29 aprile 2016

Il buon Samaritano

Incomincio a pensare che in fronte ho scritto "sono un buon Samaritano". Oggi, tardo pomeriggio, sono andato da una signora a mettere a posto i danni fatti da uno pseudo installatore  di una nota compagnia televisiva.
Mentre mettevo a posto tutti i cavi, la signora ha incominciato a raccontarmi la storia della sua vita, le botte prese dall'ex marito ed il divorzio. Ad un certo punto le ho chiesto perché non avesse divorziato prima? La risposta è stata che lei lo amava follemente. Una mazza da baseball, nooo?
Adesso questa signora la conosco da vent'anni e potrebbe anche essere che mi racconti qualcosa di privato. Tante volte sono persone che se ho già visto due volte, è tanto. Ti raccontano anche di momenti, diciamo, piccanti. Ti chiedono pareri da uomo della strada o dal punto di vista di un estraneo. In parecchi casi ti fanno pure pietà, perché sono persone che vivono in solitudine, abbandonati da tutti. Non appena trovano qualcuno che gli ascolti educatamente, si aprono, si scaricano, raccontando di tutto. A volte lo fanno anche al telefono, quando telefoni per fissare un appuntamento.
Si darebbe a pensare che siano anziani. No, niente di più errato, sono persone di mezza età, sulla cinquantina che hanno avuto problemi di salute o vita difficile, con storie famigliari contorte.
Non chiedetemi perché lo facciano con me, forse perché ispiro fiducia, forse perché mi presento in maniera educata, non arrogante e presupponente come fa certa gente.
Non so, tante volte penso che dovevo studiare psicologia. Avrei lavorato di meno e guadagnato di più!
La signora del pomeriggio una cosa buona la ha fatta, il caffè.

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