti per il bambino. Tutte le volte che la donna si chinava a prendere qualcosa dal cassone, al povero bambino cadeva la testa indietro. Lo definirei un santo, dato che la scena si è ripetuta cinque o sei volte, perché non si è mai lamentato o messo a piangere.
Ma veniamo alla ragione del titolo. Vicino alla porta del negozio c'erano tre scatoloni contenenti indumenti intimi per signore. Lì si potevano vedere due signore dalla mia età, quindi sulla sessantina, che rimestavano nello scatolone delle mutandine. Hanno tirato fuori di tutto. Culotte di seta alla francese, mutandine di pizzo nero o tanga brasiliani non andavano bene, cercavano qualcosa di meglio!
Ad un certo punto la signora coi capelli tinti rosso carota, incomincia ad agitare un paio di slip. Dopo un paio di minuti anche la seconda dà in escandescenze, agitando qualcosa che a 2 metri di distanza, non si capiva che cosa fosse. Una scena stile rivoluzione sessuale anni '70, quando le ragazzine urlavano, agitando i reggiseni, ai concerti dei Rolling Stones. Le cassiere le guardavano come fossero due pazze pronte per il ricovero in manicomio.
Ma che avevano trovato? Roba di pessimo gusto, che per indossarlo bisogna avere una certa faccia di palta. La prima aveva trovato delle mutandine in rete, dello stesso colore dei capelli, con scritto "Sex" in brillantini. La seconda due corde tenute insieme da un triangolino di stoffa, che se era di 10 centimetri di lato, era troppo. Le cassiere, imperturbabili le hanno pesate, si sono fatte pagare e, dopo che le clienti si siano allontanate, hanno commentato.
Quando lo ho raccontato a casa, mia moglie e mia figlia hanno riso per mezz'ora, mia suocera, la  ben pensante di famiglia, si è scandalizzata non poco.
O tempora, o mores!

01 novembre 2017

Volare a basso costo.

Settimana scorsa ho letto un articolo  su come funzionano gli algoritmi utilizzati dalle compagnie aeree per stabilire il prezzo del biglietto aereo.
Sapevo già che sui siti delle compagnie aeree bisognava navigare in modalità anonima dopo aver cancellato la cronologia e, possibilmente, di sera. Un'altra cosa che sapevo che più è lontano il volo, meno costa il biglietto, correndo il rischi di una cancellazione, del fallimento del vettore o di una tua malattia.
Adesso un luminare di strategie del prezzo, su di una rivista di Harvard, mi ha scombussolate le convinzioni che avevo sull'acquisto di un biglietto aereo. Ora bisogna stare attenti su cosa usi, PC, tablet o smartphone e da dove lo acquisti. Che stress!!!
Questo signore asserisce che l'algoritmo è capace di decidere sulla tua possibilità di spesa, basandosi sulla geolocalizzazione e sul supporto.
Facciamo un esempio. Per andare a Milano uso il Passante S6 da Vittuone - Arluno a Milano Repubblica. Man mano che mi avvicino a Rho Fiera il prezzo aumenta, per scendere a Certosa (Quarto Oggiaro, quartiere malfamato e popolare) e risalire quando arrivo in centro. Se tutto questo lo faccio con l'I-Phone di mio fratello (Ios è considerato per ceto medio alto), anziché usare il mio HuaWei (Android sarebbe usato da ceto medio basso), troverei dei prezzi nettamente più alti.
A prescindere che non sono d'accordo che Ios sia un sistema operativo per signori. Andando in giro per lavoro ho visto Peruviani che non avevano i mobili, ma avevano l'ultimo modello di I-Phone.
Questo sistema crea una discriminazione tra i cittadini con I-Phone e cittadini con Android, non molto valida per le ragione esposta.
Un'altra discriminante è che se cerchi un biglietto da un PC localizzato in centro città, dal Lunedì al Venerdì, l'algoritmo decide che è per un viaggio di lavoro e ti fa pagare di più, tanto l'azienda rimborsa.
Morale della favola, il biglietto lo devi comprare durante il week end, da una zona depressa e da uno smartphone con Windows Phone (sistema operativo per sfigati).
Mia moglie dice che non ci voleva un genialone da Harvard, per capire una cosa così lampante. Le compagnie aeree sono specialiste nel fregare il cliente

Bibliografia: